Novembre 2020

Monthly Archives

More stories

  • in

    RdC, la fotografia del Ministero del Lavoro

    (Teleborsa) – Sono circa 1.430.000 i nuclei che hanno beneficato del Reddito di cittadinanza a partire dal suo avvio, nel 2019, fino al 30 giugno 2020. Il reddito di cittadinanza ha interessato oltre 3.470.000 d’individui. Questa la fotografia scattata dal Rapporto annuale 2020, riferito all’andamento della misura nel suo primo anno di applicazione (2019).Il Report – curato dalla Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – segnala che “coerentemente con la finalità della misura, i nuclei beneficiari di RdC e PdC (Pensione di Cittadinanza, ndr) si concentrano tra i nuclei con più basso valore dell’Isee, e dunque con una situazione economica di maggior disagio. Ben il 30,6% di nuclei beneficiari dispone di un Isee pari a 0. Complessivamente, i nuclei con Isee non superiore a 5mila euro rappresentano il 90,3% dei nuclei beneficiari.Il 41,4% delle famiglie beneficiarie Rdc (409.518) include componenti minorenni. Il 10% ha bambini sotto i 3 anni (105.298). Al 30 giugno 2020 risultavano circa 1.430.000 i nuclei che hanno beneficato della misura dal suo avvio (oltre 3.470.000 individui).Dal Rapporto, inoltre, emerge che le donne sono maggiormente rappresentate tra gli individui beneficiari di Reddito di cittadinanza/Pensione di cittadinanza soprattutto nelle classi di etù centrali e in quelle più avanzate, tanto che tra gli individui beneficiari di Pensione di Cittadinanza due su tre sono donne. LEGGI TUTTO

  • in

    Europa incontenibile. Piazza Affari segue rally

    (Teleborsa) – Piazza Affari prosegue in rally con le altre borse europee, in risposta all’andamento sostenuto dei Future USA, dopo la vittoria di Biden alle elezioni. In un mercato tutto concentrato sulla politica internazionale, passa in secondo piano qualsiasi altro tema, inclusa l’escalation di contagi di Covid.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,189. Lo Spread migliora, toccando i +121 punti base, con un calo di 3 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari allo 0,65%.Nello scenario borsistico europeo vola Francoforte, con una marcata risalita del 5,32%, brilla Londra, con un forte incremento (+5,09%), e ottima performance per Parigi, che registra un progresso del 6,68%. Giornata di forti guadagni per Piazza Affari, con il FTSE MIB in rialzo del 4,89%.Tra i best performers di Milano, in evidenza Leonardo (+11,24%), ENI (+9,86%), Unicredit (+9,32%) e BPER (+8,83%).Fra i peggiori DiaSorin, che continua la seduta con -8,90%.Pensosa Inwit, con un calo frazionale dello 0,98%.Tentenna Amplifon, con un modesto ribasso dello 0,60%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Autogrill (+20,72%), Technogym (+16,62%), Saras (+12,14%) e Enav (+11,66%).I più forti ribassi, invece, si verificano su De’ Longhi, che continua la seduta con -2,79%.Seduta drammatica per Carel Industries, che crolla del 2,71%.Soffre Avio, che evidenzia una perdita dell’1,37%. LEGGI TUTTO

  • in

    Bonomi, soffocare tensioni e rimettere al centro persone

    (Teleborsa) – “Serve umanità, bisogna ritornare a mettere al centro le persone, qualcosa che si è perso”. Lo ha detto il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo all’inaugurazione dell’anno accademico 2020-2021 della Luiss.”E farlo con umiltà ascoltando anche chi ha idee diverse. Dobbiamo farlo per non farci travolgere dagli eventi, come purtroppo sta succedendo, e bisogna farlo con umorismo, con la giusta leggerezza per soffocare sul nascere le tensioni in un Paese dove stiamo vedendo purtroppo quello che sta succedendo nelle piazze”.Poi un messaggio agli studenti: “In questo percorso potrà succedere di fallire ma l’unico vero fallimento è rinunciare a provarci e non agire secondo i propri valori”. Per questo, chiude il numero uno degli Industriali “Non rinunciate, ogni volta che fallite imparate qualcosa”. LEGGI TUTTO

