18 Novembre 2021

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    Scarso effetto licenziamenti sul lavoro: 1 milione di posti creati in 8 mesi

    (Teleborsa) – Oltre 1 milione di posti di lavoro sono stati creati nel settore privato nei primi otto mesi del 2021, quale differenza fra attivazioni per circa 4,5 milioni (130 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2020) e cessazioni per circa 3,5 milioni (130 mila in più di un anno fa). E’ quanto emerge dall’Osservatorio INPS sul precariato, secondo cui il saldo di 1.000.724 rapporti di lavoro è quasi tre volte quello di 391.940 registrato nello stesso periodo del 2020.Contratti a termine i più diffusi: grande ricorso a stagionali I nuovi contratti a tempo indeterminato (assunzioni e trasformazioni detratte le cessazioni) è stata positiva per 103.519 unità, ma inferiore ai 203.464 contratti a tempo indeterminato registrati lo scorso anno., sull’effetto del blocco dei licenziamenti. Per i contratti a termine la variazione netta è stata invece di 308.714 unità, ma l’aumento più ampio di è registrato per i contratti stagionali (+32%), che hanno registrato una variazione netta di 388.383. unità. Per i contratti in somministrazione (+33%) il saldo è stato positivo per 91.433 contratti, mentre per quelli intermittenti si è registrato un aumento di 104.522 unità. Le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano essere aumentate del 21%.Moderato l’effetto sblocco licenziamentiLe cessazioni da contratto a tempo indeterminato, per tutte le cause comprese quelle economiche, sono state 254.998 dopo lo sblocco dei licenziamenti per alcuni settori, mentre erano state 211.257 nello stesso periodo del 2020, quando era in vigore il blocco in tutti i settori economici.Ad agosto 500mila posti in più del 2020 Il saldo annualizzato fra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi, che dà una misura della variazione tendenziale delle posizioni di lavoro è pari ad agosto a 585.023 contratti in calo rispetto ai 613mila di luglio. LEGGI TUTTO

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    Quotazione Estrima, le mini car elettriche in Borsa per metà dicembre

    (Teleborsa) – Estrima, gruppo italiano attiva nella micromobilità elettrica con i veicoli a marchio Birò, ha annunciato l’intenzione di quotarsi a Piazza Affari. Lo sbarco su Euronext Growth Milan, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita, è previsto per la prima metà di dicembre 2021. Il flottante necessario ai fini della quotazione sarà costituito mediante un collocamento privato rivolto a investitori qualificati e/o investitori professionali esteri. L’offerta prevede una raccolta in aumento di capitale fino ad un massimo di 25 milioni di euro. I proventi netti saranno utilizzati per finanziare lo sviluppo e la crescita dell’attività e massimizzare la sua futura flessibilità finanziaria.É prevista la concessione, da parte di un socio di Estrima, al Global Coordinator, di un’opzione di over allotment avente ad oggetto il prestito di azioni ordinarie della società ai fini di un’eventuale sovrallocazione e/o stabilizzazione nell’ambito del collocamento, nonché un’opzione greenshoe, al prezzo di Offerta, di un determinato numero di azioni ordinarie, il tutto per un numero di azioni ordinarie non superiore al 15% del numero di azioni ordinarie oggetto del collocamento complessivo.”Dopo anni di crescita e osservazione del mercato, abbiamo deciso di avviare il percorso di quotazione per seguire l’inarrestabile trend mondiale di urbanizzazione, caratterizzato da un forte bisogno di una mobilità semplice, sostenibile e orientata ai servizi – ha commentato Matteo Maestri, Presidente di Estrima – La nostra missione è, da un lato, semplificare la mobilità dei nostri clienti e, dall’altro, ridurre il traffico e l’inquinamento nelle nostre città”.”Vogliamo produrre un impatto positivo sulla qualità della vita e, pertanto, il nostro obiettivo è allargare il raggio d’azione verso nuove città, nuovi paesi e verso milioni di persone – ha aggiunto – Da oggi la nostra società apparterrà anche a coloro che decideranno di investirvi, grazie ai quali riusciremo a raggiungere più rapidamente tale obiettivo, aumentando il nostro valore e impattando positivamente sul pianeta”.Nel 2021, in vista del processo di quotazione, Estrima ha acquisito l’intero capitale sociale di Brieda e di Sharbie e, indirettamente, di UPooling, diventando così il gruppo Estrima, attraverso il quale “perseguire una strategia di ampliamento del business nel mondo della Mobility as a Service e, in particolare, del noleggio e dello sharing dei veicoli, con l’apertura di nuove opportunità di mercato per i veicoli a marchio Birò”, viene sottolineato in una nota. Il gruppo Estrima comprende anche Birò France S.a.s., una società di diritto francese costituita nel luglio 2021 e controllata al 66,6% da Estrima. I ricavi pro forma per il semestre chiuso al 30 giugno 2021 del gruppo Estrima, che tengono conto delle sopramenzionate operazioni societarie, sono stati pari a circa 14 milioni di euro.Nel processo di quotazione Estrima è assistita da Equita SIM S.p.A., in qualità di Global Coordinator, Bookrunner, Euronext Growth Advisor e Specialist, da Ambromobiliare S.p.A. in qualità di Advisor Finanziario, da Legance – Avvocati Associati in qualità di Consulente Legale, da Mazars Italia S.p.A. in qualità di Società di Revisione, da Epyon Audit S.r.l in qualità di incaricato dello svolgimento della due diligence sulle informazioni e sui dati quantitativi extracontabili, gestionali e di mercato e da CDR Communication S.r.l. in qualità di Consulente della società in materia di Media Relation e Investor Relation.(Foto: © Antonio Truzzi | 123RF) LEGGI TUTTO

