10 Gennaio 2022

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    Scuola, allarme Presidi: in 7 giorni 200mila classi in Dad

    (Teleborsa) – La scuola riparte in presenza, ma non si placano le polemiche. In particolare, da un lato i Presidi che avrebbero optato per un breve slittamento, dall’altro il Ministro dell’Istruzione Bianchi che ha difeso a spada tratta la ripartenza. “Le previsioni della rivista specializzata Tuttoscuola parlano di 200mila classi in Dad entro 7 giorni da oggi. Una previsione facile da fare guardando i contagi”. Lo ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, a Rainews24.”Quello che il governo non ha voluto fare lo farà la pandemia – ha continuato -. A mio avviso sarebbe stato preferibile rinviare l’apertura di 2-3 settimane per raggiungere gli obiettivi che al momento non sono raggiunti. Il governo ha compiuto una scelta legittima sulla quale io non sono d’accordo. Ma questo è normale un uno stato democratico”.Torna a difendere la scelta di ripartire, il Ministro Bianchi per il quale “aveva senso aprire subito la scuola. Non si può giustificare che tutto è aperto e l’unico spazio chiuso è la scuola, che è sicura. Sono rientrati la maggior parte degli studenti e dei professori. Stiamo monitorando attentamente la situazione e nel primo pomeriggio avremo i dati. Il dato evidente è che è ripresa la scuola”, ha detto a Rainews 24. “Per Bianchi, “la scelta di riportare tutti gli studenti in aula è motivata dall'”evidenza che il prolungato e diffuso uso di una distanza provoca problemi alla vita di una comunità”. C’è “un disposto sufficientemente flessibile che da una parte stabilisce il principio del ‘tutti a scuola’, dall’altro, laddove ci siano dei problemi, dà la possibilità di ricorrere alla distanza”, sottolinea Bianchi a Radio 1, nel giorno del ritorno in classe degli studenti. “Stiamo lavorando su una partecipazione collettiva, usciamo dalla logica del controllore: c’è un Paese che nel suo insieme si assume l’incarico di far tornare a scuola i ragazzi”.Capitolo Ffp2 “abbiamo fatto un intervento importante, il generale Figliuolo ha raggiunto un accordo con le farmacie per calmierare il prezzo a 0,75 euro. Le diamo inoltre gratuitamente già a tutti gli operatori, soprattutto della scuola dell’infanzia dove non ci sono protezioni per bambini. Però è un tema importante, ho capito che sta molto a cuore e lo porrò in evidenza al Consiglio dei ministri”, così Bianchi sulle mascherine che gli studenti dovranno indossare in classe in caso di autosorveglianza.Di “situazione preoccupante” parla il governatore Luca Zaia a Mattino 5 su Canale 5 sottolineando che “il 25-30% tra studenti e insegnanti sarà assente con defezioni dovute a malattia, quarantena o mancata vaccinazione”. “Draghi – ha aggiunto – si faccia dare un parere dal Comitato tecnico scientifico perché l’assembramento è inevitabile, da noi, almeno 800mila persone saranno confinate in aula per ore, con il rischio che, se ci saranno positivi, ci siano anche contagi”.Il Governo, intanto, ha impugnato l’ordinanza del Governatore della Campania, De Luca sul rinvio del ritorno in classe, LEGGI TUTTO

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    Vendite sui titoli petroliferi con greggio in calo

    (Teleborsa) – Seduta all’insegna delle vendite per il comparto petrolifero con i prezzi del greggio in discesa dopo aver accelerato nei giorni scorsi in scia alla riunione dell’OPEC+, del 4 gennaio.Il future febbraio sul WTI cede lo 0,41% a 78,58 dollari al barile, mentre la consegna marzo sul Brent perde lo 0,34% a 81,47 dollari. Tra i player del settore, Tenaris arretra dello 0,16% mentre Eni cede lo 0,41%. LEGGI TUTTO

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    Banche UE, redditività sopra livelli pre-pandemia in 3° trimestre 2021

