12 Gennaio 2022

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    Rincaro prezzi energia, governo verso aumento Ires per chi ne beneficia

    (Teleborsa) – Il governo sta valutando un aumento delle tasse per le società energetiche che stanno beneficiando dell’impennata dei prezzi dell’energia, secondo quanto ha affermato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, durante una conferenza stampa con altri politici della Lega. “Credo si andrà in quella direzione”, ha risposto il ministro alla domanda se il governo intenda tassare società energetiche con un provvedimento simile alla “Robin Hood tax”. Un provvedimento del genere potrebbe quindi aumentare l’Ires, l’imposta sul reddito delle società”Speriamo che Enel senta la responsabilità sociale di rendersi conto che stanno facendo margini pazzeschi, dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e restituire parte dei profitti alle famiglie e alle aziende”, ha affermato il leader della Lega Matteo Salvini nel corso della stessa conferenza stampa. “Ho chiesto a Draghi di fare uno sforzo straordinario per sostenere le imprese e aiutarle a far fronte al costo dell’energia”, ha aggiunto Salvini.”L’azienda non sta certamente ottenendo utili extra dall’attuale crisi energetica”, ha detto un portavoce della multinazionale Italiana a Reuters, sottolineando che l’aumento dei prezzi del gas ha influito in maniera negativa su aziende come Enel che acquistano gas per produrre energia. LEGGI TUTTO

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    Protocollo sport, stop squadra con 35% positivi

    (Teleborsa) – “Blocco dell’intera squadra se il numero di positivi è superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti; isolamento per i positivi e test continui per 5 giorni per i contatti ad alto rischio, con obbligo di indossare la FFP2 se non si effettua attività sportiva, indipendentemente dallo stato vaccinale”.Questi gli elementi principali della bozza del nuovo protocollo anti-Covid portato dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, alla Conferenza Stato-Regioni. “Intesa in Conferenza Stato-Regioni sul protocollo con le nuove regole Covid per gli sport di squadra. Positivo il lavoro fatto per arrivare a questo risultato. Grazie a Vezzali, Speranza, Fedriga, a tutti i governatori, e al mondo dello sport. I campionati vanno avanti”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie. LEGGI TUTTO

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    Banche, appello di Enria alla Francia: “Adottare presto Basilea 3”

    (Teleborsa) – L’applicazione dei nuovi standard di Basilea 3 è importante per “l’affidabilità e coerenza del requisiti di capitale”, specie quando i modelli interni delle banche calcolano gli asset soppesati per il rischio. Per tale ragione i Paesi europei dovrebbero “adottare velocemente” il pacchetto di riforme del sistema bancario avanzato dalla Commissione europea, che recepisce la versione finale di tali standard. Questo l’appello lanciato dal presidente del Consiglio di vigilanza bancaria europeo, Andrea Enria, durante un intervento alla Commissione Affari europei del Paramento francese. “Sono consapevole – ha detto Enria – che vi sono preoccupazioni sull’impatto delle regole di Basilea 3 sul finanziamento dell’economia dell’Ue, e prestiamo ascolto alle forti richieste a favore di numerose deviazioni rispetto a questi standard. Tuttavia il nostro consiglio è che l’Ue eviti deviazioni sostanziali da Basilea, i cui costi in termini di minor crescita del PIL sono grandemente superati dai benefici di medio e lungo termine, per la nostra economia, di un settore bancario più solido”.Enria ha, inoltre, evidenziato “alcune preoccupazioni sulle disposizioni transitorie” previste dalla Commissione Ue sul tema controverso dell’output floor. “Dal canto nostro – ha spiegato – assicureremo che non saranno richiesti alle banche sforzi sproporzionati e restiamo impegnati a neutralizzare un aumento puramente aritmetico” delle richieste di maggior capitale derivanti dall’applicazione dell’output floor. Per il presidente del Consiglio di vigilanza bancaria europeo è essenziale porre la massima attenzione alla gestione del rischio credito.Pur sottolineando che, grazie anche al sostegno pubblico durante la pandemia, attualmente, le banche europee, sono “generalmente ben capitalizzate, hanno a disposizione un’ampia liquidità e sono in grado di svolgere il loro ruolo chiave di finanziatori”, Enria ha avvertito che bisogna prestare “massima attenzione al rischio credito”. “L’impatto pieno della pandemia sulla qualità degli attivi apparirà solo quando le misure di sostegno saranno completamente rimosse – ha affermato Enria nel suo intervento –. Le classificazioni di crediti al livello stage2, ossia crediti ancora in bonis ma che iniziano a manifestare dei rischi, sono più alte rispetto alla situazione esistente pre-pandemia” e i prestiti che hanno beneficiato delle misure di sostegno, come le moratorie, “mostrano un profilo di rischio leggermente più alto”. I rischi, afferma Enria, potrebbero, dunque, essere più pronunciati nei settori particolarmente colpiti dalla pandemia. Tra questi Enria cita l’alberghiero, la ristorazione e il settore immobiliare commerciale. A ciò, a livello generale, si aggiunge l’incertezza sull’evoluzione della pandemia.”La Vigilanza della Bce – ha assicurato Enria – proseguirà il lavoro dello scorso anno, per garantire che le banche affrontino eventuali debolezze nelle loro misurazioni e gestione del rischio di credito che abbiamo identificato nello Srep (Supervisory Review and Evaluation Process, ndr), il nostro processo di revisione e valutazione prudenziale”. In tale scenario il presidente del Consiglio di vigilanza bancaria europeo ha annunciato che verranno “esaminate da vicino le esposizioni delle banche nei confronti dei settori particolarmente colpiti dallo shock del Covid-19 effettuando revisioni mirate e ispezioni in loco”. LEGGI TUTTO

