16 Settembre 2020

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    Wall Street cauta aspetta la Federal Reserve

    (Teleborsa) – Partenza in cauto rialzo per la borsa di Wall Street, con gli investitori aspettano la decisione di politica monetaria della Federal Reserve, stasera. Si tratta della prima riunione del presidente Jerome Powell da quando ha annunciato la storica svolta sull’inflazione, impegnandosi a tenere bassi i tassi di interesse per un periodo più lungo.Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in rialzo meno del previsto ad agosto. Attesi dopo la partenza del mercato il dato sull’Indice NAHB.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones sta mettendo a segno un +0,25%; sulla stessa linea, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 3.413 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,33%); con analoga direzione, in frazionale progresso l’S&P 100 (+0,28%).Apprezzabile rialzo nell’S&P 500 per i comparti beni industriali (+0,65%), telecomunicazioni (+0,50%) e beni di consumo per l’ufficio (+0,49%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto utilities, che riporta una flessione di -0,51%.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Intel (+1,00%), Caterpillar (+0,92%), Procter & Gamble (+0,86%) e 3M (+0,81%).I più forti ribassi, invece, si verificano su DOW, che continua la seduta con -3,16%.Si concentrano le vendite su Boeing, che soffre un calo dell’1,74%.Vendite su American Express, che registra un ribasso dell’1,04%.Sostanzialmente debole Raytheon Technologies, che registra una flessione dello 0,65%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Western Digital (+2,30%), Nxp Semiconductors N V (+2,15%), Twenty-First Century Fox (+1,78%) e Sirius XM Radio (+1,77%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Wynn Resorts, che ottiene -3,49%.Seduta negativa per Tesla Motors, che mostra una perdita dell’1,75%.Si muove sotto la parità American Airlines, evidenziando un decremento dello 0,87%.Contrazione moderata per Mylan, che soffre un calo dello 0,56%. LEGGI TUTTO

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    Eurocontrol rivede le stime in perdite

    (Teleborsa) – Eurocontrol, l’ente di regolazione del traffico aereo in Europa, prevede che quest’anno il numero dei movimenti aerei risulterà inferiore del 55% rispetto al 2019, che corrisponde a una perdita di 6 milioni di voli e, in termini di valore economico, 140 miliardi di euro.Eamonn Brennan, direttore generale di Eurocontrol, ha espresso preoccupazione per il dato ancora più negativo rispetto alle previsioni fatte a inizio estate e ancor più per la mancanza di coordinamento tra i Paesi europei sulla gestione dei viaggi aerei nonostante le indicazioni prodotte dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) e dal Centro europeo per il controllo delle malattie Contagioso (Ecdc). Brennan si è augurato che si arrivi rapidamente all’adozione di criteri comuni, relativamente ai test e ai criteri di valutazione epidemiologica. LEGGI TUTTO

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    Wall Street, Opening Bell attesa al rialzo

    (Teleborsa) – I future sugli indici statunitensi si muovono al rialzo anticipando una partenza tonica per la borsa di Wall Street, tra meno di un’ora. Gli investitori aspettano la decisione di politica monetaria della Federal Reserve, stasera. Si tratta della prima riunione del presidente Jerpme Powell da quando ha annunciato la storica svolta sull’inflazione, impegnandosi a tenere bassi i tassi di interesse per un periodo più lungo.Il contratto sul Dow Jones registra un incremento dello 0,36% a 28.008 punti, mentre quello sullo S&P 500 sale dello 0,42% a 3.409 punti. Su anche il Nasdaq che avanza dello 0,25% a 11.479 punti.Sul fronte macro, le vendite al dettaglio in rialzo meno del previsto ad agosto. Attesi dopo la partenza del mercato il dato sull’Indice NAHB. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio sotto attese in agosto

    (Teleborsa) – Crescono, ma meno delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di agosto si è registrato infatti un aumento mensile dello 0,6% a 537,5 miliardi di dollari, dopo il +0,9% rivisto del mese precedente (dato originario +1,2%).Il dato comunicato dall’US Census Bureau è inferiore alle attese degli analisti che indicavano un +1%. Su base annua si è registrato un aumento del 2,6% (+2,4% a luglio).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un +0,7% dopo il +1,1% di luglio (rivisto da +1,5%). LEGGI TUTTO

