2 Maggio 2022

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    Ue, in corso Consiglio energia: sul tavolo le misure dopo le decisioni di Gazprom

    (Teleborsa) – “Siamo tutti d’accordo nel continuare a fare i pagamenti in euro e a non permettere di farci imporre una modifica unilaterale dei contratti”. È quanto ha dichiarato la ministra per la Transizione ecologica della Francia, Barbara Pompili, arrivando al consiglio Energia a Bruxelles, convocato dopo lo stop delle forniture di gas russo a Polonia e Bulgaria. L’incontro odierno, ha spiegato, “è esclusivamente sulla questione del gas e non sulle questioni del petrolio”. Quanto alle sanzioni, la ministra francese ha chiarito che sono in corso le discussioni, mentre l’ “approvvigionamento del gas è un argomento abbastanza pesante da richiedere oggi un pieno scambio di opinioni”. Pompili ha risposto anche ad una domanda in merito alla posizione dell’Ungheria e sulla possibilità che ponga ostacoli all’Ue: “sulle questioni che ci riguardano, oggi l’Ungheria si è mostrata come gli altri Paesi europei molto costruttiva” e tutti gli Stati membri hanno compreso che la situazione attuale “richiede una grande responsabilità collettiva”, ha risposto Pompili. I ministri procederanno oggi ad uno scambio di opinioni sulla situazione energetica nell’UE nel contesto della guerra in Ucraina. La riunione straordinaria del Consiglio si terrà a seguito degli ultimi sviluppi, in particolare le decisioni recentemente adottate da Gazprom di sospendere completamente la fornitura di gas nell’ambito dei suoi contratti con alcuni Stati membri. Come si legge in una nota del Consiglio, “la riunione è intesa a fare il punto su eventuali azioni supplementari in termini di sicurezza dell’approvvigionamento, transito del gas e gestione delle scorte di gas, in particolare in vista delle settimane e dei mesi a venire. È intesa inoltre a individuare le misure da attuare per rafforzare il coordinamento tra gli Stati membri e i messaggi comuni da diffondere”. LEGGI TUTTO

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    Ungdcec, De Lise: “Inaccettabile scadenza 30 giugno per autodichiarazione sugli aiuti di Stato”

    (Teleborsa) – “Imporre l’invio delle autodichiarazioni sugli aiuti di Stato entro il 30 giugno 2022 è l’ennesima dimostrazione di una compliance a senso unica portata avanti dall’Agenzia delle Entrate. Quest’ennesima scadenza imposta dall’alto, in un periodo dell’anno già oberato di scadenze, è inaccettabile nel merito e nelle tempistiche. Ed è anche una mancanza di rispetto verso chi permette che la macchina fiscale continui a funzionare”. È quanto scrive Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili, in una lettera inviata al ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco e al direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini.”La perplessità riguarda soprattutto l’assurdo carico di lavoro che si sta addossando ai dottori commercialisti italiani. Basti pensare che soltanto a giugno le scadenze riguarderanno 4 adempimenti contabili; 124 versamenti; 8 comunicazioni; 7 dichiarazioni – evidenzia De Lise –. È un corto circuito burocratico e amministrativo in cui i professionisti continuano a barcamenarsi, mentre intorno a noi si parla di presunte semplificazioni”.”Gli aiuti di Stato, nella quasi totalità dei casi, – prosegue De Lise – hanno già trovato allocazione nelle dichiarazioni fiscali dello scorso anno. Perché imporre più volte l’indicazione in momenti diversi? Sembra quasi che la Pa sia vittima della propria burocrazia. Inoltre, ricordo che l’Unione sul tema aveva già predisposto una richiesta di consulenza giuridica all’Agenzia, ancora in attesa di risposta”.”Non è un vero aiuto di Stato – spiega il presidente dei giovani commercialisti – quello che impone il triplicarsi o quadruplicarsi degli obblighi comunicativi, con relativo aumento dei costi. Chiediamo per questo di sopprimere l’ennesimo adempimento utile soltanto a creare maggiore confusione. Altrimenti, lanciamo una provocazione chiedendo che venga riconosciuto un credito d’imposta di importo fisso di almeno 100 euro ad invio, a favore dei soggetti che manderanno la comunicazione per soddisfare il nuovo adempimento: se il costo della burocrazia ricadesse sullo Stato e non sui cittadini e sui loro consulenti, forse si accelererebbe finalmente sulla semplificazione”. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI manifatturiero aprile rivisto a 59,2 punti

