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Dazi, tregua USA-Cina danneggia UE. Appello Coldiretti per chiudere disputa

(Teleborsa) – Gli agricoltori fanno appello all’UE perché venga siglata la “tregua” con gli USA come fatto dalla Cina, che ha firmato ieri l’accordo di fase 1 per l’abbattimento dle regime dei dazi. Lo sollecita la Coldiretti, che teme l’innalzamento dei dazi USA fino al 100% su una nuova black list allargata che comprende tra l’altro vino, olio e pasta Made in Italy oltre ad alcuni tipi di biscotti e caffé per un valore di circa 3 miliardi.

Secondo l’associazione che rappresenta una larga parte di agricoltori italiani, nel primo mese successivo all’entrata in vigore dei dazi USA, le esportazioni del Made in Italy negli States sono crollate del 10,4% con una drastica inversione di tendenza rispetto ai dieci mesi precedenti in cui erano aumentate in media del 11,3% (elaborazioni effettuate sui dati Istat di novembre).

Ed ora, si apre infatti un nuovo fronte con gli USA, dopo che l’accordo con il gigante asiatico ha garantito l’aumento significativo delle importazioni cinesi di prodotti agricoli americani, come carne di maiale, pollame, grano, mais, riso e soprattutto soia. L’intesa raggiunta – sostiene la Coldiretti – è destinata a modificare in futuro la domanda di materie prime con scenari inediti nel commercio mondiale che vanno attentamente monitorati perché gli Usa sono il primo fornitore di soia sul mercato europeo. Una cambiamento che riguarda direttamente l’Italia che è il primo produttore europeo con circa il 50% della soia coltivata ma che è comunque deficitaria e deve importare dall’estero.

La situazione potrebbe precipitare ancora se i dazi USA dovessero aumentare, rispetto a quelli entrati in vigore lo scorso ottobre, che hanno colpito Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi e liquori come amari e limoncello. La nuova black list rischia di colpire circa i 2/3 del valore dell’export del Made in Italy agroalimentare in Usa che è risultato pari al 4,5 miliardi in crescita del 13% nei primi nove mesi del 2019. Fra i prodotti più colpiti vi sarebbe il vino con un valore delle esportazioni di quasi 1,5 miliardi di euro in aumento del 5% nel 2019, ma anche l’olio di oliva (esportazioni per 436 milioni) e la pasta (305 milioni).

“Una eventualità devastante per il Made in Italy agroalimentare che mette a rischio il principale mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari Made in Italy fuori dai confini comunitari e sul terzo a livello generale dopo Germania e Francia”, denuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, che sollecita l’UE a ” trovare risorse sufficienti e misure di compensazione per gli agricoltori” ed “apprezza gli sforzi messi in campo per cercare di bloccare la disputa commerciale con l’amministrazione USA anche alla luce della missione del commissario al commercio Phil Hogan a Washington DC”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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