20 Gennaio 2022

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    BCE, verbali confermano: banchieri divisi su inflazione e strategie

    (Teleborsa) – La decisione della BCE di mantenere il Piano PEPP sino alla fine di marzo e di mitigare la fase successiva con acquisti supplementari del piano APP, non è stata presa alla leggera dai banchieri del Monetary Policy Comitee, che si sono divisi sia sulle prospettive di inflazione che sulle scelte da adottare. E’ quanto emerso dai verbali dell’ultimo incontro di politica monetaria del 14 e 15 dicembre, secondo cui alcuni esponenti sarebbero stati più propensi a tenere la porta aperta ad una oplitica più restrittiva a causa di un’inflazione che potrebbe rivelarsi più alta e più persistente del previsto. Le Minutes, pubblicate oggi dall’Istituto di Francoforte, rivelano che alcuni membri hanno messo in guardia i colleghi da uno scenario che vede un’inflazione più alta del 2% per un periodo di tempo più lungo, che potrebbe coprire il 2023 ed il 2024. D’altro canto c’era chi sosteneva che fosse “prematuro” dichiarare finita la fase emergenziale, stando alla più recente evoluzione del quadro pandemico, e che fosse più appropriato dire che la fase di crisi in termini più strettamente economici è prossima alla conclusione. Un’affermazione non lontana dal vero dal momento che l’economia dell’Eurozona dovrebbe tornare sui livelli pre-pandemici a inizio 2022 stante l’attuale fase di ripresa dell’attività.Il bilanciamento fra le forze contrapposte e soprattutto la posizione dei dissenzienti sull’inflazione si è riflettuta nei verbali laddove si afferma che il Consiglio direttivo è “proto ad agire” se le pressioni inflazionistiche dovessero rivelarsi più persistenti. Nella stesura finale del documento sono comparse alcune riserve, sia in merito alla ricalibrazione degli acquisti PEPP che all’estensione del periodo di reinvestimento dei titoli acquistati con il programma. LEGGI TUTTO

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    Caro bollette, sul tavolo del Cdm nodo extraprofitti. Todde: “Ipotesi al vaglio”

    (Teleborsa) – Gli interventi contro il caro bollette saranno sul tavolo del Consiglio dei ministri che seguirà alla cabina di regia della maggioranza convocata dal presidente del Consiglio Mario Draghi per domani mattina alle 9. Oggi il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha confermato che “il governo sta lavorando sul tema con una attenzione particolare all’impatto sul settore delle imprese e non soltanto delle famiglie più bisognose che sono già state oggetto dei cospicui e molto costosi interventi”. “Sulle bollette – ha spiegato la sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra, ai microfoni di RaiNews24 – il governo sta preparando un intervento significativo che si affianca a quello già molto significativo che interessa il primo trimestre e che riguarda le famiglie in difficoltà economica. In questo caso si cercherà di fare un primo passo a sostegno soprattutto delle imprese che stanno incontrando grosse difficoltà. Anche quelle grandi che consumano energia in misura maggiore. C’è anche un intervento specifico che riguarda gli enti locali, in particolare i comuni, che hanno una bolletta energetica piuttosto significativa per sostenere i servizi di interesse generale”. La misura, ha precisato Guerra, “sarà prevalentemente diretta alla riduzione degli oneri di sistema, i costi fissi che gravano sulle bollette, in parte attraverso defiscalizzazioni e probabilmente con una rimodulazione. Sarà un aiuto abbastanza sostanzioso”. In vista del Cdm la viceministra dello Sviluppo economico Alessandra Todde (M5s) torna a rilanciare la proposta sugli extra-profitti delle aziende energetiche. “È importante tenere conto che anche le aziende che stanno producendo idroelettrico da fonti rinnovabili beneficiano di un prezzo dell’energia elettrica che è legato al gas e quindi è particolarmente alto. Quindi – ha affermato Todde intervenuta a Restart su Rai2 – è importante in questo momento chiedere un contributo a chi sta avendo extraprofitti. Dovrà essere valutato e credo che sia una misura che il governo prenderà in considerazione. Siamo un paese che consuma 70 miliardi di metri cubi di gas. Le nostre fonti interne – ha spiegato l’esponente del Movimento 5 Stelle – ci fanno produrre circa 4 miliardi di mc e se attivassimo oggi i campi che hanno la licenza sospesa arriveremmo a 6 miliardi di mc e non in un tempo zero ma in due anni. Non è una soluzione mirata ma strutturale. Importante è che abbiamo differenziato le fonti di fonti di import come il Tap. Ecco il Tap se si lavorasse su un ampliamento non della infrastruttura, che già supporta la capacità, ma, banalmente, con il governo azero per importare più gas, potremmo passare da 10 miliardi di mc a 20 miliardi di mc questo consentirebbe di far scendere il prezzo”.Per Guerra, tuttavia, è remota l’ipotesi che il decreto che conterrà le misure per contenere gli aumenti delle bollette per le imprese sarà finanziato con la tassazione degli extraprofitti. “I precedenti di tassazione degli extraprofitti che abbiamo avuto in passato – ha sottolineato Guerra – hanno avuto problemi di costituzionalità. Non è banale definire cosa sono da che cosa sono determinati. Quindi diciamo che è uno studio che si sta facendo per vedere se ci sono le condizioni, le motivazioni per chiedere questo aiuto particolare a quelle imprese che dovrebbero essere avvantaggiate dalle stesse cose che stanno facendo male agli altri. Lo studio è ancora in corso non credo che finirà in questo decreto”. Sul tema dell’aumento del costo dell’energia sono intervenuti oggi i sindacati. Il segretario confederale della Cgil, Emilio Miceli, si è detto favorevole all’introduzione di una tassazione sugli extra profitti delle aziende e ha affermato la necessità di “un immediato di ristoro per cittadini ed imprese”, ma anche di “una riforma strutturale della bolletta elettrica e di un modello energetico in grado di calmierare il mercato del gas e accelerare gli investimenti sulle energie rinnovabili al fine di migliorare il mix energetico e non scaricare sul paese costi divenuti non più sopportabili”. Dal segretario confederale della Cisl, Giulio Romani arriva la richiesta al Governo di “mantenere e rafforzare il fondo per il caro-bollette” ma anche di mettere in atto “una riflessione sulle scelte di politica energetica nazionale”. ìPer il sindacalista “in Italia dovremmo raddoppiare la produzione di gas nazionale e diversificare le fonti di approvvigionamento”. LEGGI TUTTO

