2 Aprile 2021

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    Garante privacy multa Fastweb per 4,5 milioni per telemarketing aggressivo

    (Teleborsa) – Il Garante per la privacy ha ordinato a Fastweb il pagamento di una sanzione di oltre 4 milioni e 500 mila euro per aver trattato in modo illecito i dati personali di milioni di utenti a fini di telemarketing. Gli accertamenti svolti dall’Autorità hanno evidenziato, si legge in una nota, “importanti criticità di sistema, riconducibili al complesso dei trattamenti effettuati da Fastweb nei confronti sia dell’intera base clienti della società, sia del più ampio ambito di potenziali utenti del settore delle comunicazioni elettroniche”.Durante l’istruttoria è emerso “un allarmante ricorso all’utilizzo di numerazioni fittizie o non censite nel Registro degli Operatori di Comunicazione (Roc)”, che potrebbe essere “riconducibile ad un sottobosco di call-center abusivi che effettuano le attività di telemarketing in totale spregio delle disposizioni in materia di protezione dei dati personali”. Ulteriori problemi sono stati riscontrati nella gestione delle liste dei contatti fornite a Fastweb da partner esterni.L’Autorità ha anche registrato “inadeguate misure di sicurezza dei sistemi di gestione della clientela”, portando come esempio il fatto che molti clienti hanno riferito di indebiti contatti da parte di sedicenti operatori Fastweb che cercavano di acquisire, tramite Whatsapp, i loro documenti di identità, probabilmente con finalità di spamming, phishing e per la realizzazione di altre attività fraudolente.Altre criticità sono state rilevate nell’attività promozionale svolta da Fastweb in partnership con un altro soggetto per aver usato liste di clienti fornite da quest’ultimo senza consenso, nelle procedure adottate per il servizio “Call me back”.L’Autorità ha quindi ordinato a Fastweb di adeguare i trattamenti in materia di telemarketing e di irrobustire le misure di sicurezza per impedire accessi abusivi ai propri database. Fastweb infine non potrà più utilizzare i dati contenuti nelle liste anagrafiche fornite da partner terzi, senza che questi ultimi abbiano acquisito un consenso specifico, libero e informato dagli interessati. LEGGI TUTTO

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    Rt sotto 1 ma “incidenza ancora alta”. Colori Regioni: cosa cambia dopo Pasqua

    (Teleborsa) – Scende a 0,98 l’indice Rt in Italia, quindi sotto la soglia d’allarme dell’1, in calo rispetto all’1,08 della scorsa settimana e all’1,16 di due settimane fa. Tuttavia, sono 11 le regioni e province autonome con Rt maggiore di uno. Complessivamente il rischio epidemico “si mantiene a livelli elevati con sei Regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto) che hanno un livello di rischio alto”. E’ quanto si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio di Ministero della Salute e Iss. COLORI REGIONI, COSA CAMBIA? – Nella giornata di oggi, il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà le nuove ordinanze che andranno in vigore dopo i tre giorni di area rossa nazionale previsti per domani sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile. A partire da martedì 6 aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in zona arancione. Nella fascia di rischio più alto, la rossa, restano Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta. In zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria, Provincia Autonoma di Bolzano e – da martedì – Veneto, Marche e Provincia autonoma di Trento.Preoccupa, intanto, il “caso” Sardegna (prima regione dello Stivale a finire in zona bianca) dove si registra un’impennata di contagi. 13 i Comuni in lockdown: da mezzanotte anche Pula, nota località turistica del sud ovest, entra in zona rossa. Dal primo marzo, scenario, decisamente peggiorato sull’isola.Intanto, una nuova variante del coronavirus SarsCov2 è stata identificata in Italia, in una donna di 50 anni residente vicino Novara. Al momento non sembra essere né più contagiosa né più letale delle altre fin qui note, e comprende caratteristiche delle cosiddette varianti inglese e nigeriana. A scoprirla il gruppo di ricerca del Cerba HealthCare di Milano, guidato Francesco Broccolo, in collaborazione con Massimo Zollo del Ceinge di Napoli, che ha completato il sequenziamento totale. Oggi si registrano 21.932 nuovi casi in Italia a fronte di 331.154 tamponi, con il tasso di positività sostanzialmente stabile al 6,6%. Ancora alto il numero delle vittime: 481. LEGGI TUTTO

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    Rai ribatte a indiscrezioni: bilancio 2020 chiuderà in pareggio

