Maggio 2021

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    Farnesina ospita Business Forum Italia-Libia. Imprese italiane in prima fila per rilancio

    (Teleborsa) – “La nuova Libia si presenta alle imprese italiane”. Si è tenuto oggi alla Farnesina il Business Forum delle imprese impegnate nel Paese nordafricano, aperto dal Ministro degli esteri Luigi Di Maio e dal Premier libico Abdulhamid Al Dabaiba, alla sua prima visita ufficiale in Italia. Il dibattito incentrato su progetti e collaborazioni per le infrastrutture di trasporto e la sicurezza in Libia. Tante le imprese intervenute, fra cui l’ENAV, rappresentata dal suo Ad Paolo Simioni, che si è già impegnata con attività propedeutiche alla ripresa del trasporto aereo in Libia ed al riavvio di collegamenti diretti fra Europa e Libia: ripristino della torre di controllo dello scalo internazionale di Tripoli e addestramento del personale operativo. Fra i Ceo presenti Giuseppe Marino di Ansaldo Energia, Alessandro Profumo di Leonardo, Francesco Caio di Saipem, Marco Alverà di Snam, Stefano Donnarumma di Terna, Pietro Salini di WeBuild, il presidente di Fincantieri Giampiero Massolo, il direttore Public Affairs di Eni Lapo Pistelli ed i rappresentanti di altre società attive in Libia. “Possiamo contare oggi su una Libia nuova e unita. È grazie agli imponenti sforzi del Governo di Unità Nazionale, qui rappresentato dal primo ministro Dabaiba, che le nostre imprese possono guardare alla Libia con rinnovata fiducia”, ha affermato Di Maio aprendo l’incontro ed anticipando “rafforzeremo la nostra presenza a Tripoli con un desk promozionale per le imprese italiane e un addetto culturale presso la nostra ambasciata”.”Tra Italia e Libia esiste una lunga collaborazione, profonda e proficua anche e soprattutto sul piano economico e industriale”, ha affermato il titolare della Farnesina, ricordando i numeri dell’interscambio che ha superato i 2,5 miliardi. “Le migliori forze produttive italiane vogliono essere protagoniste del rilancio del nostro partenariato industriale e del processo di ricostruzione del Paese, a partire dalle esigenze che i nostri amici libici considerano prioritarie”, ha aggiunto. “Le aziende presenti oggi rappresentano le eccellenze del sistema produttivo italiano”, ha proseguito Di Maio, citando le infrastrutture, i trasporti, l’energia, le telecomunicazioni e la telemedicina. “Al contempo – ha aggiunto – ritengo cruciale che le nostre imprese possano operare in una cornice favorevole a nuovi investimenti, che necessita anche di stabilizzazione finanziaria, di un clima di fiducia per le imprese e delle necessarie condizioni di sicurezza per operare”. LEGGI TUTTO

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    Mediaset, CFO: “Non eserciteremo pressioni in assemblea ProSieben”

    (Teleborsa) – “La nostra posizione come azionista a lungo termine non è quella di esercitare pressioni. Ci piacerebbe però avere più engagement”. È quanto ha detto il CFO di Mediaset Marco Giordani il giorno prima dell’assemblea degli azionisti di ProSieben, gruppo televisivo tedesco di cui il Biscione controlla il 23,5%. Giordani, in un’intervista a Reuters, ha sottolineato che Mediaset sosterrà le risoluzioni del management durante l’assemblea: “Non è il momento dei fuochi d’artificio, ma piuttosto il momento di costruire la giusta strategia per tutti gli azionisti di ProSieben”.In passate interviste Giordani aveva già detto di non trovarsi d’accordo con la strategia dell’attuale management, che guarda alla diversificazione piuttosto che alla crescita dimensionale e alle sinergie nel core business. In sostanza, i manager del gruppo tedesco non guardano con favore alla creazione di un big europeo dell’intrattenimento, che Mediaset sta invece cercando di creare con il progetto MediaforEurope. Mediaset cercherà probabilmente di imporsi maggiormente con il rinnovo del Supervisory Board di ProSieben previsto per il 2022.Giordani è sicuro che ci sarà un consolidamento nel settore dell’intrattenimento europeo: “Vogliamo essere parte di questo consolidamento. Vogliamo proporre e spiegare come il nostro consolidamento sarà quello di successo”. “È abbastanza facile trovare sinergie rapide sui costi. Ma i problemi dei media in Europa non sono i costi, sono i ricavi – ha aggiunto – Se vuoi competere con i grandi venditori di pubblicità, devi offrire un prodotto continentale”. LEGGI TUTTO

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    Atlantia, assemblea approva cessione Aspi a consorzio CDP

