4 Settembre 2020

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    Tesmec vara il nuovo Piano e balza in Borsa

    (Teleborsa) – Ottima giornata per Tesmec, che passa di mano con un aumento di quasi il 16% in Borsa. Ad infiammare iol titolo contribuisce il nuovo Piano industriale 2020-2023, approvato dal CdA, che prevede un consolidamento della posizione di solution provider nelle 3 aree di business (trencher, energy e rail) ed un marcato incremento della marginalità, una significativa generazione di cassa e una riduzione dell’indebitamento.Il Piano, interamente autofinanziato, prevede al 2023 una crescita dei ricavi del 40% a 275-290 milioni di euro ed un EBITDA di 53-53 milioni. La posizione finanziaria netta è vista in miglioramento 1,5x sull’EBITDA. I target più immediati per il 2020 indicano ricavi pro-forma a circa 170 milioni di euro ed un EBITDA di 22-24 milioniDeliberato anche un aumento di capitale in opzione di 35 milioni di euro, che sarà realizzato entro la fine del 2020, non per finanziare il Piano, ma per rafforzare la struttura patrimoniale ed cogliere le ulteriori opportunità di crescita nei business in cui opera.Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE Italia Star. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Tesmec rispetto all’indice di riferimento.Analizzando lo scenario di Tesmec si evidenzia un ampliamento della fase ribassista al test del supporto 0,2333 Euro. Prima resistenza a 0,2673. Le attese sono per un prolungamento della linea negativa verso nuovi minimi a 0,2107. LEGGI TUTTO

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    Spagna, prezzi import-export ancora in calo a luglio

    (Teleborsa) – Nel mese di giugno i prezzi alle esportazioni della Spagna hanno registrato un decremento del 2,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in lieve miglioramento rispetto al -2,9% di giugno.Il dato mensile ha rilevato un aumento dello 0,5% rispetto al +0,6% di giugno. Lo comunica l’INE, l’ufficio statistico spagnolo.Nello stesso periodo, i prezzi import hanno registrato un -7,7%, rispetto al -7,8% di giugno. A livello mensile si è registrata una variazione pari a +0,1% dopo il dato invariato di giugno. LEGGI TUTTO

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    EXOR soffre dopo i risultati del semestre

    (Teleborsa) – Giornata negativa per Exor, che conferma un calo dello 0,66%, meno pronunciato rispetto all’esordio. La holding della famiglia Agnelli ha risentito questa mattina dei risultati semestrali annunciati ieri sera, che hanno fatto emergere una perdita di 1,3 miliardi a causa della perdita di valore delle controllate e una riduzione del NAV del 19,9%.A livello comparativo su base settimanale, il trend della società d’investimento controllata dalla famiglia Agnelli evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE MIB. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Exor rispetto all’indice.Le implicazioni di breve periodo della cassaforte della Famiglia Agnelli sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 51,39 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 50,11. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 52,67. LEGGI TUTTO

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    Mediaset vola in Borsa dopo sentenza UE e ruolo in Rete Unica

    (Teleborsa) – Effervescente Mediaset, che scambia con una performance decisamente positiva del 7,90%. Il mercato ha ben accolto la sentenza della Corte europea sulla Legge Gasparri, che apre alla possibilità di partecipazioni incrociate fra tlc e media, ed accolto con favore la conferma che il gruppo di Cologno Monzese avrà un ruolo nel progetto Rete Unica.Frattanto, il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, in una intervista a La Repubblica, ha preannunciato una revisione del Tusmar, il testo unico sulle radiocomunicazioni, con un “tavolo di confronto” che pertirà già la prossima settimana. Il titolare del MISE ha poi ricordato che, entro il 31 dicembre, il Parlamento deve ratificare la nuova direttiva europea sulle telecomunicazioniComparando l’andamento del titolo Mediaset con il FTSE Italia All-Share, su base settimanale, si nota che il Biscione mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +7,76%, rispetto a -0,4% dell’indice azionario italiano).L’esame di breve periodo di Mediaset classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 1,771 Euro e primo supporto individuato a 1,642. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 1,9. LEGGI TUTTO

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    Confcommercio, disagio sociale cala dai picchi del lockdown

    (Teleborsa) – Si ridimensiona il disagio sociale a luglio, anche se l’indicatore resta ben lontano dai livelli pre-Covid. Secondo l’ultima indagine di Confcommercio, il Misery Index (MIC) si è attestato a 24,1 punti, in ridimensionamento di 2 punti rispetto a giugno.”Il ridimensionamento dell’area del disagio sociale, rilevato negli ultimi due mesi rispetto ai picchi raggiunti ad aprile e maggio – spiega l’associazione – difficilmente potrà configurarsi come l’inizio di una fase di rapido ritorno sulle posizioni di inizio anno”.”La situazione, soprattutto sul versante delle attività delle imprese del terziario che operano nel turismo – aggiunge – rimane molto difficile e complessa. Vi è ancora un’ingente quota di lavoratori il cui reddito è sostenuto dalla cassa integrazione e dai fondi di solidarietà, principalmente tra coloro che operano nelle piccole imprese. I segnali di ridimensionamento di lavoratori indipendenti rappresenta un preoccupante indizio di riduzione di base produttiva conseguente alla chiusura di imprese piccole e piccolissime”.Il tasso di disoccupazione ufficiale è salito al 9,7%, coni l ritorno sul mercato degli inattivi (+134mila unità). Includendo una parte dei sottoccupati, la situazione si conferma ancora una volta meno favorevole (11,5%). Nonostante il sostanziale ritorno alla normalità ed il modesto incremento registrato nel numero di persone occupate si rileva ancora un deficit di ore lavorate pro capite nel confronto annuo. Anche il numero di scoraggiati si conferma su livelli storicamente elevati.A luglio 2020 le ore autorizzate di CIG state oltre 327 milioni di ore a cui si associano circa 155 milioni di ore per assegni erogati da fondi di solidarietà. Del totale oltre il 93% aveva causale Covid-19. Il combinarsi di queste dinamiche ha portato il tasso di disoccupazione esteso al 19,1%. Quanto al carrello della spesa, ha registrato un calo dello 0,1%. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Anief: “È record precari da assumere. Scoperte quasi due cattedre su tre”