    (Teleborsa) – Sale l’indice dell’attività manifatturiera degli Stati Uniti, elaborato da Markit-S&P Global, confermando una crescita ancora solida del settore. Nel mese di aprile 2022, l’indice PMI manifatturiero si è portato a 59,2 punti dai 58,8 del mese precedente, risultando inferiore ai 59,7 della stima preliminare e del consensus. L’indice si conferma sopra la soglia chiave di 50, che denota espansione dell’attività. Inoltre, il tasso di crescita globale è accelerato per il terzo mese consecutivo ed è stato il più forte dallo scorso settembre.”Dopo un inizio anno lento, che ha visto la crescita della produzione quasi in stallo, il settore manifatturiero inizia il secondo trimestre su una base molto più forte – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist di S&P Global – La domanda da parte di consumatori e imprese si sta rivelando incoraggiante, nonostante le forti pressioni inflazionistiche, che si sono ulteriormente intensificate nel mese di aprile”.”Sia l’inflazione dei costi di input che quella dei prezzi di vendita sono aumentate, quest’ultima accelerando a un tasso quasi record, poiché le aziende hanno dovuto far fronte all’aumento dei prezzi dell’energia, ai continui aumenti dei prezzi guidati da catene di approvvigionamento tese e all’aumento dei costi salariali – ha aggiunto – In breve, mentre i dati dell’indagine si aggiungono alle indicazioni che il ritmo della crescita economica migliorerà nel secondo trimestre dopo un primo trimestre poco brillante, la notizia meno gradita è che le elevate pressioni inflazionistiche non mostrano segni di cedimento”. LEGGI TUTTO

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    Debole il mercato americano. Sale attesa per la FED

    (Teleborsa) – Dopo i crolli registrati nella giornata di venerdì, è poco mossa Wall Street nella seduta odierna. Sale intanto l’attesa per la riunione del FOMC della Federal Reserve del 3-4 maggio, con la FED che è pronta ad alzare i tassi per la seconda volta quest’anno. “Il vero focus del mercato è sul ritmo futuro – ha commentato il team strategie di credito globale di Algebris – I futures sui tassi ora prevedono 10 rialzi nel 2022 e più di 2 rialzi per riunione nei prossimi 3 incontri. Il dato dell’inflazione di marzo includeva molti elementi che indicavano un suo potenziale picco, tra cui il contributo negativo dell’energia e un marcato calo dei prezzi delle auto usate. In conclusione, la FED potrebbe mantenere un atteggiamento hawkish, ma non abbastanza marcato da sorprendere il mercato al rialzo”.Tre i titoli sotto osservazione ci sono Apple (la Commissione europea ha affermato che la società ha abusato del suo dominio, limitando l’accesso alla tecnologia che è alla base del sistema di pagamento elettronico mobile Apple Pay), Spirit Airlines (il consiglio di amministrazione ha rifiutato un’offerta rafforzata di JetBlue per perseguire la sua fusione pianificata con Frontier Group) e Activision Blizzard (Berkshire Hathaway ha rivelato di avere una partecipazione del 9,5% nella società, con Warren Buffett che ha fiducia nella fusione tra Microsoft e Activision Blizzard).Il listino USA continua la seduta poco sotto la parità, con il Dow Jones che lima lo 0,23%, mentre, al contrario, si muove intorno alla parità l’S&P-500, che continua la giornata a 4.129 punti. Pressoché invariato il Nasdaq 100 (-0,19%); sulla stessa linea, sui livelli della vigilia l’S&P 100 (-0,12%). Si distingue nel paniere S&P 500 il settore utilities. In fondo alla classifica, sensibili ribassi si manifestano nel comparto beni di consumo secondari, che riporta una flessione di -1,05%.Al top tra i giganti di Wall Street, Verizon Communication (+1,13%) e Cisco Systems (+0,59%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Boeing, che continua la seduta con -1,89%.Sotto pressione Visa, che accusa un calo dell’1,51%.Scivola American Express, con un netto svantaggio dell’1,29%.In rosso Merck, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,21%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Moderna (+4,53%), Activision Blizzard (+2,18%), Sirius XM Radio (+1,42%) e Broadcom (+1,37%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Vertex Pharmaceuticals, che ottiene -4,33%.Vendite a piene mani su Amazon, che soffre un decremento del 3,13%.Pessima performance per Datadog, che registra un ribasso del 2,50%.Spicca la prestazione negativa di Tesla Motors, che scende dell’1,81%.Tra i dati macroeconomici rilevanti sui mercati statunitensi:Lunedì 02/05/202215:45 USA: PMI manifatturiero (preced. 58,8 punti)16:00 USA: ISM manifatturiero (atteso 57,6 punti; preced. 57,1 punti)Martedì 03/05/202216:00 USA: Ordini industria, mensile (atteso 1,1%; preced. -0,5%)Mercoledì 04/05/202214:15 USA: Occupati ADP (atteso 395K unità; preced. 455K unità)14:30 USA: Bilancia commerciale (atteso -107 Mld $; preced. -89,2 Mld $). LEGGI TUTTO

