2 Novembre 2021

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    Rivian punta a maxi-IPO da 8,4 miliardi nonostante ricavi quasi nulli

    (Teleborsa) – Rivian Automotive, produttore statunitense di pick-up elettrici che ha Amazon tra i suoi più grandi investitori, punta a raccogliere fino a 8,4 miliardi di dollari in un’offerta pubblica iniziale (IPO) che potrebbe valutare la società fino a 53 miliardi di dollari. Rivian ha affermato che prevede di vendere 135 milioni di azioni per 57-62 dollari ciascuna, secondo una comunicazione alla Securities and Exchange Commission (SEC). Quella della startup con sede a Irvine (California) potrebbe essere una delle più grandi IPO a Wall Street degli ultimi 10 anni. Secondo i dati di Dealogic sono solo tre le società che dal 20211 a oggi hanno ottenuto più di 8 miliardi di dollari al loro ingresso sulla Borsa americana: Meta Platforms (16 miliardi nel 2012), Alibaba (25 miliardi nel 2014) e Uber (8,1 miliardi nel 2019).La maxi-valutazione – Rivian avrebbe una capitalizzazione maggiore di Ferrari e appena inferiore a Honda – arriverà nonostante la società non abbia praticamente consegnato nessun veicolo. Le prime consegne ai clienti sono infatti iniziate il mese scorso e la stessa società, sempre nella comunicazione alla SEC, ammette di avere “una storia operativa estremamente limitata” e fino ad oggi di non avere “generato entrate materiali dalle vendite dei veicoli o altri prodotti e servizi”. Tra chi guadagnerà di più nella quotazione in Borsa ci saranno Amazon, che detiene una quota di poco inferiore al 20% nella società, e Ford, che detiene il 5%.Nel mercato consumer, Rivian Automotive ha lanciato il veicolo di prima generazione R1T, un pick-up a cinque posti a due file, con prime consegne a settembre 2021. Ha inoltre in programma di lanciare e iniziare le consegne ai clienti per l’R1S, un SUV a tre file per sette passeggeri, nel dicembre 2021 (a seguito del completamento della convalida del veicolo e di tutti i test richiesti). Nel mercato commerciale, prevede di lanciare l’Electric Delivery Van, progettato e realizzato in collaborazione con Amazon, il primo cliente commerciale della startup. Amazon ha già ordinato 100.000 veicoli a livello globale.L’azienda dichiara di aver ricevuto, al 30 settembre 2021, circa 48.390 preordini R1T e R1S negli Stati Uniti e in Canada da parte di clienti che hanno pagato ciascuno un deposito annullabile e completamente rimborsabile di 1.000 dollari. Al 31 ottobre, Rivian aveva prodotto 180 R1T e ne aveva consegnati 156. Intende produrre circa 1.200 R1T e 25 R1S e consegnare circa 1.000 R1T e 15 R1S entro la fine dell’anno.Rivian Automotive, sempre nel documento alla SEC, sottolinea di “aspettarsi di sostenere spese significative e perdite continue per il prossimo futuro”. Per gli anni chiusi al 31 dicembre 2019 e 2020, ha registrato una perdita netta, rispettivamente, di 426 milioni di dollari e 1 miliardo di dollari, a causa degli investimenti nello sviluppo del prodotto e nel lancio dei primi veicoli nel settembre 2021. Nei primi sei mesi del 2021, Rivian ha registrato una perdita netta di 994 milioni di dollari, rispetto a una perdita di 377 milioni nello stesso periodo dell’anno precedente. Per il trimestre conclusosi il 30 settembre, il produttore di veicoli elettrici prevede una perdita netta fino a 1,28 miliardi di dollari, a causa dei costi associati all’inizio della produzione della R1T. LEGGI TUTTO

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    Covid, oltre 5 milioni di morti (ufficiali) nel mondo

