5 Novembre 2021

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    Sisal, completa scissione propedeutica a quotazione in Borsa

    (Teleborsa) – Sisal ha comunicato che è stato sottoscritto l’atto di scissione di Sisal S.p.A., in favore della società di nuova costituzione SG2 S.p.A., costituita per effetto della scissione, alla quale è stata trasferita la partecipazione azionaria pari al 70% in Mooney Group S.p.A. (già SisalPay S.p.A.). È stata quindi completata l’operazione di riorganizzazione societaria finalizzata alla separazione delle attività di gaming, che resteranno sotto Sisal, da quelle relative al settore dei servizi di pagamento, dato che la partecipazione in Mooney Group S.p.A. non farà più parte del perimetro di Sisal. L’operazione è propedeutica alla quotazione di Sisal a Piazza Affari, annunciata il mese scorso e prevista nei prossimi mesi.Al netto della partecipazione in Mooney Group S.p.A., nel 2019 Sisal ha realizzato ricavi totali per 654,8 milioni di euro e un EBITDA di 200,6 milioni, mentre nel 2020 i ricavi totali sono stati pari a 523,8 milioni di euro e l’EBITDA pari a 176,3 milioni (l’esercizio è stato pesantemente impattato dalla pandemia). Nel primo semestre 2021, Sisal ha registrato ricavi totali consolidati pari a 263,6 milioni di euro (+26,2% rispetto al primo semestre 2020) e un EBITDA consolidato di 99,5 milioni di euro (+49,2%). La Posizione Finanziaria Netta (PFN) al 30 giugno 2021 è pari a 192,9 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai 202,3 milioni al 31 dicembre 2020. LEGGI TUTTO

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    Dopo Walmart, anche Kroger colpita da annuncio falso su criptovalute

    (Teleborsa) – Kroger, una delle più grandi catene di supermercati degli Stati Uniti, è stata vittima di un altro annuncio falso riguardante l’accettazione di criptovalute da parte di una grande società del commercio al dettaglio. Kroger ha dichiarato che un comunicato stampa in cui affermava di accettare Bitcoin Cash (un cryptoasset differente dal ben più noto e valutato Bitcoin) durante le festività natalizie è “fraudolento”.Il comunicato è apparso sulla sezione Investor Relations del sito di Kroger ed è stato successivamente cancellato. La comunicazione è apparsa prima su PRNewswire, un servizio utilizzato da molte grandi aziende per diffondere i comunicati stampa, e il sito di Kroger lo ha automaticamente rilanciato, ha detto un portavoce di Kroger.A settembre era stata Walmart, la più grande catena al mondo nel canale della grande distribuzione organizzata, ad essere colpita da una bufala simile. In quel caso il comunicato falso era stato pubblicato su GlobeNewswire, un servizio simile a PRNewswire; affermava che la multinazionale statunitense aveva stretto una partnership con la criptovaluta Litecoin.(Foto: © Wit Olszewski / 123RF) LEGGI TUTTO

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    COIMA RES, utili e liquidità in aumento al 30 settembre 2021

