25 Novembre 2021

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    Black Friday, Confesercenti stima acquisti per 1,7 miliardi

    (Teleborsa) – Black Friday con il vento in poppa: quest’anno un italiano su tre è pronto a cogliere l’opportunità della giornata di super sconti, per una spesa media di 144 euro a testa e oltre 1,7 miliardi in totale.È quanto emerge dal sondaggio condotto da SWG per Confesercenti su un doppio campione di consumatori e imprenditori del commercio in cui si precisa che gli acquisti avverranno non solo online, ma circa 100mila i negozi ‘reali’ aderiranno al venerdì nero con sconti medi a partire dal 30%. Questi ultimi però avranno più problemi di visibilità e solo il 18% delle persone andrà a comprare in negozio contro il 46% che opterà invece per il web. Chi comprerà durante il Black Friday anche quest’anno cercherà soprattutto prodotti tecnologici, indicati dal 45%, e moda, con un 44% in cerca di abbigliamento, calzature e accessori. Un balzo enorme rispetto al periodo pre-pandemia, quando gli interessati all’acquisto di prodotti di moda erano il 26%. Crescono anche gli elettrodomestici (29%, contro il 25% dello scorso anno), mentre calano dal 10% all’8% i viaggi. Stabili, invece, mobili e prodotti per la casa (15%). Ma si cerca di tutto, con il 17% che indica altre tipologie di beni e servizi, dai prodotti enogastronomici a quelli cosmetici. Moltissimi cercheranno i doni per le feste: il 54% dei consumatori userà infatti l’occasione per fare almeno un regalo da mettere sotto l’albero. LEGGI TUTTO

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    “Job&Orienta”, Excelsior: entro il 2025, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali

    (Teleborsa) – Nei prossimi cinque anni il mercato del lavoro avrà bisogno di almeno 2,2 milioni di nuovi lavoratori in grado di gestire soluzioni e sviluppare strategie ecosostenibili (il 63% del fabbisogno del quinquennio che include anche il turnover) e di 2,0 milioni di lavoratori in grado di saper utilizzare il digitale (il 57%). Entro il 2025, dunque, 6 lavoratori su 10 dovranno avere competenze green o digitali. Come mostrano le previsioni a medio termine (2021-2025) del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere – presentate oggi nell’ambito della trentesima edizione di Job&Orienta, il salone dell’orientamento, la scuola, la formazione e il lavoro 2021 – ecosostenibilità e digitalizzazione sono infatti tra i principali fattori di trasformazione per il mercato del lavoro. E a partire dal 2022 un ulteriore impulso arriverà grazie all’attuazione delle misure previste nel PNRR.Già nell’ultima parte del 2021 – secondo quanto emerge dalle informazioni Excelsior sul IV trimestre – le imprese hanno intrapreso la caccia alle competenze per il green e il digitale per dare slancio alla ripresa. Le competenze green sono ritenute strategiche principalmente per i profili legati all’edilizia e alla riqualificazione abitativa (tecnici e ingegneri civili e installatori di impianti), per ingegneri elettronici e delle telecomunicazioni, tecnici e gestori di reti e sistemi telematici e tecnici chimici. Le competenze digitali sono state richieste invece prevalentemente ai profili professionali ICT, quali analisti e progettisti di software, progettisti e amministratori di sistemi ma anche a ingegneri energetici e meccanici e a disegnatori industriali. In questa fase sono i percorsi formativi STEM, soprattutto le diverse lauree in ingegneria, quelli che accomunano le ricerche delle imprese per sostenere le due grandi transizioni. Tra gli indirizzi più specifici per la domanda di competenze green figurano il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie innovative per i beni e le attività culturali, il diploma secondario in produzione e manutenzione industriale e la qualifica professionale nell’ambito agricoltura. Sul fronte delle competenze digitali sono tra i più richiesti il diploma di tecnico superiore (ITS) in tecnologie della informazione e della comunicazione, il diploma secondario in informatica e telecomunicazioni e la qualifica professionale nell’ambito elettronico.Questa trasformazione del sistema imprenditoriale in chiave di sostenibilità e l’accelerazione per l’adozione delle tecnologie digitali – rileva il rapporto – investirà il mercato del lavoro di tutto il quinquennio. Le previsioni a medio termine mostrano infatti che la domanda di competenze green riguarderà in maniera trasversale tanto le professioni ad elevata specializzazione e tecniche, che gli impiegati come gli addetti ai servizi commerciali e turistici, gli addetti ai servizi alle persone come gli operai e gli artigiani. La spinta verso la transizione verde farà emergere, inoltre, la necessità di specifiche professioni green in alcuni settori come il progettista in edilizia sostenibile, lo specialista in domotica, i tecnici e gli operai specializzati nell’efficientamento energetico nelle costruzioni; il certificatore di prodotti biologici nell’agroalimentare; il progettista meccanico per la mobilità elettrica. Questo fenomeno sempre più pervasivo in tutti i settori dell’economia interesserà non solo nuovi green jobs ma anche occupazioni esistenti. Per esempio, anche per i cuochi saranno sempre più importanti le competenze legate alla ecosostenibilità richieste dai consumatori e vantaggiose per le imprese, come l’attenzione alla riduzione degli sprechi, all’uso efficiente delle risorse alimentari e all’impiego di produzioni di qualità e legate al territorio (a chilometro zero). Altrettanto ricercate saranno le competenze digitali, considerate una competenza di base per la maggior parte dei lavoratori. Queste saranno rilevanti non solo per tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche e fisiche, ma anche per professori, specialisti in scienze sociali, impiegati addetti alla segreteria e all’accoglienza, addetti alla contabilità.Il processo di digitalizzazione – conclude l’indagine – si sta diffondendo in due principali direttrici: da un lato il passaggio al digitale di sistemi di lavoro e attività produttive (smart working, commercio on line, digitalizzazione delle procedure in molti servizi alle imprese e alle persone) e dall’altro una forte spinta all’innalzamento delle competenze digitali sia dei lavoratori, ma anche di un’ampia fascia della popolazione, con particolare riferimento agli studenti e ai professori di tutte le scuole di ogni ordine e grado. LEGGI TUTTO