    (Teleborsa) – Superata ufficialmente la soglia di cinque milioni di vittime nel mondo per Covid. E’ quanto mettono nero su bianco i dati della Johns Hopkins University, stando ai quali fino a questa mattina i decessi legati al nuovo coronavirus nei cinque continenti sono stati, per la precisione, 5.005.638, di cui 394.229 negli ultimi 28 giorni.Il bilancio, che tiene conto dei decessi registrati dalle autorità sanitarie nazionali, rappresenta solo una parte dei decessi effettivamente legati al coronavirus.Infatti, avverte l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) proprio perché le stime “certe” dell’impatto del morbo sulla popolazione mondiale si basano esclusivamente sui numeri forniti dalle autorità sanitarie di ogni singolo paese, è assai probabile – se non certo – che il bilancio “reale” della pandemia possa essere due o tre volte maggiore di quello che finora è stato possibile aggiornare. Guardando alla situazione nel nostro Paese, per quanto ad oggi siano ancora sotto controllo, la curva dei contagi è tornata a salire. “La curva dei contagi risale. Il green pass ci serve. Prorogare lo stato d’emergenza? Decideremo a ridosso della scadenza”. A tratteggiare il possibile scenario è Roberto Speranza, ministro della Salute, a Mezz’ora in più rispondendo alle domande sul quadro attuale della pandemia, sulle misure adottate e su quelle che – come lo stato d’emergenza – sono in scadenza a fine anno ma, sembra proprio che, alla luce dei numeri, potrebbero essere prorogate. LEGGI TUTTO

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    Immobiliare, Starwood Capital investe nella crescita di Casafari

    (Teleborsa) – La società di private equity Starwood Capital Group investe in CASAFARI, per alimentare il rafforzamento del network di annunci immobiliari in Europa, che collega più di 20.000 professionisti del real estate a 125 milioni di annunci immobiliari. CASAFARI ha quindi esteso il suo round di Serie A a 20 milioni di dollari, includendo un investimento strategico da parte di un affiliato di Starwood Capital Group.Il nuovo finanziamento alimenterà gli investimenti nella scienza dei dati, nel prodotto e nelle capacità di ingegneria. Il capitale fresco sarà usato anche per espandere le operazioni in Germania a gennaio 2022 e lanciare le Portfolio Solutions, il nuovo servizio dei CASAFARI che permette agli investitori istituzionali di costruire i loro portafogli su misura di case in affitto unifamiliari. “Il network di dati immobiliari di CASAFARI semplifica l’analisi di una vasta gamma di fonti di dati frammentati, consentendo agli investitori di trovare in modo efficiente case unifamiliari su larga scala”, ha spiegato Leander McCormick-Goodhart, vicepresidente di Starwood Capital. “Affrontiamo il caos e l’asimmetria informativa nel settore immobiliare attraverso un ecosistema organizzato ed efficiente abilitato dalla nostra tecnologia dati proprietaria e dall’AI”, spiega Mila Suharev, Co-CEO, Product and Data di CASAFARI, mentre il Ceo fondatore Nils Henning anticipa che il nuovo servizio Portfolio Solutions “si è già assicurato mandati per più di 250 milioni di dollari da investire in singole unità in affitto a lungo termine”.(Foto: Gerd Altmann / Pixabay) LEGGI TUTTO

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    Future USA poco mossi dopo i nuovi record

    (Teleborsa) – Dopo una prima seduta di settimana in cui i tre principali indici hanno aggiornato i loro record, i future USA indicano che il mercato americano dovrebbe aprire la giornata vicino alla parità. L’attenzione degli investitori rimane sulla stagione delle trimestrali e sul meeting della Federal Reserve di questa settimana, in cui dovrebbe essere annunciato l’avvio del tapering, ovvero il graduale rallentamento degli acquisti di asset su larga scala.Il contratto sul Dow Jones guadagna lo 0,11% a 35.955 punti, mentre quello sullo S&P 500 mostra un rialzo dello 0,05% a 4.616 punti. Il derivato sul Nasdaq segna un -0,16% a 15.879 punti.Sul fronte macroeconomico, la giornata è priva di dati significativi. Domani sarà invece una giornata più ricca di informazioni, con l’Automated Data Processing (ADP) che diffonde il numero degli occupati nel settore privato in USA e Markit Economics che pubblica il Purchasing Managers Index (PMI), tra le altre cose.Tra i titoli sotto osservazione ci sono Pfizer (ha rivisto al rialzo l’outlook dopo i nuovi contratti per la fornitura del vaccino anticovid), Tesla (il CEO Musk ha detto che non ha ancora siglato il maxi-contratto con il colosso dell’autonoleggio Hertz), Under Armour (utili migliori delle attese e revisione al rialzo della guidance), Generac (trimestrale in chiaroscuro e annuncio dell’acquisizione di Ecobee), DuPont (trimestrale in chiaroscuro e annuncio dell’acquisizione di Rogers). LEGGI TUTTO

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    Clima, la Cina aumenta ancora la produzione di carbone: +1,1 milioni di tonnellate al giorno

