Agosto 2020

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    Intesa Sanpaolo, i dettagli dell'offerta Superbonus, Ecobonus e altri bonus edilizi

    (Teleborsa) – Resi noti da Intesa Sanpaolo, in seguito alla pubblicazione dei regolamenti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Agenzia delle Entrate, i dettagli operativi dell’offerta Superbonus, Ecobonus e Sismabonus e altri bonus fiscali “edilizi”. Gia` annunciata a luglio, l’offerta consente a privati, condomini e imprese di beneficiare dei vantaggi previsti dal Decreto Rilancio che regolamentano il Superbonus 110% e gli altri bonus per la riqualificazione energetica di un immobile o della messa in sicurezza contro il rischio sismico.Con il meccanismo del credito di imposta introdotto dal Decreto Rilancio – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – il committente avra` la possibilita` di richiedere lo sconto in fattura da parte dell’impresa, o in alternativa di cedere direttamente il credito di imposta alla banca. L’impresa che esegue i lavori, che ha concesso al committente lo sconto in fattura, avra` la possibilita` a sua volta di cedere il credito alla banca.Nel dettaglio Intesa Sanpaolo ha predisposto soluzioni finanziarie integrate in base a due linee d’azione. La prima è il finanziamento “ponte” finalizzato ad accompagnare i clienti nell’esecuzione dei lavori. Disponibile per tutti i soggetti destinatari dei bonus fiscali, prevede la possibilita` di avere la liquidita` necessaria per avviare i lavori sul cantiere in attesa di beneficiare delle prime cessioni, a stato avanzamento lavori o alla chiusura del progetto. La seconda linea prevede, invece, l’acquisto dei crediti d’imposta a un prezzo stabilito fin dal momento della stipula del contratto di cessione e mantenuto inalterato per tutta la durata effettiva dei lavori, valido per tutto il 2020 e il 2021. La Banca – si legge nella nota – si impegna ad acquistare il credito d’imposta eleggibile ai sensi di legge e il cliente, conoscendo il prezzo, si impegna a cederlo con la formula della cessione pro-soluto, ceduti dai clienti in base alle seguenti caratteristiche: per i crediti d’imposta con compensazione in 5 quote annuali, l’acquisto avverra` a 102 euro per ogni 110 euro di credito di imposta se il cedente e` una persona fisica o un condominio (92.7% del valore nominale del credito); per i crediti d’imposta con compensazione in 5 quote annuali, l’acquisto avverra` a 100 euro per ogni 110 euro di credito d’imposta se il cedente e` un’impresa (90.91% del valore nominale del credito); per i crediti d’imposta con compensazione in 10 quote annuali, l’acquisto avverra` a 80 euro per ogni 100 euro di credito d’imposta (80% del valore nominale del credito). Il pagamento del corrispettivo della cessione – fa sapere Intesa Sanpaolo – avverra` entro 5 giorni lavorativi successivi alla data in cui il credito risultera` nel cassetto fiscale della Banca, senza alcun ulteriore onere. Nel caso in cui il cliente abbia beneficiato di un finanziamento ponte, il corrispettivo della cessione sara` utilizzato in tutto o in parte per il rimborso del finanziamento.La Banca ha stipulato un accordo con Deloitte in virtu` della quale le societa` del Network Deloitte offriranno gratuitamente ai clienti Intesa Sanpaolo un servizio facoltativo di consulenza per tutte le fasi dell’intervento e che prevede: assistenza e consulenza per individuare la documentazione da produrre in ciascuna fase dei lavori; controllo progressivo dal punto di vista fiscale della documentazione, per garantire il costante rispetto della regolamentazione vigente; rilascio – ove previsto – del visto di conformita` che certifica il rispetto di tutte le attivita` amministrative richieste dalla normativa; e il trasferimento del credito d’imposta maturato dal cassetto fiscale del cliente a quello di Intesa Sanpaolo.”La sostenibilita` e` uno dei pilastri fondamentali del nostro Piano d’impresa e, come prima banca del Paese, – afferma Stefano Barrese, responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo – poniamo una forte attenzione anche all’efficientamento energetico proponendo soluzioni finanziarie per accompagnare privati e imprese al Green Deal. L’offerta Superbonus, Ecobonus e Sismabonus e` gia` operativa dal 13 agosto e a testimonianza della grande attenzione sono oltre 500 le richieste che in pochi giorni abbiamo raccolto, anche attraverso la piattaforma di Deloitte. Le nostre filiali stanno fornendo risposte ai clienti, grazie anche al supporto di 200 specialisti presenti su tutto il territorio nazionale, che affiancano i nostri gestori. I clienti potranno contare sul nostro sostegno sin dall’avvio dei lavori di ristrutturazione con soluzioni di finanziamento per supportarli nel periodo intercorrente tra l’avvio degli interventi e la monetizzazione del credito fiscale, attraverso la cessione del credito”.”Superbonus, Ecobonus e Sismabonus – ha sottolineato Mauro Micillo, responsabile della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo – rappresentano delle grandi opportunita`. Il rilancio delle attivita` edili, in virtu` della loro lunga filiera collegata a molti altri settori, puo` contribuire in maniera significativa alla ripresa economica del Paese e, al contempo, al miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza sismica. La crescente sensibilita` nei confronti delle tematiche ambientali trova risposta in incentivi che consentiranno maggiori investimenti per l’installazione di impianti fotovoltaici e di strutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici”.(Foto: © Roman Babakin/123RF) LEGGI TUTTO