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    Violenza contro le donne, Mattarella: fallimento della società nel suo insieme

    (Teleborsa) – “La violenza contro le donne è un fallimento della nostra società nel suo insieme, che non è riuscita, nel percorso di liberazione compiuto dalle donne in quest’ultimo secolo, ad accettare una concezione pienamente paritaria dei rapporti di coppia”. Sono le parole usate dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della “Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza contro le Donne”. “Questa Giornata – si legge in una nota pubblicata dal Quirinale – impone di confrontarci, ogni anno, con numeri intollerabili che testimoniano una continua, diffusa e ancora inestirpabile violenza contro le donne. La nostra società è ancora pervasa, in differenti territori e in svariati contesti, da episodi di violenza, verbale, economica, fisica, frutto dell’idea, inaccettabile, che l’uomo possa prevaricare sulla donna utilizzando la forza”. “In molti casi la violenza contro le donne supera il rapporto di coppia e si riversa anzitutto sui bambini, ma anche su altri familiari, amici e persone che tentano di intervenire per arginare questa folle spirale”, ha aggiunto il Capo dello Stato che sottolinea che la violenza contro le donne “prende origine infatti da una visione distorta dei rapporti tra uomo e donna, che vede la seconda come oggetto e in ogni caso come soggetto non degno di un pieno rispetto. È nell’idea di inferiorità che pervade, ancora troppo spesso, l’approccio alla questione femminile, in cui si trovano le radici di ogni forma di violenza. Per uscire da questa spirale è necessario educare: educare al rispetto, educare alla parità, educare all’idea che mai la forza può costituire uno strumento di dialogo. Già nelle famiglie si deve diffondere questa educazione e poi nelle scuole, fin dalla prima infanzia”. Per Mattarella è “fondamentale che le donne che hanno subito violenza sentano intorno a loro un mondo che le accoglie e le protegge, per consentire loro di uscire dal silenzio e liberarsi da quel recinto dove è nata la violenza. Solo con una società pronta a sostenere le vittime sarà possibile sconfiggere la violenza contro le donne. Per questo è importante l’attività che ogni giorno portano avanti le istituzioni, le associazioni, le volontarie e i volontari, che tentano di costruire rifugi per curare e prevenire gli episodi di violenza”. “La prevenzione della violenza richiede ascolto, interventi, reti di sostegno e in molti casi strumenti per offrire alle donne un’alternativa di vita libera. La dipendenza, spesso di carattere economico, in cui molte di esse si trovano e’ di ostacolo alla ricerca di protezione e alla stessa denuncia degli episodi violenti. Resta ancora molta strada da fare, ma occorre continuare ad operare, individualmente e con azioni collettive, perché eliminare la violenza sulle donne è un obiettivo essenziale per il nostro vivere in comune”, ha concluso il Presidente della Repubblica.(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica) LEGGI TUTTO