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    BPER Banca confermata Top Employer nel 2022

    (Teleborsa) – BPER Banca è fra i migliori datori di lavoro in Italia anche nel 2022. La banca si conferma infatti “Top Employers Italia 2022″ secondo la ricerca stilata annualmente dal Top Employers Institute, che analizza le eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR.La certificazione Top Employers viene rilasciata solo alle aziende che raggiungono e soddisfano elevati standard internazionali richiesti dalla HR Best Practices Survey. E riconosce le Best Practices in sei macro aree: People Strategy, Engagement, Talent Acquisition, Learning, Well-being, Diversity & Inclusion e molti altri.In Italia sono state certificate 131 aziende, di cui solo 10 nel settore bancario, mentre nel mondo i sono circa 1800 aziende Top Employer in 123 Paesi.”Top Employers riconosce e premia per il terzo anno consecutivo la qualità del nostro lavoro in termini di gestione e valorizzazione delle Risorse Umane”, commenta Giuseppe Corni, Chief Human Resource Officer del Gruppo BPER Banca, aggiungendo “questa certificazione assume un valore particolare in un anno che, sebbene ancora segnato dalla pandemia, ha visto BPER Banca crescere e accogliere con successo oltre 5.000 persone provenienti da altri istituti bancari”. LEGGI TUTTO

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    Banche, in Italia e Spagna eccesso di capitale. M&A per aumentare redditività