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    Sanlorenzo chiude 1° semestre con utili stabili. Via libera assemblea a buyback

    (Teleborsa) – Sanlorenzo chiude il primo semestre con un risultato netto quasi stabile a a 10,5 milioni di euro, con una differenza pari a -0,6% rispetto a 10,6 milioni di euro del primo semestre del 2019.I ricavi netti dalla vendita di nuovi yacht sono scesi del 10,4% a 184,1 milioni di euro rispetto ai 205,4 milioni del primo semestre del 2019 (-6,9% a parità di perimetro di consolidamento). L’EBITDA rettificato consolidato a 25,8 milioni di euro (-0,3%) rispetto a 25,8 milioni di euro del primo semestre del 2019. L’EBIT pari a 15,9 milioni di Euro, risulta in calo del 14,6% rispetto a 18,7 milioni di euro del primo semestre del 2019.”I risultati del primo semestre del 2020 testimoniano ancora una volta la validità del modello di business di Sanlorenzo resiliente nelle diverse fasi del ciclo economico”, ha affermato il Presidente Massimo Perotti, aggiungendo che la redditività “beneficia anche degli effetti degli importanti investimenti già realizzati per l’aumento della capacità produttiva che hanno consentito un notevole aumento dell’efficienza di tutti i cantieri”.Parlando dell’importante trend di crescita del portafoglio ordini, il Presidente ha sottolineato che è “coperto per la quasi totalità daclienti finali”. “Questo fornisce – ha aggiunto – un’importante visibilità sui prossimi mesi e permette di confermare nuovamente le previsioni sull’andamento dell’anno in corso in linea con i risultati del 2019”.Investimenti per 12,4 milioni di euro rispetto a 19,1 milioni nel primo semestre del 2019. Indebitamento finanziario netto di Gruppo al 30 giugno 2020 pari a 23,5 milioni di euro, in netto miglioramento rispetto a 60,7 milioni di euro al 31 marzo 2020 (9,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2019 a seguito dell’IPO).Il libro ordini (Backlog) al 30 giugno 2020 era pari a 565,6 milioni di euro, in crescita di 64,8 milioni rispetto al 31 marzo 2020 (567,6 milioni di Euro al 30 giugno 2019).Confermato l’outlook per l’esercizio in corso, che vede ricavi netti ed EBITDA in linea con il 2019.L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti ha approvato l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie per un periodo di 18 mesi fino a un massimo di 3.450.000 azioni. Gli acquisti di azioni proprie potranno avvenire ad un prezzo che non si discosti in diminuzione e in aumento per più del 10% rispetto al prezzo di riferimento rilevato sul Mercato Telematico Azionario. LEGGI TUTTO

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    Confagricoltura, slitta al 15 settembre termine per domande ristrutturazione e riconversione vigneti

