6 Aprile 2021

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    SIAT, al via “Mirafiori Next Step”. Al centro il rilancio delle periferie urbane

    (Teleborsa) – È il rilancio delle periferie urbane il tema scelto quest’anno per il Siat Young 2021 Mirafiori Next Step, il concorso internazionale di idee destinato principalmente a laureati e studenti di architettura, ingegneria, design e delle accademie di belle arti, senza necessita` di titolo professionale. Al centro, spiega la Societa` degli Ingegneri e degli Architetti in Torino (Siat), vi è il caso studio del quartiere di Mirafiori Sud: attraverso gli elaborati di concorso, il bando sollecita proposte di progetto per la rigenerazione urbana di quest’area oggi interessata dalla presenza di un fabbricato industriale dismesso e caratterizzata dalle contigue aree di pregio storico ambientale del parco Colonnetti e del Mausoleo della Bela Rosin. Tra i promotori del concorso figurano la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Torino, CNH Industrial, il Gruppo Bertone Sant’Anna Immobiliare e la Fondazione della Comunita` di Mirafiori. I giovani partecipanti dovranno misurarsi con lo sviluppo di un masterplan – che interessa due aree reali confinanti e definite dal PRG della Citta` di Torino – con proposte in equilibrio tra ambiente costruito e naturale, unitamente a un approccio eco-sostenibile, individuando idonee soluzioni di verde tecnologico ai fini del consumo energetico; il controllo del microclima; la riduzione dell’inquinamento e dell’impatto ambientale. La trasformazione proposta per il quartiere prevede l’inserimento di un campus universitario consentendo, così, di implementare la dotazione di servizi dell’area guardando in particolare alle giovani generazioni. “Una sfida stimolante – commenta Siat – in un ambiente urbano in sofferenza nell’area in cui sorgeva il castello di Miraflores di cui rimane la potente immagine evocativa inserita nel logo: la vista da nord con i giardini in affaccio lungo le sponde del fiume Sangone, nell’incisione del Theatrum sabaudiae, il manifesto di marketing del territorio voluto da Carlo Emanuele II e pubblicato ad Amsterdam nel 1682”. Nel dettaglio il bando del concorso, on line sul sito della Siat, prevede una graduatoria di merito con premi in denaro per i primi quattro progetti classificati. CNH Industrial sosterrà questa iniziativa finanziando il primo premio con menzione speciale, che andrà alla miglior proposta di ridisegno urbano e del paesaggio capace di distinguersi anche per le soluzioni innovative nel campo della progettazione delle aree verdi, con attenzione agli aspetti del controllo climatico in area urbana. Sara` inoltre attribuita dalla Commissione giudicatrice una seconda menzione speciale Landmark alla proposta meritevole di essere segnalata alla proprieta` dell’area Ex Tecumseh, il Gruppo Bertone Sant’Anna Immobiliare, ai fini della realizzazione. Gli esiti del concorso saranno pubblicati sulla piattaforma online dedicata e saranno presentati nel corso del convegno previsto per l’autunno 2021, occasione di discussione e confronto sui temi e soluzioni proposte. LEGGI TUTTO

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    Snap in rally al Nyse grazie ad un upgrade

    (Teleborsa) – Grande giornata per Snap, che sta mettendo a segno un rialzo del 5,78%.A fare da assist al titolo contribuisce il giudizio positivo degli analisti di Atlantic Equities che hanno alzato il rating sul titolo della società che controlla l’APP di messaggistica Snapchat. La valutazione è stata portata da “neutral” a “overweight”. Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello dell’S&P-500. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione a Snap rispetto all’indice di riferimento.Il quadro di medio periodo di Snap ribadisce l’andamento negativo della curva. Nel breve periodo, invece, si intravede la possibilità di un timido spunto rialzista che incontra la prima area di resistenza a 58,24 USD. Primo supporto individuato a 56,12. La presenza di eventuali spunti positivi propendono per un movimento verso l’alto con target 60,36. LEGGI TUTTO

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    Alleanza Coop: fondo perduto a imprese labour intensive