    (Teleborsa) – “Nell’anno in cui più di 750mila docenti presentano la domanda per fare i supplenti e in alto numero devono fare i conti con errori di valutazione di titoli e servizi, mancano gli insegnanti nelle quattro graduatorie valide per assumere gli 85mila a tempo indeterminato autorizzati dal ministero dell’Economia. E il 14 settembre si inizierà l’anno scolastico, oramai è certo, con una quantità di precari mai così alta”. Questo l’allarme lanciato dall’Anief mentre si attende la pronuncia del Consiglio d’Europa sulle denunce presentate dal sindacato e della Commissione UE sulla procedura d’infrazione ancora attiva contro l’Italia per l’abuso dei contratti a termine, a seguito dalla mancata applicazione della direttiva 1999/70/CE del Consiglio dell’Ue sull’assorbimento automatico in ruolo per coloro che hanno svolto 36 mesi su posto vacante.”Per evitare sanzioni dall’Unione europea e ulteriori risarcimenti dai tribunali italiani, in attesa dei nuovi concorsi, con quello straordinario per 32mila posti che dovrebbe partire in autunno, – spiega il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico – bisogna correre ai ripari e assolutamente assumere dalle graduatorie dei supplenti dalle GPS, così come abbiamo chiesto in uno specifico emendamento al decreto agostano n. 104 al momento all’esame del Senato in vista della sua conversione in legge”.Sul fronte delle stabilizzazioni – rileva l’Anief – risultano quasi 50mila assunzioni in ruolo di docenti andate deserte a fronte di 85mila posti autorizzati dal Mef, anche al termine della innovativa Call veloce, “compromessa come più volte detto dal vincolo anticostituzionale di permanenza dei 5 anni”.Secondo gli ultimi dati saranno soltanto 6mila le assunzioni in più rispetto alle 24mila già assegnate dalle graduatorie di merito ordinarie, riservate e in coda alle stesse, ad esaurimento. Di conseguenza saranno più di 250mila i supplenti chiamati il prossimo anno, uno su cinque di quelli in pianta organica utile per l’ordinato avvio dell’anno scolastico. “L’incremento di supplentite – commenta il sindacato – è notevole, se si pensa che erano 190mila le supplenze assegnate l’anno scorso, al netto di 30mila nuovi pensionamenti. Di queste supplenze, circa 50mila dovrebbero far parte dell’organico anti-Covid voluto dal Governo per affrontare la pandemia, in risposta ai tagli di 300mila unità avvenuti negli ultimi dodici anni”.Pur apprezzando l’obiettivo raggiunto dalla ministra dell’Istruzione di invertire la tendenza con posti per le assunzioni e nuove cattedre dopo anni di tagli selvaggi, l’Anief sottolinea la necessità di alcuni passaggi fondamentali a determinare un’inversione di tendenza. “Dopo avere una volta per tutte cancellato le finte cattedre di fatto e quelle su sostegno in deroga ingabbiate per legge, – spiega il sindacato – le priorità sono quelle di assumere i precari con oltre 36 mesi, quindi anche da graduatoria d’istituto, pensando a un corso formativo, anche abilitante, nell’anno di prova, con verifica finale; portare a 200mila gli incrementi di organici, di cui 40mila Ata, e non licenziare i futuri assunti in caso di nuove chiusure degli istituti perché si tratterebbe di un clamoroso errore a danno di lavoratori già con diritti ingiustamente minori del personale di ruolo”. LEGGI TUTTO

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    EssilorLuxottica farà appello contro bocciatura ricorso su GrandVision

    (Teleborsa) – EssilorLuxottica conferma che presenterà appello contro la decisione che respinge la richiesta di informazioni avanzata della società aGrandVision.Il Gruppo – informa una nota – “osserva con preoccupazione come GrandVision continui a negare l’accesso a informazioni rilevanti sulla gestione del business durante l’epidemia di COVID-19”.Le azioni legali, compreso l’appello, non incidono sul decorso delle procedure antitrust ancora aperte presso le autorità competenti. LEGGI TUTTO

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    ABI, domande prestito a Fondo Garanzia raggiungono 76 miliardi

    (Teleborsa) – Raggiungono i 76 miliardi le domande di prestiti pervenute dalle Banche al Fondo di Garanzia. Lo comunica l’ABI, segnalando il proseguimento di forti incrementi quotidiani,Sino a ieri, 3 settembre 2020, i finanziamenti richiesti sono cresciuti a quasi 76 miliardi di Euro, per 1 milione e 39 mila domande. Di queste, 864 mila domande riguardano finanziamenti fino a 30 mila Euro, per un valore superiore a 17 miliardi. LEGGI TUTTO