    (Teleborsa) – Slitta al 15 settembre il termine ultimo per la presentazione delle domande di ristrutturazione e riconversione dei vigneti che producono vini a denominazione di origine ed a denominazione di origine controllata e garantita precedentemente previsto per il 30 agosto.A stabilirlo un decreto del ministero per le Politiche agricole che ha fissato invece al 15 febbraio 2021 la data per la definizione della graduatoria di ammissibilità delle domande di aiuto.Confagricoltura in una nota ha valutato positivamente il provvedimento ministeriale “che ha pienamente recepito le sollecitazioni dell’Organizzazione nazionale e delle proprie sedi territoriali, rivolte al Mipaaf ed alle Regioni, affinché si spostasse di 15 giorni il termine ultimo, consentendo una più agevole gestione delle domande da parte delle imprese”.Le aziende viticole – informa Confagricoltura – possono chiedere un aiuto economico per gli interventi finalizzati a riconversione varietale, ristrutturazione di vigneti, modifiche delle forme di allevamento e sostituzione di pali e fili. LEGGI TUTTO

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    Pensioni: entrate in aumento, i conti INPS tengono

    I dati provvisori sulle entrate tributarie, acquisiti al 20 agosto, ”mostrano un andamento superiore alle attese e una situazione complessiva in via di miglioramento per l’economia italiana”. E’ quanto afferma il ministero dell’Economia in una nota.

    Nel mese in corso, infatti, si è registrato ”un rialzo del 9% delle entrate versate dai contribuenti con il modello F24 rispetto allo stesso mese del 2019, sostenuto dal buon andamento dell’Irpef e dell’Ires versate in autoliquidazione”.
    Stessa tendenza per l’Inps, l’istituto previdenziale, nei dati del rendiconto generale per il 2019. E’ infatti confermata la tenuta dei conti e la sostanziale solidità finanziaria del complesso delle gestioni previdenziali ed assistenziali dell’Istituto. In particolare, il risultato finanziario di parte corrente, passa da 2,255 miliardi di euro nel 2018 a 6,783 miliardi nel 2019. Si tratta del miglior risultato finanziario di parte corrente degli ultimi dieci anni.

    Mef e entrate tributarieIl Mef osserva dati di gettito delle imposte versate in autoliquidazione, ancora provvisori ”ma riallineati per tener conto delle diverse tempistiche di versamento nei due anni considerati”, mostrano infatti una crescita dell’Irpef del 3,3% e dell’Ires del 4,8%, mentre l’Irap mostra una variazione negativa del 49% legata alla misura del decreto rilancio, che ha cancellato il versamento del saldo 2019 e della prima rata dell’acconto 2020 per le imprese con fatturato non superiore a 250 milioni. Al netto della variazione dell’Irap, il gettito dell’autoliquidazione risulta quindi superiore al 2019 per circa un miliardo di euro.
    Un risultato complessivamente migliore delle previsioni è legato anche ai versamenti effettuati dai contribuenti Isa, il cui gettito è risultato inferiore di quello del 2019 per un importo limitato a circa 700 milioni, dato concentrato nei versamenti a saldo. Mostrano segnali positivi anche i versamenti Iva di agosto dei contribuenti che versano su base mensile (riferiti alle operazioni effettuate nel mese di luglio), che appaiono in linea con lo stesso mese del 2019: un primo segnale nella direzione di una possibile inversione di tendenza nei prossimi mesi che potrebbe portare i versamenti su valori positivi rispetto allo scorso anno.
    Complessivamente nel mese di agosto il gettito Iva sugli scambi interni mostra una flessione limitata al 5,3%, ascrivibile interamente ai versamenti dei contribuenti trimestrali, che ad agosto hanno versato l’Iva relativa alle operazioni dei mesi di aprile, maggio e giugno, in cui molte delle attività sono state soggette a chiusura.
    Le ritenute da lavoro dipendente mostrano una sostanziale tenuta, con una flessione limitata a circa 150 milioni, che deriva dal calo del 6,7% delle ritenute del settore privato e dal rialzo del 6,3% di quelle del settore pubblico, nelle quali confluiscono anche le ritenute dei lavoratori privati che beneficiano della cassa integrazione, versate dall’Inps.
    Inps e pensioniLe entrate contributive passano da 231,166 miliardi nel 2018 a 236,211 miliardi nel 2019, con un incremento del 2,2%; le prestazioni istituzionali totali, di natura previdenziale ed assistenziale, ammontano a 331,056 miliardi, con un incremento del 4% rispetto al 2018.Nel 2019 la spesa complessiva riferita alle prestazioni pensionistiche, che include anche la componente di natura assistenziale, è pari a 262,299 miliardi e rappresenta il 14,7% del Pil. Il patrimonio netto a fine 2019 è pari a 39,759 miliardi.
    Occorrerà ovviamente capire come andrà il 2020, su cui pesa la pandemia da Covid. Secondo quanto riporta l’Inps in una nota, “i primi dati relativi agli incassi di luglio 2020, ancorché parziali, evidenziano una sostanziale ripresa delle attività produttive nel paese“. LEGGI TUTTO

