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Scuola, Concorso salva-precari bis: si allarga protesta per esclusione paritarie

(Teleborsa) – Si espande a macchia d’olio il dissenso per la mancata considerazione del servizio svolto negli istituti scolastici paritari al fine di partecipare al concorso riservato ai docenti con almeno tre anni di servizio previsto dall’intesa del 1° ottobre tra Miur e sindacati rappresentativi e dal decreto legge in CdM di alcuni giorni fa. Dopo il no, dei giorni scorsi, delle associazioni di categoria, ora prendono la stessa posizione i politici di più schieramenti.

L’Anief ricorda che per legge, dal 2000, il sistema nazionale pubblico statale comprende la scuola paritaria, il servizio svolto all’interno di questi istituti non può essere da meno rispetto a quello portato avanti nelle scuole di Stato.

Ora, poiché i docenti delle scuole paritarie svolgono lo stesso lavoro dei colleghi che operano negli istituti statali, producendo anche titoli di studio analoghi, per quale motivo si nega l’equiparazione in toto dell’insegnamento svolto nelle due tipologie di scuole? Il sindacato ricorda, infine, che i docenti che operano nelle paritarie, pur non accedendo da concorso, devono comunque essere in possesso di titoli di studio adeguati e portare avanti l’insegnamento come avviene nelle statali.

Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “è indispensabile che il Parlamento valuti bene questa esclusione illegittima: l’eliminazione dai corsi e dai concorsi straordinari dei docenti delle paritarie andrà a produrre l’ennesimo contenzioso allargato che in passato è stato vincente. Con le procedure concorsuali e abilitanti sicuramente coinvolte, e quindi rallentamenti, inserimenti con riserva, prove suppletive e tutto quello che ne deriva in queste situazioni. Si fa ancora in tempo a correggere il tiro: alcuni politici, evidentemente coscienti della situazione, lo hanno capito”, conclude il sindacalista autonomo.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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