12 Ottobre 2021

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    TLC, Mediobanca: settore mondiale in ripresa. Europa e Italia ancora al palo

    (Teleborsa) – Nel primo semestre 2021 il fatturato aggregato dei 27 principali operatori mondiali del settore telecomunicazioni ha invertito la rotta rispetto alla crisi pandemica (+4,8% rispetto al primo semestre 2020) portandosi a 555,5 miliardi di euro, grazie soprattutto alla crescita dell’8,5% dell’Asia & Pacifico (236,1 miliardi di euro) alimentata in particolar modo dalle società cinesi (+12,7%). Positivi i dati delle Americhe (+4,5% a 168 miliardi di euro), mentre l’Europa rimane al palo (-0,5% a 151,4 miliardi di euro). È quanto emerge dall’indagine annuale dell’Area Studi Mediobanca sui 27 maggiori gruppi mondiali del settore delle telecomunicazioni.In Europa, Deutsche Telekom domina la classifica con ricavi nel primo semestre 2021 pari a 53 miliardi di euro (+1,2% sui primi sei mesi del 2020, su base omogenea), seguita da Vodafone con 22,3 miliardi di euro (+2,3%), Orange 20,9 miliardi di euro (+0,5%), Telefònica 20,8 miliardi di euro (-4%), BT Group 11,5 miliardi di euro (-4,8%) e TIM 7,6 miliardi di euro (-2,4%). Nel primo semestre 2021 i ricavi domestici dei principali operatori italiani hanno proseguito il trend calante, scendendo complessivamente dell’1,8%, con la contrazione più ampia per la rete mobile (-5,4%). “L’inasprimento del contesto competitivo e la necessità di nuovi investimenti volti all’implementazione su larga scala del 5G e all’incremento della diffusione della fibra rendono improcrastinabile per il settore l’esigenza di cogliere le opportunità di crescita provenienti dalle nuove tecnologie digitali (tra cui cloud, AI e servizi ict) nel prossimo futuro”, è il commento degli analisti di Mediobanca.Nel 2020 i ricavi aggregati delle 27 principali telco mondiali sono stati pari a 1.080 miliardi di euro, in diminuzione dell’1,9% sul 2019, ma in crescita dell’1,4% rispetto al 2016. Inferiore la performance dei 10 big player europei delle telco, con ricavi diminuiti del 7% rispetto al 2016. AT&T (140 miliardi di euro nel 2020) guida la classifica mondiale per ricavi che vede nelle prime 17 posizioni 7 gruppi asiatici e 6 europei (con TIM 17esima). Seguono Verizon (104,5 miliardi di euro) e Deutsche Telekom (101 miliardi di euro). “Lo scorporo di Warner Media da parte della AT&T e la cessione di Aol e Yahoo da parte di Verizon nel 2021 sanciscono la possibile fine dell’idillio nella convergenza tra le telco e la produzione di contenuti, con gli accordi di distribuzione tra i due settori che divengono ora la strada più percorsa”, si legge nel rapporto.Diminuiscono ovunque i ricavi della telefonia in Europa. Il primo mercato è quello tedesco con ricavi per 57 miliardi di euro (-0,8% sul 2019), seguito dallo UK (35,1 miliardi di euro esclusa la vendita di apparati i cui importi non sono disponibili; -1,8%) e Francia (35,2 miliardi di euro; -0,4%). Spagna e Italia si contendono la 4° piazza in Europa con, rispettivamente, 28,8 miliardi di euro (-3,8%) e 28,6 miliardi di euro (-4,8%). L’Italia registra la maggiore contrazione dei ricavi tra il 2016 e il 2020 (-10,3%). La redditività industriale è rimasta stabile tra il 2016 e il 2020 con l’EBIT margin a quota 14,8%. Per le telco europee l’EBIT margin, sebbene in miglioramento di 120 b.p., è inferiore e pari al 12,8%, “a causa della forte concorrenza degli ultimi anni, come si evince dai prezzi in continua flessione dei principali servizi, specialmente in Italia”, sottolinea Mediobanca.Per quanto riguarda la performance dei principali operatori in Italia nel 2020, TIM (business unit italiana) è prima per fatturato (12 miliardi di euro; -8,4% sul 2019) davanti a Vodafone (5,1 miliardi di euro ; -9,4%), Wind Tre (4,9 miliardi di euro ; -3,7%) e Fastweb (2,3 miliardi di euro; +3,6%), con Iliad in 5° posizione (0,7 miliardi di euro; +58,3%). Il rapporto evidenzia che escludendo le start-up (Iliad e Open Fiber) e le più piccole Eolo, PosteMobile e Linkem, “nel quinquennio Fastweb è l’unica a crescere (+28%), con investimenti industriali superiori alla media italiana”. Wind Tre è l’operatore con l’EBIT margin più elevato (17,4%) seguito da BT Italia (16,6%) e TIM (13,4%), con gli utili di Wind Tre in spolvero (+414%) “grazie ai minori interessi passivi iscritti a bilancio dopo la ristrutturazione dell’indebitamento realizzata nel 2019”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street cauta in avvio. Countdown per la stagione delle trimestrali