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    Industria calzaturiera: produzione a picco nel primo semestre

    (Teleborsa) – Primo semestre difficile per il comparto calzaturiero italiano, fortemente provato dalla crisi pandemica: -34,9% il calo dell’indice Istat della produzione industriale e -36,3% il fatturato delle aziende secondo l’indagine condotta tra gli associati. Lo stato del settore emerge dalla nota congiunturale elaborata dal Centro Studi Confindustria Moda per Assocalzaturifici e presentata in occasione del Micam, il Salone Internazionale della Calzatura.”L’emergenza sanitaria ha avuto pesanti ripercussioni sull’andamento del nostro comparto produttivo – spiega Siro Badon, Presidente di Assocalzaturifici-. Oltre alla contrazione nei valori produttivi e del fatturato, dobbiamo registrare una decisa flessione sul fronte dei consumi interni e dell’export. La spesa delle famiglie è scesa del -30%, nonostante l’impennata degli acquisti online (+42%) dovuta alla chiusura dei negozi durante il lockdown.Anche l’export non sorride: -22% in quantità i mercati dell’Unione Europea, dove sono dirette 2 calzature su 3 vendute all’estero, e -33,4% quelli extra-UE, con un saldo commerciale, seppur in attivo per 1,6 miliardi di euro, fortemente ridimensionato (-34%). La ripartenza, dopo l’allentamento delle misure restrittive, procede a fatica: gli acquisti degli italiani restano in frenata (-29% in quantità a maggio e -7% a giugno) e l’export, dopo il crollo del bimestre marzo-aprile (-50%), ha fatto segnare un -27% in volume nei due mesi successivi.Sul fronte della natalità delle imprese e l’occupazione, il report evidenzia come a luglio il 10% delle imprese avesse ancora personale in smart working. A fine giugno 2020, con riferimento ai calzaturifici, si contavano in Italia 4.249 aziende e 74.370 addetti, tra industria e artigianato (con saldi pari a -77 aziende e -520 addetti su dicembre 2019) LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari in rosso. Borse caute aspettando FOMC

    (Teleborsa) – La Borsa di Milano esprime prudenza a metà giornata, in sintonia con gli altri Eurolistini, che attendono le decisioni del FOMC questa sera.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,187. Consolida i livelli della vigilia lo spread, attestandosi a +141 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona allo 0,92%.Tra le principali Borse europee piatta Francoforte, che sosta sulla parità, tentenna Londra, che cede lo 0,22%, mentre è piatta Parigi. Sottotono Piazza Affari, con il FTSE MIB che sta lasciando sul parterre lo 0,50%.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Moncler (+2,69%), Nexi (+2,40%), Saipem (+2,29%) e DiaSorin (+2,17%)., quest’ultima dopo il via libera dell’UE al suo test salivare per il Covid.Fra i peggiori Fineco, che continua la seduta con -2,89%.Sotto pressione Banco BPM, con un forte ribasso dell’1,55%.Soffre Fiat Chrysler, che evidenzia una perdita dell’1,42%.Preda dei venditori Telecom Italia, con un decremento dell’1,41%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Ferragamo (+7,54%), Tod’s (+2,72%), Saras (+2,08%) e Brunello Cucinelli (+1,93%).Le più forti vendite su Rai Way, che prosegue le contrattazioni a -6,25%.Affonda Falck Renewables, con un ribasso del 4,60%.Crolla Carel Industries, con una flessione del 3,59%.Vendite a piene mani su RCS, che soffre un decremento del 2,63%. LEGGI TUTTO

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    Eurozona, surplus commerciale in crescita a luglio