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    N26 interrompe le operazioni negli USA dopo poco più di 2 anni

    (Teleborsa) – N26, la banca a misura di smartphone e società di punta del fintech tedesco, ha deciso di lasciare il mercato statunitense a partire dall’11 gennaio 2022. La decisione è stata giustificata dalla scelta di focalizzarsi sul business europeo e sull’impegno a espandere la propria offerta oltre ai conti correnti per rispondere alla richiesta di nuovi prodotti e servizi finanziari. Inoltre, N26 è al lavoro per lanciare nuovi verticali come i prodotti di investimento entro il prossimo anno.”Oltre a rafforzare le proprie operazioni legate al core business in Europa, un’area geografica in cui l’adozione del digital banking è ancora allo stadio iniziale, N26 intende espandersi nei mercati dell’Europa orientale per rispondere alla crescente domanda dei clienti residenti in questi paesi”, si legge in una nota.Attualmente, N26 ha 7 milioni di clienti in 25 mercati. Era entrata nel mercato statunitense nel luglio 2019 con grandi aspettative. “L’arrivo negli Stati Uniti è un passo fondamentale nel nostro percorso per diventare una banca globale a tutti gli effetti”, avevano detto in quell’occasione i fondatori Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal.L’annuncio arriva in un momento di espansione della società, accompagnato però da alcuni problemi con le autorità tedesche. Il mese scorso N26 ha chiuso un round di finanziamento di serie E da oltre 900 milioni di dollari, che ha aumentato la sua valutazione a oltre 9 miliardi di dollari. All’inizio di novembre, il regolatore finanziario tedesco BaFin le ha però ordinato di limitare il numero di nuovi clienti mensili a 50.000. A settembre, BaFin aveva multato N26 per omissioni nei controlli antiriciclaggio. LEGGI TUTTO

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    Generali, Caltagirone compra ancora e sale al 7,2%

    (Teleborsa) – Proseguono gli acquisti su Generali da parte di Francesco Gaetano Caltagirone che supera la soglia del 7% del capitale, portandosi al 7,19%. Lo si apprende da un internal dealing della compagnia. Nel dettaglio, sono stati acquistati altri 3,65 milioni di azioni Generali, pari allo 0,231% del capitale.La quota complessiva del patto con la Delfin di Del Vecchio e Fondazione Crt sale così al 14,04%. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis, Massimiliano Fabrizi è il nuovo Amministratore Delegato di Farbanca

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di Farbanca, società del Gruppo Banca Ifis, ha cooptato Massimiliano Fabrizi nominandolo Amministratore Delegato e conferendogli i relativi poteri con decorrenza immediata. Fabrizi subentra a Giampietro Bernardelle a cui vanno i ringraziamenti del Gruppo Banca Ifis per il lavoro sin qui svolto. Massimiliano Fabrizi vanta una lunga esperienza in ambito bancario dove ha ricoperto diversi ruoli soprattutto commerciali. In UniCredit dal 2002, è stato Deputy Regional Manager per il Centro Italia, quindi Head of Commercial Area e dal 2019 Head of Business Retail Region Centro. La nomina di Fabrizi va a rafforzare ulteriormente la struttura manageriale della società impegnata con la Capogruppo Banca Ifis nella creazione di un polo leader di mercato specializzato nei servizi finanziari alle farmacie. LEGGI TUTTO

