1 Giugno 2021

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    PIL Italia, Intesa Sanpaolo: atteso un rimbalzo di circa l'1% nel secondo trimestre

    (Teleborsa) – Nonostante il segno meno del primo trimestre del 2021, il PIL italiano è pronto a un rimbalzo di circa l’1% nel secondo grazie a riaperture, campagna vaccinale e PNRR con un’attesa per la seconda metà dell’anno di una crescita rafforzata. È quanto sostiene “La bussola dell’economia italiana” messa a punto dalla direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo , firmata degli economisti Paolo Mameli, Andrea Volpi ed Elisa Coletti. Il PIL italiano, indica l’analisi, ha subito una nuova contrazione nel primo trimestre (-0,4% trimestre su trimestre), sia pure di intensità minore rispetto a quella registrata nel quarto trimestre 2020 (-1,8%, rivisto al rialzo di un decimo). Il dato è stato “marginalmente migliore delle aspettative di consenso (-0,5%) e lievemente più debole della nostra stima (-0,2%)”, hanno sottolineato gli economisti di Intesa Sanpaolo. Nel trimestre, il dato italiano è in linea con la media eurozona e con l’economia spagnola (-0,6% e -0,5%, rispettivamente), e più debole rispetto alla Francia (+0,4%), ma decisamente migliore rispetto alla Germania (-1,7%). La contrazione di inizio 2021, rileva l’analisi, è dovuta interamente ai servizi, frenati dalle restrizioni ancora in vigore su alcuni comparti del settore, mentre si è avuta una crescita del valore aggiunto sia nel settore primario che nell’industria. Gli sviluppi recenti, ritengono gli economisti, “appaiono coerenti con la nostra stima di un rimbalzo del PIL vicino al punto percentuale nel trimestre in corso. Soprattutto, si stanno creando le condizioni per vedere un’accelerazione potenzialmente anche molto ampia nel trimestre estivo, quando l’effetto riaperture (nel confronto con i tre mesi precedenti) sarà massimo”. “Nel complesso – hanno concluso – stanno emergendo rischi al rialzo (per ora di entità moderata) sulla nostra attuale previsione sul PIL 2021 (che per il momento si attesta al 3,7%). La svolta per l’economia appare già in corso”.Lontana invece la svolta per il mercato del lavoro. A marzo 2021, il tasso di disoccupazione è calato a 10,1% da 10,2% precedente. La flessione è spiegata da un aumento degli occupati (+34 mila unita’ rispetto al mese precedente) più ampio rispetto a quello delle forze di lavoro (+15 mila unita’); gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono diminuiti di -40 mila unità. Dall’inizio della pandemia, segnalano gli economisti di Intesa Sanpaolo, sono stati perduti quasi 900 mila posti di lavoro, con un tasso di occupazione che a marzo si è attestato al 56,6%, in calo di 2 punti percentuali rispetto a febbraio 2020. Da allora, il calo degli occupati si è però tradotto prevalentemente in un aumento degli inattivi (in rialzo di oltre 650 mila unità) che ha contribuito, congiuntamente al blocco dei licenziamenti e all’ampio ricorso delle imprese alla Cig, a contenere la salita del tasso dei senzalavoro. “Riteniamo pero’ che nei prossimi mesi, con il venir meno delle misure governative di protezione dell’occupazione e con il progressivo rientro degli inattivi nella forza lavoro, la disoccupazione possa tornare a salire (nel nostro scenario, il picco in media d’anno sarebbe registrato nel 2022, oltre l’11%)”, ha concluso l’analisi.Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “avrà effetti positivi sul PIL, in particolare nel biennio 2022-23”. L’impatto – secondo gli economisti di Intesa – sarà “permanente e potenzialmente maggiore di quanto suggeriscano le nostre simulazioni se accompagnato da un’efficace e tempestiva implementazione delle riforme incluse nel Pnrr (come quella della pubblica amministrazione e della giustizio), sia di quelle ‘abilitanti’ che di quelle orizzontali'”. Infine lo studio ha segnalato che l’inflazione è in ulteriore aumento. Ad aprile, sull’indice domestico, l’inflazione annua è salita da 0,8% a 1,1% (massimo da due anni), con listini in aumento di 0,4% m/m. Le pressioni al rialzo sulla tendenza annua sono venute principalmente dalla crescita dei beni energetici (a 9,8% a/a da 0,4% precedente), che spiazza il calo degli alimentari freschi (-0,3% a/a da 1%) e dei servizi relativi ai trasporti (-0,7% da +2,2%). In prospettiva, secondo lo studio, l’inflazione “resterà sopra l’1% per tutto il 2021; il picco in corso d’anno dovrebbe essere raggiunto a settembre, attorno all’1,7%”. LEGGI TUTTO

