12 Novembre 2021

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    Immobili, INPS prosegue il programma di cessioni

    (Teleborsa) – L’Inps ha concluso la vendita in blocco di altri 113 appartamenti a Roma, nel quartiere Tuscolano, per un incasso complessivo di 6.097.808,23 euro, immobili acquistati dagli inquilini che hanno esercitato il diritto di prelazione, usufruendo delle agevolazioni di legge. La vendita, nel rispetto delle norme e delle direttive sulla gestione del patrimonio residenziale pubblico, – fa sapere l’Istituto – è avvenuta a seguito della preliminare stima di mercato degli immobili del complesso del Quadraro, eseguita dall’Agenzia delle Entrate e di una proposta ai conduttori aventi diritto, in base alle condizioni previste sul prezzo della prima casa dalla normativa di settore.L’operazione ha riguardato immobili situati nel quadrante sud est della Capitale, in una zona da tempo scenario di abusi ed occupazioni illegali. “Con la vendita ai conduttori aventi diritto, l’Istituto – spiega l’Inps in una nota – intende affermare il principio di legalità e rispondere alle legittime aspettative degli inquilini regolari. Anche questa cessione immobiliare, al pari di quelle realizzate nei primi nove mesi di quest’anno (828 immobili venduti), ha rivestito particolare importanza nell’attuale contesto di grave emergenza abitativa delle aree ad alta densità abitativa. Come per le altre vendite, l’importo frutto della cessione andrà in parte ad alimentare i futuri investimenti per ottimizzare la gestione immobiliare e funzionale degli uffici Inps nel Paese”.L’operazione si aggiunge alle attività di cessioni immobiliari programmate dalla Direzione centrale Patrimonio e Investimenti per il triennio 2021 – 2023 nell’ambito del piano promosso dall’attuale presidenza dell’Istituto e che include, grazie ad una recente modifica normativa, anche la possibilità di vendite dirette agli enti locali, secondo specifiche condizioni e finalità sociali. LEGGI TUTTO

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    AstraZeneca in perdita nel 3° trimestre. Vaccino verso redditività con nuovi ordini

    (Teleborsa) – AstraZeneca, multinazionale biofarmaceutica anglo-svedese quotata sulla Borsa di Londra, ha registrato vendite nel terzo trimestre per 9,8 miliardi di dollari, in crescita del 48% anno su anno a tassi di cambio costanti. Escludendo il business dei vaccini, le vendite hanno raggiunto gli 8,8 miliardi di dollari, in crescita del 32%. La società ha registrato una perdita di 1,6 miliardi di dollari nel terzo trimestre, dopo un utile di 651 milioni di dollari l’anno prima. Gli utili core sono risultati pari a 1,08 dollaro per azione, con il vaccino Vaxzevria che ha contribuito un centesimo agli utili.AstraZeneca prevede che le entrate totali, escluso il vaccino Covid-19, crescano a un tasso “low-twenties”, in linea con la precedente guidance. Compresi i ricavi dei vaccini nel quarto trimestre del 2021, si prevede che i ricavi crescano di una percentuale “mid-to-high twenties”. La crescita nell’utile per azione core è attesa da 5,05 a 5,40 dollari, in linea con le previsioni precedenti. Il gruppo prevede che il vaccino si dirigerà verso una “modesta redditività” in base ai nuovi ordini.Durante la conference call con gli analisti, il CEO Pascal Soriot ha affermato che un numero di Paesi stanno firmando nuovi ordini per il vaccino Covid-19, anche se non può ancora rivelare quali. Ha sottolineato che i nuovi contratti per il vaccino hanno un margine di profitto, che sarà per lo più riflesso nei conti del prossimo anno. “Vogliamo che il vaccino resti conveniente per tutti nel mondo, ha un futuro”, ha puntualizzato. La società continuerà ha vendere il vaccino per la Covid-19 senza profitto ai Paesi a basso reddito, secondo la lista definita da Covax. Soriot ha aggiunto che il virus sta passando alla fase endemica, e che quindi dovremo imparare a conviverci. LEGGI TUTTO

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    Emak, utile più che raddoppiato nei 9 mesi 2021. Attesi risultati in parte alta della guidance

