16 Febbraio 2021

Daily Archives

More stories

  • in

    Bullard (Fed) scarta ipotesi “bolla” su azioni

    (Teleborsa) – Il presidente della Fed di Louis, James Bullard non vede una bolla patrimoniale e dubita che la politica monetaria si inasprirà nel breve termine. Il governatore ha affermato che i prezzi di mercato non mostrano segni di una bolla, anche se ha notato che le azioni sono “molto apprezzate”.Per Bullard non c’è una situazione per cui la banca centrale debba iniziare ad inasprire la sua politica. Alla domanda “se vede la Fed ridimensionare presto i suoi acquisti di obbligazioni”, intervistato dalla CNBC, ha risposto “non proprio”.Il presidente Fed non vede bolle neanche sul Bitcoin che oggi ha superato 50.000 dollari per la prima volta, affermando che il prezzo della criptovaluta non ha influenzato la politica della banca centrale statunitense. LEGGI TUTTO

  • in

    AutoNation festeggia trimestre sopra attese

    (Teleborsa) – Effervescente Autonation, che scambia con una performance decisamente positiva del 3,97%.A fare da assist al titolo contribuisce la trimestrale annunciata dal rivenditore di auto con sede in Florida. Nel quarto trimestre l’utile per azione adjusted si è attestato a 2,43 dollari contro i 2,01 dollari stimati dagli analisti. I ricavi si sono attestati a 5,79 miliardi contro i 5,56 miliardi del consensus.A livello comparativo su base settimanale, il trend di Autonation evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline dell’S&P-500. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Autonation rispetto all’indice.La struttura di medio periodo resta connotata positivamente, mentre segnali di contrazione emergono per l’impostazione di breve periodo costretta a confrontarsi con la resistenza individuata a quota 82,99 USD. Ottimale ancora il ruolo funzionale di supporto offerto da 79,93. Complessivamente il contesto generale potrebbe giustificare una continuazione della fase di consolidamento verso quota 78,35. LEGGI TUTTO

  • in

    Marriott, il CEO Arne Sorenson è morto dopo una lunga malattia

    (Teleborsa) – Il CEO di Marriott International, la più grande catena di alberghi al mondo, è morto dopo una lunga battaglia con il cancro. Arne Sorenson, 62 anni, è stato il primo non appartenente alla famiglia Marriott a guidare l’azienda.Sorenson era entrato in carica nel marzo 2012 e aveva guidato l’acquisizione da 13 miliardi di dollari di Starwood Hotels and Resorts nel 2016, facendo diventare Marriott la più grande catena alberghiera del mondo con oltre 1 milione di camere. Nel maggio 2019 la società aveva annunciato che a Sorenson era stato diagnosticato un cancro e il 2 febbraio era stato pubblicato un comunicato in cui si leggeva che il manager avrebbe ridotto i suoi impegni per terapie più impegnative.”Aveva una straordinaria capacità di anticipare la direzione del settore dell’ospitalità e di posizionare Marriott sulla strada per la crescita”, ha dichiarato in una nota il presidente esecutivo JW Marriott, Jr. La società ha detto che nominerà un nuovo CEO nelle prossime due settimane. LEGGI TUTTO

  • in

    Buzzi Unicem, arrivano altri upgrade dopo i conti 2020

    (Teleborsa) – Si muove con prudenza il titolo Buzzi Unicem, che mostra un -0,14%, mentre continuano ad arrivare giudizi positivi da parte degli analisti, dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio 2020.Dopo le promozioni di Akros, Kepler e Mediobanca, è la volta di Barclays. Gli esperti della banca inglese hanno migliorato la valutazione sulla big del cemento da “underweight” a “equal weight” alzando al contempo il target price che passa da 20 a 25 euro.Comparando l’andamento del titolo con il FTSE MIB, su base settimanale, si nota che la società attiva nel settore del cemento mantiene forza relativa positiva in confronto con l’indice, dimostrando un maggior apprezzamento da parte degli investitori rispetto all’indice stesso (performance settimanale +1,64%, rispetto a +0,25% del principale indice della Borsa di Milano).Lo status tecnico di breve periodo di Buzzi Unicem mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 21,93 Euro. Rischio di eventuale correzione fino al target 21,6. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 22,26. LEGGI TUTTO

