7 Aprile 2021

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    Tenax International in rialzo dopo acquisizione nuovi ordini

    (Teleborsa) – Effervescente Tenax International, che scambia con una performance decisamente positiva del 3,70% e si attesta a 3,36. La società, uno dei principali produttori in Europa di macchine 100% elettriche per la pulizia stradale, ha comunicato di aver acquisito nuovi ordini di acquisto per un importo complessivo di circa 525 mila euro.I nuovi ordini provengono per il 100% dall’estero, segnatamente da Spagna e Francia, e le macchine saranno consegnate nei mesi di aprile e maggio, contribuendo quindi al fatturato del primo semestre del 2021. “Le nuove commesse acquisite confermano l’andamento decisamente positivo di questo primo semestre 2021, un sentiment confermato dal fatto che gli ordini raccolti in poco più di metà del semestre in corso abbiano già superato l’intero fatturato macchine registrato in sede di bilancio semestrale 2020”, ha commentato Vincenzo Guareschi Geddes da Filicaia, presidente e CEO della società.Operativamente le attese propendono per la continuazione del rialzo verso la resistenza stimata in area 3,403 e successiva a quota 3,503. Supporto a 3,303. LEGGI TUTTO

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    Da vaccini nei luoghi di lavoro a sprint su ristori, le mosse del Governo

    (Teleborsa) – L’accordo raggiunto ieri sera tra Governo e parti sociali è importante perchè “significa avere la possibilità di vaccinarsi sui luoghi di lavoro e mettere in sicurezza soprattutto i lavoratori più esposti al contagio”. E’ quanto ha sottolineato il Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al Tg2.”I vantaggi sono evidenti – ha detto – la possibilità di ripartire più rapidamente, di far accedere più persone alla vaccinazione e di mettere i luoghi di lavoro nella condizione di ripartire”. Orlando ha aggiunto che “non appena ultimate le vaccinazioni delle categorie fragili questo sarà un ulteriore canale che si affiancherà a quello della sanità territoriale”.Per le aziende “si tratta solo di rispettare i requisiti minimi – ha concluso – avere gli spazi necessari per fare la vaccinazione. Saranno poi i medici del lavoro o quelli convenzionati con l’impresa a svolgere tutte le funzioni di carattere sanitario”.Orlando ha spiegato a Radio Rtl 102.5 la modalità con cui avverranno le vaccinazioni del dipendenti nelle aziende che aderiranno al protocollo siglato nella giornata di ieri. “Si procederà cronologicamente secondo le richieste, poi spetterà alle Regioni smistare il traffico e definire anche le modalità logistiche con le quali realizzare la consegna. La data di avvio è molto legata all’approvvigionamento delle dosi di vaccini che, in questo momento, è rimesso alle valutazioni del Ministero della Sanità” Quanto agli scontri di ieri a Roma in occasione della manifestazione di ristoratori e ambulanti “fino a qui gli interventi hanno contenuto un disagio che è fortissimo e di cui ci rendiamo conto e ciò che è successo ieri mi fa capire che dobbiamo procedere rapidamente ad interventi di ristori”, ha detto Orlando per il quale “il problema è che, in quel disagio, si inserisce anche chi cerca di strumentalizzare la situazione, c’è bisogno di intervenire anche per evitare che questo produca guai più grossi alla tenuta democratica”.”La ripartenza – ha aggiunto il ministro – troverà una condizione economica che non sarà quella di un equilibrio adeguato rispetto all’andamento delle imprese e quindi credo che una situazione di supporto alle imprese sarà ancora necessaria a tutte le attività, soprattutto a quelle legate alla socialità, al tempo libero, a quelle che vedono piu’ persone stare insieme e quindi correre rischi piu’ forti di contagio. La cosa importante però è procedere il più rapidamente possibile con la vaccinazione, quella è l’unica vera strada, tutti gli altri discorsi della riapertura in sicurezza scontano sempre un margine di rischio molto grande, la vera sicurezza che ci permette di parlare di normalità, passa attraverso l’accelerazione della vaccinazione”.Quanto alla possibilità di prime riaperture il 20 aprile, secondo il ministro è “sbagliato deprimere le persone, ma anche alimentare aspettative che poi non si realizzano, penso che adesso dobbiamo vedere i primi impatti della vaccinazione e quanto può incidere effettivamente sulla mortalità”.”Credo poi che sia giusto fare delle valutazioni ad ogni step e capire quali sono gli adeguamenti che si possono fare. Dividersi tra chi vuole aprire e chi vuole tenere chiuso mi sembra un esercizio abbastanza stupido, lavoriamo tutti quanti perchè da qui a qualche settimana la vaccinazione abbia raggiunto gli obiettivi più ambiziosi possibili”. LEGGI TUTTO

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    Azimut, raccolta netta positiva per 943 milioni di euro a marzo