    (Teleborsa) – Sale il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona a luglio, registrando un avanzo di 27,9 miliardi di euro, rispetto a quello di 20,2 miliardi del mese precedente e di 12,6 miliardi atteso dagli analisti. Nello stesso mese del 2019 si era registrato un saldo di +23,2 miliardi.Il dato, reso noto dall’Istituto di statistica dell’Unione Europea (Eurostat), indica che le esportazioni sono state pari a 185,2 miliardi di euro in calo del 10,4% su anno, mentre le importazioni nello stesso periodo sono scese del 14,3% a 157,3 miliardi.L’interscambio commerciale all’interno dell’area della moneta unica si è portato a 153,7 miliardi di euro, in calo dell’8,6% rispetto a luglio 2019.Per l’intera Unione Europea (EU-27) si è registrato un surplus di 25,8 miliardi di euro, rispetto all’avanzo di 20,2 miliardi registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Le esportazioni sono calate dell’11,3% mentre le importazioni hanno registrato una frenata del 16% rispetto all’anno prima. LEGGI TUTTO

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    Crollo PIL globale e Italia, OCSE attenua leggermente previsioni

    (Teleborsa) – L’OCSE ha leggermente attenuato le previsioni sul crollo del PIL dell’Italia quest’anno a riflesso della crisi pandemica, ma resta un pesantissimo meno 10,5% il pronostico inserito dall’ente parigino in un aggiornamento di Interim dell’Economic Outlook.Il dato è di 0,8 punti migliore del meno 11,3% indicato nelle previsioni del 10 giugno scorso, mentre all’opposto la previsione sul rimbalzo del 2021 è stata ritoccata al ribasso di 2,3 punti: ora il recupero del PIL è stimato al più 5,4%.Leggera revisione in meglio delle previsioni sull’economia di quest’anno, con cui l’atteso crollo del PIL globale causato dalla pandemia di coronavirus si attenua al meno 4,5%. Il dato, che secondo lo stesso ente parigino resterà “una caduta senza precedenti” è di 1,5 punti percentuali più mite di quello stimato nelle previsioni del giugno scorso.Sul 2021 l’OCSE prevede un rimbalzo del 5%, rispetto a giugno e’ stato rivisto al ribasso di 0,2 punti. L’ente parigino, secondo cui in assenza delle massicce misure di stimolo e sostegno all’economia il crollo sarebbe stato ancora più drammatico, avverte che sulle prospettive di ripresa persiste una “considerevole incertezza” e che dipenderanno anche dall’evolversi della pandemia.Sull’insieme dell’area euro l’OCSE prevede un calo del 7,9% del PIL quest’anno (rivisto in meglio di 1,2 punti percentuali da giugno) e un rimbalzo del 5,1% il prossimo (tagliato di 1,4 punti). Sulla Germania, nell’Economic Outlook di interim, previsto un meno 5,4% sul 2020 (+1,2 punti) e un più 4,65 nel 2021 (-1,2), sulla Francia meno 9,5% quest’anno (+1,9) e più 5,8% nel 2021 (-1,9).Sugli Usa stimato un meno 3,8% del PIL 2020 (ben +3,5 punti da giugno) e un più 4% nel 2021 (-0,1). La Cina è l’unica tra le economie del G20 elencate su cui si preveda comunque una crescita sul 2020, un ridotto 1,8% cui seguirà un più 8% nel 2021.Il dato peggiore, infine, riguarda il Sud Africa dove il PIL cadrà dell’-11,5% quest’anno.L’OCSE raccomanda a Governi e Banche centrali di mantenere la linea espansiva delle rispettive politiche di Bilancio e monetarie, “per preservare la fiducia e limitare l’incertezza”, sebbene gli stimoli debbano poi “evolversi con le condizioni economiche di fondo”. Nel suo Economic Outlook di interim, l’ente parigino rileva come molte banche centrali abbiamo giustamente annunciato ulteriori accomodamenti negli ultimi tre mesi e inserito cambiamenti “tali da convincere gli investitori del fatto che i tassi verranno mantenuti bassi a lungo”.”Gli stimoli di Bilancio vanno mantenuti nel 2021 – aggiunge l’OCSE – e i recenti annunci in molti Paesi di addizionali misure di bilancio sono benvenuti. L’obiettivo deve essere evitare strette premature delle politiche in una fase in cui le economie restano fragili”.Il mantenimento di politiche espansive, però “non deve prevenire gli appropriati aggiustamenti alle misure di emergenza, dice ancora l’Ocse citando i provvedimenti volti a preservare del lavoro e sostenere il reddito. Perchè bisogna cercare di “limitare i costi di lungo termine della crisi e favorire il riallocamento delle risorse”. LEGGI TUTTO