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    Giornata Mondiale del Sole, ENEA presenta nuova infrastruttura sperimentale per produrre calore per l'industria

    (Teleborsa) – In occasione della Giornata Mondiale del Sole, che si celebra ogni anno il 3 maggio, Enea presenta un nuovo impianto solare a concentrazione realizzato presso il Centro Enea della Casaccia dedicato allo studio, sperimentazione e validazione di materiali, tecnologie e soluzioni innovative per fornire calore alle industrie dalla fonte solare. Una tecnologia modulare e versatile, capace – spiega Enea in una nota – di garantire una fornitura di calore stabile ai processi industriali, senza l’uso di fonti fossili. L’impianto va a integrare il vasto campo solare del più grande Centro di Ricerche dell’Agenzia e ad arricchire l’offerta di infrastrutture, strumentazioni e tecnologie per la ricerca e lo sviluppo applicativo degli impianti solari a concentrazione, utili per enti di ricerca e industrie del settore e a supporto del trasferimento tecnologico.L’impianto, che consente di testare materiali e componenti innovativi in condizioni reali di funzionamento, è composto da un collettore solare lineare della lunghezza di 36 m, costituito da 425 specchi (62,5×125 cm), per un totale di circa 330 m2 di superficie riflettente. Con una temperatura operativa massima di 320 °C e una potenza termica di circa 200 kW, l’impianto si presta oggi allo studio di applicazioni industriali di piccola/media taglia a medio/alta temperatura ( >200 °C), che consumano circa il 50% dell’energia termica richiesta dall’industria, ma, per le quali, ad oggi non esistono soluzioni tecnologiche “green” consolidate.Tra i potenziali settori di applicazione vi sono quelli tipici del Made in Italy, tra cui: cottura, pastorizzazione e sterilizzazione nell’agroalimentare e bevande; sbiancamento ed essiccazione nel tessile; candeggio e preparazione della polpa nella carta; distillazione ed evaporazione in chimica e farmaceutica; trattamento per vernici nel settore automobilistico ma anche alcune fasi fondamentali di processi industriali legati alla produzione di acciaio, cemento, vetro, plastica e pellame.”In Italia l’industria assorbe oltre il 40% della domanda nazionale di energia termica e ha un peso significativo, sia sui consumi globali che sulle emissioni di anidride carbonica che gli impegni internazionali e il Green New Deal ci impongono di ridurre, in linea con il target della neutralità climatica entro il 2050 – evidenzia Walter Gaggioli, responsabile della Divisione Solare Termico, Termodinamico e Smart Network dell’Enea –. In questo contesto, la tecnologia del solare a concentrazione rappresenta un’importante opportunità per produrre calore, ridurre l’utilizzo di combustibili fossili e favorire la transizione ecologica grazie a una progressiva decarbonizzazione dei processi produttivi”.Secondo studi internazionali circa il 90% dell’energia termica consumata dall’industria a livello mondiale è prodotta da fonti fossili (45% carbone, 30% gas naturale e 15% petrolio) e non più del 10% da fonti rinnovabili. Circa la metà di questi consumi è attribuibile ai settori cosiddetti “hard-to-abate”, ossia difficilmente elettrificabili, per i quali il solare a concentrazione può fornire soluzioni efficaci per la decarbonizzazione.Grazie all’impiego di sistemi di accumulo di energia termica, la tecnologia – evidenzia la nota – può garantire inoltre una produzione affidabile e flessibile di calore, adattabile a molteplici processi industriali, a specifiche strategie di gestione ed esercizio, a diverse temperature, carichi termici e taglie di impianto. L’infrastruttura è stata realizzata dall’Enea nell’ambito del Piano Triennale di Realizzazione 2019-2021 per la Ricerca di Sistema Elettrico Nazionale (Accordo di Programma sottoscritto da Enea -Ministero della Transizione Ecologica) ed è predisposta per future modifiche che permetteranno, attraverso l’utilizzo di innovativi componenti e fluidi termovettori, di ampliare il range di temperature operative e i possibili campi di applicazione. LEGGI TUTTO

