5 Gennaio 2022

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    USA, scorte petrolio settimanali in calo di 2,1 milioni di barili

    (Teleborsa) – Sono diminuite più delle attese le scorte di greggio in USA nell’ultima settimana. L’EIA, la divisione del Dipartimento dell’Energia americano, ha confermato che gli stocks di greggio, negli ultimi sette giorni al 31 dicembre 2021, sono scesi di circa 2,1 milioni di barili a 417,9 MBG, contro attese per un decremento di 3,2 milioni.Gli stock di distillati hanno registrato un aumento di 4,4 milioni a 126,8 MBG, contro attese per un aumento di 1,5 milioni di barili, mentre le scorte di benzine hanno registrato un incremento di 10,1 milioni a quota 232,8 MBG (il consensus era per un aumento di 1,7 milioni di barili).Le riserve strategiche di petrolio sono calate di 1,3 milioni a 593,7 MBG. LEGGI TUTTO

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    Beyond Meat, ristoranti KFC venderanno il suo “pollo” a base vegetale

    (Teleborsa) – Balzo in borsa per Beyond Meat, azienda statunitense che produce sostituti per la carne e prodotti caseari a base di vegetali. Il titolo beneficia della notizia che i ristoranti KFC (parte del gruppo Yum Brands) inizieranno a vendere il “pollo” fritto a base vegetale di Beyond Meat negli Stati Uniti. La vendita del prodotto inizierà il ??10 gennaio e andrà avanti per un periodo di tempo limitato, ha annunciato KFC.KFC è il più grande marchio di Yum (che possiede anche i marchi Pizza Hut e Taco Bell) e aveva quasi 4.000 ristoranti negli Stati Uniti alla fine del 2020. KFC aveva iniziato a testare il pollo vegetale di Beyond Meat nell’agosto 2019. Nel febbraio 2021, Yum e Beyond avevano annunciato una partnership globale per creare voci di menu a base vegetale per KFC, Taco Bell e Pizza Hut nei “prossimi anni”.Ottima la performance di Beyond Meat, che si attesta a 64,84 con un aumento del 5,22%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 66,01 e successiva a 68,36. Supporto a 63,66. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI servizi ancora forte a dicembre. Pesa la carenza di manodopera

    (Teleborsa) – Il settore dei servizi negli Stati Uniti ha registrato un’altra forte espansione dell’attività commerciale nel mese di dicembre 2021, anche se ripresa è leggermente diminuita fino al livello più lento degli ultimi tre mesi. L’indice PMI dei servizi definitivo, elaborato da Markit, diminuisce a 57,6 punti dai 58 precedenti, risultando superiore alle stime di consensus e alla stima preliminare (57,5).L’indice, che rappresenta un sondaggio sui direttori acquisto delle aziende attive nel settore terziario, mostra dunque un tasso di crescita forte e si conferma al di sopra della soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque con la fase di espansione. Peggiora leggermente anche l’indice composito, che tiene conto anche della variazione del PMI manifatturiero, che si attesta a 57 punti rispetto ai 57,2 del mese precedente e ai 56,9 attesi e della stima preliminare.”La crescita dell’attività del settore dei servizi è rimasta forte a dicembre, supportando le indicazioni di un solido aumento della crescita economica alla fine del 2021 – ha commentato Sian Jones, economista senior presso IHS Markit – Sebbene l’espansione della produzione si sia leggermente attenuata, il flusso di nuovi ordini è aumentato, con una domanda sostenuta da parte dei clienti che cresce al più ritmo per cinque mesi””La fiducia delle imprese si è rafforzata alla fine dell’anno al livello più alto da novembre 2020, poiché le aziende speravano in condizioni più favorevoli del mercato del lavoro e della catena di approvvigionamento entro il 2022 – ha spiegato l’economista – La rapida diffusione della variante Omicron presenta nuovi rischi al ribasso nell’economia le prospettive per il 2022. È probabile che eventuali ulteriori venti contrari o interruzioni affrontate dalle aziende attenuino il sentiment”. LEGGI TUTTO

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    Covid, Hong Kong blocca voli da 8 Paesi. Dall'Europa agli Usa Omicron fa impennare i contagi