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    Ratti, patto parasociale rinnovato fino al 5 marzo 2024

    (Teleborsa) – Ratti, società quotata su Euronext Milan e attiva nella creazione, produzione e distribuzione di tessuti e accessori di alta gamma a livello internazionale, ha reso noto che gli azionisti Faber Five S.r.L. (riconducibile alla famiglia Favrin) e Marzotto S.p.A. (controllata da Trenora S.r.L., i cui soci di riferimento sono pariteticamente Faber Five S.r.L. al 40% e Manifatture Internazionali S.p.A. al 40%) hanno rinnovato il loro patto parasociale fino al 5 marzo 2024. Il patto, datato 3 novembre 2009, era divenuto efficace il 5 marzo 2010 e rinnovato fino al 5 marzo 2022.Il Patto è relativo a 18.712.000 azioni ordinarie, pari al 68,417% del capitale sociale di Ratti, ripartite pariteticamente nel 34,208% per Marzotto e 34,208% per Faber Five. La finalità dell’accordo, evidenzia una nota, è quella di garantire a Ratti uniformità e stabilità di indirizzi nelle politiche gestionali e industriali attraverso un raggruppamento di soci. LEGGI TUTTO

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    Mediaset, soci approvano cambio nome in MFE-MediaForEurope e azioni A/B

    (Teleborsa) – L’assemblea di Mediaset, gruppo quotato su Euronext Milan e attivo nei media e della comunicazione, ha approvato il cambio della denominazione sociale della società in MFE-MEDIAFOREUROPE N.V., con efficacia dalla data odierna. I soci hanno anche approvato l’introduzione di una struttura azionaria a doppia categoria con diversi diritti di voto. L’introduzione della nuova struttura azionaria, sottolinea una nota, “rappresenta un passo fondamentale per perseguire la creazione di un gruppo paneuropeo nel settore dell’intrattenimento e dei contenuti in quanto fornirà una maggiore flessibilità per il finanziamento di eventuali future operazioni di M&A”.”Siamo molto soddisfatti di questo doppio passo: la nascita di MFE-MEDIAFOREUROPE N.V. nei Paesi Bassi e l’introduzione della struttura azionaria a doppia categoria – ha commentato Pier Silvio Berlusconi, CEO di MFE-MEDIAFOREUROPE – Queste azioni e gli ottimi risultati economici conseguiti ci consentono di guardare al futuro anche in un’ottica di sviluppo internazionale”. Il gruppo prevede che la nuova struttura azionaria a doppia categoria entri in vigore prima del 1° gennaio 2022, dopo le necessarie approvazioni.Come già comunicato il 1° ottobre 2021, la struttura azionaria a doppia categoria avrà le seguenti caratteristiche: il capitale sociale sarà composto da azioni ordinarie A e azioni ordinarie B; ogni azione esistente in circolazione sarà convertita in un’azione ordinaria B; tutti gli azionisti esistenti a una determinata data di riferimento avranno diritto ad un’azione ordinaria A per ogni azione ordinaria B detenuta; ogni azione ordinaria A avrà un valore nominale pari a 0,06 euro e ogni azione ordinaria B avrà un valore nominale pari a 0,60 euro (rispetto ai precedenti 0,52 euro).Sia l’emissione delle azioni ordinarie A che l’adeguamento del valore nominale delle azioni ordinarie B saranno effettuati utilizzando le riserve distribuibili della società. Di conseguenza, ogni azione ordinaria A darà diritto a un voto e ogni azione ordinaria B darà diritto a dieci voti. Entrambe le categorie di azioni avranno i medesimi diritti patrimoniali (come i dividendi), saranno quotate su Euronext Milan e tutti gli azionisti avranno pari trattamento in caso di eventuale futura offerta pubblica di acquisto volontaria o obbligatoria.L’assemblea ha inoltre approvato l’autorizzazione del Consiglio a emettere fino a 1.181.227.564 azioni ordinarie A entro un periodo di 18 mesi dalla data dell’assemblea generale. L’autorizzazione sarà utilizzata per emettere le azioni ordinarie iniziali A: a coloro che saranno azionisti alla Record Date, e a quelle persone che alla Record Date detengono diritti di acquisto di azioni della società in base a piani di stock option/grant esistenti. LEGGI TUTTO