    (Teleborsa) – I coefficienti patrimoniali restano ben al di sopra dei requisiti regolamentari, la qualità degli asset è ulteriormente migliorata e la redditività si è stabilizzata a livelli superiori a quelli visti prima della pandemia. Allo stesso tempo, restano preoccupazioni per i prestiti che hanno beneficiato di moratorie e regimi di garanzia pubblica, anche a causa dell’incertezza generale dovuta alla variante Omicron del Covid-19, e la maggior parte delle banche prevede un aumento dei rischi operativi principalmente a causa degli elevati rischi informatici. È questa, in estrema sintesi, la valutazione del terzo trimestre 2021 delle banche del Vecchio Continente da parte dell’Autorità bancaria europea (EBA).I coefficienti di soliditàIl coefficiente CET1 ha raggiunto il 15,4% su base fully loaded nel terzo trimestre del 2021. “È diminuito di 10 punti base a causa di una piccola diminuzione del capitale combinata con un leggero aumento delle attività ponderate per il rischio (RWA)”, sottolinea il report. Il calo dell’NPL ratio (20 punti base trimestre su trimestre) è stato determinato da un calo del 5% degli NPL a 419 miliardi di euro ed è stato “di ampia portata”. L’NPL ratio per le esposizioni delle famiglie è sceso al 2,5% (2,7% nel secondo trimestre) e per i prestiti verso società non finanziarie al 4,2% (4,4% nel secondo trimestre). “I settori più vulnerabili alle misure legate al Covid continuano ad avere livelli di crediti deteriorati più elevati, ma hanno anche mostrato miglioramenti – afferma l’EBA – Ad esempio, il rapporto NPL delle attività di alloggio e ristorazione è diminuito di 20 punti base al 9,5% e per le arti, l’intrattenimento e il tempo libero di 50 punti base al 7,7%”.Il peso delle moratori e delle garanzie pubblicheI volumi dei prestiti in regime di moratorie in corso sono ulteriormente diminuiti, passando a 50 miliardi di euro nel terzo trimestre del 2021 (circa 125 miliardi di euro nel secondo trimestre), di cui circa un terzo (33,6%) classificato come fase 2 (28,1% nel secondo trimestre) e il 6% come NPL (4,5% nel secondo trimestre). Il 23,9% e il 4,9% dei crediti con moratoria scaduta sono stati segnalati rispettivamente in fase 2 e NPL (24,5% e 4,7% nel secondo trimestre). Il volume totale dei prestiti nell’ambito dei regimi di garanzia pubblica ha raggiunto 378 miliardi di euro nel terzo trimestre, invariato rispetto agli ultimi trimestri. Il 20,1% erano a un livello stage 2 e il 2,4% erano classificati come NPL (rispettivamente 18,5% e 2% nel secondo trimestre).La redditivitàIl RoE è stato al 7,7% (2,5% nel terzo trimestre 2020 e 6,6% nel terzo trimestre 2019). Il costo del rischio è stato dello 0,47%, sostanzialmente inferiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (0,74%) e allo stesso livello di dicembre 2019. Si è arrestata la tendenza al ribasso del margine di interesse netto (NIM), che continua ad essere il principale contributore al reddito operativo netto delle banche (55,4%), ma le commissioni nette hanno un’importanza crescente (31,9%, in aumento dal 30,2% nel terzo trimestre 2020 e 28,5% nel quarto trimestre 2019 ).I rischiIl 55% delle banche prevede rischi operativi in aumento, in linea con le precedenti rilevazioni. Di queste banche, il 90% considera i problemi di cyber risk e sicurezza dei dati e circa il 40% cita la condotta e il rischio legale come le ragioni principali del previsto aumento del rischio operativo. L’80% delle banche tiene in considerazione i fattori ESG nel rischio di credito, mentre oltre il 70% delle banche li considera per rischi reputazionali e operativi. LEGGI TUTTO

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    Motus-E, mobilita elettrica piace sempre di più

    (Teleborsa) – “Agli italiani piace l’auto elettrica. Ben il 69% dei nostri connazionali pensa ad un’auto ibrida o elettrica pura per il proprio futuro, secondo l’indagine Global Automotive Consumer Study 2022. Si tratta di una percentuale tra le più alte a livello mondiale”. Con queste parole Francesco Naso, segretario generale di Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholders della mobilità elettrica, commenta i dati dello studio di Deloitte, condotto su oltre 26 mila consumatori in 25 Paesi. “Il dato di Deloitte – aggiunge Naso – trova conferma anche nell’aumento, pari al 128,34%, delle immatricolazioni delle auto con la spina, nell’anno appena chiuso. Un risultato da record, per il nostro Paese, spinto anche dall’ecobonus. L’assenza di nuovi incentivi, a supporto del mercato e della filiera industriale, speriamo venga rivista quanto prima dal Governo dato l’importante interesse degli italiani e il serio rischio di non riuscire a replicare le immatricolazioni di veicoli elettrici del 2021”, prosegue Naso. LEGGI TUTTO

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    Cy4gate, nuovo contratto per 600.000 euro da ente governativo