    (Teleborsa) – Con l’eccesso di capitale a livelli molto elevati all’inizio del 2022, le banche dell’Europa meridionale aumentano i loro sforzi per trovare occasioni di M&A che le facciano aumentare la redditività. Lo evidenziano in una nota gli analisti di Credit Suisse, sottolineando che “stiamo assistendo a una tendenza per le banche a livello globale a disinvestire dalle operazioni non core e cercare scalabilità nei loro mercati principali”. L’analisi del colosso svizzero si sofferma su potenziali deal emersi da indiscrezioni di stampa nelle ultime settimane: l’interessamento di Unicredit per la russa Otkritie Bank e quello di Banco Santander e BBVA per le operazioni di Banamex (di Citigroup) in Messico.Siccome le indicazioni del management implicano per Unicredit livelli di capitale in eccesso vicino a circa 3,4 miliardi di euro, sottolinea Credit Suisse, viene previsto che la banca italiana esplori attivamente un’ampia varietà di opzioni, inclusa la crescita inorganica e/o l’aumento delle distribuzioni. Gli analisti stimano che l’istituto di Piazza Gae Aulenti possa raggiungere livelli di capitale in eccesso vicino a circa 3,4 miliardi di euro entro fine anno.”Pur riconoscendo le preoccupazioni del mercato su un cambiamento del profilo di rischio della banca rispetto a una potenziale espansione in Russia, riteniamo che sia ancora troppo presto per indicare un risultato – si legge nella ricerca – Riteniamo che il forte sconto sul Tangible Book Value a cui la banca sta attualmente negoziando potrebbe offrire al management un incentivo ad aumentare ulteriormente le distribuzioni di capitale attraverso ulteriori buyback, come opzione alternativa altamente interessante per la banca”.Un potenziale acquisto delle operazioni bancarie di Citi Banamex in Messico si tradurrebbe in una quota di mercato nei prestiti del 34% per BBVA Bancomer e del 23% per Santander México. Il primo dato sarebbe ben al di sopra dei concorrenti, superando potenzialmente il limite per l’approvazione normativa. Un’acquisizione da parte di Santander México comporterebbe un aumento della quota di mercato combinata che corrisponderebbe approssimativamente all’attuale posizionamento di BBVA. Inoltre, al di là delle potenziali sinergie di costo derivanti dall’aumento della scala, “l’opportunità di aumentare la redditività di SAN in Messico attraverso un’ottimizzazione dei costi di finanziamento, in particolare sui depositi più economici, potrebbe incoraggiare Santander México a perseguire tale obiettivo”, si legge nella nota. LEGGI TUTTO

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    Sputnik più efficace contro Omicron. Contagi in lieve calo a 188mila

    (Teleborsa) – Contro Omicron vince solo lo Sputnik V. Uno studio dell’Istituto Spallanzani di Roma condotto in collaborazione con l’Istituto Gamaleya di Mosca, sulla variante Omicron, rivela che tutti i vaccini attualmente in circolazione “perdono significativamente attività” nei confronti della nuova variante, mentre si rivela più efficace il vaccino russo.Il 70% delle persone vaccinate con Sputnik V – affermano gli esperti – “mantengono un’attività neutralizzante contro Omicron, e tale attività si mantiene in buona parte anche a distanza di 3-6 mesi dalla vaccinazione”. Un dato che Frattanto, i dati giornalieri diffusi dal Ministero della Salute segnalano un leggero calo dei contagi da Covid in Italia: nelle ultime 24 ore sono 188.797 i nuovi casi rilevati rispetto ai 192.320 di eri. Le vittime sono 385 rispetto alle 380 precedenti. Effettuati 1.110.266 tamponi, in leggero calo rispetto a ieri, con un tasso di positività in aumento al 17% dal 16,3%.Crescono sia le terapie intensive, 10 in più risetto a ieri, ed i ricoveri ordinari, 159 unità in più rispetto alle precedenti. Gli attualmente positivi al Covid in Italia sono sono 2.682.041, in crescita di 55.451 rispetto al giorno precedente. I casi totali dall’inizio della pandemia sono 9.418.256 e e vittime sono 142.590. Le dosi di vaccino somministrate sono 122.166.535. LEGGI TUTTO

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    MIT SIM autorizzata a prestazione servizio di esecuzione ordini in UE

    (Teleborsa) – MIT SIM, intermediario quotato su Euronext Growth Milan e specializzato nella prestazione dei servizi di investimento, ha comunicato di essere stato autorizzato alla libera prestazione del servizio di esecuzione ordini nei 26 paesi dell’Unione europea. La società ha ricevuto dalla Consob la conferma che la stessa Autorità ha provveduto a effettuare la notifica alle competenti Autorità di vigilanza degli altri 26 Paesi, si legge in una nota.MIT SIM aveva fatto richiesta di svolgere nella UE, in regime di libera prestazione attraverso il passaporto europeo, il servizio di investimento autorizzato di esecuzione di ordini per conto dei clienti, con la modalità della detenzione, anche in via temporanea, delle disponibilità liquide e degli strumenti finanziari della clientela. LEGGI TUTTO