    (Teleborsa) – COIMA RES, società immobiliare quotata su Euronext Milan, ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con un EBITDA aumentato del 64,4% a 38,2 milioni di euro, principalmente per effetto del risultato da cessione dell’immobile Sarca. L’utile netto è in crescita di oltre il 100% a 25,7 milioni di euro per effetto di maggiori variazioni positive di fair value registrate nel primo semestre del 2021 e del risultato netto della cessione dell’immobile Sarca.Al 30 settembre 2021, il portafoglio di COIMA RES è costituito da 8 complessi immobiliari principalmente ad uso ufficio situati a Milano e 58 filiali bancarie situate nel Nord e Centro Italia. Il portafoglio ha un valore complessivo di 646,1 milioni di euro (su base pro-quota) di cui il 91% è a Milano.”La posizione patrimoniale e finanziaria di COIMA RES si è ulteriormente rafforzata grazie ai solidi risultati ottenuti anche beneficiando della plusvalenza del 36% dell’immobile di viale Sarca a Milano che ha incrementato la liquidità disponibile ad oltre 90 milioni – ha commentato Manfredi Catella, fondatore e amministratore delegato di COIMA RES – In prospettiva avvieremo il programma di valorizzazione del portafoglio di sviluppo e proseguiremo la vendita degli asset maturi”.La performance operativa da inizio anno ad oggi (in particolare in termini di incasso dei canoni) e la maggior visibilità attuale (rispetto a tre mesi fa) dell’attività attesa da oggi a fine anno, permette a COIMA RES di aumentare del 5% la guidance per l’anno 2021 in termini di EPRA Earnings per azione portandola a 0,42 euro (dalla precedente guidance pari a 0,40 euro pubblicata il 29 luglio 2021).Il CdA di COIMA RES ha deliberato di distribuire ai soci un acconto dividendo relativo all’esercizio 2021 pari a 0,10 euro per azione (per complessivi 3.610.655,80 euro), in linea con l’acconto dividendo relativo all’esercizio 2020, con data di stacco il 15 novembre 2021, record date il 16 novembre 2021 e data di pagamento il 17 novembre 2021. LEGGI TUTTO

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    Superbonus, Nomisma: sono 9,4 milioni le famiglie interessate alla misura

    (Teleborsa) – “L’adesione al Superbonus sembra dare segnali di crescita. Sono 9,4 milioni le famiglie interessate alla misura, un dato in crescita rispetto allo scorso Maggio”. È quanto emerge dal 110% Monitor, l’osservatorio di Nomisma che monitora l’andamento degli interventi di riqualificazione energetica e sismica soggetti al Superbonus con l’obiettivo di valutarne le criticità e promuovere modelli di business che ne facilitino l’accessibilità da parte dei cittadini italiani. Attualmente sono 57.664 le asseverazioni registrate all’Enea con un investimento medio di 168.934 euro (condomini e edifici unifamiliari). Si tratta – ha precisato Nomisma – del frutto di un movimento da parte di famiglie e imprese intrapreso mesi fa e che riesce ad arrivare solo ora a compimento, testimoniando una lungaggine procedurale alquanto rilevante. I cantieri già conclusi sono circa 40.000; entro la fine dell’anno ne arriveranno altri 160.000. La maggior parte delle persone che richiedono il Superbonus 110% intende usufruirne per la casa ove vive abitualmente (86% dei casi); in particolare a essere più interessati agli incentivi sono i proprietari di abitazione di grandi condomini con più di 8 appartamenti. Anche se ad oggi i dati ufficiali hanno evidenziato una prevalenza di opere in edifici unifamiliari, in prospettiva gli interventi nei condomini saranno preponderanti. Con riferimento all’avvio dell’iter per accedere al Superbonus Nomisma identifica tre tipologie di utenti: “gli attendisti” (pari a 4.9 milioni di intervistati) che non hanno avviato nessuna iniziativa, “gli esploratori” (pari a 1.6 milioni) che sono in fase di delibera degli interventi, e “gli operativi” (2.9 milioni) che hanno deliberato gli interventi, ma sono in attesa della verifica dei requisiti di base, o hanno avviato i lavori o li hanno terminati. Il pacchetto “chiavi in mano” offerto da un unico ente che segue tutte le fasi di realizzazione dei lavori è la scelta preferita dalla stragrande maggioranza degli interessati (84%). In particolare la quasi totalità (92%) intende rivolgersi a soggetti locali interni alla Regione. In questo contesto si rafforza anche il ruolo dell’amministratore di condominio come promotore dell’iniziativa (a pensarla così è il 42% degli intervistati), sebbene permangano dubbi sull’effettivo impegno di questa figura a causa della scarsa convenienza economica che ne trarrebbe. Gli interventi che verranno eseguiti con gli incentivi Superbonus 110% riguardano per la maggior parte il cappotto dell’edificio (74%), la sostituzione degli infissi con materiali ad alte prestazioni energetiche (66% in forte aumento rispetto ad inizio anno) e la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti (45%). “L’incertezza sulle tempistiche della proroga al 2023 sta generando preoccupazioni tra le famiglie, considerati i 160.000 interventi in arrivo stimati da qui a fine anno e l’ipotesi del Governo di prorogare gli interventi su unifamiliari e plurifamiliari solo alla fine del 2022 – ha dichiarato Marco Marcatili, Responsabile Sviluppo di Nomisma – Permane tra le famiglie la percezione di un’eccessiva complessità della procedura e il timore che non si dimostri realmente a costo zero, riflettendosi anche sulla scelta, per l’84% degli interessati, di optare per un contraente unico, in grado di offrire un pacchetto chiavi in mano. È evidente come l’intenzione delle famiglie si scontri con un’offerta di mercato inadeguata, caratterizzata per il 90% da imprese con un fatturato inferiore al milione di euro”. Le famiglie italiane lamentano quindi una scarsa affidabilità delle imprese di costruzioni e il rischio di speculazioni sui prezzi praticati. Per il 65% degli intervistati le banche non finanziano sufficientemente le imprese di costruzioni e secondo il 55% il Superbonus non è a costo zero, ma richiede un esborso iniziale anche rilevante. L’indagine evidenzia anche un minore consenso sulla possibilità di calibrazione del Superbonus 110% sulla base del reddito. LEGGI TUTTO