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    Autotrasporto, Mims: pronti incentivi per 100 milioni di euro per il rinnovo del parco veicoli

    (Teleborsa) – Incentivare l’acquisto da parte delle imprese di autotrasporto di mezzi ecologici e tecnologicamente avanzati così da rinnovare il parco veicoli riducendo l’inquinamento e aumentando la sicurezza sulle strade. Questo l’obiettivo dei due decreti firmati dal Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, che prevedono complessivamente 100 milioni di euro per agevolare l’acquisto di mezzi più tecnologici e green. Il decreto per gli Investimenti ad alta sostenibilità mette a disposizione delle imprese di autotrasporto 50 milioni per gli anni dal 2021 al 2026 esclusivamente per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, ecologici di ultima generazione, in particolare ibridi (diesel/elettrico), elettrici e a carburanti di ultima generazione (CNG, LNG). Gli incentivi dipendono dalla tipologia e dalla massa complessiva del veicolo e vanno da un minimo di 4.000 euro per quelli ibridi di massa complessiva da 3,5 a 7 tonnellate fino a 24.000 euro per quelli elettrici oltre le 16 tonnellate. A questi importi si aggiunge un contributo di 1.000 euro in caso di contestuale rottamazione di un veicolo diesel. L’altro decreto, per gli Investimenti finalizzati al rinnovo e all’adeguamento tecnologico del parco veicoli, mette a disposizione ulteriori 50 milioni per il biennio 2021-2022 per incentivare la sostituzione dei mezzi da parte delle imprese di autotrasporto, rottamando quelli più inquinanti e meno sicuri. Questo decreto riserva una quota di 35 milioni per l’acquisto di mezzi diesel Euro 6 solo a fronte di una contestuale rottamazione di automezzi commerciali vecchi e inquinanti. Gli incentivi vanno da un minimo di 7.000 a un massimo di 15.000 euro. Per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri Euro 6-D Final ed Euro 6 il contributo è invece pari a 3.000 euro. Una quota di 5 milioni è riservata all’acquisto di automezzi a trazione alternativa (ibridi, elettrici, CNG e LNG) con incentivi che, anche in questo caso, vanno da un minimo di 4.000 a un massimo di 24.000 euro, a cui si aggiungono 1.000 euro in caso di rottamazione contestuale di un mezzo obsoleto. Ulteriori 10 milioni sono stati stanziati per l’acquisto di rimorchi e semirimorchi adibiti al trasporto combinato ferroviario e marittimo e dotati di dispositivi innovativi volti a conseguire maggiore sicurezza e risparmio energetico.”Dopo gli incentivi previsti per l’eliminazione degli autobus più inquinanti, i fondi del PNRR dedicati al rinnovo dei treni e degli autobus, gli investimenti per porti più green, l’introduzione degli incentivi destinati alle aziende di autotrasporto conferma l’impegno del Governo verso una trasformazione in senso ecologico dell’intero sistema della mobilità e della logistica”, ha detto Giovannini. “L’autotrasporto è di fondamentale importanza per il funzionamento del sistema economico ed è chiamato, come altri settori, a contribuire in modo significativo alla transizione ecologica e all’aumento della sicurezza stradale”, ha proseguito il ministro. “Il parco veicolare esistente ha un’elevata età media e mi auguro che le aziende di autotrasporto colgano questa opportunità per contribuire al rinnovamento dei mezzi in linea con le politiche della Ue volte alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti”. LEGGI TUTTO

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    Aiuti di Stato, UE proroga il quadro temporaneo al 30 giugno 2022