    (Teleborsa) – Occorre inserire, tra i destinatari dei contributi a fondo perduto, “anche le imprese labour intensive che, indipendentemente dall’ammontare dei ricavi conseguiti nel periodo di imposta considerato, dimostrino di avere un costo del lavoro non inferiore al 50% dei costi complessivi; eliminare, per le imprese appaltatrici di servizi di mensa, ristorazione e pulizia, i vincoli che condizionano il ricorso agli ammortizzatori sociali al ricorso agli ammortizzatori stessi da parte dei soggetti appaltanti; riproporre il credito di imposta del 60% introdotto nel decreto Rilancio, concentrando gli sforzi sulle imprese che hanno ottenuto minor ristoro delle spese sostenute, in particolare quelle che hanno affrontato costi significativi per l’acquisto di Dpi”. Sono alcune delle proposte avanzate dai rappresentanti dell’Alleanza delle Cooperative nel corso dell’audizione sul dl Sostegni davanti alle Commissioni riunite Bilancio e Finanze del Senato.”Il nostro giudizio sul decreto – hanno chiarito i rappresentanti dell’Alleanza – è sostanzialmente positivo, ma l’obiettivo, condivisibile, di dare ristoro alle imprese che non hanno beneficiato delle misure dei precedenti provvedimenti viene raggiunto solo parzialmente, perchè interi comparti, che pure rappresentano economie di eccellenza del Paese -cultura, turismo, trasporto, spettacolo e organizzazione eventi, ristorazione, pulizia- restano ancora ai margini dell’azione del Governo”, sottolineano i rappresentanti che chiedono il differimento almeno fino al 31 dicembre 2022 dell’entrata in vigore della Plastic Tax.In tema di lavoro, “bene la scelta di definire un regime graduale di uscita dal blocco, ma è necessario chiarire la platea delle imprese cui si applica l’ulteriore sospensione delle procedure di licenziamento fino a ottobre, precisando se tale vincolo riguarda solo le realtà che richiedono ad Inps nuovi trattamenti di integrazione salariale o tutti quei datori di lavoro che possono potenzialmente farvi ricorso”. LEGGI TUTTO

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    Maire Tecnimont accelera al rialzo su annuncio contratto in Nigeria

    (Teleborsa) – Ottima performance per Maire Tecnimont, che scambia in rialzo del 4,96% allungando i guadagni della prima parte della seduta.A fare d assist al titolo contribuisce l’annuncio che il gruppo di ingegneria si è aggiudicato un nuovo contratto da 1,5 miliardi di dollari in Nigeria.L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista del gruppo operante nel Licensing, Servizi di Engineering, Procurement & Construction più pronunciata rispetto all’andamento del FTSE Italia All-Share. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.L’esame di breve periodo di Maire Tecnimont classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 2,705 Euro e primo supporto individuato a 2,595. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 2,815. LEGGI TUTTO

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    Dl Sostegni, CNA: oltre 6 imprese su 10 escluse da indennizzi

    (Teleborsa) – Sei imprese su dieci resteranno escluse dai contributi a fondo perduto con il requisito della soglia del 30% del calo del fatturato. E’ quanto ha sottolineato Sergio Silvestrini, segretario generale della Cna, nel corso dell’audizione in commissione Bilancio del Senato sul dl Sostegni, chiedendo di sostituire “la tagliola del 30% con un meccanismo di decalage che riduca progressivamente il beneficio” ma ampliando la platea dei beneficiari.CNA apprezza il superamento dei codici ATECO e l’adozione del fatturato quale requisito per gli indennizzi ma “serve un segno di forte discontinuità – ha detto Silvestrini – con risorse aggiuntive e nelle modalità e nei tempi di erogazione degli aiuti rispetto agli interventi dello scorso anno per ridare non solo mezzi finanziari ma, soprattutto, fiducia agli operatori fiaccati da mesi terribili ma desiderosi di riscatto”.Silvestrini ha evidenziato che il DL Sostegni non prevede nulla in materia di liquidità e credito che necessita di essere affrontato con urgenza. Pertanto “occorre prorogare alcune delle misure straordinarie in scadenza al 30 giugno” come le moratorie sui prestiti e il sistema di garanzie pubbliche, ed e’ urgente “rivitalizzare il sistema dei Confidi che in questa crisi ha saputo supportare al meglio le esigenze del mondo della micro e della piccola impresa”.Ribadita dal Segretario Generale la necessità di correggere l’impostazione della norma in materia di Tari per evitare pesanti aggravi degli importi per le utenze non domestiche. Sul fisco, Cna invita il Parlamento a prolungare lo slittamento dei termini di versamento delle cartelle riconoscendo la possibilità di pagamenti rateali, mentre sul tema lavoro è positiva la proroga a tutto il 2021 del rinnovo senza causali dei contratti a tempo determinato ma è necessaria una nuova normativa più flessibile per questa tipologia di contratti che nelle imprese artigiane conduce a una occupazione stabile nella quasi totalità dei casi. LEGGI TUTTO