    (Teleborsa) – Avvio prudente per la borsa di Wall Street con gli investitori che si preparano intanto a valutare le prime trimestrali. La stagione parte domani con JPMorgan e BlackRock, giovedì sarà la volta di Bank of America, Morgan Stanley e Citigroup, e venerdì Goldman Sachs. Sul fronte macroeconomico, la giornata odierna è priva di spunti significativi. Domani si avrà invece un aggiornamento sull’andamento dell’inflazione e l’MBA pubblicherà i dati sulle richieste di mutui agli istituti di credito. Sulle prime rilevazioni, il Dow Jones si attesta a 34.540 punti, mentre, al contrario, l’S&P-500 procede a piccoli passi, avanzando a 4.370 punti. Leggermente positivo il Nasdaq 100 (+0,26%); senza direzione l’S&P 100 (+0,13%).In luce sul listino nordamericano S&P 500 il comparto beni di consumo secondari.In cima alla classifica dei colossi americani componenti il Dow Jones, Nike (+1,94%), Salesforce.Com (+1,86%), Coca Cola (+0,74%) e Home Depot (+0,73%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Honeywell International, che prosegue le contrattazioni a -7,23%.Giornata fiacca per JP Morgan, che segna un calo dello 0,75%.Piccola perdita per Cisco Systems, che scambia con un -0,73%.Tentenna Verizon Communication, che cede lo 0,66%.Al top tra i colossi tecnologici di Wall Street, si posizionano Wynn Resorts (+3,10%), Moderna (+3,10%), Tesla Motors (+2,02%) e Illumina (+1,80%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Citrix Systems, che continua la seduta con -3,11%.Charter Communications scende dell’1,37%.Calo deciso per Electronic Arts, che segna un -1,28%.Sotto pressione Facebook, con un forte ribasso dell’1,07%. LEGGI TUTTO

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    Commissione Ue, lanciato il primo green bond da 12 miliardi: risposta da record, ordini per più di 135 miliardi

    (Teleborsa) – Grande risposta di ordini all’emissione da parte della Commissione Ue del suo primo green bond a lungo termine. L’emissione – da 12 miliardi di euro e con durata 15 anni – ha infatti ricevuto domande per oltre 135 miliardi. Si tratta della prima tranche del programma Ue da 250 miliardi di euro di vendite di obbligazioni verdi, pari al 30% dell’emissione totale di Next Generation Eu, entro il 2026. Il successo del bond consentirà alla Ue di risparmiare sugli interessi: la grande domanda, infatti, permetterà di collocare il titolo con un rendimento inferiore rispetto a quanto previsto inizialmente a Bruxelles.La Commissione ha fissato quattro requisiti chiave per le obbligazioni verdi. Il primo riguarda l’allineamento alla tassonomia: i fondi raccolti dal prestito saranno interamente destinati a progetti allineati alla classificazione comune dell’Ue delle attività economiche che possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale. Altro punto riguarda la piena trasparenza sull’allocazione dei proventi delle obbligazioni attraverso requisiti di rendicontazione dettagliati. Tutti i green bond europei, inoltro, devono essere controllati da un revisore esterno per garantire la conformità al regolamento e l’allineamento tassonomico dei progetti finanziati. Infine, tutti i revisori esterni che forniscono servizi agli emittenti di obbligazioni verdi europee devono essere registrati e controllati dall’ESMA, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati. Per tali ragioni gli Stati membri che incasseranno le quote di risorse destinate ai propri Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) dovranno rendicontare alla Commissione Ue le spese green effettuate. La rendicontazione ruoterà intorno a nove categorie, incluse energia pulita, efficienza energetica e trasporti puliti. L’operazione è stata condotta da BofA, Credit Agricole, Deutsche Bank, Nomura e Td Securities. LEGGI TUTTO

