14 Gennaio 2022

Daily Archives

More stories

  • in

    TLC, costo banda Ethernet conferma delibera AGCOM

    (Teleborsa) – Resta confermata la determinazione del costo della banda Ethernet (Eth) effettuata dall’Agcom. La decisione è contenuta in una complessa sentenza con la quale il Tar del Lazio ha respinto un ricorso proposto da Fastweb. Con il primo motivo di ricorso la società telefonica deduceva l’illegittimità della determinazione del costo, affermando, in particolare, che l’Agcom avrebbe fatto uso di un modello con il quale sarebbe pervenuta a un risultato falsato dall’erroneità del valore di partenza. Tesi questa, respinta dal Tar, secondo il quale l’Autorità ha applicato “uno specifico modello di costo che ha consentito l’individuazione dei costi medi ivi definiti”, utilizzando quindi “un modello di calcolo innovativo”.Con il secondo motivo Fastweb lamentava un ulteriore profilo di illegittimità della definizione del costo, deducendo che, essendo il prezzo della banda Eth determinato anche in funzione del consumo medio per cliente, il quale avrebbe un andamento crescente in relazione all’aumento del fabbisogno di traffico dati in ragione della costante evoluzione dei servizi che ne richiedono il consumo, l’Autorità avrebbe sottostimato questo consumo medio di banda già nel 2018, riducendolo ulteriormente nella analisi attuale. Per i giudici, però, “le difese svolte dell’Autorità sul punto hanno motivatamente illustrato l’approccio metodologico seguito per la determinazione del valore contestato”. Quanto, poi, alla censura di eccessivamente elevatezza dei coti di rete Ethernet, il Tar ha ritenuto che “il motivo non può essere favorevolmente apprezzato, posto che la ricorrente non fornisce alcun elemento oggettivo, né valide ragioni sulla base delle quali occorrerebbe operare l’invocata riduzione dei costi di rete”. Stessa sorte – ovvero il rigetto – per gli ulteriori otto motivi di ricorso proposti. LEGGI TUTTO

  • in

    Banche USA sotto i riflettori dopo i conti

    (Teleborsa) – Ha preso il via la stagione delle trimestrali americane con le grandi banche che oggi hanno presentato i risultati dei tre mesi. Nel dettaglio, JP Morgan ha annunciato utili in calo del 14%, ma sopra le attese degli analisti. Wells Fargo ha conseguito profitti nettamente sopra le previsioni a 5,8 miliardi di dollari, mentre Citigroup ha registrato utili del quarto trimestre in flessione del 26%, ma anche in questo caso leggermente migliori delle previsioni. Sopra le aspettative anche i conti del gigante delle gestioni patrimoniali Blackrock che realizza 1,6 miliardi di risultato netto. LEGGI TUTTO

  • in

    Tesla accetterà pagamenti in Dogecoin

    (Teleborsa) – Elon Musk apre all’uso di Dogecoin per comprare prodotti Tesla. Il CEO ha twittato che la merce prodotta dalla casa automobilistica elettrica potrà essere acquistata con la criptovaluta. Lo scorso anno, Tesla ha acquistato bitcoin per un valore di 1,5 miliardi di dollari e ha affermato che prevedeva di accettare acquisti utilizzando la criptovaluta.Nel frattempo, il titolo Tesla sta guadagnando appena lo 0,50%. L’analisi settimanale del titolo rispetto all’S&P 100 mostra un cedimento rispetto all’indice in termini di forza relativa dell’azienda attiva nel settore automotive, che fa peggio del mercato di riferimento.Il quadro tecnico di Tesla Motors suggerisce un’estensione della linea ribassista verso il pavimento a 1.019,1 USD con tetto rappresentato dall’area 1.054,4. Le previsioni sono per un prolungamento della fase negativa al test di nuovi minimi individuati a quota 998,6. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, scorte industriali in aumento a novembre

    (Teleborsa) – Crescono le scorte dell’industria in USA a novembre. Secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato per le scorte un aumento dell’1,3% a 2.158,2 miliardi di dollari in linea con quanto stimato dagli analisti e dopo il +1,3% del mese precedente (dato rivisto da un +1,2%). Su base annua si è registrato un aumento dell’8,7%. Nello stesso periodo le vendite sono salite dello 0,7% su base mensile, attestandosi a 1.723,7 miliardi di dollari. Su anno si registra una variazione positiva del 17,6% rispetto a ottobre 2020. La ratio scorte/vendite si è attestata all’1,25. A novembre 2020 era pari all’1,35. Tale dato misura quanti mesi sono necessari a un’azienda per esaurire completamente le proprie scorte. LEGGI TUTTO