    (Teleborsa) – Cy4Gate, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nel mercato cyber intelligence e security, ha siglato un contratto per la fornitura di un sistema di Cyber Intelligence e Cyber Security che verrà realizzato su una piattaforma software proprietaria per un primario ente governativo. La commessa vale 600.000 euro e rappresenta la prosecuzione di un progetto di cui l’attuale contratto ne costituisce un lotto evolutivo.Contestualmente, Cy4Gate ha comunicato di aver rafforzato la struttura commerciale costituendo due dedicate Direzioni Vendite, una per l’Italia, attribuita alla responsabilità di Carmine Grelle e una per l’estero, assegnata a Massimiliano Romeo. Inoltre, è nata la Direzione “Customer Management & Marketing”, sotto la guida di Enrico Fazio, per la gestione dei progetti acquisiti sino al post-delivery.”È un buon avvio d’anno che ci dovrà vedere, come già accaduto nel corso del 2021, protagonisti nei settori di nostra competenza, la cyber security e la cyber intelligence – ha commentato Emanuele Galtieri, CEO di Cy4Gate – Sono numerose le iniziative in corso e da lanciare durante il 2022, così come tante sono le sfide che ci vedranno schierati su più fronti. La rimodulazione organizzativa da poco implementata, nell’ottica di indirizzare i nuovi trend della cyber e catturare le opportunità offerte dal PNNR che entrerà sempre più nel vivo, ci permette di poter fare affidamento su risorse ad elevata expertise e seniority, per fare la differenza nell’implementazione della strategia pluriennale già tracciata”. LEGGI TUTTO

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    Autonomi, da febbraio 2020 ne mancano all'appello 210mila

    (Teleborsa) – “Il consolidarsi della tendenza al recupero dei livelli occupazionali, pur rappresentando indubbiamente un segnale positivo, non può far trascurare alcuni elementi di criticità che emergono dal quadro complessivo”. Questo il commento dell’Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat sulla stima degli occupati e disoccupati a novembre.”Le incertezze che ancora permeano il quadro economico di riferimento, infatti, stanno rendendo difficile la crescita del lavoro dipendente a tempo indeterminato, elemento che potrebbe rendere più complessa la programmazione, da parte delle famiglie, dei consumi più impegnativi. Il parziale recupero della componente autonoma appare, al momento, un elemento episodico legato alla riapertura di alcune attività stagionali, in considerazione di un saldo, rispetto ai livelli di febbraio 2020, ancora negativo per 210mila unità”. Secondo i dati diffusi oggi, confrontando il trimestre settembre-novembre 2021 con quello precedente (giugno-agosto), si osserva un livello di occupazione più elevato dello 0,3%, con un aumento di 70mila unità. La crescita dell’occupazione registrata nel confronto trimestrale si associa alla sostanziale stabilità del numero di persone in cerca di occupazione e alla diminuzione di quello degli inattivi (-0,8%, pari a -110mila unità). LEGGI TUTTO

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    Goldman Sachs: spread verso quota 150 punti base con voto per Quirinale

    (Teleborsa) – La partita per scegliere il prossimo Presidente della Repubblica italiano non è di facile previsione, e proprio per questo i BTP italiani potrebbero essere sotto pressione. Lo sostiene Goldman Sachs, affermando che storicamente i periodi di stress politico possono vedere una sotto-performance di 15-20 punti base dello spread italiano e che quindi il differenziale di rendimento tra il titolo di stato con scadenza a dieci anni italiano e l’omologo tedesco può portarsi a quota 150 punti base. Oggi lo spread è a 135 punti base, in calo rispetto ai 139 raggiunti nella giornata di venerdì.”Prevediamo che diversi venti contrari nel primo trimestre creeranno un ambiente difficile per gli spread sovrani – si legge in una nota della banca statunitense – dato il ridotto supporto del QE e l’aumento delle emissioni, riteniamo che l’ampliamento dello spread BTP-bund osservato nell’ultima settimana possa estendersi”. “Oltre a dinamiche di offerta meno favorevoli, è probabile che il rischio politico per i BTP aumenterà fino al primo turno delle elezioni presidenziali italiane del 24 gennaio”, viene aggiunto. Se Mario Draghi dovesse trasferirsi da Palazzo Chigi al Quirinale ci sarebbe probabilmente “una perdita di continuità politica e un potenziale ritardo nell’attuazione degli investimenti del Recovery Fund” e quindi un’espansione della pressione sugli spread BTP-bund per riflettere questi rischi. LEGGI TUTTO