    (Teleborsa) – Azimut ha registrato una raccolta netta positiva per 943 milioni di euro a marzo, raggiungendo così 9,4 miliardi di euro da inizio anno. Nel primo trimestre del 2021, il gruppo ha raccolto 2,5 miliardi di euro al netto dell’acquisizione di Sanctuary Wealth, pari a 2.6x la raccolta netta registrata nello stesso periodo 2020.Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato a fine marzo si attesta per la prima volta nella storia del gruppo a 72,3 miliardi di euro, raggiungendo il record di 50 miliardi di euro di masse gestite. Il dato di raccolta nel mese di marzo ha beneficiato del consolidamento di Bridge Bayside in Australia, che entra a far parte di AZ NGA, per un totale di 172 milioni di euro nella componente amministrata.”La raccolta registrata a marzo, con la quale chiudiamo uno dei migliori trimestri degli ultimi anni in termini di flussi, deriva dalla forte attività della componente gestita, dove abbiamo raggiunto per la prima volta i 50 miliardi di euro”, ha commentato Pietro Giuliani, presidente del gruppo.”Positiva anche l’attività nei Private Markets, in particolare negli Stati Uniti, dove nel mese appena concluso abbiamo firmato un accordo con i family office delle famiglie Bezos e Moross, per sviluppare HighPost, società di private equity focalizzata nel settore consumer”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    HSBC, 1.200 dipendenti in UK pronti a lavorare da casa in modo permanente

    (Teleborsa) – Oltre 1.200 dipendenti di HSBC (colosso britannico che impiega 226 mila lavoratori in tutto il mondo) potrebbero lavorare da casa in modo permanente anche dopo la pandemia, con contratti che prevedono dei bonus per le spese di elettricità e riscaldamento che le persone devono affrontare con l’home working.Circa il 70% dei 1.800 dipendenti dei call center della banca con sede in Inghilterra, Galles e Scozia si è offerto volontario per non tornare mai in ufficio, ha detto Unite, uno dei più grandi sindacati del lavoro britannici, a Reuters. Un quarto del personale ha rifiutato l’offerta perché voleva lavorare in ufficio almeno una parte del tempo, mentre il 5% ha preferito tornare in ufficio in modo permanente. Il sindacato ha detto che HSBC ha offerto al personale 300 sterline (circa 347 euro) all’anno per coprire le spese aggiuntive a casa.”Stiamo discutendo con i colleghi del contact center che servono i clienti al dettaglio di HSBC UK sui modi in cui possiamo offrire flessibilità sul luogo di lavoro garantendo al contempo che il modo in cui lavoriamo soddisfi le esigenze dei nostri clienti”, ha detto a Reuters un portavoce di HSBC UK, sottolineando che le discussioni stanno continuando e non sono state ancora prese decisioni definitive. LEGGI TUTTO

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    Confindustria, Bonomi: in prima linea per la campagna vaccinale e la ripresa del Sud

    (Teleborsa) – Il presidente di Confindustria Carlo Bonomi ha ribadito l’impegno dell’Associazione nella campagna vaccinale. “Tutte le territoriali, a livello nazionale, hanno dato dimostrazione di come gli imprenditori nei momenti di difficoltà del Paese sono stati sempre a fianco dell’Italia. Nei 111 anni di storia di Confindustria gli imprenditori e le imprese hanno sempre risposto nei momenti più difficili del Paese: le due guerre mondiali, la ricostruzione, gli anni del terrorismo, gli anni della crisi energetica. Come sempre abbiamo fatto capire al Paese quanto noi lo amiamo”. In occasione dell’assemblea di Confindustria Brindisi, Bonomi ha sottolineato l’importanza del Pnrr per la crescita del Sud Italia: “riponiamo grande fiducia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per la ripresa economica del nostro Paese, soprattutto per il Mezzogiorno”. “Abbiamo fatto un grande lavoro come Confindustria – ha aggiunto – nell’individuare con il ministro per il Sud Carfagna quali sono le risorse specifiche che, all’interno di ogni misura prevista dal Pnrr, saranno esplicitamente dedicate al Mezzogiorno”.In particolare, il presidente ha evidenziato l’attenzione di Confindustria nei confronti del progetto delle economie del mare, “dedicato a quella che è la più grande infrastruttura naturale a disposizione del nostro Paese: il Mediterraneo”. Il Sud “è in prima linea in questa possibilità di sfruttare al meglio le risorse che ci vengono dall’Europa, proprio per costruire un’economia moderna, efficace, inclusiva e che abbia quella sostenibilità economica che ci permetta di rispondere alla sostenibilità sociale e a quella sanitaria che sono i tre mandati che il presidente della Repubblica ha voluto affidare al presidente Draghi al momento della sua nomina”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    USA, deficit commerciale febbraio aumenta a 71,1 miliardi