    (Teleborsa) – La Rai cerca di tamponare le polemiche su un presunto buco di bilancio nel 2020 e sottolinea in una nota che “il bilancio 2020 consolidato di gruppo chiuderà in pareggio, un risultato non scontato visto il forte impatto degli effetti del Covid 19 sia per quanto riguarda i ricavi pubblicitari che per gli introiti derivanti da canoni speciali”.Due giorni fa La Stampa aveva scritto che l’amministratore delegato Fabrizio Salini consegnerà a fine aprile un bilancio con un buco da 50 milioni, a cui si aggiungerebbero altri 30-40 milioni di mancati incassi per i canoni speciali (da alberghi e palestre, chiusi con i lockdown). Non è chiaro se le indiscrezioni si riferiscano al bilancio consolidato o a quello di Rai SpA, le cui perdite sono compensate dalle performance delle altre società del gruppo come Rai Way, Rai Cinema, Rai Pubblicità. La Rai oggi precisa che per quanto riguarda il Budget 2021, il risultato netto (-57 milioni di euro) sarà in miglioramento rispetto al Budget 2020 (-65 milioni) e compatibile con l’impatto della pandemia e con le dinamiche degli anni in cui si svolgono i grandi eventi sportivi (nel 2021 ci sono Europei di calcio e Olimpiadi) “nei quali l’azienda ha spesso registrato, dal 2006 ad oggi, risultati negativi con punte fino a -244,6 milioni di euro nel 2012”.La nota sottolinea che “dal 2018 al 2020 l’azienda ha sempre chiuso il bilancio in pareggio” e che la posizione finanziaria netta 2021 è stimata in calo di oltre 180 milioni di euro rispetto alle tendenze inerziali e in lieve miglioramento rispetto al Piano Industriale 2019 – 2021 (che non considerava l’impatto della pandemia). LEGGI TUTTO

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    Banca mondiale, pandemia mette sotto pressione debito pubblico di Africa e Medio Oriente

    (Teleborsa) – La pandemia da Covid-19 avrà effetti pesanti sulle economie del Medio Oriente e del Nord Africa (MENA), secondo un nuovo report della Banca mondiale, contribuendo a un aumento la povertà, deteriorando le finanze pubbliche, aumentando la vulnerabilità del debito ed erodendo ulteriormente la fiducia nei governi. Pur sottolineando l’ingente quantità di denaro che i governi hanno già preso in prestito per sostenere le misure sanitarie e di protezione sociale, che inevitabilmente hanno fatto aumentare il debito pubblico, la World Bank è cosapevole che i Paesi dell’area MENA dovranno continuare a spendere anche per il prossimo futuro.Il rapporto mostra che le economie della regione si sono contratte del 3,8% nel 2020, 1,3 punti percentuali al di sopra delle previsioni della Banca mondiale nell’ottobre 2020; tuttavia, la stima della crescita regionale è inferiore di 6,4 punti percentuali rispetto alla previsione di crescita pre-pandemica pubblicata nell’ottobre 2019. Il costo stimato della pandemia, in termini di perdite del prodotto interno lordo (PIL) entro la fine del 2021, ammonterà a 227 miliardi di dollari. La regione dovrebbe riprendersi solo parzialmente nel 2021, ma tale ripresa dipende, in parte, da un’equa distribuzione dei vaccini.”Possiamo vedere segnali di speranza, soprattutto con la diffusione di vaccini, ma la regione rimane in crisi – ha affermato Ferid Belhaj, vicepresidente della Banca mondiale per il Medio Oriente e il Nord Africa – Istituzioni forti sono fondamentali per assorbire questa crisi, rilanciare le economie e ricostruirle più forti e resilienti nei prossimi anni”.Il notevole indebitamento che i governi MENA hanno dovuto contrarre ha aumentato il debito pubblico di 8 punti percentuali, dal 46% circa del PIL nel 2019 al 54% nel 2021. In particolare, il debito tra gli importatori di petrolio MENA dovrebbe raggiungere in media circa il 93% del PIL nel 2021.La Banca mondiale suggerisce alcune linee guida per risolvere le tensioni tra gli obiettivi a breve termine e i rischi a lungo termine dell’aumento del debito pubblico: priorità di spesa durante la pandemia, stimolo fiscale quando la pandemia si attenua, mitigazione dei potenziali costi dell’eccesso di debito nel medio termine. “La trasparenza nell’uso delle informazioni pubbliche sulla diffusione del Covid-19 e dei programmi di vaccinazione può aiutare ad accelerare la ripresa – ha affermato Roberta Gatti, capo economista della Banca mondiale per il Medio Oriente e la regione del Nord Africa – A loro volta, le riforme che migliorano la trasparenza del debito e la qualità degli investimenti pubblici possono essere attuate immediatamente, riducendo i costi di finanziamento e aumentando la crescita. LEGGI TUTTO

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    American Airlines, voli senza obbligo di quarantena da Fiumicino a New York