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    Cannabis, Canopy Growth riduce la perdita nell'anno fiscale 2021

    (Teleborsa) – Canopy Growth Corporation, società di cannabis quotata a Wall Street, ha registrato un fatturato di 148 milioni di dollari canadesi (circa 100 milioni di euro) nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2021 (terminato il 31 marzo), in aumento del 38% rispetto al quarto trimestre del 2020. La perdita dell’EBITDA rettificato è stata di 94 milioni di dollari nello stesso periodo, di 8 milioni di dollari inferiore rispetto a quella registrata nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2020 a causa di maggiori vendite e minori spese operative.”Abbiamo fatto enormi progressi migliorando la nostra catena di approvvigionamento e ridimensionando la nostra impronta produttiva, portando in equilibrio domanda e offerta – ha commentato il CFO Mike Lee – Il nostro programma di risparmio sui costi è sulla buona strada per realizzare risparmi da 150 a 200 milioni di dollari entro i prossimi 18 mesi e rimaniamo impegnati nel nostro percorso verso la redditività entro la fine dell’anno fiscale 2022″.I ricavi sono aumentati del 37% a 547 milioni di dollari durante tutto l’anno fiscale 2021. La perdita Adjusted dell’EBITDA nell’esercizio è stata di 340 milioni di dollari, inferiore di 102 milioni di dollari rispetto all’anno fiscale 2020. LEGGI TUTTO

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    Retelit promossa da un broker il giorno dopo l'OPA

    (Teleborsa) – Poco mosso il titolo Retelit che presenta una flessione dello 0,34% dopo l’exploit della vigilia. A fare da assist è stata la notizia del lancio di un’OPA da parte del fondo spagnolo Asterion sulle azioni dell’azienda di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni e finalizzata al suo delisting. Oggi gli analisti di Akros hanno rivisto al rialzo il target price di Retelit portandolo a 2,85 euro dagli 1,90 precedenti. Confermato il giudizio “reduce”.Il confronto del titolo con il FTSE Italia Star, su base settimanale, mostra la maggiore forza relativa dell’azienda di servizi dati e infrastrutture nel mercato delle telecomunicazioni rispetto all’indice, evidenziando la concreta appetibilità del titolo da parte dei compratori.Il quadro tecnico di breve periodo di Retelit mostra un’accelerazione al rialzo della curva con target individuato a 3 Euro. Rischio di discesa fino a 2,93 che non pregiudicherà la buona salute del trend corrente ma che rappresenta una correzione temporanea. Le attese sono per un’estensione della trendline rialzista verso quota 3,07. LEGGI TUTTO

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    NIO, consegne di veicoli rallentano per carenza di semiconduttori