    (Teleborsa) – La Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc), la massima autorità di Pechino impegnata nella pianificazione economica, ha fatto sapere che la Cina ha aumentato la produzione giornaliera di carbone di oltre un milione di tonnellate negli sforzi per allentare la crisi energetica. La produzione media giornaliera di carbone è salita così a più di 11,5 milioni di tonnellate dalla metà di ottobre, con un aumento di 1,1 milioni di tonnellate rispetto alla fine di settembre. La notizia è arrivata mentre a Glasgow, nella cornice della COP26, i leader mondiali sono impegnati nei colloqui sul clima per scongiurare gli effetti del global warming. Quello del carbone è infatti uno degli aspetti più spinosi delle trattative in corso in Scozia. Da un lato ci sono le economie più sviluppate occidentali – Ue in testa – che chiedono un percorso chiaro per il phase out dal combustibile fossile più impattante in termini di emissioni di gas climalteranti, dall’altro le economie emergenti – guidati dalla Cina, appunto, e l’India – che invece fanno più fatica a sostituirlo con fonti energetiche alternative visto il grande peso che ha nella loro crescita economica.Xi Jinping non è andato a Glasgow. Il presidente cinese non viaggia all’estero da quasi due anni per via delle forti restrizioni legate alla pandemia in vigore in Cina ma in questo caso la giustificazione si lega a doppio nodo alla strategia della cosiddetta “sedia vuota”: un chiaro messaggio ai leader occidentali nel sottolineare che la transizione ecologica in Cina procederà a ritmi determinati solo da Pechino e dalle sue necessità economiche. Il presidente cinese ha inviato alla COP26 una lettera in cui ha ribadito inoltre che i Paesi sviluppati “non solo devono fare di più, ma devono fornire anche sostegno ai Paesi in via di sviluppo”.L’enorme ricorso della Cina all’uso del carbone delle ultime settimane è dovuto alla forte crisi energetica – superiore anche a quella che si sta registrando in Europa – che ha colpito il gigante asiatico con la ripresa post Covid. Il solo incremento di produzione registrato per far fronte alla penuria di energia è superiore all’estrazione annuale di carbone in Europa occidentale. La Cina oggi è la più grande fonte di emissioni annuali di emissioni climalteranti con una quota pari al 28% del totale globale.(Foto: © Artur Nyk/123RF) LEGGI TUTTO

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    Scuola, in arrivo nuove regole: quando scatta la quarantena?

    (Teleborsa) – “Tra oggi e domani sarà approvato dal Governo il nuovo protocollo per la scuola”: lo ha detto il sottosegretario della Salute, Andrea Costa, a 24 Mattino su Radio 24. L’obiettivo, ha aggiunto, “è mantenere la scuola in presenza limitando al minimo la DAD.”Credo sia stato giusto introdurre il parametro per chi si è vaccinato. Questo è un protocollo che prevede diversi casi e fa scattare la didattica a distanza solo in caso di tre persone positive in una classe, la quarantena automatica dopo un solo caso non scatta più. E’ troppo importante per i nostri ragazzi svolgere l’attività didattica in presenza”.La novità più importante che verrebbe introdotta con il protocollo dovrebbe essere la “sorveglianza con testing” con un solo caso positivo. La quarantena per tutta la classe verrebbe prescritta solamente in presenza di tre casi positivi.Sulla proroga dello stato di emergenza, Costa ha detto: “faremo le dovute valutazioni al momento opportuno, ora dobbiamo continuare nell’opera di convincimento, poi valuteremo entro fine anno quale sarà il quadro, quale sarà la percentuale di vaccinati raggiunta. Noi abbiamo l’obiettivo di raggiungere il 90% dei vaccinati perché siamo consapevoli che questa percentuale ci permetterebbe una gestione migliore della pandemia e ci permetterebbe di valutare un allentamento delle misure restrittive qualora questa percentuale non arrivasse dovremmo fare altri tipi di riflessione”.Intanto, la curva dei contagi continua a crescere nel nostro Paese facendo registrare un raddoppio di positività nel giro di tre settimane. Anche per non perdere il vantaggio di una buona copertura vaccinale l’esecutivo sta pensando ad una proroga del Green pass, almeno fino a marzo e, contestualmente, all’estensione dello Stato di emergenza, con il quale confermare struttura commissariale, protocolli di sicurezza, come distanziamento e mascherine, smart working e tutte quelle norme e agevolazioni collegate all’emergenza pandemia. L’inverno che è alle porte potrebbe comunque essere l'”ultima battaglia” per vincere la guerra al virus, ha detto oggi il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco. LEGGI TUTTO