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    Diasorin avvia programma di acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – DiaSorin ha comunicato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie sulla base della delibera autorizzativa approvata dall’Assemblea degli Azionisti del 10 giugno 2020, al fine di adempiere agli obblighi derivanti dai programmi di incentivazione azionaria rivolti a dirigenti chiave di DiaSorin e delle società dalla stessa direttamente o indirettamente controllate, denominato “Piano di Stock Options 2020 – DIASORIN S.p.A.”, approvati dall’Assemblea degli Azionisti in data 10 giugno 2020.La Società rende noto che gli acquisti saranno effettuati secondo le modalità e nei termini stabiliti dalla predetta delibera assembleare, nel rispetto delle condizioni di negoziazione, per un quantitativo massimo di 100.000 azioni ordinarie della Società, pari allo 0,178% del capitale sociale, corrispondente ad un controvalore massimo attualmente stimato in 13.889.690,00 euro, entro il termine di 18 mesi dalla data della anzidetta delibera assembleare, e quindi entro il 9 dicembre 2021.Al 6 aprile, la Società detiene 1.183.812 azioni proprie in portafoglio, pari al 2,115% del capitale sociale.Intanto, a Piazza Affari, DiaSorin spicca il volo e si attesta a 142,6 euro, con un aumento del 2,00%. LEGGI TUTTO

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    Le società di food delivery perdono terreno in Borsa

    (Teleborsa) – La maggior parte delle aziende di food delivery del Vecchio Continente sta perdendo terreno in Borsa, in un trend che stava cominciando a emergere nelle scorse settimane e che potrebbe consolidarsi con la progressiva riapertura delle attività economiche e l’allentamento delle restrizioni nel prossimo futuro.Just Eat Takeaway.Com N.V, è in flessione dell’1,38% sui valori precedenti, mentre Ocado mostra un decremento dell’1,29%, in una giornata in cui il London Stock Exchange è il miglior listino europeo. Sulla Borsa di Francoforte, Delivery Hero passa di mano con un calo dell’1,48%, mentre è sotto forte pressione Hellofresh, che mostra una discesa del 4,26%.I cali non riguardano però solo la seduta odierna: le azioni di Just Eat Takeaway (colosso britannico-olandese delle consegne a domicilio) hanno perso quasi un terzo del loro valore dai massimi di ottobre 2020, mentre Delivery Hero (multinazionale con sede a Berlino) è in calo di circa il 17% dal picco di gennaio 2021.”La Pasqua ha fornito un piccolo assaggio della vecchia normalità per molte persone e ha risvegliato i vecchi appetiti”, ha detto alla CNBC Danni Hewson, analista finanziario di AJ Bell. “La prospettiva di mangiare e bere fuori sta dando una spinta ad aziende come Restaurant Group, proprietario della catena Wagamama, e la catena di pub Wetherspoons – ha affermato Hewson – Al contrario, i vincitori del lockdown come Ocado e Hello Fresh stanno assistendo al crollo delle azioni”.Soltanto una settimana fa c’era stato la debacle di Deliveroo nel primo giorno di negoziazioni sulla Borsa di Londra, con alcuni dei maggiori gestori patrimoniali del Regno Unito che avevano scelto di non partecipare all’IPO. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, tsunami Covid: in un anno persi quasi 1 milione posti lavoro