    (Teleborsa) – NIO, casa automobilistica cinese quotata a Wall Street e specializzata nella progettazione e sviluppo di veicoli elettrici, ha consegnato 6.711 veicoli nel mese di maggio. Il dato rappresenta una notevole crescita del 95,3% su base annua, ma anche un calo di circa il 5% rispetto al mese precedente.La motivazione l’ha fornita la stessa società: “A maggio la consegna dei veicoli ha subito un impatto negativo per diversi giorni a causa della volatilità della fornitura di semiconduttori e di alcuni adeguamenti logistici”. NIO prevede comunque di accelerare le consegne a giugno per compensare i ritardi di maggio e ha confermato la propria guidance, che prevede la consegna da 21.000 a 22.000 veicoli nel secondo trimestre del 2021.Nel dettaglio, le consegne di maggio hanno compreso 1.412 ES8, il SUV elettrico premium a sei e sette posti dell’azienda, 3.017 ES6, il SUV elettrico premium ad alte prestazioni e 2.282 EC6, il SUV coupé elettrico a cinque posti. Al 31 maggio 2021, le consegne totali di ES8, ES6 ed EC6 hanno raggiunto quota 109.514 veicoli. LEGGI TUTTO

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    Intred, avviati lavori previsti da bando Infratel per banda larga nelle scuole

    (Teleborsa) – Intred, operatore di telecomunicazioni quotato su AIM Italia, ha comunicato che a maggio sono iniziate le opere per collegare alla rete in fibra ottica le scuole (circa 4.500 nel territorio lombardo) oggetto del bando di gara Infratel Italia (società in house del Ministero dello Sviluppo Economico). In particolare, al 31 maggio risultano attivati già tutti i 20 istituti scolastici previsti dal piano: 14 a Brescia, 4 a Manerbio (BS) e 2 Ghedi (BS).”L’attivazione dei primi 20 istituti scolastici è motivo di grande soddisfazione perché rispetta pienamente gli obiettivi fissati nel piano concordato con Infratel – ha commentato Daniele Peli, co-fondatore e AD di Intred – Il risultato, non scontato soprattutto per le usuali criticità nell’ottenimento delle relative autorizzazioni, è il frutto di un grande lavoro di squadra da parte di Intred ed Infratel che hanno coinvolto positivamente le autorità locali, che pienamente hanno compreso l’importanza del progetto”.”Confidiamo che l’aggiudicazione del Bando di gara Infratel per le scuole possa essere un punto di svolta nei rapporti con la Pubblica Amministrazione – ha aggiunto Peli – perché può consentire di estendere la rete in fibra ed il livello di copertura del territorio con maggiore velocità”. LEGGI TUTTO

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    PIL, Confcommercio: dati Istat consolidano le aspettative di ripresa

    (Teleborsa) – “L’importante e inattesa revisione effettuata dall’Istat sull’andamento del PIL nel primo trimestre è un dato che consolida le aspettative di una ripresa che potrebbe superare, nel 2021, il 4,5%”. Così ha commentato l’Ufficio Studi di Confcommercio i dati diffusi oggi dall’Istat. “Al momento – prosegue la nota – il recupero appare affidato agli investimenti in costruzioni e mezzi di trasporto. La domanda delle famiglie continua a mostrare un’evoluzione negativa, soprattutto per i servizi. Ed è da questa componente, che rappresenta quasi il 60% del PIL, che dovrà generarsi nei prossimi mesi la spinta per un recupero piu’ significativo dei livelli produttivi ed occupazionali”. “D’altra parte – ha sottolineato l’Associazione – proprio i dati sull’andamento dell’occupazione e della disoccupazione nel mese di aprile forniscono un quadro di poche luci e molte ombre sulla situazione del mercato del lavoro e sulle prospettive a breve termine. Al di là delle difficoltà che crea il confronto con un periodo nel quale lo scorso anno il lockdown aveva impedito lo svolgimento di molte attività, inclusa la ricerca di un’occupazione, va considerato che gran parte del mese in cui è stata effettuata l’indagine è stata caratterizzata da chiusure e incertezze sul programma di riaperture, fenomeno che ha limitato tanto la domanda quanto l’offerta di lavoro”.È proprio l’attesa delle riaperture di molte attività ha sottolineato Confcommercio che, in ogni caso, ha determinato il miglioramento dell’occupazione, essenzialmente dipendenti a termine (lavoratori stagionali) e ritorno sul mercato del lavoro di parte degli inattivi. “Preoccupa quanto sta accadendo sul versante degli indipendenti, segmento che da febbraio 2020 ha subito una riduzione del 6,6% (-347mila unità) e per il quale permangono segnali di ridimensionamento”, ha invece sottolineato. “In generale, le prospettive sono senz’altro di crescita dell’occupazione che si dovrà, però, confrontare con le ingenti perdite di input di lavoro subite nel recente passato, tenuto conto che il numero di occupati era in riduzione già prima della pandemia. Così, rispetto a giugno 2019, la perdita di occupazione supera il milione e centomila unità”, ha concluso l’Ufficio Studi. LEGGI TUTTO