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    Fisco, raggiunta l'intesa sulla riforma: 7 miliardi a taglio Irpef

    (Teleborsa) – Dopo un confronto durato diversi giorni il ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, e i responsabili economici dei partiti di maggioranza – la viceministro Laura Castelli (M5S), il viceministro al Mise, Gilberto Pichetto Fratin (Fi), la sottosegretaria all’economia Maria Cecilia Guerra (Leu), il presidente della commissione Finanze della Camera, Luigi Marattin (Iv), il responsabile economico del Pd Antonio Misiani e quello della Lega, Alberto Bagnai – sono arrivati a un accordo sui tagli delle tasse da 8 miliardi. L’intesa raggiunta al tavolo del Mef prevede di di destinare poco meno di 7 miliardi di euro al taglio dell’Irpef e circa un 1 miliardo di euro all’eliminazione dell’Irap per autonomi e persone fisiche. I tagli dell’Irpef e dell’Irap partiranno dal 2022 e saranno strutturali. “C’è l’accordo politico ad agire sulle aliquote Irpef. Il ragionamento sull’Irap vede una scelta verticale, partendo dalle 850mila persone fisiche, autonomi e ditte individuali, aggiungendo eventualmente le start up. Questo è l’accordo politico, ora Franco ne deve parlare con Draghi, noi con i nostri partiti e poi rivederci” ha spiegato Pichetto al termine del tavolo al Mef.ALIQUOTE IRPEF – Le aliquote Irpef scenderanno da cinque a quattro: la fascia di reddito fino a 15mila euro resta al 23%; quella da 15mila euro a 28mila scende dal 27% al 25%; le due fasce successive verranno accorpate includendo i redditi da 28mila euro a 50mila euro con un’aliquota al 35%. Oltre i 50mila euro l’imposizione sarà del 43%. Sulla no tax area si valutano piccole modifiche.ABOLITO IL BONUS 80 EURO – Il bonus da 80 euro, diventati poi 100, introdotto da Matteo Renzi sparirà con la riforma dell’Irpef. Secondo quanto si apprende, le detrazioni saranno riordinate, e riassorbiranno i bonus. Il lavoro di definizione delle detrazioni è ancora in corso. LEGGI TUTTO

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    Racing Force vince gara per fornitura in esclusiva alla FIA fino al 2025