    (Teleborsa) – Emak, azienda quotata su Euronext STAR Milan e attiva nei settori dell’outdoor power equipment, delle pompe e del water jetting, ha registrato ricavi pari a 464,2 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, in crescita del 29% rispetto ai 359,9 milioni di euro dello stesso periodo del 2020. L’incremento, evidenzia la società, deriva dalla crescita organica per il 27,7%, dalla variazione dell’area di consolidamento per il 3%, ed è penalizzato dall’effetto negativo dei cambi di traduzione per l’1,7%. L’EBITDA adjusted è pari a 69,5 milioni di euro, in aumento del 46,2% rispetto ai 47,5 milioni di euro dei primi nove mesi 2020, mentre l’utile netto consolidato si è attestato a 37,7 milioni di euro, +139,4% sui 15,8 milioni di euro di un anno fa.Gli investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali effettuati nel corso dei primi nove mesi 2021 ammontano a 12,3 milioni di euro, in linea con il pari periodo 2020. Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2021 è pari a 258,1 milioni di euro contro i 222,3 milioni al 31 dicembre 2020. La posizione finanziaria netta passiva si attesta a 120,3 milioni di euro rispetto ai 129,9 milioni al 30 settembre 2020 e ai 126,5 milioni al 31 dicembre 2020.Emak afferma che la domanda ha continuato a “essere sostenuta”, con il mese di ottobre in crescita di circa il 9% rispetto al pari periodo dello scorso anno e di circa il 30% rispetto allo stesso mese del 2019. Ora il gruppo prevede che il fatturato atteso a fine anno sia nella parte alta della guidance comunicata in precedenza, che prevedeva una crescita compresa in una forchetta fra il 17% e il 21%. Inoltre, il graduale intervento sui listini di vendita applicato nei mesi scorsi ha in gran parte compensato l’impatto dell’aumento del costo delle materie prime, dei componenti e dei trasporti; “l’effetto leva generato dalla forte crescita del fatturato porta comunque ad un miglioramento dell’EBITDA margin a fine esercizio stimato in crescita nell’intorno di 150 basis points”, viene sottolineato. LEGGI TUTTO

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    Europa, positivi i titoli del lusso spinti da Richemont e LVMH

    (Teleborsa) – Girano in positivo i titoli europei del lusso, spinti al rialzo dalle notizie che giungono da due colossi come Richemont e LVMH. Il primo ha battuto le stime degli utili per la prima metà del suo anno fiscale, oltre ad aver annunciato di essere in cerca di investitori per il suo business in perdita Yoox-Net-a-Porter (YNAP). Il secondo è spinto al rialzo dalla notizia che Louis Vuitton sta pianificando l’apertura di un duty-free shop in Cina.Ottima la performance di Richemont sulla Borsa di Zurigo, dove si attesta a 133,1 con un aumento dell’8,52%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 135 e successiva a 138,9. Supporto a 131.Si muove al rialzo LVMH, che si attesta a 713,6, con un aumento dell’1,16%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 724,8 e successiva a 745,5. Supporto a 704,1.Buona la performance di Kering, che si attesta a 670,4 con un aumento dell’1,79%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 678,7 e successiva a 693,9. Supporto a 663,5.Sul fronte italiano, si muove al rialzo Ferragamo, che si attesta a 19,23, con un aumento dell’1,75%. Poso sopra la parità Moncler, che si attesta a 66,68, con un aumento dello 0,33%. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, a Lecco 5500 unità immobiliari già coperte da rete FTTH

    (Teleborsa) – A Lecco sono 5500 le unità immobiliari che possono già navigare sul web beneficiando di una velocità di connessione fino a 10 Gigabit per secondo. Grazie a un investimento diretto di 6 milioni di euro, Open Fiber sta costruendo nella città una rete di nuova generazione ultraveloce in grado di garantire una connessione sicura, a bassa latenza. Gli edifici già raggiunti dalla fibra – comunica Open Fiber in una nota – sono nei quartieri di Laorca, Rancio, San Giovanni, Castello, Belledo e Germanedo e verranno cablati successivamente anche le zone di Acquate, Olate, Santo Stefano e Pescarenico. Il piano di sviluppo complessivo prevede il collegamento di circa 18mila unità immobiliari della città attraverso un’infrastruttura in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) di circa 120 chilometri (pari a circa 11mila km di fibra da posare). LEGGI TUTTO

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    Centrale del Latte, fatturato in crescita a 207,6 milioni nei 9 mesi 2021

    (Teleborsa) – Centrale del Latte, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nel mercato del latte fresco e a lunga durata, ha registrato un fatturato pari a 207,6 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021, in crescita del 53,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. L’EBITDA è stato pari a 19,9 milioni di euro, in aumento del 46,1% rispetto ai nove mesi al 30 settembre 2020, mentre il risultato netto si è attestato a 8,9 milioni di euro, segnando un +174,1% sui 3,2 milioni di euro di un anno fa. Si registra un miglioramento della posizione finanziaria netta che, prima dell’applicazione del principio contabile IFR16, risulta pari a -48,5 milioni di euro, in calo del 16,2% rispetto ai -57,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020.”Considerando il breve lasso di tempo storicamente coperto dal portafoglio ordini della società e le difficoltà ed incertezze della attuale situazione economica globale non risulta agevole formulare previsioni”, viene sottolineato nella nota sui conti, evidenziando però un “ottimo andamento del terzo trimestre” e “una ripresa del settore HO.RE.CA. legato al settore normal trade e food services”. “La società – viene aggiunto – continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare sia alla crescita organica per via esterna che alla remunerazione degli azionisti”. LEGGI TUTTO