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    ENEA, con Enel Green Power nel progetto UE per la produzione pannelli fotovoltaici da riciclo

    (Teleborsa) – Sviluppare soluzioni tecnologiche innovative per massimizzare il recupero di materie prime da pannelli fotovoltaici a fine vita e creare una filiera industriale europea per produrne di nuovi in un’ottica di economia circolare. Questo l’obiettivo del progetto Ue Photorama, finanziato dal programma Horizon2020 con 8,4 milioni di euro, che vede la partecipazione di 13 tra istituti di ricerca e aziende, tra cui Enea ed Enel Green Power (EGP) per l’Italia e l’ente francese CEA nel ruolo di coordinatore.”La tecnologia che svilupperemo grazie a questo progetto permetterà di recuperare dai pannelli a fine vita quasi il 100 per cento dei materiali e con una grado di purezza mai raggiunto prima. Oggi – spiega Massimo Izzi, responsabile per Enea del progetto Photorama e ricercatore del Laboratorio Ingegneria per l’Industria Fotovoltaica – non esiste nessun processo industriale al mondo che sia in grado di fare ciò. Centrare questo obiettivo aiuterebbe l’intera industria solare a compiere un enorme passo in avanti rispetto agli attuali standard di riciclaggio e, soprattutto, a ridurre la dipendenza dell’Europa dalle importazioni di materie prime critiche”.La ricerca Enea – sottolinea l’Agenzia in una nota – sarà focalizzata sull’eco-design dei moduli fotovoltaici per elaborare una tecnica produttiva che renda il pannello facilmente riciclabile in tutti i suoi componenti. Enel Green Power si occuperà di valutare la migliore tecnologia di riciclo dei moduli fotovoltaici e di validare l’utilizzo, nella manifattura di moduli fotovoltaici, di componenti prodotti con le materie prime recuperate, incrementando la circolarità dei moduli della fabbrica 3SUN di Catania. La nuova linea industriale utilizzerà un’innovativa tecnologia di delaminazione che è in grado di separare in modo efficiente le celle solari dalla lastra di vetro, mentre processi chimico-fisici innovativi consentiranno di recuperare tutti i materiali senza ricorrere alle attuali e poco efficienti tecniche di triturazione dei moduli fotovoltaici in cui le celle, la parte pregiata del modulo, finiscono in una catena di recupero di basso valore economico (il cosiddetto down-cycling). Il nuovo processo tecnologico si tradurrà in un “up-cycling” con il recupero di materiali di alto valore (come l’alluminio dal telaio e il vetro e i polimeri dalle lastre) e metalli dallo strato delle celle solari (critici come silicio, indio e gallio, e preziosi come l’argento).”La nuova tecnologia di recupero e riciclaggio – prosegue Izzi – consentirà così l’implementazione di un business case economico rilevante attraverso un’alta percentuale di recupero, superiore al 98% dei materiali fotovoltaici a fine ciclo vita a livello industriale. Allo stato attuale si tratta della percentuale più alta di riciclo che si conosca a livello mondiale”.Nel rapporto “End of Life: Solar Photovoltaic Panels” dell’International Renewable Energy Agency (Irena) si prevede che si passerà da 10 milioni di tonnellate nel 2030, a circa 78 milioni di tonnellate nel 2050 di pannelli disponibili, con i quali sarebbe possibile realizzare oltre 2 miliardi di nuovi pannelli e generare un giro di affari di 15 miliardi di dollari. La gestione del futuro dei moduli fotovoltaici, quindi, può diventare un’opportunità in grado di dare vita a un giro di affari, legato ai componenti recuperabili, di 450 milioni di dollari al 2030. Inoltre, si prevede che la crescita della produzione di elettricità solare raggiungerà una capacità cumulativa di 2.840 GW entro il 2030 e 8.519 GW entro il 2050, che equivale a diciotto volte la capacità globale del 2018. “Sebbene i pannelli fotovoltaici forniscano una generazione di energia a emissioni zero per una durata complessiva di circa 25-30 anni, è fondamentale – evidenza Enea – garantire sempre di più prodotti sostenibili e a basso impatto ambientale per sostenere la transizione ecologica prevista dal New Green Deal europeo”. LEGGI TUTTO