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    Gruppo Toto, operazione da 265 milioni di dollari negli Usa su eolico offshore

    (Teleborsa) – Il Gruppo Toto, a seguito del processo di diversificazione delle attività avviato già nel 2010 con l’ingresso nel settore delle energie rinnovabili per il tramite della controllata Renexia, mette a segno un ulteriore colpo negli Stati Uniti.Renexia, infatti, ha concluso con alcuni fondi gestiti dalla statunitense Apollo Global Management un’operazione finanziaria dal valore complessivo di 265 milioni di dollari. Tale accordo rafforza ulteriormente non solo US Wind Inc., ma anche lo stesso Gruppo Toto, che per la prima volta stringe un patto con un socio esterno.Per Renexia si tratta di un’ulteriore tappa nel percorso di consolidamento della posizione conquistata nel nascente mercato dell’eolico offshore degli Stati Uniti sin dal 2014, anno in cui US Wind Inc. si è aggiudicata una concessione ultra-trentennale per lo sviluppo di un parco eolico (2 GW) nelle acque federali antistanti lo Stato del Maryland. Nel 2016 US Wind ha quindi acquisito una simile concessione marina in New Jersey e, l’anno successivo, ha vinto la gara per la tariffa incentivante OREC lanciata dallo Stato del Maryland. Il tutto continuando in parallelo il processo di sviluppo dei propri parchi offshore.Questa operazione, che permette al Gruppo di concentrarsi ancora di più nel settore delle energie rinnovabili in Italia ed all’estero, prevede un investimento in equity e debito convertibile fino a 265 milioni di dollari, per finanziare tra il 2020 e il 2022 lo sviluppo dei progetti in essere e altri interventi di sviluppo mirati.Riccardo Toto, Presidente di US Wind e Direttore Generale di Renexia ha dichiarato: “È un’ulteriore conferma che le scelte imprenditoriali in materia di internalizzazione e diversificazione del business, con un forte focus sulla green economy, pagano. Oltre all’importanza strategica e finanziaria dell’operazione, la fiducia nel Gruppo dimostrata da un investitore internazionale del calibro di Apollo è un chiaro messaggio che ci stiamo muovendo nella giusta direzione. Il lavoro svolto sin qui ci ha consentito una valorizzazione implicita delle attività americane del Gruppo Toto, ad oggi, di oltre 1 miliardo di dollari se si considera anche l’operazione dello scorso Dicembre 2018. Valore che, come già riconosciuto da importanti analisti, si moltiplicherà all’esito del completamento del permitting e della costruzione dei nostri parchi offshore”.Brad Fierstein, dirigente di Apollo, conferma: “Siamo lieti di avviare la partnership con Riccardo e il suo team di US Wind per far progredire questo importante progetto e raggiungere gli obbiettivi di produzione energetica da fonti rinnovabili dello Stato del Maryland. Il tutto, per di più, creando centinaia di posti di lavoro ben remunerati e attirando notevoli investimenti nella regione di Baltimora”. LEGGI TUTTO

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    Borsa New York apre dimessa

