9 Novembre 2021

Daily Archives

More stories

  • in

    First Capital, NAV su nuovo massimo storico a 82,4 milioni di euro

    (Teleborsa) – First Capital, holding di partecipazione finanziaria quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in investimenti di Private Investments in Public Equity e di Private Equity, ha registrato un Net Asset Value (NAV) al 30 settembre 2021 pari a 82,4 milioni di euro, che rappresenta un nuovo massimo storico. Il NAV evidenzia un incremento di 4,8 milioni rispetto al 30 giugno 2021 e di 26,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2020. Il NAV per azione in circolazione è pari a 33,1 euro.Al 30 settembre 2021 il Totale Attivo è pari a 127,4 milioni di euro, costituito prevalentemente dal portafoglio investimenti, che ammonta a 96,8 milioni e da liquidità e cash equivalents per 28,9 milioni. I principali investimenti strategici sono rappresentati dalle partecipazioni in Intred, Industrie Chimiche Forestali e Labomar, che costituiscono rispettivamente il 22%, 9% e 8% del Totale Attivo al 30 settembre 2021. Altre partecipazioni sono quelle in Orsero, Cy4gate, Cellularline e Net Insurance, ciascuna con un peso tra il 5% e il 7% sul Totale Attivo, e in TPS e B&C Speakers. LEGGI TUTTO

  • in

    Italmobiliare, margine operativo lordo a 198 milioni nei 9 mesi 2021

    (Teleborsa) – Italmobiliare, holding di partecipazioni quotata su Euronext STAR Milan e il cui controllo fa capo alla famiglia Pesenti, ha registrato un margine operativo lordo (MOL) delle portfolio companies pari a 198 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, in significativo aumento rispetto allo stesso periodo 2020 (+30,2% dato aggregato proforma) e sopra i livelli 2019. Nel terzo terzo trimestre, il margine operativo lordo è stato pari a 72,2 milioni di euro, stabile rispetto al 2020.Il Net Asset Value al 30 settembre è pari a 2.022,1 milioni di euro, stabile rispetto al 30 giugno 2021 (2.000,2 milioni di euro) e in aumento di 183,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (1.838,2 milioni di euro). Le principali variazioni del NAV rispetto al 31 dicembre 2020 sono dovute all’aumento del fair value delle Portfolio Companies (+126,7 milioni di euro), della partecipazione in HeidelbergCement (+7,9 milioni di euro, incluso il delta di fair value sulle azioni cedute), delle altre partecipazioni quotate (+9,2 milioni di euro) e dei fondi di private equity (+50,6 milioni di euro).La posizione finanziaria netta, positiva per 354,4 milioni di euro, risulta in diminuzione di 32,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. Tra i principali flussi, la società segnala l’investimento come co-investitore del fondo Clessidra Capital Partners 3 nell’acquisizione di Casa Vinicola Botter Carlo & C. S.p.A.(Foto: by Samson Creative on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Orsero aderisce a Global Compact delle Nazioni Unite

    (Teleborsa) – Orsero, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nell’importazione e la distribuzione di prodotti ortofrutticoli freschi, ha aderito al Global Compact, il patto delle Nazioni Unite che incoraggia le aziende a condurre il proprio business sulla base di principi universali relativi al rispetto dei diritti umani, del lavoro, dell’ambiente e della lotta alla corruzione. Orsero si impegna a rendere parte integrante delle sue attività i principi del Global Compact e gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030, e a rendicontare annualmente i progressi registrati.”I Dieci Principi del Global Compact sono integrati nella cultura, nei valori e nelle attività quotidiane del gruppo Orsero – ha commentato Raffaella Orsero, vicepresidente e CEO della società – L’adesione rappresenta un momento importante in questa fase di definizione del Piano Strategico di sostenibilità del gruppo ed è testimonianza del nostro impegno per promuovere un modello di business responsabile, sostenibile e inclusivo”. LEGGI TUTTO