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    Anima, UBS consiglia buy dopo dati raccolta settembre

    (Teleborsa) – Brillante rialzo per Anima Holding, che lievita in modo prepotente, con un guadagno del 2,97%.A fare da assist alle azioni contribuisce la promozione giunta dagli analisti di UBS dopo che nei giorni scorsi Anima ha diffuso i positivi dati sulla raccolta di settembre. Gli esperti dell’ufficio studi hanno portato il giudizio a “buy” dal precedente “neutral” ed allo stesso tempo hanno alzato il target price a 5,30 euro da 4,50.L’analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista del principale asset manager indipendente in Italia più pronunciata rispetto all’andamento del FTSE Italia All-Share. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.L’analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva di Anima Holding. Sebbene il breve periodo mette in risalto un allentamento della linea rialzista al test del top 4,459 Euro. Primo supporto visto a 4,329. Tecnicamente si prevede uno sviluppo negativo in tempi brevi verso il supporto 4,249. LEGGI TUTTO

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    G20 Commercio, Dombrovskis: con Di Maio fatto il punto sul PNRR dell'Italia

    (Teleborsa) – “Lieto di incontrare Luigi Di Maio per una discussione completa sui temi cruciali del commercio, inclusi gli sviluppi negli accordi di libero scambio” e “abbiamo fatto il punto sull’implementazione del PNRR italiano”, ha scritto il commissario europeo al Commercio Valdis Dombrovskis su Twitter da Sorrento, dove partecipa al G20 Trade. E poi in italiano: “Grazie per aver ospitato questa riunione nella bellissima Sorrento!”.Dombrovskis ha incontrato anche la rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti Katherine Tai “per continuare le discussioni su una soluzione in merito ai dazi su acciaio e alluminio voluti da Trump”. “Il lavoro continua”, ha aggiunto il vicepresidente della Commissione europea, sottolineando di aver discusso anche della ministeriale del WTO.Nella cornice di Sorrento, l’India ha chiesto al G20 di rinunciare ai diritti di proprietà intellettuale per motivi umanitari per assicurare un “accesso equo ai vaccini” e di smantellare le nuove barriere commerciali, come la differenziazione tra i diversi vaccini o i passaporti Covid ai fine di garantire la fornitura di servizi essenziali. Lo riferisce l’Hindustan Times, citando l’intervento del ministro per il Commercio indiano Piyush Goyal.Il politico indiano ha anche detto che il riconoscimento italiano del vaccino Covishield per i viaggi “riflette il rafforzamento delle relazioni bilaterali” tra i due Paesi. Il 23 settembre scorso il ministero della Salute italiano ha infatti riconosciuto come validi ai fini del Green Pass i vaccini anti-Covid cosiddetti equivalenti, come appunto il Covishield prodotto dal Serum Institute indiano su licenza di AstraZeneca.L’esponente britannica al G20 ha invece posto l’attenzione sul rispetto della concorrenza nel commercio globale. “Non permetteremo che le imprese britanniche che rispettano le regole vengano danneggiate e indebolite dalle pratiche distorsive del mercato di altri Paesi”, ha detto il segretario di Stato britannico al commercio internazionale, Anne-Marie Trevelyan. La ministra ha detto che verranno presi di mira in particolare i sussidi di Stato “dannosi e distorsivi”, senza tuttavia citare direttamente la Cina. “L’incontro di oggi – ha aggiunto – è una grande opportunità per riunire i partner del G20 e costruire alleanze in grado di difendere il sistema commerciale globale e contribuire a portarlo nel XXI secolo”. LEGGI TUTTO

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    Petroliferi in calo seguono debolezza prezzi greggio