    (Teleborsa) – L’assemblea ordinaria degli azionisti di Atlantia, riunitasi oggi, sotto la presidenza di Fabio Cerchiai, ha approvato la cessione dell’intera partecipazione in Autostrade per l’Italia (Aspi) al consorzio guidato da CDP.”La proposta del Consiglio di Amministrazione, descritta nella Relazione Illustrativa messa a disposizione sul sito della società il 30 aprile scorso, è stata approvata con il voto favorevole di 1.129 azionisti pari al 86,86% del capitale sociale rappresentato in assemblea – si legge nella nota di Atlantia -. Hanno espresso voto contrario 60 azionisti pari al 12,75% del capitale rappresentato e si sono astenuti 12 azionisti pari allo 0,39% del capitale rappresentato”.All’assemblea, convocata per deliberare sull’offerta per Aspi presentata da CDP in consorzio con i fondi Blackstone e Macquarie, hanno partecipato 1.201 azionisti pari al 70,39% del capitale sociale.Il titolo Atlantia, già ben intonato nella prima parte della seduta, mostra un rialzo del 3,19% a 16,15 euro confermandosi in vetta al principale paniere FTSE MIB. LEGGI TUTTO

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    Cattolica allunga a 6,99 euro, ben sopra OPA Generali

    (Teleborsa) – Amplia il rialzo Cattolica Assicurazioni, che passa di mano in forte guadagno, sopravanzando i valori precedenti del 13,79%. Il titolo ha raggiunto un massimo intraday a 6,99 euro sopra il corrispettivo pari a 6,75 euro per azione offerto da Generali con l’OPA lanciata dal Leone di Trieste e finalizzata al delisting di Cattolica. L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista della società assicurativa più pronunciata rispetto all’andamento del FTSE Italia All-Share. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.Le implicazioni di breve periodo di Cattolica Assicurazioni sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 7 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 6,77. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 7,23. LEGGI TUTTO

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    Panetta (BCE): “Recessione recuperata con rapidità grazie a risposta comune UE-Stati”

    (Teleborsa) – Dalla BCE e dalle altre istituzioni europee “vi è stata una risposta comune, insieme a quella degli Stati e mi sembra che i risultati siano visibili: abbiamo avuto una recessione recuperata con rapidità, si è evitata una crisi finanziaria e sono state poste le basi per un programma di investimenti che, soprattutto per l’Italia, ci può portare fuori da questa crisi”. È quanto detto da Fabio Panetta, componente del Comitato esecutivo della BCE e già direttore generale della Banca d’Italia, a margine delle considerazioni finali del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.Lo stesso Visco, nel suo discorso, aveva esortato a una nuova epoca di cooperazione multilaterale. “Dopo la pandemia deve aprirsi una nuova epoca, un’epoca di cooperazione multilaterale intensa, di riduzione delle ingiustizie diffuse, di creazione di nuove opportunità. Non dovrà mancare la partecipazione, responsabile ed equilibrata, dell’Europa – ha detto il governatore di Bankitalia – Per rispondere agli effetti economici e sociali della crisi sanitaria, sono state assunte decisioni coraggiose, introdotti nuovi strumenti comuni di intervento. È questa la vera forza di un’unione; le premesse per uscire con rinnovata energia, insieme, dalla crisi sono incoraggianti; le aspettative non devono andare deluse”. LEGGI TUTTO

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    Decreto Sostegni bis, sindacati: “insufficiente”, prorogare il blocco dei licenziamenti