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    La Doria, chiusura takeover il 31 gennaio. OPA più vicina

    (Teleborsa) – Si avvicina il closing dell’operazione di acquisto del 63,13% del capitale di La Doria da parte di Amalfi Holding. Ieri la Commissione europea ha dato il via libera all’operazione e quindi si sono verificate le condizioni sospensive per il perfezionamento previste dal contratto, il cui closing dovrebbe avere luogo il prossimo 31 gennaio 2022.Come già reso noto, per effetto del closing: entrerà in carica il nuovo CdA (nominato dall’assemblea del 16 dicembre 2021); entreranno in vigore gli accordi parasociali; Amalfi Holding sarà tenuta a promuovere un’offerta pubblica di acquisto (OPA) totalitaria sulle restanti azioni La Doria, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione di derivati del pomodoro, sughi pronti, bevande di frutta e legumi conservati. L’OPA è al prezzo di 16,50 euro per ciascuna azione (corrispondente al valore per azione di La Doria alla base dell’operazione di compravendita). LEGGI TUTTO

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    Cerved, sell-out allo 0,75%

    (Teleborsa) – Nell’ambito della procedura di obbligo di acquisto delle azioni residue dell’OPA promossa da Castor Bidco sulle azioni di Cerved Group, risulta che oggi 12 gennaio 2022 sono state presentate 95.000 richieste di adesioni alla procedura di sell-out. Pertanto dall’inizio dell’offerta sono state presentate complessivamente 95.000 adesioni, pari allo 0,756% dell’offerta. L’offerta, iniziata il 10 gennaio, terminerà il 4 febbraio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Cerved Group acquistate sul mercato nei giorni 3 e 4 febbraio 2022 non potranno essere oggetto delle richieste di vendita. LEGGI TUTTO

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    Speranza alla Camera: “Fase nuova e molto complessa”

