8 Aprile 2021

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    BasicNet, assemblea approva bilancio 2020 e dividendo da 0,06 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di BasicNet, società attiva nel settore dell’abbigliamento con vari marchi tra cui Kappa, K-Way e Superga, ha approvato il bilancio di esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, e la distribuzione di un dividendo, per complessivi 3,1 milioni di euro, corrispondente a 0,06 euro lordi per ciascuna delle azioni in circolazione.”Il modello di business, che è elemento distintivo del gruppo, ha confermato flessibilità e affidabilità consentendo di rispondere prontamente a un mercato fortemente instabile e permettendo di concludere il2020 con risultati migliori rispetto alle aspettative iniziali”, ha affermato Marco Boglione, presidente e fondatore del gruppo a margine dell’assemblea. LEGGI TUTTO

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    Giappone, aumenta surplus partite correnti a febbraio

    (Teleborsa) – Cresce ancora il surplus delle partite correnti del Giappone nel mese di febbraio. Secondo il Ministero delle Finanze giapponese (MOF), l’avanzo delle partite correnti si è attestato a 2.917 miliardi di yen, rispetto ai 644,4 miliardi del mese precedente e si confronta con i 3.061 miliardi dello stesso mese del 2020. Il dato è sopra le attese che erano per un surplus di 1.970 miliardi.La bilancia commerciale di beni e servizi chiude con un avanzo di 449 miliardi di yen, contro il deficit di 6.111 miliardi di gennaio ed i 1.093 miliardi di febbraio 2020, a fronte di un calo tendenziale delle esportazioni a 6.075 miliardi di yen (-4%) e di un aumento delle importazioni a 5.5510 miliardi (+11,8%). LEGGI TUTTO

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    Caccia alle IPO sui mercati mondiali: valore già supera 200 miliardi dollari

    (Teleborsa) – E’ IPO-mania sui mercati mondiali, che dopo un 2020 sorprendentemente positivo, si preparano a cavalcare gli sbarchi in borsa previsti nel 2021, con ampi guadagni per chi investe su nuove matricole. Tutto questo a fronte del rally messo a segno dai mercati, drogati dalle politiche di sostegno delle banche centrali, e a dispetto della pandemia, che lo scorso anno ha colpito duramente l’economia globale. Ma forse è proprio la necessità di reperire nuovi capitali a spingere molte aziende a percorrere l’avventura di Borsa. IPO quadruplicate nel primo trimestreNei primi tre mesi del 2021, secondo una analisi di BuyShare, il valore delle IPO a livello mondiale ha raggiunto un valore di 201,1 miliardi di dollari in crescita del 524% rispetto all’anno precedente. Un risultato però falsato dalla pandemia, scoppiata proprio a marzo 2020, che ha rinviato tutti i progetti di IPO previsti in quel periodo. Stati Uniti da record… ma l’Europa sorprendeGli Stati Uniti trainano la crescita dei debutti in Borsa avendo già raccolto 117,6 miliardi di dollari quest’anno, con una crescita del 1.169% rispetto allo stesso periodo del 2020, a fronte dei 144,4 miliardi relativi a tutto l’anno 2020.Se si considera l’Europa, però, i tassi di crescita sono ancor più brillanti con un +2.392% nel primo trimestre, anche se il valore delle IPO è un quarto di quello statunitense, pari a 31,1 miliardi di dollari a fine marzo, contro i 28,6 miliardi raccolti complessivamente nel 2020.Le IPO corrono nel comparto finanziarioA livello settoriale, le più attive sul fronte delle IPO sono le società finanziarie con 100 miliardi raccolti, seguite da quelle tecnologiche con circa 48 miliardi e farmaceutiche con 13,2 miliardi. Seguono le aziende che producono beni di consumo (6,5 miliardi raccolti) e trasporti (6,1 miliardi). La triade d’oroFra tutte le operazioni di sbarco in Borsa ve ne sono alcune che hanno raccolto più risorse: al primo posto c’è la cinese Kuaishou, la TikTok asiatica, con 6,2 miliardi raccolti alla borsa di Hong Kong, seguita dalla big coreana dell’e-commerce Coupang, che ha raccolto 4,5 miliardi con l’ingresso al Nyse, e dalla società di logistica polacca inPost, che ha rasccolto 3,9 miliardi su Euronext. Le IPO ingrassano le grandi banche d’affariA trarre i primi benefici da questo revival delle quotazioni borsistiche sono le grandi banche d’affari, che incassano laute commissioni per il servizio di supporto all’IPO. In prima fila Citigroup con 21,1 miliardi incassati, seguita da Goldman Sachs con 18,6 miliardi, Morgan Stanley con 13 miliardi, Credit Suisse con 11,3 miliardi e JP Morgan con 11,1 miliardi. LEGGI TUTTO

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    USA, Biden presenta superpiano infrastrutture e rompe “tabù” tasse