  • in

    Startup, ENEA: al via secondo bando Ue per migliorare mobilità urbana

    (Teleborsa) – Aperte fino al prossimo 15 novembre, per le start-up innovative impegnate nel settore della mobilità urbana, le candidature al secondo bando europeo dell’Accelerator Programme di EIT Urban Mobility. Le start-up selezionate – fa sapere Enea in una nota – potranno contare su 15mila euro di finanziamento con un programma di sei mesi che prevede servizi di coaching e mentoring, validazione delle tecnologie, ricerca di mercato, contatti con investitori e accesso all’ecosistema locale. Previsto inoltre uno stage di sei mesi presso una sede selezionata con accesso diretto ai “living labs” e municipalità per la creazione di nuovi prodotti e servizi.L’EIT Urban Mobility Accelerator è un programma finanziato dall’Ue, di cui ENEA è partner, che si rivolge a start-up innovative che intendono sviluppare soluzioni avanzate per ridurre la congestione delle città e migliorare l’efficienza del sistema di trasporto, puntando alla transizione verso forme di trasporto a basse o zero emissioni. Suddiviso in cinque hub regionali europei (centro, nord, sud, est e ovest), è implementato attraverso i partner per portare le start-up nella fase iniziale, con un’idea di business legata alla mobilità, al livello successivo.Dal 2019, l’EIT Urban Mobility è la struttura operativa dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) che si occupa di mobilità. È costituita da 48 partner provenienti da 15 Paesi, con l’obiettivo di realizzare un sistema di mobilità urbana più ecologico, inclusivo, sicuro e smart. Con un cofinanziamento 2020-2026 di 400 milioni di euro, pari al 25% dell’impegno finanziario complessivo, EIT – conclude la nota – punta a diventare la più grande iniziativa europea per la trasformazione della mobilità urbana per il futuro. LEGGI TUTTO

  • in

    Cambi, euro in rialzo su dollaro

    (Teleborsa) – La settimana parte con l’euro che si va progressivamente apprezzando nei confronti del biglietto verde, dopo che l’esito elettorale ha confermato Biden quale nuovo Presidente degli Stati Uniti.La moneta unica questa mattina viene scambiata a quota 1,1889 dollari (+0,10%), mentre il dollar index è poco mosso a quota 92,21 (-0,01%). LEGGI TUTTO

  • in

    Appuntamenti macroeconomici: settimana del 9 novembre 2020

    (Teleborsa) -Lunedì 09/11/202007:00 Giappone: Leading indicator (atteso 88,6 punti; preced. 88,5 punti)08:00 Germania: Bilancia commerciale (atteso 15,8 Mld Euro; preced. 15,4 Mld Euro)10:30 Unione Europea: Indice Sentix (atteso -15 punti; preced. -8,3 punti)Martedì 10/11/202001:50 Giappone: Partite correnti (atteso 1.995 Mld ¥; preced. 2.103 Mld ¥)03:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso -2%; preced. -2,1%)03:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 0,8%; preced. 1,7%)07:30 Francia: Tasso disoccupazione, trimestrale (atteso 7,5%; preced. 7,1%)08:00 Regno Unito: Tasso disoccupazione (atteso 4,8%; preced. 4,5%)08:00 Regno Unito: Richieste sussidi disoccupazione (atteso 78,8K unità; preced. 28K unità)08:45 Francia: Produzione industriale, mensile (atteso 0,7%; preced. 1,3%)10:00 Italia: Produzione industriale, mensile (atteso -2,5%; preced. 7,7%)10:00 Italia: Produzione industriale, annuale (atteso -2,2%; preced. -0,3%)11:00 Germania: Indice ZEW (atteso 40 punti; preced. 56,1 punti)Mercoledì 11/11/202013:00 USA: Richieste mutui, settimanale (preced. 3,8%)Giovedì 12/11/202000:50 Giappone: Ordini macchinari core, mensile (atteso -0,7%; preced. 0,2%)00:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso -0,2%; preced. -0,2%)05:30 Giappone: Indice servizi, mensile (preced. 0,8%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso -0,2%; preced. -0,2%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,1%; preced. -0,2%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, annuale (atteso -6%; preced. -6,4%)08:00 Regno Unito: Bilancia commerciale beni (atteso -9,3 Mld £; preced. -9,01 Mld £)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,3%)08:00 Regno Unito: PIL, trimestrale (atteso 15,8%; preced. -19,8%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, annuale (atteso -5,9%; preced. -7,2%)11:00 Unione Europea: Produzione industriale, mensile (atteso 0,7%; preced. 0,7%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,2%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 738K unità; preced. 751K unità)14:30 USA: Prezzi consumo, annuale (atteso 1,3%; preced. 1,4%)17:00 USA: Scorte petrolio, settimanale (preced. -8 Mln barili)Venerdì 13/11/202008:00 Germania: Prezzi ingrosso, annuale (preced. -1,8%)08:45 Francia: Prezzi consumo, mensile (atteso -0,1%; preced. -0,5%)08:45 Francia: Prezzi consumo, annuale (atteso 0%; preced. 0%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, annuale (atteso -0,9%; preced. -0,4%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,5%; preced. 0,2%)11:00 Unione Europea: PIL, annuale (atteso -4,3%; preced. -14,8%)11:00 Unione Europea: PIL, trimestrale (atteso 12,7%; preced. -11,8%)11:00 Unione Europea: Bilancia commerciale (atteso 15,1 Mld Euro; preced. 14,7 Mld Euro)11:00 Unione Europea: Occupazione, trimestrale (preced. -2,9%)14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,2%; preced. 0,4%)14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 0,4%; preced. 0,4%)16:00 USA: Fiducia consumatori Università Michigan (atteso 82 punti; preced. 81,8 punti)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (preced. -36 Mld piedi cubi) LEGGI TUTTO