    (Teleborsa) – Racing Force, gruppo quotato da novembre 2021 su Euronext Growth Milan e attivo nel settore delle attrezzature di sicurezza per il motorsport, ha siglato un accordo di partnership esclusiva con la Federation Internationale de l’Automobile (FIA), l’organo di governo dello sport automobilistico mondiale e la federazione delle principali organizzazioni automobilistiche del mondo, per la fornitura di abbigliamento e attrezzature di sicurezza. Racing Force si è aggiudicata la fornitura al termine di una gara internazionale cui hanno partecipato i principali operatori, dando continuità alla collaborazione con la Federazione iniziata nel 2012 con il brand OMP.In particolare, è prevista la fornitura in esclusiva di tute ignifughe, guanti, scarpe e underwear OMP e di caschi Bell dal 2022 al 2025 per i commissari di gara, i piloti di safety car e tutto il personale FIA. L’accordo riguarda i campionati mondiali di Formula 1, Formula 2 e Formula 3, Formula E, WEC (World Endurance Championship), WTCR (World Touring Car Cup), WRX (World Rallycross), e i futuri WRRC (World Rally Raid Championship) ed Electric GT (mondiale elettrico di auto turismo).”Siamo orgogliosi di annunciare questo accordo che conferma il rapporto solido e di lunga data che abbiamo con la FIA – ha commentato Paolo Delprato, presidente e AD di Racing Force – Affiancarsi alla massima istituzione del motorsport è un privilegio che abbiamo guadagnato anno dopo anno grazie alla qualità, tecnologia e affidabilità dei nostri prodotti e grazie al nostro approccio al business, battendo gli altri player del mercato.”OMP e Bell sono i brand storici del gruppo e questa rinnovata partnership ci garantirà una più forte valorizzazione dei marchi principali di Racing Force, consolidando la posizione dei nostri brand nel settore del motorsport safety equipment”, ha aggiunto Delprato.”La FIA è lieta di poter continuare la sua partnership con Racing Force Group per la fornitura di abbigliamento da gara al nostro personale – ha affermato il presidente della FIA Jean Todt – La sicurezza è sempre al centro della missione degli sport motoristici della FIA, ed è fondamentale che i nostri ufficiali di gara abbiano accesso ad attrezzature che soddisfano i rigorosi standard che abbiamo fissato a riguardo”. LEGGI TUTTO

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    Germania, Bundesbank: banche a rischio per bolla immobiliare

    (Teleborsa) – Il sistema finanziario tedesco ha funzionato bene durante la pandemia, ma le vulnerabilità sono in aumento ed è necessario intraprendere subito una maggiore azione preventiva per rafforzare il sistema e consentirgli di affrontare i rischi futuri. Lo afferma la Bundesbank, la banca centrale del Paese nel “Financial Stability Review 2021”. “I buffer controciclici dovrebbero essere rafforzati nuovamente a breve”, ha detto la vicepresidente Claudia Buch, sottolineando che il buffer rafforza la resilienza delle banche e stabilizza i prestiti durante i periodi di crisi.Secondo la Bundesbank, occorre monitorare da vicino l’evoluzione del mercato immobiliare residenziale e limitarne i rischi. In particolare, sia i mutuatari che i creditori dovrebbero tenere d’occhio la sostenibilità del debito e, qualora si prevedesse un allentamento degli standard creditizi, le autorità di vigilanza avrebbero a disposizione diversi strumenti per contrastarlo. “Asset e garanzie sopravvalutate rappresentano una vulnerabilità – ha detto Buch presentando il rapporto – Il focus qui è sui prezzi degli immobili residenziali, che ancora una volta hanno visto un forte aumento, crescendo ad un tasso medio del 6,7& nel 2020″.”L’impatto delle correzioni dei prezzi può essere sottovalutato”, ha affermato la vicepresidente della Bundesbank, aggiungendo che “i nostri calcoli mostrano che i prezzi degli immobili residenziali sono dal 10 al 30% più alti di quanto giustificato dai loro fondamentali”, in particolar modo in quelli al di fuori delle aree urbane. “Il credito sta crescendo rapidamente, le valutazioni di mercato sono elevate e la consapevolezza del rischio sta diminuendo – ha aggiunto – L’indicatore di allerta precoce della Bundesbank, che stima la probabilità di crisi finanziarie, ha continuato ad aumentare durante la pandemia”.”Il sistema finanziario tedesco è attualmente abbastanza resiliente per far fronte bene a una crescita economica limitata”, ha invece commentato Joachim Wuermeling, membro del comitato esecutivo della Bundesbank e responsabile della supervisione bancaria. In caso di un grave shock macrofinanziario, le banche potrebbero utilizzare le riserve di capitale che hanno accumulato e questo eviterebbe loro di dover limitare i loro prestiti. Wuermeling ha anche sottolineato che le banche devono attrezzarsi per l’eventualità di materializzare il rischio di tasso di interesse. LEGGI TUTTO