    (Teleborsa) – Si muovono al ribasso i titoli petroliferi a Piazza Affari seguendo la performance negativa delle quotazioni di greggio. I prezzi dell’oro nero, infatti, dopo varie sedute al rialzo in scia alla grande domanda di energia a livello globale, scivolano su prese di profitto. I future sul Brent di dicembre perdono lo 0,20% a 83,4 dollari al barile mentre i derivati sul West Texas Intermediate (WTI) di novembre scambiano in calo dello 0,29% a 80,29 dollari al barile. Entrambi i future sono in rialzo di oltre il 60% da inizio anno e del 15% nell’ultimo mese.Tra i player del comparto, Tenaris sta cedendo l’1,63% mentre Eni segna una flessione dello 0,50%. Sul titolo del cane a sei zampe gli analisti di Morgan Stanley confermano la raccomandazione “overweight” ed alzano il target price a 14,70 euro dai 13,30 precedenti.(Foto: © Aleksandr Prokopenko / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Green pass su lavoro, Orlando allontana le tensioni

    (Teleborsa) – “Stiamo facendo incontri tecnici per prevenire i problemi che sicuramente si possono presentare, io credo che dobbiamo procedere con grande determinazione, disponibilità al dialogo e anche capacità di aggiustare strada facendo un meccanismo che non ha precedenti”. Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a chi gli chiedeva, a margine di un evento a Milano, se il Governo temesse il caos che potrebbe esserci nelle aziende venerdì 15 ottobre, giorno di entrata in vigore del green pass nei luoghi di lavoro.Sull’eventualità di possibili tensioni: “Noi non abbiamo mai sottovaluto le tensioni, credo che questo implichi una capacità di promuovere un sovrappiù di dialogo”. “Nelle piazze, nelle manifestazioni bisogna saper guardare anche all’elemento di malessere, di stress che si è determinato in qualche modo nella società italiana nei mesi della pandemia. Quello che va detto con molta nettezza – ha sottolineato – è che che vanno sconfitti tutti coloro che provano a manipolare e strumentalizzare quel malessere sia con una matrice ideologica sia con una matrice anti-scientifica e complottista. La preoccupazione non può cancellare una direzione di marcia che sta dando buoni risultati nel contrasto alla pandemia, migliori di altri paesi europei”.Quanto all’estensione o meno della durata del tampone a 72 ore “non è una valutazione che deve fare la politica”. “Credo che sia stravagante – ha spiegato Orlando – è come se noi decidiamo con una norma di dire che la febbre non è più a 36,5 ma a 39 la gente non sente più i sintomi, noi siamo di fronte a al fatto che o il tampone vale per 48 ore o per 72, ma non può essere oggetto di discussione politica. Se nelle 24 ore successive il tampone non e’ piu’ valido vuol dire che non certifica più niente. Bisognerebbe lasciare agli ambiti tecnici lo spazio che e’ proprio”.Commentando il Premio Nobel nel segno dell’economia sociale, assegnato ieri, Orlando ha parlato di “segnale molto importante, sicuramente la questione del salario minimo credo che sia un tema che dovremmo affrontare”. “La mia preoccupazione è sempre stata quella di coniugare questo strumento agli strumenti della contrattazione che nel nostro paese hanno garantito in alcuni contesti una difesa dei livelli salariali evitare che questi due strumenti entrino in contrapposizione, ma sicuramente il salario minimo è uno strumento in più che può aiutare a difendere la capacità salariale dei lavoratori”. “C’è una direttiva europea che l’Italia sostiene sulla quale muoverci anche per armonizzare e contrastare forme di dumping salariale – ha spiegato il Ministro – dopodichè io credo che col dialogo sociale si possono valutare i passaggi attraverso i quali introdurre strumenti che vanno in questa direzione. I prossimi mesi saranno assolutamente importanti per fare un passo avanti”. LEGGI TUTTO

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    Sanlorenzo, Intesa Sanpaolo alza il target price

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha rivisto il prezzo obiettivo su Avio, operatore della nautica di lusso quotato sul segmento STAR di Borsa Italiana, portandolo da 34 euro a 36,1 euro e confermando il proprio giudizio sul titolo ad “add”. Gli analisti della banca ritengono che “i recenti sviluppi del business e l’afflusso di ordini dovrebbero contribuire ad aumentare la visibilità degli utili per il 2022”. Inoltre, “il lancio di nuovi prodotti, la graduale riduzione del divario di prezzo rispetto ai concorrenti nella sua divisione superyacht e il buon potere di determinazione dei prezzi dovrebbero rappresentare un solido terreno per la crescita del fatturato e della redditività nei prossimi 2-3 anni”. LEGGI TUTTO