    (Teleborsa) – In vista della stagione estiva, dall’8 Maggio, i passeggeri che viaggiano su voli operati da American Airlines da New York a Roma potranno evitare il periodo di quarantena. Dopo un anno di sospensione, la compagnia annuncia che operera` un volo tre volte alla settimana da Roma Fiumicino (FCO) a New York John F. Kennedy (JFK) con aeromobili Boeing 777-200 che offrono ai passeggeri tre esperienze di viaggio: Flagship Business, Premium Economy e Main Cabin.Prima della partenza, i passeggeri dovranno dimostrare di avere un test Covid-19 negativo. Sulla base delle attuali normative italiane, i passeggeri in arrivo a Roma effettueranno un ulteriore test rapido in aeroporto e, a fronte di un esito negativo, eviteranno l’obbligo di quarantena ottimizzando cosi` il proprio tempo in Italia. “Non vediamo l’ora di dare il benvenuto a bordo ai nostri passeggeri da Roma, non appena saranno pronti per ricominciare a volare – ha commentato Tom Lattig, vice president EMEA Sales di American Airlines –. American e` impegnata a riaprire i voli transatlantici in sicurezza e lavora a stretto contatto con le autorita` locali e internazionali per stabilire protocolli di viaggio adeguati. Siamo inoltre molto grati per il supporto ricevuto da Aeroporti di Roma per le incredibili misure di sicurezza messe in atto a terra, ad integrazione e completamento dei nostri sforzi in volo”. “Salutiamo con soddisfazione la prossima partenza dei voli Covid Tested di American Airlines tra New York e Roma Fiumicino – ha dichiarato Ivan Bassato, direttore operations di Aeroporti di Roma –. La nuova procedura di viaggio, proposta da Aeroporti di Roma, rappresenta un valido strumento in grado di sostenere la ripresa del traffico aereo in sicurezza e ci auguriamo che presto possa essere adottata da altri scali e compagnie aeree”.Da Roma Fiumicino (FCO) American opera anche il volo verso Dallas / Fort Worth (DFW) con aeromobili Boeing 787-800. Per questa rotta sono ancora in vigore le misure di quarantena previste. LEGGI TUTTO

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    ASTM, dal 13 aprile via all'OPA finalizzata al delisting

    (Teleborsa) – L’OPA finalizzata al delisting di ASTM, gestore autostradale quotato in Borsa con un network di circa 4.500 km di rete in gestione in Italia, Brasile e Regno Unito, avrà inizio il 13 aprile e si concluderà il 10 maggio. Lo ha comunicato l’offerente, NAF 2 SpA, che ha pubblicato in data odierna il documento di offerta, approvato ieri da CONSOB, relativo all’offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria.L’offerta, annunciata il 22 febbraio, è lanciata attraverso il veicolo NAF 2, società posseduta al 100% da Nuova Argo Finanziaria che a sua volta è partecipata al 60% da Aurelia (Famiglia Gavio) e al 40% da Mercure (fondo Ardian).Il quinto giorno di borsa aperta successivo alla chiusura del periodo di adesione, ossia il giorno 17 maggio, l’offerente pagherà a ciascun aderente all’offerta un corrispettivo pari a 25,60 euro interamente versato in denaro per ciascuna azione portata in adesione.(Foto: Roman Logov on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Tesla, consegne in aumento: 184.800 auto in primo trimestre 2021

    (Teleborsa) – Tesla ha annunciato di aver prodotto 180.338 auto e averne consegnate 184.800 nel primo trimestre del 2021, registrando un aumento rispetto ai 180.570 veicoli consegnati nel quarto trimestre 2020. Il dato è migliore delle previsioni degli analisti, che erano per 168.000 consegne, secondo le stime di FactSet.”Siamo incoraggiati dalla forte ricezione della Model Y in Cina e stiamo rapidamente raggiungendo la piena capacità di produzione”, ha affermato la società. Anche la nuova Model S e la Model X sono state “eccezionalmente ben accolte”, sottolinea Tesla, aggiungendo che si trovano nelle prime fasi della crescita della produzione.Il conteggio delle consegne deve essere considerato come leggermente conservativo, ha sottolineato la società in una nota, poiché sono considerate solo le auto effettivamente trasferite al cliente e con tutti i documenti a posto. I numeri finali potrebbero variare fino dello 0,5% o più. LEGGI TUTTO

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    Saipem, cambio al vertice: Eni propone Francesco Caio come AD

    (Teleborsa) – Si prospetta un cambio dei vertici di Saipem, dopo che il tandem Eni e CDP Industria (che insieme controllano oltre il 43% della società) ha proposto Francesco Caio (l’attuale presidente) come nuovo amministratore delegato e Silvia Merlo come nuovo presidente.In virtù del patto parasociale in essere fra le due società, Eni e CDP Industria hanno presentato una lista congiunta in vista dell’assemblea degli azionisti di Saipem convocata per il prossimo 30 aprile. Per il CdA sono stati individuati i seguenti nomi: Silvia Merlo (indipendente), Francesco Caio, Alessandra Ferone, Pier Francesco Ragni, Marco Reggiani, Paola Tagliavini (indipendente).”Francesco Caio è il candidato in possesso delle competenze professionali specifiche per la nomina come amministratore delegato della società”, si legge in una nota, dove si propone anche Silvia Merlo come presidente del consiglio di amministrazione. Eni e CDP Industria chiederanno inoltre all’assemblea di confermare le attuali retribuzioni degli amministratori, proponendo, pertanto, di determinare la retribuzione annua lorda spettante a ciascun amministratore (incluso il presidente) in 60.000 euro, oltre al rimborso delle spese sostenute per la carica. LEGGI TUTTO