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    Pfizer alza le stime: ricavi da vaccino per 36 miliardi di dollari nel 2021

    (Teleborsa) – L’azienda farmaceutica statunitense Pfizer si aspetta ricavi per 36 miliardi di dollari dal suo vaccino contro la Covid-19 (Comirnaty) nel 2021, contro una stima precedente per 33,5 miliardi di dollari, grazie ai nuovi contratti di fornitura siglati negli scorsi mesi. Lo ha comunicato all’interno della nota che riporta i risultati finanziari per il terzo trimestre 2021, alla luce dei quali ha aumentato le previsioni per l’intero anno per i ricavi e l’utile per azione. Ora Pfizer si attende ricavi compresi tra 81 e 82 miliardi di dollari nell’esercizio (in precedenza tra 78 e 80 miliardi) e un utile per azione diluito rettificato da 4,13 a 4,18 dollari (in precedenza tra 3,95 e 4,05).”Continuo a essere molto soddisfatto dell’andamento della nostra attività nel 2021, inclusi ed esclusi i contributi significativi di Comirnaty ai nostri risultati – ha detto il CFO Frank D’Amelio – Oltre ad aumentare le nostre aspettative per i ricavi e per l’utile per azione (EPS) rettificato includendo Comirnaty, stiamo anche aumentando il punto medio del nostro intervallo di guidance per l’EPS rettificato escluso il contributo del vaccino per il secondo trimestre consecutivo, a dimostrazione della nostra capacità di attuare le nostre strategie più ampie al di là del vaccino”.I ricavi del terzo trimestre 2021 sono stati di 24 miliardi di dollari, in crescita del 134% rispetto allo stesso periodo del 2020. Escludendo il vaccino contro la Covid-19, i ricavi sono cresciuti del 7% a 11,1 miliardi di dollari. Il vaccino ha quindi generato vendite per 13 miliardi di dollari nel trimestre, contro aspettative per 10,88 miliardi di dollari (secondo dati Refinitiv). L’utile per azione diluito nel periodo è stato di 1,42 dollari, quello diluito rettificato di 1,34 dollari (contro, rispettivamente, 0,26 dollari e 0,59 dollari nello stesso periodo del 2020). LEGGI TUTTO

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    Iveco Group ha definito la nuova struttura organizzativa e il team di leadership

    (Teleborsa) – Nell’ambito di una revisione della struttura strategica del gruppo, CNH Industrial ha annunciato la struttura organizzativa del futuro Iveco Group, dove verranno concentrate le attività On-Highway del gruppo con uno spin-off. Come già annunciato, sarà il CEO designato Gerrit Marx a guidare la nuova società, che sarà quotata in borsa e che inizierà a operare in maniera indipendente agli inizi del 2022.L’organizzazione di Iveco Group è stata modellata sulla base delle Business Unit, che riuniscono le seguenti attività con i rispettivi marchi: Truck, ovvero veicoli commerciali (IVECO); Bus, ovvero autobus e bus granturismo (IVECO BUS, HEULIEZ); Powertrain, ovvero motori, trasmissioni e relative tecnologie (FPT Industrial); Defence Vehicles & ASTRA; Firefighting, ovvero veicoli antincendio (Magirus); Financial Services, ovvero servizi finanziari (IVECO CAPITAL).”Mettendo in campo questa struttura, poniamo le basi per intraprendere un nuovo entusiasmante percorso – ha dichiarato Gerrit Marx, CEO designato di Iveco Group – Questa organizzazione assicura chiarezza fin dall’inizio e a partire dal Vertice, ponendo il cliente al centro di tutto il nostro agire e permettendo a una squadra altamente qualificata di operare secondo ruoli e responsabilità ben definiti, favorendo le sinergie interne e la complementarietà”.Le Funzioni di Supporto e Industriali, ovvero Finance, Operations, Technology & Digital, Human Resources & ICT, forniranno soluzioni pratiche ed efficienti che consentiranno alle Business Unit di operare in modo rapido ed efficace. Le Funzioni Corporate garantiranno il livello appropriato di supporto specifico nelle aree Legal & Compliance, Institutional Relations & Sustainability, Communications e Internal Audit.”Per come è concepita, la struttura produrrà positivi effetti a cascata su tutti i livelli dell’organizzazione, favorendo una più forte focalizzazione sugli obiettivi chiave di business e individuando gli strumenti migliori per servire i nostri clienti, collaborare con i nostri partner e premiare i nostri azionisti”, ha aggiunto Marx. LEGGI TUTTO