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Le scadenze fiscali di giugno 2019 per PMI e liberi professionisti

Si preannuncia un mese tranquillo per PMI e liberi professionisti sotto il punto di vista delle scadenze fiscali. Non ci sono grosse incombenze da espletare entro la fine del mese: l’appuntamento più importante è il 17 giugno, giorno ultimo per pagare l’acconto sull’IMU e sulla TASI (ricordiamo che non si paga sulla prima casa). Per il resto, imprenditori e partite IVA dovranno rispettare le classiche scadenze mensili, a partire dal versamento delle ritenute alla fonte sui redditi da lavoro dipendente. Ecco le scadenze fiscali di giugno 2019 per PMI e partite IVA.

Gli appuntamenti fiscali di giugno 2019 per imprenditori e liberi professionisti

  • 17 giugno: Dopo le prime due settimane di assoluta calma, il 17 giugno è un giorno in cui si accavallano molte scadenze fiscali, a partire dal versamento dei contributi per i dipendenti agricoli. Gli esercenti che lavorano nella grande distribuzione devono registrare le operazioni effettuate nel mese solare e inviarle in via telematica. Per i soggetti IVA, invece, c’è l’obbligo di emettere e registrare le fatture differite consegnate e spedite nel mese solare precedente (la scadenza era fissata per il 15 giugno, ma slitta perché è un sabato).
    Il 17 giugno è l’ultimo giorno utile per versare l’acconto sull’IMU e sulla TASI. Sono escluse le prime abitazioni e i fabbricati rurali strumentali.
    Le aziende dovranno svolgere anche il ruolo di sostituto d’imposta e provvedere al versamento dei contributi dei lavoratori dipendenti all’INPS tramite l’apposito modulo.
  • 25 giugno: Gli operatori intracomunitari devono presentare gli elenchi riepilogativi INTRASTAT relativi alla cessione dei beni e alla prestazione dei servizi resi.
  • 30 giugno: Non è una vera e propria scadenza fiscale, essendo una domenica. Ma entro il 30 giugno dovrebbe arrivare la decisione dell’Agenzia delle Entrate Riscossione sull’accoglimento o il rigetto della domanda presentata dai cittadini per aderire alla pace fiscale. Potrebbe slittare al 1° luglio.


Fonte: https://quifinanza.it/pmi/feed/

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