  • in

    Moncler, Goldman Sachs ritocca target e valutazione

    (Teleborsa) – L’Ufficio studi di Goldman Sachs ha rivisto sia il prezzo atteso che la raccomandazione su Moncler, l’azienda tessile italiana specializzata in abbigliamento invernale e nota soprattutto per i piumini. Gli esperti hanno deciso di tagliare il giudizio al titolo della società a “sell” dal precedente “neutral” ma hanno incrementato la previsione di quotazione a 61 euro dai 60.50 della precedente indicazione.Intanto, sul listino milanese, peggiora la performance di Moncler con un ribasso del 2,85%, portandosi a 66,22 euro. LEGGI TUTTO

  • in

    Inflazione, Dombrobskis: moderazione nel 2022 ma non possiamo escludere altri rialzi nel breve termine

    (Teleborsa) – L’inflazione è stato uno dei temi discussi dai ministri delle Finanze dell’Ue, “molti elementi che stanno spingendo l’indice generale sono ritenuti avere natura temporanea, e ci attendiamo che l’inflazione si moderi nel 2022. Ma sono possibili altri rialzi sul breve termine”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis nel corso della conferenza stampa al termine dell’Ecofin. Dombrovskis ha aggiunto che la ripresa economica nell’are euro prosegue, ma in un quadro che presenta “molta incertezza” e con “alcuni nuovi rischi”. L’esponente Ue ha citato il persistere del Covid, i problemi nelle catene di approvvigionamento globali e i rincari dell’energia. LEGGI TUTTO

  • in

    Deutsche Bank, S&P migliora il rating da BBB+ ad A

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha rivisto al rialzo molti dei rating di Deutsche Bank, tra cui il Long-Term Issuer Credit Rating e il Senior Preferred Debt Rating, da BBB+ ad A-, con outlook stabile. Si tratta del terzo upgrade negli ultimi mesi da parte delle maggiori agenzie di rating (Moody’s ad agosto e Fitch a settembre). “Il programma di trasformazione di Deutsche Bank sta offrendo benefici tangibili – ha commentato S&P – L’aggiornamento indica che la ristrutturazione operativa avviata nel 2019 sta trasformando Deutsche Bank in un gruppo più redditizio, più concentrato e meglio controllato”.”È molto incoraggiante vedere i nostri progressi nella trasformazione di Deutsche Bank riconosciuti, ancora una volta, da un’importante agenzia di rating – ha affermato Christian Sewing, amministratore delegato dellabanca tedesca – Questi aggiornamenti riflettono che la nostra strategia è quella giusta e che la stiamo eseguendo bene. È importante sottolineare che ci consentono anche di fare più affari con i nostri clienti”. LEGGI TUTTO

  • in

    Fake News e sfiducia: durante la pandemia informazione “disorientante”, “confusiva” e “ansiogena”