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    Itway, ricavi in aumento nei 9 mesi 2021. Cala il risultato ante imposte

    (Teleborsa) – Itway, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dell’IT, Cyber Security, AI e Big Data, ha registrato ricavi consolidati pari a 25,74 milioni di euro nei primi nove mesi del 2021 (di cui il 90% all’estero), in crescita del 15% rispetto ai 22,32 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente. L’EBITDA è stato di 1,51 milioni di euro, contro i 0,78 milioni di euro nell’analogo periodo del 2020 (+95%), mentre il risultato ante imposte si è attestato a 460 mila euro, contro i 570 mila euro di un anno fa. La posizione finanziaria netta del gruppo risulta positiva per 479 mila euro, contro il valore negativo di 1,38 milioni al 31 dicembre 2020.Con riguardo alla guidance, Itway sottolinea che “nei mesi che seguiranno si prevede che il gruppo continui a focalizzarsi nei settori della Cybersecurity, Data Science e Safety” e “per perseguire questi obiettivi sarà necessaria una sempre maggiore attenzione sulle partecipate Be Innova per il mercato della Cybersecurity e 4Science per il mercato Data Science”. Il gruppo evidenzia, inoltre, che “non si può ancora affermare che i paesi in cui Itway opera siano usciti da una situazione emergenziale dovuta alla pandemia legata al Covid-19 ed è altrettanto difficile valutare oggi se ci saranno effetti di un certo rilievo”. LEGGI TUTTO

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    Cop26 verso la conclusione con molte incognite ancora da risolvere

    (Teleborsa) – Ultima giornata della Cop26 di Glasgow ed ultima opportunità per firmare impegni più risolutivi contro il cambiamento climatico. Il presidente Alok Sharma ha espresso la volontà di chiudere presto, ma tutti si attendono una maratona notturna per il comunicato finale o addirittura un prolungamento dei lavori sino a domenica. . I nodi riguardano la revisione degli impegni per la decarbonizzazione entro il 2022, il mercato globale del carbonio, il Paris Rulebook e la trasparenza dei risultati di decarbonizzazione degli stati. Questi ultimi due punti ancora non definiti.Resta saldo l’obiettivo di contenere al di sotto di 1,5 gradi il riscaldamento globale dai livelli pre-industriali, così come l’impegno a tagliare le emissioni di anidride carbonica del 45% al 2030 ed arrivare a zero emissioni nette di CO2 intorno alla metà del secolo. Resta anche l’impegno a ridurre le emissioni di gas serra che non sono anidride carbonica e l’invito all’aggiornamento urgente degli obiettivi di decarbonizzazione, ma sparisce il termine del 2022 presente nella prima bozza.La seconda bozza di documento finale, pubblicata questa mattina, sollecita inoltre i paesi sviluppati ad “almeno raddoppiare” gli aiuti “per l’adattamento dei paesi in via di sviluppo dal livello corrente al 2025”, ma sparisce il termine del 2023 per l’attivazione del fondo da 100 miliardi a favore dei paesi meno sviluppati. Fra le altre cose, la seconda bozza contiene anche un invito ai governi ad accelerare lo sviluppo delle fonti rinnovabili, attraverso “lo sviluppo, l’installazione e la diffusione di tecnologie e l’adozione di politiche per la transizione energetica”, incluso l’aumento delle fonti di generazione pulite, ad eliminare il carbone ed i sussidi alle fonti fossili. Nella bozza c’è anche una sollecitazione a fornire “un ulteriore sostegno per attività destinate ad affrontare le perdite e i danni associati con gli effetti avversi del cambiamento climatico”- UN fondo “loss & damage” che si aggiunge ai fondi per l’adattamento. Frattanto il rapporto annuale dell’Ipcc, il comitato scientifico sul clima dell’ONU, in uscita ad inizio 2022, che France Press ha anticipato, segnala che serviranno 1.000 miliardi di dollari all’anno da qui al 2050 per i costi di adattamento agli effetti della crisi climatica, con una spesa “considerevolmente più elevata di quello che si stimava precedentemente”. LEGGI TUTTO