    (Teleborsa) – Quasi 1 milione di posti di lavoro persi. Non basta il blocco dei licenziamenti a contenere l’impatto del Covid e annesse restrizioni sul mercato del lavoro fotografato dai dati Istat diffusi oggi, martedì 6 aprile. A febbraio gli occupati in Italia erano 22.197.000, 945.000 in meno rispetto a febbraio 2020. In un anno sono crollati i posti a termine (-372mila) e gli autonomi a quota 4,8 milioni (-355mila): mai così pochi.Gli indicatori relativi alla situazione occupazionale “impressionano”. Secondo i dati dell’Istat “la crisi economica innescata dalla pandemia ha avuto un impatto devastante causando una perdita di 945mila posti di lavoro tra febbraio 2020-2021, un calo pari al -4,1% portando il tasso di disoccupazione a crescere fino al 10,2%”. Lo sottolinea il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone.”La flessione riguarda sia uomini che donne, dipendenti (-590mila) e autonomi (-355mila) – dice – preoccupa la crescita degli inattivi fra i 15 e i 64 anni, oltre 14 milioni di persone, in aumento di 717mila unità rispetto all’anno precedente. Ribadiamo l’assoluta necessità di intervenire mediante una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali snellendo l’iter di accesso alla cassa integrazione e finanziando, contemporaneamente, un vasto programma di politiche attive”.Secondo Capone “è indispensabile coniugare gli investimenti a sostegno dell’occupazione con un ambizioso piano industriale volto a valorizzare i settori strategici. In tal senso, le risorse del Recovery Plan rappresentano un’opportunità preziosa per favorire la riqualificazione professionale e il turnover generazionale al fine di riattivare un mercato del lavoro statico e garantire, al contempo, la tenuta sociale del Paese”.L’Ufficio Studi Confcommercio rileva che nel confronto sui dodici mesi, “al netto dei fattori stagionali, si sono persi 945mila posti di lavoro, persone che, in molti casi, sono uscite dal mercato ampliando significativamente il numero di inattivi (+717mila): quest’ultima e’ l’indicazione più rilevante per una valutazione accorta della crisi nella quale il Paese ancora si dibatte. Alla luce della revisione effettuata dall’Istat, il quadro appare piu’ complicato anche in relazione al consuntivo dello scorso anno: la perdita di occupazione è passata, infatti, da -421mila unità a -646mila”. la stabilizzazione del mercato del lavoro rilevata a febbraio 2021, “tanto per l’occupazione quanto per la disoccupazione, dopo le forti turbolenze dell’ultimo anno è un dato che va preso con estrema cautela e letto alla luce di quanto accaduto dall’inizio del 2020”. E ancora: la stabilizzazione del mercato del lavoro rilevata a febbraio 2021, “tanto per l’occupazione quanto per la disoccupazione, dopo le forti turbolenze dell’ultimo anno è un dato che va preso con estrema cautela e letto alla luce di quanto accaduto dall’inizio del 2020”. “Troppe diseguaglianze e posti di lavoro persi”. Così il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che a Rainews 24 ha detto che “stiamo lavorando con il Ministro Orlando sulla riforma degli ammortizzatori sociali e le politiche attive, indispensabili per superare il blocco dei licenziamenti”.Commentando i dati Istat, Bombardieri li ha definiti “preoccupanti” e ha aggiunto: “Diciamo no all’austerità e ai patti di stabilità. Rilanciamo la proposta di una tassa sugli extra profitti per le aziende che si sono arricchite durante la pandemia”.Il segretario generale della Uil ha inoltre sollecitato l’Europa a intervenire “per evitare i paradisi fiscali” e fare in modo che “le risorse del Recovery Fund diventino strutturali e non restino un evento sporadico”.Per il Segretario confederale della Cgil, Tania Scacchetti “l’emergenza sanitaria in atto da più di un anno porta il suo conto sul fronte dell’occupazione. I dati diffusi oggi dall’Istat, alcuni dei quali drammatici, dovrebbero convincere anche i piu’ scettici della necessità di prorogare le misure speciali di ammortizzatori sociali e del blocco dei licenziamenti se non si vuole imboccare una via di non ritorno per il nostro Paese”. Nella consapevolezza che il Piano nazionale dei vaccini non produrrà nel breve termine un rimedio a tali dati – sostiene Scacchetti – “occorre uno sforzo di solidarietà nazionale che metta in campo tutte le risorse possibili per fermare queste emorragie. Serve un nuovo e importante impegno da parte del Governo affinchè non ci si trovi letteralmente disarmati all’arrivo delle risorse europee”. Per questo, conclude, “confermare oggi e fino all’uscita della fase pandemica tutte le misure di protezione sociale è il vero imperativo”.”Quasi un milione di posti di lavoro in meno in un anno, un vero tsunami sociale. E ciò che rende la situazione ancora più drammatica è che la gran parte di chi ha perso il lavoro è finito tra gli inattivi, cresciuti di 717mila unità negli ultimi dodici mesi, anzichè mettersi a cercare una nuova occupazione (crescono solo di 21mila unità le persone in cerca di lavoro) perchè le chance di trovarla appaiono scarsissime”. Dichiara il Segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra.”Quando chiediamo di prorogare la fine del blocco dei licenziamenti per tutti i datori di lavoro oltre la data del 30 giugno, superando le distinzioni previste dal decreto sostegni, di prolungare in parallelo la cassa integrazione Covid, di estendere le indennità Covid ad alcune categorie escluse, abbiamo in mente questo quadro – dice – non è possibile, a fronte di questo scenario, pensare di lasciare le persone senza questa rete di sicurezza almeno fino a quando sarà terminata la campagna vaccinale. La Cisl lo dice con fermezza e lo ripeterà domani in audizione davanti alle Commissioni Bilancio e finanze del Senato”. LEGGI TUTTO