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha prorogato fino al 30 giugno 2022 il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato (la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre 2021) per permettere ai Paesi membri, dove necessario, di estendere i regimi di sostegno e di garantire che le imprese che risentono ancora degli effetti della crisi pandemica non siano improvvisamente private del sostegno necessario. Il quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato è stato adottato il 19 marzo 2020, all’inizio della pandemia da Covid-19, e più volte prorogato ed esteso a nuove imprese e casistiche. Inoltre, l’esecutivo UE ha introdotto due nuove misure per creare, per un ulteriore periodo limitato, incentivi diretti per investimenti privati e misure di sostegno alla solvibilità orientati al futuro.”Fin dall’inizio della pandemia, il quadro temporaneo per gli aiuti di Stato ha consentito agli Stati membri di fornire un sostegno mirato e proporzionato alle imprese che ne avevano bisogno, introducendo nel contempo misure di salvaguardia per preservare le condizioni di parità nel mercato unico”, ha commentato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione UE e responsabile della politica di concorrenza.”Oggi ne abbiamo prorogato l’applicazione per sei mesi, fino alla fine di giugno del prossimo anno – ha aggiunto – La proroga limitata offre la possibilità di un’eliminazione graduale, progressiva e coordinata delle misure legate alla crisi, evitando improvvisi e bruschi deterioramenti, e riflette la vigorosa ripresa prevista dell’economia europea nel suo complesso. D’altro canto continueremo a monitorare attentamente l’aumento delle infezioni di Covid-19 e altri rischi per la ripresa economica. Per sostenere ulteriormente la ripresa abbiamo introdotto due nuovi strumenti per rilanciare l’economia e attirare gli investimenti privati per una ripresa più rapida, verde e digitale.”Le due novità odierne sono misure di sostegno agli investimenti e misure di sostegno alla solvibilità. Le prime intendono aiutare gli Stati membri a superare la carenza di investimenti accumulata a causa della crisi. Gli Stati membri possono predisporre incentivi per gli investimenti realizzati dalle imprese, ma le misure devono interessare un ampio gruppo di beneficiari e l’importo deve essere limitato (lo strumento è a disposizione fino al 31 dicembre 2022). Le seconde servono a mobilitare fondi privati e renderli disponibili per investimenti nelle piccole e medie imprese (PMI), comprese le start-up e le piccole imprese a media capitalizzazione. Gli Stati membri possono concedere garanzie a intermediari privati, introducendo incentivi a investire in questi tipi di società e offrendo loro un accesso più agevole al finanziamento del capitale, che spesso hanno difficoltà ad attirare individualmente, spiega la Commissione europea in una nota. Questo strumento è a disposizione fino al 31 dicembre 2023.(Foto: © andreykuzmin / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Germania “verso la catastrofe”: allarme degli anestesisti tedeschi

    (Teleborsa) – “Il sistema sanitario tedesco si sta avviando verso una catastrofe”: lo ha scritto nero su bianco l’associazione federale tedesca degli anestesisti, la Bda, insieme alla società tedesca di anestesiologia e medicina intensiva in una lettera aperta ai ministri della Salute dei Laender e al ministro della Salute federale Jens Spahn. L’associazione chiede misure efficaci di contenimento e un’applicazione della regola del 2G (accesso consentito solo a vaccinati e guariti) per tutti gli ambiti della vita pubblica in Germania.Come sempre, sono i numeri a far scattare l’allarme: in tutta la Germania le terapie intensive occupate sono salite a 3376 mentre il Robert Koch Institut ha registrato un nuovo record di contagi da covid: in 24 ore sono 52.826 i positivi e 294 i morti registrati. L’indice settimanale su 100 mila abitanti è di 319,5 casi. L’indice di ospedalizzazione è di 4,86 pazienti ricoverati su 100 mila abitanti.La Sassonia, intanto, ha raggiunto il limite massimo di sovraccarico gestibile delle terapie intensive per Covid e da venerdì entra in vigore il cosiddetto “freno d’emergenza”, con misure obbligatorie di limitazione dei contatti valide solo per i non vaccinati. Come livello di emergenza la Sassonia considera il superamento per tre giorni consecutivi di 1300 pazienti in terapia intensiva: ieri erano 1520, il giorno prima 1524 e lunedì 1391. “La situazione pandemica in Germania è drammatica”, ha detto Angela Merkel, parlando alla conferenza delle città. Per il virus è “del tutto indifferente” che il Paese abbia un Governo reggente o nel pieno delle sue funzioni, ha aggiunto. “Anche il numero di morti è spaventoso”, ha detto, sottolineando che il numero dei pazienti nelle terapie intensive sale rapidamente. Nel frattempo, si accelera sulla campagna vaccinale. Il ministero della Salute tedesco si aspetta che il vaccino anti Covid per i bambini dai 5 agli 11 anni sia disponibile in Germania a partire da qualche giorno prima di Natale. “La prima volta sarà a disposizione prevedibilmente dopo l’autorizzazione dal 20 dicembre”, ha affermato il ministero. Lo scrive The Pioneer. LEGGI TUTTO