    (Teleborsa) – “Non c’è alcun dubbio che siamo in una fase epidemica” del covid “nuova e densa di molte complessità, dovute in primis all’impatto della variante Omicron che ha provocato la crescita dei casi a livello nazionale e mondiale”. Lo ha detto il Ministro della Salute Roberto Speranza, rispondendo al Question time alla Camera, che ha anche sottolineato come ieri c’è stato il “record di vaccinazioni da inizio campagna, 700mila dosi”. “Monitoriamo con grande attenzione il dato delle ospedalizzazioni e c’è una dato con cui dobbiamo fare i conti: il rapporto casi e ospedalizzazioni è radicalmente cambiato in questa stagione grazie all’altissimo tasso di vaccinazione del Paese”, ha aggiunto.”A questa mattina sono 194 milioni i green pass scaricati in Italia che riguardano le tre tipologie: guariti, vaccinati e tamponi. Il “Governo continuerà a puntare su questo strumento in maniera significativa”, ha aggiunto.Speranza ha spiegato che “siamo in una fase epidemica nuova, con Omicron abbiamo una grande crescita dei casi, in tutta Europa”.Procedura in corso per portare a regime “un doppio automatismo” per il Green pass in caso di guarigione dal Covid-19. “Un automatismo di sospensione della vigenza della validità del Green pass dinanzi ad un caso di positività e al tempo stesso però a uno stop di questa sospensione quindi sostanzialmente una riattivazione del Green pass in caso di tampone negativo dopo una fase di positività. È una procedura che è in corso”, ha detto rispondendo all’interrogazione sul funzionamento della certificazione verde in relazione ai casi di avvenuta guarigione.Quanto all’obbligo di vaccino sopra i 50 anni ha “l’obiettivo di ridurre l’area dei non vaccinati che sono particolarmente esposti a malattia grave e ospedalizzazione. Quel 10% di non vaccinati comporta i due terzi degli ingressi in terapia intensiva e il 50% in area medica. Ridurre l’area dei non vaccinati significa abbassare la pressione sugli ospedali, salvare vite umane e consentire al Paese di ripartire dal punto di vista economico e sociale”. Il Ministero della Salute invierà un elenco per indicare gli inadempienti all’obbligo vaccinale per gli over 50 nel pieno rispetto della privacy. Anche l’Agenzia delle Entrate – ha detto – tratterà esclusivamente per gli obblighi assegnati. Ci sarà – ha aggiunto Speranza – anche la possibilità di un contraddittorio come previsto dai principi costituzionali. LEGGI TUTTO

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    Investitori istituzionali contrari a includere gas nella tassonomia UE

    (Teleborsa) – L’Institutional Investors Group on Climate Change (IIGCC) ha inviato una lettera aperta ai rappresentanti degli Stati membri dell’UE e agli eurodeputati, chiedendo l’esclusione del gas dalla tassonomia dell’UE, ovvero dalla classificazione delle attività economiche che possono essere considerate sostenibili dal punto di vista ambientale. IIGCC è una coalizione di investitori che conta 370 membri, gestisce 50 trilioni di euro e comprende pesi massimi come BlackRock e Vanguard. L’obiettivo dell’organismo è promuovere gli investimenti green attraverso le loro decisioni di allocazione del capitale e l’interlocuzione con le aziende e il mercato in generale.”Come pietra angolare dell’agenda della finanza sostenibile dell’UE, l’inclusione del gas minerebbe la credibilità della tassonomia e l’impegno dell’UE per la neutralità climatica entro il 2050 – ha commentato Stephanie Pfeifer, CEO di IIGCC – Sebbene vi sia spazio per il gas come ponte a breve termine in un periodo di transizione, non può essere onestamente classificato come green”.”Per gli investitori istituzionali, l’inclusione del gas limiterà la loro capacità di allineare i propri portafogli e gli investimenti al net zero – ha aggiunto l’economista – In un momento in cui abbiamo bisogno di chiarezza, l’inclusione del gas crea un precedente inutile e confonde le acque per gli investitori che cercano di fare la cosa giusta”. A fine 2021, la Commissione europea ha redatto un piano per etichettare alcuni investimenti nel gas e nel nucleare come green all’interno della tassonomia dell’UE. LEGGI TUTTO

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    BASF punta a sviluppare tecnologia per utilizzo di gas marino ricco di CO2

    (Teleborsa) – BASF, società tedesca e una delle più grandi al mondo nel settore della chimica, ha firmato un accordo di sviluppo congiunto con China BlueChemical, uno dei principali produttori di gas naturale, e la società di ingegneria chimica Wuhuan Engineering per promuovere l’utilizzo di gas marino a basse emissioni di carbonio. China BlueChemical estrae grandi quantità di gas naturale offshore dai giacimenti nel Mar Cinese Meridionale. Il gas marino, a differenza del gas naturale commerciale, contiene però elevate concentrazioni di CO2 e quindi ha bisogno della rimozione della CO2 per essere utilizzabile per applicazioni su larga scala. “Il processo di separazione della CO2 dal gas naturale non solo aumenta il consumo di energia, ma contribuisce anche alla perdita di rendimento e alle emissioni dirette di carbonio”, spiega una nota, e per questo ne limitano l’utilizzo.”Attraverso i nostri sforzi congiunti, miriamo a sviluppare un processo commercialmente valido per l’utilizzo del gas marino con un’impronta di CO2 sostanzialmente ridotta – ha affermato Detlef Ruff, vicepresidente senior Process Catalysts di BASF – Consideriamo questo un passo importante verso la realizzazione del nostro obiettivo comune di neutralità del carbonio a condizioni economicamente competitive”. LEGGI TUTTO