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    Peloton ferma produzione cyclette per scarsa domanda. Crolla in borsa

    (Teleborsa) – Quello che era stato uno dei titoli “vincitori” della pandemia, sta attraversando il suo momento più buio. Peloton, azienda statunitense che vende cyclette e tapis roulant da migliaia di dollari e corsi a distanza di fitness, è crollato a Wall Street dopo che CNBC ha riportato che la società interromperà temporaneamente la produzione dei suoi prodotti a causa del calo della domanda post-pandemia, mentre cercherà di mettere a punto soluzioni per controllare i costi.Peloton prevede di sospendere la produzione del prodotto Bike per due mesi, da febbraio a marzo, mentre ha già interrotto la produzione della sua più costosa Bike+ a dicembre e lo farà fino a giugno. Non produrrà il suo tapis roulant Tread per sei settimane, a partire dal mese prossimo, e non prevede di produrre macchine Tread+ nell’anno fiscale 2022, secondo i documenti interni visionati dall’emittente tv americana.Le difficoltà odierne seguono un periodo già non facile, in cui il prezzo elevato e la crescente concorrenza stava allontanando i consumatori dai suoi prodotti. Le azioni avevano già perso l’80% del loro valore rispetto al massimo storico toccato a gennaio 2021 (oltre 167 dollari per azione), bruciando 40 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato nell’ultimo anno. Il titolo, con il crollo odierno, è sceso al di sotto della soglia di 29 dollari, il prezzo della sua offerta pubblica iniziale nel settembre 2019.Peloton starebbe ora lavorando con la società di consulenza McKinsey per rivedere la sua struttura dei costi e potenzialmente eliminare alcuni posti di lavoro, ha appreso CNBC. Il morale è ai minimi storici – ha affermato un dipendente, che ha chiesto l’anonimato per poter parlare liberamente – L’azienda si sta esaurendo così velocemente.”Seduta drammatica per Peloton Interactive, che si posiziona a quota 26,42 dollari con una discesa del 17,02%. Il titolo, dopo essere sospeso al ribasso, è sceso anche fino a 23,25 dollari per azione della seduta odierna. Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 22,24 e successiva a 18,05. Resistenza a 41,01. LEGGI TUTTO

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    Pioggia di acquisti a Wall Street, in scia a trimestrali positive

    (Teleborsa) – Wall Street continua la sessione in rialzo, con il Dow Jones che avanza a 35.283 punti, spezzando la serie negativa iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, in rialzo l’S&P-500, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando a 4.571 punti. In rialzo il Nasdaq 100 (+1,05%); con analoga direzione, sale l’S&P 100 (+0,82%). Riesce il rimbalzo al Nasdaq, che ieri ha chiuso in ribasso di oltre il 10% dai massimi registrati alla chiusura del 19 novembre, entrando ufficialmente in “correzione”.Tra i titoli che hanno diffuso la trimestrale nel pre-market ci sono Baker Hughes, che ha registrato un utile netto rettificato di 224 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2021, American Airlines, che ha ridotto la sua perdita negli ultimi tre mesi del 2021, e Travelers, che ha registrato un profitto trimestrale record.Risultato positivo nel paniere S&P 500 per i settori energia (+1,51%), utilities (+1,10%) e informatica (+1,06%). Crollano le azioni di Peloton, dopo che la società di fitness a domicilio ha annunciato che interromperà temporaneamente la produzione delle sue biciclette e tapis roulant a causa del calo della domanda, mentre cerca di controllare i costi.Al top tra i giganti di Wall Street, Travelers Company (+4,71%), Goldman Sachs (+2,38%), Microsoft (+1,55%) e United Health (+1,40%).Le peggiori performance, invece, si registrano su 3M, che ottiene -1,18%.Vendite su DOW, che registra un ribasso dell’1,02%.Pensosa Home Depot, con un calo frazionale dello 0,93%.Tentenna Wal-Mart, con un modesto ribasso dello 0,72%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Baidu (+5,49%), Marriott International (+3,93%), Bed Bath & Beyond (+3,72%) e Tesla Motors (+3,07%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Garmin, che continua la seduta con -2,73%.Seduta negativa per Tractor Supply, che mostra una perdita dell’1,88%.Sotto pressione Discovery, che accusa un calo dell’1,19%.Scivola Micron Technology, con un netto svantaggio dell’1,18%. LEGGI TUTTO