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    CAF-Cia, Mastrocinque: “Assegno universale e assegno familiare, serve chiarezza su modalità di accesso”

    (Teleborsa) – “L’assegno unico e universale per i nuclei familiari con figli a carico fino a 21 anni non partirà dal primo luglio. Secondo quanto preannunciato dal Premier Draghi e dalla ministra Bonetti, la riforma avverrà in due tempi: al prossimo luglio l’assegno unico entrerà in vigore per i lavoratori autonomi e i disoccupati, che oggi non hanno accesso agli assegni familiari per poi essere estesa, nel 2022, a tutti gli altri lavoratori. Questi ultimi, ha tenuto a precisare Draghi, anche nell’immediato vedranno un aumento degli assegni esistenti”. È quanto sottolinea in una nota il presidente di CAF-Cia Agricoltori italiani Alessandro Mastrocinque.”Questa fase transitoria – prosegue Mastrocinque – servirà a gettare le basi per l’avvio della misura a regime dal 2022, con l’approvazione dei decreti delegati attuativi della legge 1 aprile 2021, n. 46 e in combinato disposto con la preannunciata riforma dell’IRPEF, senza toccare chi già riceve l’assegno familiare e le detrazioni fiscali per i figli a carico. Non è chiaro, però, cosa succede a tutti gli altri aventi diritto all’attuale misura degli assegni familiari, ovvero, se continueranno a percepirli e con quale modalità eventualmente si dovrà fare richiesta”. Per il presidente di CAF-Cia Agricoltori italiani vi sono “troppe domande ancora senza risposte, in una fase economicamente molto delicata che rischia di mettere in ulteriore difficoltà tante famiglie e che mette in condizioni di impossibilità operativa tutti gli intermediari che guidano ed assistono i cittadini nei loro adempimenti e richieste di benefici. Occorre – conclude – massima chiarezza nel dare operatività una misura importantissima per i bilanci delle famiglie, a meno di un mese dalla scadenza degli assegni familiari di cui milioni di cittadini stanno fruendo”. LEGGI TUTTO

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    Cloudera, offerta di KKR e CD&R per il delisting da Wall Street

    (Teleborsa) – Cloudera, società di software statunitense quotata a Wall Street, potrebbe lasciare presto la Borsa Americana. Ha infatti reso noto, in una comunicazione alla SEC, che i fondi di private equity KKR e Clayton Dubilier & Rice (CD&R) hanno stretto un accordo per rilevare la società per circa 5,3 miliardi di dollari in contanti.I due giganti del private equity hanno accettato di rilevare la società per 16 dollari ad azione, corrispondenti a un premio del 24% circa rispetto alla sua precedente chiusura. Nel comunicato alla SEC, Cloudera ha annunciato anche che il socio Icahn Partners – che detiene circa il 18% delle azioni in circolazione – ha deciso di votare a favore dell’accordo.Assumendo che tutte le condizioni previste dall’accordo siano soddisfatte, la società prevede che l’operazione si concluda nella seconda metà del 2021. In caso di perfezionamento dell’operazione, le azioni ordinarie di Cloudera saranno rimosse dalla quotazione al New York Stock Exchange. LEGGI TUTTO