    (Teleborsa) – “Dobbiamo ricostruire l’America. È poderoso, sì, e audace sì… e possiamo farlo”. Con queste parole il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden illustra l’American Jobs Plan. Sul piatto, per iniziare, oltre 2.000 miliardi di dollari (prima costola di un maxi progetto che ne stanzia complessivamente oltre 4000) che getteranno le basi della nuova America grazie ad una serie di investimenti spalmati nell’arco di otto anni in grandi opere come strade, ponti, alta velocità, completamento della banda larga, ammodernamento della rete elettrica e di quella idricaUn piano certamente ambizioso e costoso che passa dall’aumento della pressione fiscale su grandi società e multinazionali attraverso un doppio binario: innalzamento dell’aliquota dal 21 al 28% e tassazione dei profitti guadagnati all’estero. Ed è qui che ci consuma la prima grande rottura con l’era Trump che con la sua riforma fiscale aveva tagliato le tasse a Corporate America dal 35 al 21%.Secondo la Casa Bianca, questo tasso rimarrebbe, dopo l’aumento, comunque al minimo dalla Seconda guerra mondiale, eccezion fatta per gli anni trascorsi dalla riforma fiscale targata Tycoon approvata nel 2017.Prima però c’è da superare la dura opposizione non solo di Repubblicani e aziende ma anche di alcuni rappresentanti dello stesso partito democratico su alcuni punti chiave della proposta presentata una settimana fa, che aspetta l’ok del Congresso. Biden intanto tenta la mediazione, “Non vogliamo punire nessuno alzando le tasse. Ma accidenti! Sono stanco di vedere la gente ordinaria spennata”: così ha replicato alle critiche rivolte al suo piano di aumentare la pressione fiscale sui più ricchi per finanziare le opere infrastrutturali e aiutare le famiglie americane, affermando di essere disposto a trattare sull’aliquota che in base al piano dovrebbe essere portata dal 21% al 28% per le grandi società.Intanto, Biden incassa un endorsement “pesante”. Jeff Bezos, il patron di Amazon e l’uomo più ricco del mondo, ha fatto sapere che appoggia il maxi piano per le infrastrutture. “Sia i democratici sia i repubblicani hanno appoggiato le infrastrutture in passato, e questo è il momento giusto per lavorare insieme” e realizzarle, dice Bezos dicendosi a favore anche dell’aumento delle tasse per le società.”Ammettiamo che gli investimenti” nelle infrastrutture “richiederanno concessioni da tutte la parti, sia sulle specifiche incluse sia su come vengono finanziati (sosteniamo un aumento delle tasse per le aziende)”, dice Bezos che si conferma – secondo Forbes – l’uomo più ricco del mondo con un patrimonio di 177 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici dell'8 aprile 2021

    (Teleborsa) – Giovedì 08/04/202101:50 Giappone: Partite correnti (atteso 1,97 Mld ¥; preced. 647 Mld ¥)07:00 Giappone: Fiducia consumatori (preced. 33,9 punti)08:00 Germania: Ordini industria, mensile (atteso 1,2%; preced. 1,4%)08:45 Francia: Partite correnti (preced. -1,6 Mld Euro)08:45 Francia: Bilancia commerciale (preced. -3,95 Mld Euro)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, annuale (atteso 1,4%; preced. 0%)11:00 Unione Europea: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,6%; preced. 1,4%)14:30 USA: Richieste sussidi disoccupazione, settimanale (atteso 683K unità; preced. 719K unità)16:30 USA: Stoccaggi gas, settimanale (preced. 14 Mld piedi cubi) LEGGI TUTTO

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    Fed rassicura: no sterzate restrittive. Rischi inflazione bilanciati

    (Teleborsa) – L’attuale politica monetaria resta appropriata anche perché l’economia americana resta ben lontana dai target di lungo termine. Lo afferma la Federal Reserve nei verbali della riunione del 16 e 17 marzo da cui emerge che la maggior parte dei membri della banca centrale ritiene “bilanciati i rischi di inflazione”. Tuttavia alcuni funzionari Fed hanno sollevato, nel corso della riunione, timori sui rischi alla stabilità finanziaria legati alla politica monetaria espansiva e alle condizioni finanziarie accomodanti. Ma la crisi sanitaria continua a porre considerevoli rischi e per il board “ci vorrà del tempo prima di avere sostanziali progressi” verso gli obiettivi prefissati.Quanto al mercato del lavoro, il FOMC sottolinea nelle minute che “le condizioni sono migliorate nei mesi di gennaio e di febbraio”, ma l’occupazione “è rimasta ben al di sotto dei livelli di inizio 2020”.Nei verbali del braccio di politica monetaria della Federal Reserve non sembra vi siano tracce di sferzate restrittive dietro l’angolo. Viene ribadito, infatti, che gli acquisti mensili di asset (QE) per un valore di 120 miliardi di dollari “hanno fornito un supporto sostanziale all’economia”. I banchieri centrali hanno indicato che è improbabile che il ritmo di forti acquisti di titoli anticrisi subisca modifiche a breve termine, poiché vogliono vedere molti più progressi sulla ripresa economica prima di valutare cambiamenti alla linea ultra accomodante.La maggioranza dei membri del FOMC vede ancora rischi significativi per l’outlook dalla pandemia di coronavirus. “Tuttavia, data la resilienza dell’economia di fronte alla precedente ondata di nuovi casi di Covid-19, ricoveri e decessi e l’entità del sostegno fiscale attuato, i rischi al ribasso per le prospettive economiche sono stati visti come minori rispetto alla precedente proiezione”, sottolinea la Fed. LEGGI TUTTO