  • in

    Giappone, leading indicator migliora per quarto mese consecutivo

    (Teleborsa) – Migliorano per il quarto mese consecutivo le condizioni economiche del Giappone, a dispetto della debolezza delle imprese e della spesa delle famiglie.Secondo la stima preliminare del Cabinet Office, il leading indicator (superindice) si sarebbe portato a 92,9 punti, in aumento del 4,4% rispetto agli 88,4 di agosto. Nello stesso periodo, l’indice coincidente che sintetizza la situazione attuale dell’economia, è indicato in aumento dell’1,4% a 80,8 punti da 79,4. L’indice differito, che invece cattura le prospettive per i prossimi 12 mesi (lagging index), è atteso in aumento a 92,2 da 91,3.Il primo ministro Yoshihide Suga dovrebbe annunciare in questi giorni un piano di aiuti extra per aiutare l’economia a superare la crisi del Covid-19. LEGGI TUTTO

  • in

    Banda ultralarga avanti tutta: il gap dell'Italia e la scommessa di Open Fiber

    (Teleborsa) – La digitalizzazione è uno degli elementi cardine della strategia europea perché è legata all’inclusione sociale, uno dei principi cardine dell’Agenda ONU, e la sua diffusione è strettamente connessa alla cultura digitale ed anche alle infrastrutture di rete. Ma qual è la situazione in Europa? E l’Italia a che punto è nella classifica?Sul tema torna Il Sole 24 Ore in un articolo firmato da Guido Romeo, “Banda larga, la lunga rimonta dell’Italia”, che fa riferimento al rapporto DESI – Digital Economy and Society Index della Commissione Europea, pubblicato nel giugno scorso, sintetizzando lo stato dell’arte nel 2019, prima che la pandemia di Covid-19 sconvolgesse l’Europa ed il mondo intero.Dal rapporto emerge che l’Italia è ancora indietro quanto a connettività e diffusione della fibra, anche se sta scalando posizioni grazie all’intervento dell’operatore Open Fiber, mentre è più avanti nella preparazione al 5G (“readiness”), collocandosi addirittura al terzo posto in UE, giacché sono state assegnate tutte le bande pioniere e sono stati lanciati i primi servizi commerciali. Grandi carenze sul fronte del capitale umano, con un livello di competenze digitali ancora piuttosto basso (solo il 42% delle persone fra 16 e 74 anni ha competenze di base contro il 58% della UE) e con solo il 74% degli italiani che usa abitualmente internet.La grande corsa della banda ultralargaL’Italia si è rimessa in gara quanto a diffusione della banda larga, ma ancora insegue i campioni mondiali quali Singapore e, nell’ambito della UE, Danimarca e Lussemburgo. Il nostro Paese, che nel 2000 era fra i campioni europei per cablaggio, si è ora riportato al 17esimo posto, appena sotto la media europea, dopo esser finito al penultimo, appena sopra la Grecia. Nel 2019, la copertura FTTH (Fiber to the home ovvero la fibra che dai cabinet arriva in casa) ha raggiunto il 30% dal 24% del 2018 grazie ai 10 milioni di abitazioni raggiunte da Open Fiber, JV paritetica fra Enel e CDP, che si trova circa a metà strada sul programma di sviluppo al 2023.In questa posizione, l’Italia è appena sotto la media europea che si colloca al 34%, sicuramente davanti a Francia e Gran Bretagna, ma a metà strada rispetto ai campioni europei, come