    (Teleborsa) – Si amplia il deficit commerciale americano. Nel mese di febbraio, la bilancia commerciale ha mostrato un disavanzo di 71,1 miliardi di dollari, in aumento rispetto al passivo di 67,8 miliardi di gennaio (dato rivisto da 68,2).Il dato, comunicato dal Bureau of Economic Analysis (BEA) del Dipartimento del Commercio americano, risulta peggiore delle stime degli analisti, che erano per un disavanzo di 70,5 miliardi di dollari.Le esportazioni sono diminuite a 187,3 miliardi e le importazioni a 258,3 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Ex Embraco, futuro appeso a un filo: accelerare progetto Italcomp

    (Teleborsa) – Fissato per il prossimo 15 aprile un incontro tra il Ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti e i presidenti delle Regioni Piemonte e Veneto, Alberto Cirio e Luca Zaia, per affrontare la questione Italcomp, la newco che dovrebbe nascere dall’accorpamento dell’ex Embraco e Acc di Belluno. Ad annunciarlo ai sindacati e ai lavoratori della ex Embraco di Riva di Chieri in presidio ( quando mancano 18 giorni ai licenziamenti collettivi che scatteranno il 25 aprile) sotto la sede della Prefettura, il prefetto di Torino, Claudio Palomba.Le sigle sindacali hanno subito replicato che si tratta di un incontro politico a porte chiuse, senza dunque il necessario coinvolgimento delle parti sociali. Tavolo con il Governo che potrebbe essere convocato il 19 o 20 aprile ma non c’è ancora ufficialità. Le deleghe non sono ancora state assegnate – la spiegazione ufficiale che arriva dalla prefettura – forse saranno assegnate giovedi’ prossimo. Si dovrà dunque attendere di sapere chi sarà l’interlocutore per il Governo.Intanto, sul delicato dossier interviene l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino: sono due le strategie che bisogna porre in essere, affinchè la situazione dei lavoratori dell’ex Embraco possa trovare una soluzione. Il progetto alla base e’ quello che le due società si uniscano in Italcomp, che vedrebbe Riva di Chieri (To) sede della grande manifattura dei compressori. I posti di lavoro in gioco sono circa 400 per la torinese Embraco e 300 per la bellunese Acc.”In primo luogo – ha spiegato l’assessore in Consiglio regionale – serve un forte appello al sistema bancario, che però al momento sembra essere fermo: la situazione di Embraco è collegata a quella di Acc di Mel in Veneto che ha una difficoltà ma solo in termini economico-finanziari, perchè le commesse ci sono”. Nel dettaglio specifica che “Ad Acc manca la liquidità, per cui il commissario è costretto a chiedere una riduzione dei salari dei dipendenti e addirittura il rifiuto di alcune commesse”.Secondo Chiorino “il piano in essere è importante e di grande rilancio del territorio. Si può creare un polo non solo italiano, ma anche europeo per la produzione dei compressori”. L’altra strategia è quella di intervenire sulla Commissione europea, che per il momento non ha concesso il via libera a un aiuto finanziario pubblico per la fusione, mentre le lettere di licenziamento sono arrivate.”Un comportamento – ha sottolineato l’assessore – che non è coerente rispetto a decisioni prese in situazioni simile successe in altri Paesi”. Ma intervenire in sede europea “richiede comunque tempi più lunghi, adesso la priorità è un aiuto rapido da parte del sistema bancario”. “La procedura di licenziamento è in corso, i tempi sono stretti: bisogna riuscire ad avere un finanziamento. Speriamo che con un passaggio istituzionale anche al MiSE, si ottenga il risultato. Finpiemonte potrà intervenire nel passaggio successivo, ma non su Acc direttamente che non è piemontese. Siamo anche in continuo contatto con la Regione Veneto”, ha concluso Chiorino. LEGGI TUTTO

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    Borsa saudita, via al riassetto societario in vista dell'IPO

    (Teleborsa) – Tadawul, la Borsa dell’Arabia Saudita, ha svelato un piano di riassetto societario funzionale alla sua quotazione. Piani dettagliati per l’IPO dovrebbero essere diffusi nei prossimi mesi, con la stessa che potrebbe avere luogo nel 2022. Una volta che il piano sarà completato, il Saudi Stock Exchange diventerà la terza borsa valori quotata del Golfo, dopo quelle di Dubai e del Kuwait.Il neo-creato Saudi Tadawul Group avrà quattro filiali: la borsa, un centro di compensazione, una società di deposito e un’azienda di servizi tecnologici, secondo quanto riporta Bloomberg citando dettagli resi noti durante un evento virtuale odierno. I cambiamenti creano la “piattaforma necessaria” per rafforzare l’infrastruttura del gruppo prima dell’IPO, hanno detto i vertici della società.Quello a cui sta lavorando non è il primo tentativo di quotarsi per Tadawul. Nel 2016 incaricò HSBC di gestire un’IPO inizialmente pianificata per il 2018, salvo poi sospenderla per l’annunciata quotazione record da oltre 29 miliardi di dollari del gigante petrolifero Saudi Aramco, avvenuta a fine 2019. LEGGI TUTTO