    (Teleborsa) – A causa del dilagare della variante Omicron Hong Kong ha vietato i voli provenienti da otto Paesi. Il divieto riguarda l’Australia, il Canada, la Francia, l’India, il Pakistan, le Filippine, il Regno Unito e gli Stati Uniti. “I voli passeggeri da questi Paesi non potranno atterrare a Hong Kong e le persone che hanno soggiornato in quei Paesi non potranno imbarcarsi sui voli per Hong Kong, compresi i voli di transito”, ha annunciato la governatrice Carrie Lam. Nelle scorse settimane anche altri Paesi hanno iniziato ad attuare misure per frenare il dilagare della variante Omicron che, dall’Europa agli Stati Uniti, sta facendo impennare i contagi.In Italia, per ora, il divieto è limitato a 8 Paesi africani. L’Ordinanza del 26 novembre 2021 dispone il divieto di ingresso/transito in Italia per coloro che abbiano soggiornato/transitato nei quattordici giorni precedenti in Sudafrica, Lesotho, Botswana, eSwatini, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia. L’Ordinanza dispone inoltre la sospensione del traffico aereo dai suddetti Paesi. In Israele il governo ha annunciato una possibile riapertura ai flussi turistici internazionali a partire dal 9 gennaio, su cui tuttavia si attende ancora conferma ufficiale nonché l’approvazione dei relativi regolamenti normativi. Al momento l’ingresso e il transito in Israele è vietato a tutti i cittadini stranieri non residenti. In alcuni casi, specificamente previsti dalla normativa israeliana e che presentano carattere di eccezionalità, i cittadini stranieri che abbiano necessità di recarsi in Israele possono presentare una domanda di ingresso al cosiddetto “Exceptions Commitee” che valuterà la richiesta e, se del caso, accorderà un’autorizzazione all’ingresso.In Olanda, dal 19 dicembre al prossimo 14 gennaio, è in vigore il lockdown con la chiusura di ristoranti, bar, cinema, teatri e negozi non essenziali. La Germania ha introdotto la quarantena obbligatoria ai viaggiatori non vaccinati provenienti da Francia e Danimarca, Norvegia, Libano e Andorra. Nel Regno Unito a quanti arrivano dall’estero è richiesto di mostrare l’esito negativo di un tampone (molecolare PCR o rapido) effettuato nelle 48 ore precedenti la partenza. Inoltre è disposto l’obbligo di isolamento cautelare dall’arrivo sul territorio britannico fino al risultato del tampone molecolare (PCR no rapido), da effettuare entro il secondo giorno.In Svizzera solo le persone vaccinate o guarite possono accedere all’interno di ristoranti, siti culturali e strutture sportive e ricreative, nonché agli eventi al coperto.In Irlanda dallo scorso 19 dicembre fino alla fine di gennaio bar, pub e ristoranti chiudono alle 20.Il Portogallo ha prorogato, oltre il 9 gennaio, l’obbligo di test negativo per i passeggeri dei voli in arrivo, anche se vaccinati.La Svezia ha esteso l’obbligo del Pass anche ai viaggiatori provenienti da Norvegia, Finlandia, Danimarca e Islanda che finora erano esentati e ha rivolto un invito ai viaggiatori a sottoporsi al test per il coronavirus all’ingresso. LEGGI TUTTO

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    Caro bollette, Lanzetta (Enel Italia): soluzione? Più rinnovabili

