15 Febbraio 2021

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    Vaccini, Scholz: agire rapidamente per sostenere economia

    (Teleborsa) – Per sostenere la ripresa economica “le vaccinazioni devono essere fatte rapidamente. Se ci sono abbastanza dosi a non disposizione non bisogna perdere tempo”. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, a margine dell’Eurogruppo, aggiungendo che per procedere in maniera più rapida la Germania intende “coinvolgere presto” nel suo programma vaccinale anche “i medici di base e quelli aziendali”.Rispondendo a una domanda sul nuovo Governo in Italia, il Ministro tedesco ha detto che “Mario Draghi rappresenta politiche molto intelligenti ed è un vero europeo”.”L’Italia – prosegue Scholz – ha di nuovo scelto un Governo europeista, questo è un ottimo segno” sottolineando che “l’Italia è uno dei Paesi che beneficiano maggiormente della solidarietà europea e delle decisioni prese in Europa” per far fronte alla crisi pandemica “e Mario Draghi è sicuramente un capo di Governo molto filo-europeo. LEGGI TUTTO

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    Ex Embraco, per ora confermati i 400 licenziamenti: si attendono risposte dal Mise

    (Teleborsa) – I 400 licenziamenti previsti per la ex Embraco di Riva di Chieri (TO) restano al momento confermati. È quanto è emerso dall’ultima riunione che ha visto protagonisti le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm e Uglm di Torino e la curatela fallimentare di Ventures Production ex Embraco. Una eventuale proroga degli ammortizzatori sociali e l’utilizzo della cassa per Covid devono essere autorizzate infatti dai ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico e ad oggi non risultano provvedimenti già approvati in questo senso.Le organizzazioni sindacali hanno già chiesto con urgenza un incontro al nuovo titolare del Mise Giancarlo Giorgetti e hanno inviato una lettera anche al presidente del Consiglio Mario Draghi auspicando un suo intervento nella vicenda. Restano da verificare infatti le ipotesi relative alla creazione del polo industriale per la produzione di compressori Italcomp – annunciato lo scorso settembre dall’allora sottosegretaria al Mise Alessandra Todde – che prevede la fusione della stessa ex Embraco con la Acc di Mel (che conta altri 300 lavoratori), visti i problemi di liquidità che affliggono quest’ultima e il rinvio della decisione della Commissione europea sull’operazione in attesa di maggiori chiarimenti sul progetto. LEGGI TUTTO

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    Governo Draghi, Moody's: migliorano prospettive per uso fondi UE

    (Teleborsa) – Il Governo di Mario Draghi “migliora” le prospettive dell’Italia per un “efficace utilizzo dei fondi europei”. Lo afferma Moody’s, sottolineando come le “sfide di lungo termine” comunque restano. Una volta allentata l’urgenza legata alla pandemia, probabilmente si troverà a far fronte a “difficoltà simili e a un’opposizione politica ad alcune riforme strutturali che abbiamo osservato con altri Governi nel passato”, osserva Moody’s.L’attuale momento politico in Italia può essere paragonato con il Governo tecnico guidato da Mario Monti nel 2011-2013: l’esistenza di un pacchetto di aiuti dell’UE è comunque un’importante differenza, rileva Moody’s sottolineando come la ricerca da parte del nuovo governo di un programma di riforme economiche che sarà soggetto alla supervisione di Bruxelles è una similarità altrettanto importante. “L’ultima rilevazione dell’Eurobarometro indica che solo il 28% degli italiani ha fiducia nell’Ue, la percentuale più bassa fra tutti i 27 paesi. Avere Mario Draghi come premier premere per riforme impopolari non è senza rischi nel lungo termine”, aggiunge Moody’s, secondo la quale fra i rischi ci potrebbe essere quello di amplificare le tendenze populiste anti-europee emerse nell’ultimo decennio.Per l’agenzia di rating “una volta allentata l’urgenza della pandemia la sfida chiave per il governo sarà mantenere l’impeto dietro le riforme e l’appoggio politico” per i cambiamenti: alcuni partiti o gruppi parlamentari “si sono per anni attivamente opposti” ad alcuni aspetti delle riforme giudiziarie e amministrative proposte dalle precedenti amministrazioni. Viene poi sottolineato che “l’uso produttivo dei fondi europei sarà inestricabilmente legato al successo dell’agenda di riforme economiche del nuovo governo. Le difficoltà amministrative, soprattutto nelle regioni italiane che hanno maggiore bisogno di investimenti, hanno in passato intralciato l’assorbimento dei fondi europei.Il cambio di Governo in Italia ha implicazioni di credito positive nel breve termine, afferma Moody’s, sottolineando che sotto la leadership di Draghi il piano che l’Italia presenterà a Bruxelles “includerà probabilmente progetti infrastrutturali di alta qualità che possono rafforzare le prospettive di crescita del paese”. “L’agenda del governo Draghi probabilmente cercherà riforme economiche strutturali per migliorare il potenziale di crescita”, aggiunge Moody’s elencando le aree da tempo identificate dalle organizzazioni internazionali come quelle che hanno maggiore bisogno di riforme, fra queste amministrazione, giustizia e sistema fiscale. LEGGI TUTTO