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    Spirit Airlines rifiuta offerta JetBlue per timori antitrust. Ma arriva il rilancio

    (Teleborsa) – Il board di Spirit Airlines, compagnia aerea low-cost statunitense, ha rifiutato la proposta di acquisizione ricevuta da JetBlue Airways e riaffermato il supporto per quella ricevuta da Frontier Group Holdings, società madre di Frontier Airlines. In sostanza, secondo Spirit Airlines la controfferta ha una bassa probabilità di ottenere l’approvazione da parte delle autorità di regolamentazione statunitensi, per il rischio di concentrazione nell’area nord-orientale degli USA.”Spirit continua a credere nella logica strategica della fusione con Frontier ed è fiduciosa che rappresenti la migliore opportunità per massimizzare il valore a lungo termine per gli azionisti – ha affermato Mac Gardner, presidente di Spirit Airlines – Dopo una revisione approfondita e un ampio dialogo con JetBlue, il board ha stabilito che la proposta JetBlue comporta un livello inaccettabile di rischio di closing che verrebbe assunto dagli azionisti di Spirit”.JetBlue ha risposto migliorando la propria offerta, ma non il prezzo di 33 dollari per azione, e promettendo di pagare una penale, 200 milioni (o 1,80 dollari per azione Spirit), se l’accordo non andasse a buon fine per motivi antitrust. Inoltre, JetBlue offrirebbe un pacchetto di rimedi, inclusa la dismissione di tutte gli asset di Spirit a New York e Boston in modo che JetBlue non aumenti la sua presenza negli aeroporti potenzialmente sotto osservazione dall’antitrust.”Gli azionisti di Spirit starebbero meglio con la certezza del nostro sostanziale premio in contanti, degli impegni normativi e della protezione della commissione di scioglimento inverso – ha affermato Robin Hayes, CEO di JetBlue – La transazione di Frontier ha un profilo normativo simile al nostro, ma non offre alcun impegno di dismissione e nessuna commissione di scioglimento inverso, mentre il valore incerto delle azioni di Frontier espone gli azionisti di Spirit a rischi significativi. Ci auguriamo che il board di Spirit riconosca ora che la nostra è chiaramente una proposta superiore e si impegni con noi in modo più costruttivo di quanto non abbiano fatto finora”. LEGGI TUTTO

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    Alerion, fissato il tasso di interesse del prestito obbligazionario