    (Teleborsa) – “L’aumento attuale dell’energia elettrica deriva, quasi esclusivamente, dall’aumento del gas, che è il vero colpevole”. Così il direttore Italia di Enel Nicola Lanzetta, spiegando – in una conversazione con l’Ansa – che “oggi il sistema-Italia ha poco meno del 50% di energia prodotta da varie forme e 50% prodotta dal gas” per cui “all’aumentare del costo del gas aumenta il prezzo di produzione dell’energia elettrica”. Alla luce del fatto che l’Italia importa il 90% di gas, la soluzione al caro-bollette è “l’utilizzo di energie rinnovabili. Tanto più come Paese produciamo da fonti rinnovabili tanto più il prezzo si abbasserà”. “Oggi c’è un paradosso che come cittadini non abbiamo mai vissuto, non abbiamo un problema economico ma di permessi. Come Italia e come azienda abbiamo corposi investimenti da fare sia per lo sviluppo di impianti rinnovabili sia per lo sviluppo della rete per supportare il nuovo carico di energia elettrica ma purtroppo siamo bloccati per aspetti burocratici”, prosegue spiegando che “noi che lavoriamo esclusivamente sulle rinnovabili stiamo facendo grosse attività e pressioni affinché si possa realizzare la transizione energetica”.Lanzetta ricorda che “oggi in Italia ci sono centinaia e centinaia di impianti bloccati”, sia dalla burocrazia, sia dalla sindrome Nimby (Non nel mio giardino, ndr) “ognuno ha il suo piccolo interesse”. “Purtroppo è lontano quello che abbiamo realizzato con successo nel 2012-2013 quando abbiamo avuto una capacità di realizzazione da rinnovabili che se riuscissimo a riportarla oggi ci consentirebbe di raggiungere al 2030 l’obiettivo del 70% di energia elettrica da rinnovabili” come Paese. Essendo quindi “il mondo delle infrastrutture complesso”, ha aggiunto Lanzetta, “lo stesso discorso, si potrebbe applicare alla possibilità di estrarre gas in Italia”.Per contenere gli aumenti delle bollette energetiche famiglie e imprese dovrebbero “iniziare a stipulare contratti pluriennali, a lungo termine e a prezzo fisso”. Questo “l’indirizzo nel breve periodo” che arriva dal direttore Italia di Enel secondo cui in questomodo “il rischio diminuisce. Nel medio periodo” l’indirizzo “come nazione è di accelerare in maniera enorme la realizzazione di generazione da fonti rinnovabili” ha aggiunto.Dopo l’inverno i prezzi dovrebbero avere una discesa – ha detto ancora Lanzetta – purtroppo però l’aleatorieta di questo mercato continuerà a essere tale. Per l’estate potremo usufruire del prezzo più basso del gas e dell’energia ma questo non ci deve far dormire sonni tranquilli perché in ogni caso la volatilità di questo mercato ci sarà sino a che avremo il 90% del gas importato, su cui non abbiamo leve”. LEGGI TUTTO

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    Stabile la Borsa di New York, rally in pausa

    (Teleborsa) – A Wall Street, il Dow Jones è sostanzialmente stabile e si posiziona su 36.817 punti, mentre, al contrario, si posiziona sotto la parità l’S&P-500, che retrocede a 4.782 punti. Negativo il Nasdaq 100 (-0,99%); con analoga direzione, sotto la parità l’S&P 100, che mostra un calo dello 0,42%. La seduta di ieri è stata contraddistinta da un nuovo record del Dow Jones, con gli investitori che hanno acquistato azioni che potrebbero beneficiare di una ripresa economica; il trend sembra continuare anche nella seduta odierna. Al contrario, sono sotto pressione i titoli tecnologici, che portano in rosso il Nasdaq.Sul fronte macroeconomico, sono risultate in decisa frenata le domande di mutuo negli Stati Uniti nella settimana al 31 dicembre 2021. Invece, sorprende in positivo la crescita dei posti di lavoro nel settore privato a dicembre negli Stati Uniti: è risultata ben superiore rispetto al mese precedente e il doppio delle stime degli analisti. In luce sul listino nordamericano S&P 500 i comparti energia (+1,33%), materiali (+0,91%) e sanitario (+0,58%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti informatica (-1,21%) e beni di consumo secondari (-0,76%).Tra le migliori Blue Chip del Dow Jones, Walgreens Boots Alliance (+2,36%), Intel (+2,05%), Boeing (+1,75%) e DOW (+1,32%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Salesforce.Com, che continua la seduta con -6,85%.Sessione nera per Microsoft, che lascia sul tappeto una perdita del 2,11%.Sotto pressione 3M, con un forte ribasso dell’1,09%.Discesa modesta per Home Depot, che cede un piccolo -0,88%.Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Discovery (+3,47%), Discovery (+3,33%), Biogen (+2,52%) e Garmin (+2,24%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Adobe Systems, che continua la seduta con -5,16%.In caduta libera Bed Bath & Beyond, che affonda del 3,72%.Pesante Intuit, che segna una discesa di ben -2,62 punti percentuali.Seduta drammatica per Xilinx, che crolla del 2,32%.Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati statunitensi:Mercoledì 05/01/202214:15 USA: Occupati ADP (atteso 400K unità; preced. 505K unità)15:45 USA: PMI servizi (atteso 57,5 punti; preced. 58 punti)15:45 USA: PMI composito (preced. 57,2 punti)16:30 USA: Scorte petrolio, settimanale (atteso -3,28 Mln barili; preced. -3,58 Mln barili)Giovedì 06/01/202213:30 USA: Challenger licenziamenti (preced. 14,88K unità). LEGGI TUTTO