  • in

    Stabilità prezzi, Lagarde: prenderemo tutte le misure necessarie

    (Teleborsa) – “Usciamo progressivamente da questa crisi, più forti e con delle basi solide sulle quali costruire il futuro. Resta tuttavia un lungo cammino da percorrere e anche se l’urgenza della crisi può essere diventata meno pressante, la nostra determinazione deve restare altrettanto forte”. Lo ha affermato la Presidente della BCE, Christine Lagarde intervenendo alla Conferenza parlamentare francese degli affari europei (Cosac). “Oggi ci viene data la possibilità, nella nuova fase che si apre, di prendere le decisioni che ci consentiranno di superare le sfide che fronteggiamo. E’ il modo migliore di mostrare i nostri concittadini, e al mondo intero, che l’euro ci unisce e che unendoci – ha concluso – ci rende più forti”.Alla BCE “prenderemo tutte le misure necessarie per raggiungere il nostro obiettivo di inflazione del 2% sul medio termine” e “ci tengo a confermare oggi, davanti a voi, che il nostro impegno sulla stabilità dei prezzi resta risoluto”, prosegue Lagarde sottolineando che secondo la BCE “i motori dell’inflazione dovrebbero perdere slancio durante l’anno. Ma capiamo bene che questo rialzo dei prezzi preoccupi un gran numero dei nostri concittadini e prendiamo queste preoccupazioni molto sul serio”.Quanto all’euro digitale “sono convinta che dobbiamo avanzare a tappe forzate, per superare i problemi e trovare le soluzioni. Sembra semplice e vari ministri delle finanze mi hanno chiesto come mai vi servono 2 anni di lavori preparatori e 5 per completare” il lancio. I rincari e la volatilità dei prezzi del gas innescati dalle politiche “green” e di transizione ecologica sull’energia rischiano di indebolire la fiducia dei cittadini europei sulla decarbonizzazione. “La soluzione deve quindi essere di accelerare sulle energie rinnovabili e le altre tecnologie verdi, allo scopo di poterle dispiegare più rapidamente”.Lagarde ha voluto citare una frase dello scomparso Presidente del Parlamento europeo, David Sassoli in apertura del suo intervento. “Vorrei dedicare assieme a voi un momento per onorare la memoria del Presidente Sassoli, che ci ha appena lasciato. Come tutti coloro che l’hanno conosciuto l’annuncio della sua scomparsa mi ha profondamente rattristata”, ha detto Lagarde. “Vorrei ricordare queste parole che ha pronunciato nel suo discorso inaugurale quale presidente del Parlamento europeo: ‘L’Europa ha ancora molto da dire fin quando sappiamo esprimerlo con una sola voce’. Non dimenticheremo il suo impegno verso l’Europa e sull’insieme dei nostri concittadini”, ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    USA, Università Michigan: si deteriora fiducia consumatori a gennaio

    (Teleborsa) – Peggiora la fiducia dei consumatori americani a gennaio. Secondo i dati preliminari dell’Università del Michigan, il sentiment dei consumatori è stimato in calo a 68,8 punti rispetto ai 70,6 punti del mese di dicembre e risulta anche peggiore alle attese degli analisti che si attendevano una discesa più contenuto, ovvero fino a 70 punti.Nello stesso periodo l’indice sulla situazione presente è sceso a 73,2 punti dai 74,2 punti precedenti, mentre l’indice sulle attese è calato a 65,9 punti dai 68,3 precedenti. LEGGI TUTTO

  • in

    A Milano il caso Generali seguito da vicino da Ivass e Consob

    (Teleborsa) – Resta sotto i riflettori di Piazza Affari il “caso Generali” dopo l’annuncio a sorpresa delle dimissioni dal cda di Francesco Gaetano Caltagirone. Anche l’Ivass segue da vicino la vicenda “interessata al buon funzionamento della compagnia e del mercato”, fa sapere l’agenzia Ansa che cita fonti dell’istituto di vigilanza. Una mossa, quella di Caltagirone, che ha messo in evidenza l’alta tensione ai vertici della compagnia assicurativa. Il top manager ha deciso di fare un passo indietro, dopo mesi di malumori per l’operato dell’AD Philippe Donnet, a causa del modo in cui lavora il CdA. La sua persona – ha spiegato il Leone di Trieste in una nota – sarebbe stata “palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato”. La vicenda Generali “è all’attenzione degli uffici della Consob anche nei suoi ultimi sviluppi” fa sapere sempre l’Ansa citando fonti della Commissione. Nel frattempo, il titolo Generali Assicurazioni si muove ancora con debolezza con una flessione dell’1,20%.Se si analizza l’andamento del titolo con il FTSE MIB su base settimanale, si scopre che il titolo mostra un perfetto allineamento rispetto all’indice di riferimento, in termini di forza relativa.Lo status tecnico di breve periodo del Leone di Trieste mette in risalto un ampliamento della performance positiva della curva con prima area di resistenza individuata a quota 18,63 Euro. Rischio di eventuale correzione fino al target 18,39. Le attese sono per un aumento della trendline rialzista verso l’area di resistenza 18,86. LEGGI TUTTO