  • in

    Adidas venderà il marchio Reebok

    (Teleborsa) – Adidas, quindici anni dopo averlo acquisito nel 2006, punta a vendere il marchio Reebok. La società ha comunicato di aver avviato un processo formale per la cessione, per concentrare i propri sforzi sull’ulteriore rafforzamento della posizione di leadership del marchio Adidas nel mercato globale degli articoli sportivi, e che darà ulteriori dettagli durante l’Investor and Media Day virtuale dell’azienda il 10 marzo.”Le opportunità di crescita a lungo termine nel nostro settore sono molto attraenti, in particolare per i marchi sportivi iconici – ha affermato Kasper Rorsted, CEO di Adidas – Dopo un’attenta valutazione, siamo giunti alla conclusione che Reebok e Adidas saranno in grado di realizzare in modo significativamente migliore il loro potenziale di crescita indipendentemente l’una dall’altra”. “Lavoreremo diligentemente nei prossimi mesi per garantire un futuro di successo per il marchio Reebok e il team dietro di esso”, ha aggiunto.Adidas ha acquisito Reebok nel 2006 per 3,8 miliardi di dollari, con il marchio che è tornato alla redditività nel 2018 e ha ottenuto una crescita delle vendite del 2% nel 2019. Dal suo arrivo in Adidas nel 2016, il CEO Rorsted ha chiuso molti negozi Reebok poco performanti, tagliato i costi e lasciato scadere alcuni accordi di licenzaLo scorso autunno la rivista economica tedesca Manager Magazin aveva scritto che tra i poteziali compratori di Reebok c’erano VF Corp (che possiede i marchi Timberland e North Face) e il colosso cinese Anta International Group Holdings. Se Rorsted aveva sperato di ottenere circa 2,4 miliardi di dollari dalla vendita di Reebok prima della pandemia, ora accetterebbe anche una cifra minore, secondo Manager Magazin. LEGGI TUTTO

  • in

    Saras brilla tra i petroliferi

    (Teleborsa) – Brilla Saras, che passa di mano con un aumento dell’11,39%, in un comparto oil a due velocità e con il prezzo del petrolio che oscilla poco sotto i massimi da gennaio 2020 toccati tra ieri e questa… LEGGI TUTTO

  • in

    Wall Street positiva. si scommette su ripresa

    (Teleborsa) – Partenza al rialzo per la borsa di Wall Street, come peraltro attesa, anticipata dall’andamento positivo mostrato dai future sugli indici a stelle e strisce, in attesa dei nuovi aiuti dell’amministrazione Biden da 1.900 miliardi di dollari e mentre si scommette su una ripresa dell’economia mondiale. Ieri il mercato americano è rimasto chiuso per festività.Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones mostra un rialzo dello 0,40%; sulla stessa linea, l’S&P-500 avanza in maniera frazionale, arrivando a 3.948 punti. In frazionale progresso il Nasdaq 100 (+0,27%); sulla stessa tendenza, poco sopra la parità l’S&P 100 (+0,29%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti energia (+2,18%), finanziario (+0,89%) e beni industriali (+0,57%). In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto utilities, che riporta una flessione di -0,52%.Al top tra i giganti di Wall Street, Exxon Mobil (+3,01%), Chevron (+2,34%), DOW (+1,49%) e JP Morgan (+1,38%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su IBM, che prosegue le contrattazioni a -0,82%.Tentenna Cisco Systems, che cede lo 0,55%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Western Digital (+3,89%), Nxp Semiconductors N V (+2,65%), Applied Materials (+2,19%) e American Airlines (+2,08%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Charter Communications, che ottiene -1,07%.Sostanzialmente debole Alexion Pharmaceuticals, che registra una flessione dello 0,93%.Si muove sotto la parità Automatic Data Processing, evidenziando un decremento dello 0,92%.Contrazione moderata per Gilead Sciences, che soffre un calo dello 0,62%. LEGGI TUTTO