    (Teleborsa) – Il Dl Sostegni bis si colloca in una “fase di transizione” e, pertanto, “occorre garantire l’occupazione allungando il blocco dei licenziamenti fino a ottobre”. È quanto ha chiesto la Cisl nel corso di un’audizione alla Camera. Nel frattempo è necessario “aprire il cantiere degli investimenti, riformare gli ammortizzatori sociali, avviare le politiche attive, finanziare un grande piano per la formazione e riqualificazione valorizzando la bilateralità, allungare la durata della Naspi eliminando il decalage in tutte le sue articolazioni, investire con decisione sui contratti di solidarietà difesivi e espansivi”. “Diversamente – ha ribadito la confederazione sindacale – si rischia un corto circuito occupazionale come molte previsioni autorevoli prospettano, che produrrebbe effetti disastrosi sul piano sociale e rischierebbe di complicare il processo di trasformazione in ragione delle conseguenze negative sull’erogazione dei finanziamenti europei notoriamente vincolati a parametri precisi, nonché sulla realizzazione delle opere, delle riforme necessarie e sulla tenuta della coesione sociale. Nel 2020 si è già perso un milione di posti di lavoro. Non possiamo permetterci ulteriori ferite occupazionali”. Il sindacato ha ribadito la necessità sia di “una proroga della cassa integrazione Covid che un prolungamento generalizzato del divieto di licenziare, unificando tutte le scadenze al 31 ottobre”. Sulla vicenda dell’Anpal, “dobbiamo constatare qualche passo indietro rispetto alla riforma prevista facendola ripiombare in uno stato di poco utile cuscinetto tra ministero del Lavoro e le Regioni. Sarebbe invece quanto mai necessario farla funzionare in tempi brevi anziché intraprendere un percorso di trasferimento di competenze e modifica della governance, che rischia di ritardare ulteriormente le azioni non più procrastinabili in questa fase. Per sostenere lo scenario che si prospetta nei mesi a venire è infatti richiesto un impegno mai visto prima: un piano straordinario di politiche attive che veda una rapida soluzione per Anpal, uno scatto nel rafforzamento dei centri per l’impiego e soprattutto un rifinanziamento massiccio e una valorizzazione del fondo nuove competenze e dell’assegno di ricollocazione”.Sul tema dei licenziamenti si è focalizzato anche l’audizione della Uil. Per il sindacato il Dl Sostegni bis è “insufficiente” e “per questo chiediamo al Parlamento di modificarlo e di prevedere il blocco fino a quando non ci sarà una riforma degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro”. “Per noi non basta, per scoraggiare i licenziamenti, introdurre una proroga non obbligatoria, ma condizionata alla richiesta di cassa integrazione ordinaria e straordinaria – hanno aggiunto i rappresentanti della Uil – consideriamo, invece, molto interessanti gli interventi finalizzati a evitare i licenziamenti attraverso il contratto di solidarietà, ma temiamo che i nuovi vincoli posti, legati al fatturato, impediranno alla misura di realizzare appieno i propositi che invece sono pienamente condivisibili: evitare appunto i licenziamenti”. LEGGI TUTTO

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    Inflazione, studio BCE: intervallo più efficace di target specifico

    (Teleborsa) – La politica monetaria della Banca centrale europea si basa sul fatto che il Consiglio direttivo della stessa BCE si propone, quale obiettivo primario, di mantenere l’inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo. Uno studio dello stesso istituto di Francoforte sembra però suggerire che sarebbe più appropriato individuare un range e non una singola cifra come obiettivo da perseguire. “Le evidenze favoriscono l’adozione di una sorta di intervallo, sia esso sotto forma di un intervallo o di una fascia di tolleranza attorno a un obiettivo puntuale”, ha scritto Michael Ehrmann, capo della divisione di ricerca sulla politica monetaria, nelle conclusioni di uno studio che ha analizzato il ruolo delle banche centrali in 20 economie tra avanzate ed emergenti.Il Working Paper di Ehrmann si è posto lo scopo di verificare due ipotesi tra loro contrapposte, vale a dire che obiettivi con intervalli portano a meno ancoraggio (ad esempio perché forniscono maggiore flessibilità alla banca centrale) oppure a un migliore ancoraggio, perché vengono mancati meno spesso dalla Banca centrale. In sostanza, ponendosi come obiettivo un intervallo, la Banca centrale soffrirà meno di una perdita di credibilità perché sarà più facile raggiungere lo scopo prefissato. Le conclusioni dello studio confutano la prima ipotesi e rilevano che gli intervalli target o (in alcuni casi) le bande di tolleranza performano meglio di un obiettivo a singola cifra.Tuttavia, gli effetti dipendono in parte dal contesto economico e nessun tipo di target supera costantemente tutti gli altri, sottolinea Ehrmann. La BCE sta discutendo – con una decisione prevista entro la fine dell’anno – se il suo obiettivo di inflazione di “inferiore, ma vicino al 2% nel medio termine” debba essere modificato, come parte di un’ampia revisione delle sue politiche. La Federal Reserve statunitense ha completato la propria revisione lo scorso anno, decidendo di perseguire l’obiettivo del 2% ma consentendo un superamento dopo periodi di bassa crescita dei prezzi. La Banca d’Inghilterra ha un obiettivo del 2%. LEGGI TUTTO

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    Cina, stop limite due figli per coppia

    (Teleborsa) – La Cina autorizzerà le famiglie ad avere fino a tre figli, mettendo così fine alle restrizioni che limitavano a due figli per ogni nucleo familiare.E’ quanto riferisce l’agenzia Xinhua sottolineando che la decisione giunge qualche settimana dopo la pubblicazione dell’ultimo censimento in Cina, su base decennale, che rivela un calo notevole del tasso di natalità nel Paese più popoloso al mondo.Per quasi 40 anni la Cina aveva adottato la cosiddetta “politica del figlio unico” che limitava ad un figlio solo per nucleo familiare e che è stata revocata nel 2016 in seguito a preoccupazioni crescenti per un rapido invecchiamento della popolazione e le possibili conseguenze sull’economia del Paese. “Per rispondere all’invecchiamento della popolazione, una coppia può avere tre figli”, riporta Xinhua che cita, a proposito, un incontro fra i vertici del Politburo del partito comunista, presente il Presidente Xi Jinping. LEGGI TUTTO