    (Teleborsa) – Sessione debole per il listino USA, che avvia gli scambi su toni dimessi, in attesa di una serie di importanti dati macro e della pubblicazione del Beige Book in settimana. Il Dow Jones scambia con un calo dello 0,39%, mentre l’S&P-500, che rimane a 3.507 punti. In moderato rialzo il Nasdaq 100 (+0,25%); sulla parità l’S&P 100 (+0,07%).In buona evidenza nell’S&P 500 il comparto utilities. Nel listino, i settori energia (-1,23%), finanziario (-0,63%) e materiali (-0,44%) sono tra i più venduti.Tra i protagonisti del Dow Jones, Apple (+2,03%), Raytheon Technologies (+1,27%) e United Health (+0,77%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Wal-Mart, che segna un -2,30%.Si concentrano le vendite su Boeing, che soffre un calo dell’1,39%.Vendite su JP Morgan, che registra un ribasso dell’1,21%.Seduta negativa per Exxon Mobil, che mostra una perdita dell’1,16%.Tra i best performers del Nasdaq 100, Alexion Pharmaceuticals (+5,06%), Dish Network (+3,96%), Apple (+2,03%) e Seagate Technology (+1,97%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Moderna, che prosegue le contrattazioni a -4%.Pesante Wynn Resorts, che segna una discesa di ben -3,3 punti percentuali.Seduta drammatica per Applied Materials, che crolla del 2,08%.Sensibili perdite per Marriott International, in calo del 2,06%. LEGGI TUTTO

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    Consumi, Coldiretti: “Covid taglia 10% spesa alimentare nel 2020”

    (Teleborsa) – Nel 2020 calano del 10% i consumi alimentari degli italiani per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica. È quanto emerge da un’analisi effettuata dalla Coldiretti sulla base di dati Ismea. Complessivamente – secondo il rapporto – l’emergenza coronavirus ha determinato un taglio della spesa a tavola di ben 24 miliardi.

    “La spesa alimentare degli italiani – afferma Coldiretti – è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese che hanno avuto un crollo maggiore”.
    In particolare a pesare – viene sottolineato nell’analisi – è stata la chiusura durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working, la diffidenza dei consumatori e le difficoltà del turismo, soprattutto straniero, che – secondo Confcommercio – rappresenta una fetta importante della clientela.

    Con la fine delle limitazioni agli spostamenti si è progressivamente affievolito l’effetto scorta legato ai timori ingiustificati sugli approvvigionamenti per la spesa domestica e – spiega Coldiretti – “si è tornati su valori leggermente superiori alla media in una situazione in cui sono in calo tutti i settori del commercio al dettaglio”. Una situazione che – continua la Coldiretti – “sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive pesando sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.
    Dall’inizio dell’emergenza sanitaria il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività ma “l’allarme globale provocato dal Coronavirus – conclude Coldiretti – ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di interventi di sostegno per difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”. LEGGI TUTTO

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    Consumi, Coldiretti: “Covid taglia 10% spesa alimentare nel 2020”

    (Teleborsa) – Nel 2020 calano del 10% i consumi alimentari degli italiani per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica. È quanto emerge da un’analisi effettuata dalla Coldiretti sulla base di dati Ismea. Complessivamente – secondo il rapporto – l’emergenza coronavirus ha determinato un taglio della spesa a tavola di ben 24 miliardi.”La spesa alimentare degli italiani – afferma Coldiretti – è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 nonostante in termini percentuali si sia verificato un aumento rispetto alle altre spese che hanno avuto un crollo maggiore”.In particolare a pesare – viene sottolineato nell’analisi – è stata la chiusura durante il lockdown della ristorazione per la quale rimane una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working, la diffidenza dei consumatori e le difficoltà del turismo, soprattutto straniero, che – secondo Confcommercio – rappresenta una fetta importante della clientela.Con la fine delle limitazioni agli spostamenti si è progressivamente affievolito l’effetto scorta legato ai timori ingiustificati sugli approvvigionamenti per la spesa domestica e – spiega Coldiretti – “si è tornati su valori leggermente superiori alla media in una situazione in cui sono in calo tutti i settori del commercio al dettaglio”. Una situazione che – continua la Coldiretti – “sta rivoluzionando anche gli equilibri all’interno delle filiere produttive pesando sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.Dall’inizio dell’emergenza sanitaria il 57% delle 730mila aziende agricole nazionali ha registrato una diminuzione dell’attività ma “l’allarme globale provocato dal Coronavirus – conclude Coldiretti – ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico della filiera del cibo con la necessità di interventi di sostegno per difendere la sovranità alimentare e non dipendere dall’estero per l’approvvigionamento alimentare in un momento di grandi tensioni internazionali sugli scambi commerciali”. LEGGI TUTTO