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    Pfizer e BioNTech lavoreranno a vaccino mRNA per fuoco di Sant'Antonio

    (Teleborsa) – La società farmaceutica statunitense Pfizer e la società di biotecnologie tedesca BioNTech hanno lanciato una nuova collaborazione di ricerca, sviluppo e commercializzazione per sviluppare un potenziale primo vaccino a base di mRNA per la prevenzione dell’herpes zoster, il virus che provoca il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio. Si tratta della terza collaborazione tra Pfizer e BioNTech nel campo delle malattie infettive, dopo la collaborazione sui vaccini antinfluenzali avviata nel 2018 e quella del 2020 per il primo vaccino mRNA per il Covid-19.Le parti condivideranno i costi di sviluppo e gli studi clinici dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2022. Pfizer avrà i diritti per commercializzare il potenziale vaccino su base globale, ad eccezione di Germania, Turchia e alcuni paesi in via di sviluppo in cui BioNTech avrà i diritti di commercializzazione. Le società condivideranno i profitti lordi derivanti dalla commercializzazione di qualsiasi prodotto. Secondo i termini dell’accordo, Pfizer corriponderà a BioNTech 225 milioni di dollari in pagamenti anticipati, incluso un pagamento in contanti di 75 milioni e un investimento azionario di 150 milioni. Inoltre, BioNTech potrebbe ricevere futuri pagamenti fino a 200 milioni di dollari. BioNTech pagherà a Pfizer 25 milioni di dollari per alcune tecnologie utili allo sviluppo del vaccino.”Gli adulti di età pari o superiore a 50 anni e le popolazioni vulnerabili come i malati di cancro sono a maggior rischio di herpes zoster – ha commentato Ugur Sahin, CEO e co-fondatore di BioNTech – Il nostro obiettivo è sviluppare un vaccino mRNA con un profilo di sicurezza favorevole e un’elevata efficacia, che sia allo stesso tempo più facilmente scalabile per supportare l’accesso globale”. LEGGI TUTTO

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    Scuola, sulla ripresa ancora tante incognite

    (Teleborsa) – A pochi giorni dalla ripresa dell’attività scolastica in presenza, fissata e ad oggi confermata per lunedì prossimo, 10 gennaio, continua ad essere la scuola uno dei temi più caldi per l’esecutivo, ancora in cerca di soluzione. Il picco dei contagi, in scia alla variante Omicron, minaccia infatti il calendario mentre aumenta il pressing di quanti chiedono uno slittamento. “Noi da sempre siamo per la scuola in presenza”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione nazionale presidi (Anp) Antonello Giannelli su La7 a “L’aria che tira” sottolineando che “se però si vuole mettere in atto un piano effettivo con degli obiettivi da raggiungere allora non sarebbe una cattiva idea prendersi due/tre settimane di DAD e però raggiungere gli obiettivi”. “Al primo posto va messo l’aumento della percentuale di alunni vaccinati”, ribadisce Giannelli. Quel che è certo, intanto, è che per garantire la presenza in sicurezza a scuola, come auspicato dallo stesso ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, sarà necessario rimettere mano ai protocolli sulla didattica a distanza, eliminando la distinzione tra vaccinati e non vaccinati e aumentando la soglia di casi positivi oltre la quale si finisce a casa.Sembra questa la linea che si appresta ad adottare il governo nel consiglio dei ministri, anche se resta ancora in piedi la proposta di alcune regioni – Campania in primis – di far slittare la riapertura delle scuole e contenere dunque l’ondata del virus.Dirimente, secondo i governatori, il parere del Comitato Tecnico Scientifico. LEGGI TUTTO