    (Teleborsa) – Alerion Clean Power, gruppo quotato su Europex Milan e attivo nella produzione di energia rinnovabile, ha comunicato che il tasso di interesse delle obbligazioni rivenienti dal prestito obbligazionario denominato “Alerion Clean Power S.p.A. Senior Unsecured Fixed Rate Notes due 2028” (la cui emissione è stata deliberata il 21 aprile) sarà del 3,50% lordo annuo e che, tenuto conto dello stesso e del prezzo di emissione pari al 100% del valore nominale, il rendimento delle obbligazioni sarà del 3,50% lordo su base annuale.È previsto che l’offerta abbia inizio il 4 maggio 2022 alle ore 09:00 e si concluda il 10 maggio 2022 alle ore 17:30 , salvo proroga, chiusura anticipata o modifica disposte dalla società e da Equita SIM, che girà quale placement agent e operatore incaricato di esporre le proposte di vendita delle Obbligazioni sul Mercato Telematico delle Obbligazioni (MOT).(Foto: Vidar Nordli on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Italgas, risultati in crescita in Q1 2022. Attenzione ad approvvigionamento

    (Teleborsa) – Italgas, gruppo quotato su Euronext Milan e il più importante operatore in Italia nel settore della distribuzione del gas naturale, ha registrato ricavi totali pari a 354 milioni di euro nel primo trimestre del 2022, in aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. L’EBITDA è stato di 250 milioni di euro (+6,7%), mentre l’utile netto adjusted attribuibile al gruppo si è assestato a 88,9 milioni di euro (+9,5%). La posizione finanziaria netta al 31 marzo 2022 è pari a 4.954,7 milioni di euro (4.980 milioni di euro al 31 dicembre 2021).Nel periodo sono stati realizzati 179,5 milioni di euro di investimenti (206,7 milioni di euro nel primo trimestre 2021) dedicati prioritariamente alla trasformazione digitale di asset e processi, alla metanizzazione della Sardegna e al repurposing delle reti al fine di abilitarle alla distribuzione di gas rinnovabili (nell’immediato biometano e nel medio periodo idrogeno verde e metano sintetico). Nei primi tre mesi del 2022 sono stati posati 128 km di nuove condotte.”I positivi risultati del primo trimestre 2022 ci permettono di inaugurare il nuovo mandato in piena continuità con quelli che lo hanno preceduto, all’insegna della crescita costante di tutti i principali indicatori economici – ha commentato l’AD Paolo Gallo – Un risultato ancora più rilevante alla luce di un contesto socioeconomico condizionato dal forte rialzo dei prezzi sul mercato dell’energia, i cui effetti sono stati ulteriormente acuiti dal conflitto russo-ucraino in corso”.”Più nello specifico, registriamo un aumento del 6,7% dell’EBITDA, che tocca quota 250 milioni di euro, e un Utile Netto adjusted che si attesta a 89 milioni di euro, con un +9,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno – ha continuato – Continuiamo ad investire nella trasformazione digitale dei nostri asset e dei processi ed alla formazione delle nostre persone, al fine di abilitare il network al ruolo di principale volano della transizione energetica grazie alla possibilità di accogliere e distribuire quote incrementali di gas rinnovabili quali biometano, idrogeno verde e metano sintetico”.”In Sardegna prosegue l’estensione del nostro network nativo digitale, che ha ridato linfa allo sviluppo energetico dell’isola – ha aggiunto Gallo – Un modello virtuoso che presto, e su scala più ampia, contiamo di sviluppare anche in Grecia lavorando al fianco del governo alla decarbonizzazione dell’economia e dei consumi”. Italgas ha sottolineato che l’acquisizione dell’azienda greca DEPA Infrastructure si dovrebbe concludere nel corso del primo semestre del 2022.Italgas conferma di non disporre di attività produttive o personale dislocato in Russia, in Ucraina o in paesi geo-politicamente allineati con la Russia, né di intrattenere rapporti commerciali e/o finanziari con tali paesi. Tuttavia, afferma che “non è escluso che la situazione di tensione politico-economico indotta dal conflitto possa ripercuotersi, in una forma ad oggi non stimabile né prevedibile, sull’efficacia e tempestività della capacità di approvvigionarsi del gruppo”. Il gruppo, nel corso del mese di marzo, ha concluso (ed aggiornerà periodicamente) una prima survey su una parte rilevante dei propri fornitori. È emerso che nessuno dei fornitori oggetto del sondaggio ha segnalato impatti con il mercato russo, mentre un solo fornitore ha rilevato sub-forniture di origine ucraina per le quali ha posto in atto iniziative volte alla ricerca di alternative. LEGGI TUTTO