  • in

    Immobiliare, il rendimento del mercato residenziale raggiunge il 7.8% nel 2021

    (Teleborsa) – Il rendimento lordo dato dall’acquisto di una casa per metterla sul mercato degli affitti è salito al 7,8% nell’ultimo anno. Nel quarto e ultimo trimestre del 2020, il rendimento offerto era stato del 7,5%. È quanto emerso dall’ultimo studio condotto da idealista, mettendo in relazione i prezzi di vendita e di locazione dei diversi prodotti immobiliari per calcolare la loro redditività lorda. Secondo lo studio i locali commerciali (negozi) si confermano il prodotto immobiliare più profittevole, con rendimento dell’11,6% (come 12 mesi fa). Alle loro spalle crescono gli uffici, che stanno vivendo una profonda trasformazione per via della pandemia, e vedono salire i loro rendimenti fino al 9,2%, mentre i box arrivano a toccare il rendimento record di 7,2% a fronte di un rendimento dei Btp 10 anni che risale oltre l’1%.RENDIMENTI NEL RESIDENZIALE – Tra i capoluoghi italiani, Taranto e Siracusa diventano i più redditizi, con un indice di rendimento pari all’11,6%. Seguono Biella (10,6%), Ragusa (9,7%) e Trapani (9%). Dall’altro lato, i rendimenti più bassi d’Italia spettano ai proprietari di case in affitto a Siena (3,1%), Salerno (3,2%) e Venezia (4,1%). A Roma la redditività lorda sale al 4,6%, mentre Milano si attesta al 5,6%.RENDIMENTI DEI LOCALI COMMERCIALI – I locali commerciali (no capannoni) sono il prodotto che ha la massima redditività in quasi tutti i capoluoghi. I rendimenti più elevati si ottengono a Milano (16,7%), seguita da Ferrara (15,5%), Taranto e Genova (entrambe con un tasso di rendimento del 14,6%). Anche a Napoli e a Roma i negozi sono capaci di garantire agli investitori ritorni sopra la media di mercato, rispettivamente del 13,6% e del 12,5%. Quarantotto (48) città offrono invece ritorni sotto la media dell’11,6% nazionale: Ragusa è la città dove la redditività dei locali è più bassa, con l’8%. Seguono Vicenza (8,4%), Cuneo e Andria (8,5% in entrambi i casi).RENDIMENTI DEGLI UFFICI – Ancona (9,8%) è la città italiana che garantisce il rendimento più sostanzioso nel segmento degli immobili a uso ufficio. Seguono Lecco (9,3%), Trieste (9,1%) e Torino (9%). Anche Roma (8,7%) garantisce ritorni da investimento tra i più alti, la redditività scende al 7,9% a Milano, al 7,7% a Napoli. Sul lato opposto, con performance trimestrali inferiori al 7 per cento troviamo Reggio Calabria (6%), Pescara (6,3%), Trento (6,5%), Pisa (6,7%) e Modena (6,9%). Il mercato degli uffici non è uniforme come quello di altri prodotti, il che rende impossibile ottenere dati statistici su oltre la metà dei capoluoghi italiani.RENDIMENTO DEI BOX – I rendimenti medi annui dei box restano i più bassi per gli investitori, anche se è il prodotto immobiliare con la crescita maggiore anno su anno. In questo caso sono Roma e Firenze a offrire le migliori prospettive di rendimento, la prima con un 6,8%, la seconda con il 6,6%. Milano e Palermo, si fermano al 6%, mentre Bologna (5,4%) e Catania (5,3%) precedono Napoli (4,7%) fanalino di coda della graduatoria dei ritorni per quanto riguarda i box auto. Anche in questo caso, comunque, il ritorno – spiega Idealista –sarebbe ben più alto di quello dei Btp a 10 anni. LEGGI TUTTO