    (Teleborsa) – È stato presentato a Roma, a Palazzo Wedekind, il Rapporto “Fake news e sfiducia, il ruolo delle associazioni consumeristiche per la ripartenza”, promosso dall’Unione Generale Consumatori (Ugcons). Al centro del Rapporto il tema della comunicazione, dell’informazione e delle fake news durante la pandemia da Covid19 con focus sulla Regione Lazio. L’analisi demoscopica effettuata nel mese di ottobre 2021 è stata condotta da Roberto Baldassari, professore della Sapienza Università di Roma, per Ugcons-Unione Generale Consumatori, tramite la somministrazione di 1.500 interviste telefoniche e online valide e complete (4.228 contatti totali). L’evento è stato realizzato nell’ambito del progetto “Programma consumo 2.1”.Nel dettaglio, 6 cittadini laziali su 10 – si legge nel rapporto – dichiarano di conoscere il significato del termine “fake news”, il 52,8% delle donne, il 47,2% degli uomini, il 26,7% delle persone di età compresa tra i 25 e i 34 anni e il 25,6% delle persone tra i 35-44 anni. Quando è stata chiesta la definizione di fake news solo il 51,8% dei cittadini del Lazio ha risposto correttamente individuando le due caratteristiche principali delle fake news ovvero la falsità delle notizie diffuse e la volontarietà di manipolare l’opinione pubblica. I cittadini laziali controllano le notizie prevalentemente verificando sui siti nazionali preposti o leggendo sui quotidiani e siti di informazione online (71,4%). Alla domanda”come distingue una fonte autorevole da un sito che diffonde una fake news?”, il 77,8% risponde “considero fonti autorevoli i siti delle notizie e delle testate giornalistiche nazionali”. Per 78,9% prima di condividere una notizia è importante condividerne il punto di vista della notizia; verificarne l’autenticità (61,2%); e “leggere con attenzione la notizia” (55,2%). Per gli intervistati, i principali artefici della creazione e diffusione di fake news sono i siti non ufficiali (66,7%).I principali canali di informazione utilizzati per raccogliere notizie durante il lockdown sul Covid-19 sono stati la televisione (84,8%), i siti web istituzionali (52,8%), i giornali online (33,3%), i social media (24,9%). Amici, conoscenti, parenti sono stati la fonte di informazione per quattro cittadini laziali su dieci, mentre il medico di base e lo specialista sono stati interpellati per raccogliere informazioni sul Covid-19 dal 29,5%. Confrontando le stesse fonti nel periodo di post-pandemia acuta, si nota come crescano significativamente la figura del medico di base e quella del farmacista (rispettivamente +6% e +13,1%). È aumentato sensibilmente l’utilizzo della radio grazie al ritorno dell’impiego delle auto ed è tornata ad avere un ruolo importante la figura di scuola/insegnanti, complice la riapertura delle lezioni in presenza. Tra le varie fonti di informazione, quelle più affidabili per i cittadini del Lazio sono il medico specialista (91,8%), i siti web istituzionali (89,3%) e il medico di base (74,9%). Va meglio la radio della televisioneper quanto riguarda il livello di affidabilità (rispettivamente al 66,7% e 61,5%). Il 67,1% degli intervistati dichiara di aver utilizzato da “2 a 4 fonti di informazione”, solo il 9,2% “più di 4 o tutte le fonti disponibili” per informarsi sul Covid-19.La comunicazione ricevuta durante la pandemia per l’opinione pubblica del Lazio è stata “disorientante” (69,4%), “confusiva” (61,4%), “ansiogena” (55,3%) e “di base” (53,7%). I sentimenti positivi sono relegati agli ultimi cinque posti: comunicazione “chiara” (13,8%), “equilibrata” (11,9%), “competente” (10,7%), “autorevole” (5,9%), “tranquillizzante” (3,1%). Quasi la totalità degli intervistati (91,4%) ritiene che “la comunicazione ricevuta dalle Istituzioni durante la Pandemia è stata superficiale e solo a volte chiara e concreta”. A otto cittadini del Lazio su dieci è capitato di imbattersi in informazioni raccolte su web e social network in seguito rivelatesi false o sbagliate: il 48,7% dichiara di essersi imbattuto in notizie false/sbagliate “almeno una volta al mese”, solo il 6,7% sembra essere “immunizzato dalle fake news sul Covid-19”. Tra le varie “ricette” auspicate per limitare la diffusione delle fake news, al primo posto troviamo “l’obbligo di rimozione delle fake news una volta trovate” (42,7%) seguito “dall’obbligo della verifica delle notizie e delle fonti” (31,4%). Solo due cittadini del Lazio su dieci dichiarano di conoscere l’esistenza di una sezione “antibufale” sul sito ufficiale del ministero della Salute. La maggiore confusione riguarda il vaccino: rispetto alla sua utilità, alla sua efficacia, alla sua sicurezza. Altre aree ambigue per i consumatori della Regione Lazio sono rappresentate da ciò che potrebbe limitare i danni provocati dal Covid-19: dalla “vitamina C” al “caldo”, dalla “candeggina” ai “repellenti contro le zanzare”, fino ad arrivare “all’uso simultaneo di più mascherine”.”L’Autorità ha nelle sue corde il compito di tutelare il pluralismo, garantendo la libertà di espressione che è un diritto fondamentale sancito dalla Costituzione – ha sottolineato Laura Aria, commissario Agcom –. L’Autorità fa in modo che siano presenti più voci verificando la concorrenza e il diritto del consumatore a essere informato. La comunicazione dei media ha effetti importanti sulla socialità dell’individuo, pertanto ha bisogno di regole ben precise. Il problema delle piattaforme social è che non esiste una responsabilità editoriale. Per questo sono state previste a livello europeo normative più stringenti per contrastare fenomeni distorsivi come il dilagare delle fake news e la profilazione dei cittadini, al fine di preservare la trasparenza e l’accountability mediante la verifica degli algoritmi”.”Con il Rapporto siamo andati al centro di un fenomeno come la proliferazione incontrollata delle fake news – ha spiegato Paolo Mattei, presidente di Ugcons –. Con la pandemia è subentrato un elemento emozionale, un motore che ha ulteriormente alimentato la circolazione delle notizie false. La disinformazione che attraverso i media riceviamo quotidianamente è preoccupante. È opportuno, dunque, comprendere la percezione della fake news all’interno della popolazione. In tale prospettiva, il ruolo dell’Ugcons vuole essere quello di educare i cittadini a una maggiore consapevolezza con il fine di tutelare il loro diritto ad essere informati”. “L’immensa ricchezza informativa non corrisponde ad un accrescimento della conoscenza, tantomeno della verità – ha affermato Domenico Colotta, presidente Assocomunicatori –. Perdiamo il 75% delle notizie e quello che rimane è mescolato a fake news, notizie incomplete e informazioni false. Si potrebbe dire che oggi le notizie non puntano alla verità, ma alla viralità. L’iper comunicazione, tuttavia, non aiuta ad agire meglio, ma alimenta uno stato di paura che ci rende più manipolabili. In questo caso è fondamentale il ruolo delle agenzie di comunicazione, delle fonti legittimate, di quanti hanno responsabilità editoriali e del Governo stesso. L’informazione ‘pulita’ – ha concluso Colotta – è divenuta una precondizione delle moderne democrazie, in special modo oggi in cui i tempi di decisione sono diventati brevissimi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Reddito di Cittadinanza, Orlando: no a pregiudizi, va valutato su effetti prodotti