la Danimarca, che vanta una connettività in fibra in media al 60% (90% nele zone urbane).Il vero problema, che spiega questo gap, è la connettività delle aree rurali, dove fino al 10% delle abitazioni non è raggiunta neanche da una rete fissa ed il 41% non dispone di banda larga. Questo gap è un problema che affligge non solo l’Italia, ma anche altri Paesi europei come Bulgaria, Finlandia, Lettonia, Romania, Polonia, Lituania, Malta, Portogallo, Grecia, Francia e Spagna. In Italia il ritardo è evidente soprattutto al Sud, ma anche in Lombardia, a causa dell’esistenza di migliaia di micro Comuni.La corsa agli investimenti sulla fibra nel mondo è partita da tempo, dati i grandi vantaggi in termini di costi e guasti/manutenzioni, così Singapore ha completato lo switch-off del rame nel 2018, la giapponese NTT ci arriverà nel 2023 e la svedese Telia nel 2024. Anche la spagnola Telefonica e la francese Orange sono in corsa, mentre l’Italia guarda al 2025, ma forse la data slitterà di qualche anno.La scommessa di Open FiberOpen Fiber, operatore di telecomunicazioni wholesale partecipato pariteticamente da Enel e CDP, ha un ambizioso obiettivo: arrivare a connettere in banda larga 20 milioni di abitazioni entro il 2023 (compreso il Fixed wireless access) per arrivare a colmare il gap con l’UE. Un target che non è neanche lontano, dal momento che si appresta a chiudere il 2020 con 10,5 milioni di abitazioni cablate in 1.350 Comuni italiani.Open Fiber ha messo sul piatto complessivamente un investimento di 7 miliardi di euro, che le consentirebbe di conquistare il terzo posto in Europa per connessioni FTTH, dopo Telefonica ed Orange.Un piano importante che ha consentito all’Italia di registrare la più elevata crescita in Europa fra il 2017 ed il 2018 (+43,1%) e la seconda più elevata fra il 2018 ed il 2019, raggiungendo una copertura del 31% per un totale di 8,2 milioni di abitazioni. Tanto per fare un paragone l’incumbent della rete in rame TIM ha solo l’11,1% in FTTH ed è al quarto posto come operatore dopo Fastweb, Vodafone e WINDTRE.L’ascesa di Open Fiber si fonda su una grande intuizione della controllante Enel, che si è proposta come una Enercom, grazie a due considerazioni: la capillarità della sua rete elettrica, sovrapponibile fino all’80% al tracciato delle comunicazioni, i grandi vantaggi offerti dalla tecnologia in fibra, che consente di stendere lunghi tratti senza ripetizione di segnale, consentendo di abbassare il numero di centrali a 2.000 contro le 10.400 della rete in rame di TIM, e di servire più operatori (20 operatori al dettaglio contro i 3 della fibra di TIM). Di qui, gli ampi vantaggi della rete in fibra in termini di costo (meno centrali e personale) ed in termini di qualità, dato che uno studio di Arthur D. Little individua un tasso di guasti fra 2,5 e 15 volte inferiori alla rete in rame, un tasso di manutenzione fino a 7 volte inferiore e consumi energetici da 2,2 a 6,7 volte minori.Last but non least, proponendosi come operatore Wholesale, Open Fiber favorisce la concorrenza al dettaglio e la nascita di una moltitudine di operatori, come conferma l’esperienza e il successo di Eolo in Lombardia. LEGGI TUTTO