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    ANIMA holding, Intesa Sanpaolo aumenta il tarfet price

    (Teleborsa) – Gli analisti di Intesa Sanpaolo hanno deciso di aumentare il prezzo obiettivo su ANIMA Holding, il principale asset manager indipendente in Italia, confermando il giudizio “buy”. L’obiettivo di prezzo passa a 5,80 euro dai 5,40 euro indicati in precedenza.Intanto, sul listino milanese, Anima Holding amplia il margine di guadagno rispetto ai valori della vigilia, e si attesta a 4,732 euro. LEGGI TUTTO

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    Banca Generali, Banca Akros rivede il prezzo obiettivo

    (Teleborsa) – Gli esperti di Banca Akros hanno deciso di aumentare il target price su Banca Generali, il gruppo bancario triestino, portandolo a 40 euro dai 37,50 della precedente indicazione e hanno confermato la raccomandazione “neutral”.Intanto a Piazza Affari, la controllata di Assicurazioni Generali spicca il volo e si attesta a 42,36 euro, con un aumento del 3,34%. LEGGI TUTTO

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    Brillante Wall Street dopo i segni di forza del mercato del lavoro

    (Teleborsa) – Segno più per il listino USA, con il Dow Jones in aumento dello 0,71%; sulla stessa linea, lieve aumento per l’S&P-500, che si porta a 4.711 punti. Guadagni frazionali per il Nasdaq 100 (+0,63%); con analoga direzione, in moderato rialzo l’S&P 100 (+0,62%). A spingere Wall Street sono stati i 531 mila posti di lavoro aggiunti nei settori non agricoli a ottobre negli Stati Uniti. Sulle performance dei titoli delle big farmaceutiche legate alla pandemia incide il fatto che Pfizer abbia annunciato che il suo nuovo candidato antivirale orale è capace di ridurre significativamente l’ospedalizzazione e la morte.Energia (+1,05%), beni industriali (+1,04%) e informatica (+0,99%) in buona luce sul listino S&P 500. In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto sanitario, che riporta una flessione di -1,06%.Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Boeing (+2,65%), American Express (+2,08%), Visa (+1,96%) e Walt Disney (+1,47%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Merck, che ottiene -9,37%.Calo deciso per Johnson & Johnson, che segna un -1,11%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Tripadvisor (+10,13%), American Airlines (+4,94%), Nvidia (+4,57%) e Wynn Resorts (+4,39%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Moderna, che ottiene -19,53%.Affonda Regeneron Pharmaceuticals, con un ribasso del 4,90%.Crolla Illumina, con una flessione del 4,22%.Vendite a piene mani su Citrix Systems, che soffre un decremento del 4,19%. LEGGI TUTTO