    (Teleborsa) – Nessuna modifica sostanziale da parte del Governo al quadro normativo previsto per il Reddito di Cittadinanza – è stato confermato anche il meccanismo del “decalage”, cioè la decurtazione mensile dell’assegno, dopo il rifiuto della prima proposta congrua ricevuta – adesso la palla al Parlamento. Il lavoro della commissione scientifica sul Reddito di Cittadinanza “è una base da cui il Parlamento può partire per eventuali integrazioni”, ha spiegato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso di una conferenza stampa. “La riflessione della commissione – ha aggiunto – è una riforma più organica rispetto ad alcune questioni legate ai controlli affrontate nella manovra. Spetta al legislatore assumere questi obiettivi e condividerli. Io li condivido”. Orlando ha ribadito che il reddito di cittadinanza “è uno strumento che ha luci e ombre e come tale va valutato”. Per il ministro infatti spesso dello strumento si parla “sulla base di pregiudizi invece che su una valutazione empirica sugli effetti prodotti”.”Tutte le Regioni hanno presentato i piani di potenziamento dei Centri per l’impiego (Cpi)”, ha assicurato il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, nel corso di una conferenza stampa, sottolineando che questa è una “buona notizia”. Il ministro ha però evidenziato anche una notizia “meno buona”, in quanto “la percentuale di spesa” dei Cpi “è ancora molto bassa”. “Nei prossimi giorni pubblicherò lo stato di avanzamento sul sito del ministero. Ci sono Regioni molto avanti e altre molto indietro”, ha annunciato Orlando che ha anticipato che da questo monitoraggio “un pò di stereotipi vengono messi in discussione”, in particolare che il Sud sia più indietro rispetto al Nord.Capitolo pensioni. “Il ragionamento è che tornare al contributivo non significa necessariamente tornare alla Fornero così com’era – ha dichiarato il ministro del Lavoro – lo sforzo che si può fare e’ mantenere l’impianto contributivo, ma costruire elementi di flessibilità che consentano di evitare alcune rigidità che nella Fornero sono presenti e, in questo modo, andare incontro ad alcune delle istanze del sindacato. Probabilmente, non tutte. Ma un tavolo si fa per trovare un punto di convergenza e non per recepire proposte che vengono fatte in modo unilaterale”. LEGGI TUTTO