6 Maggio 2022

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    Scope Ratings, Italia evita stagflazione grazie a fondi UE

    (Teleborsa) – Scope Ratings ha rivisto al ribasso le proprie previsioni di crescita per l’Italia per il 2022 a circa il 2%-2,5% da circa il 4% prima della guerra. Per il 2023, l’agenzia di rating europea stima una crescita intorno all’1,5%-2%. Di conseguenza, l’Italia raggiungerà il PIL pre-pandemia solo nel quarto trimestre di quest’anno, circa sei-nove mesi in ritardo rispetto a quanto originariamente previsto. Viene sottolineato che una crescita del 2%-2,5% per quest’anno implica una crescita media trimestrale dello 0% per il resto dell’anno. Infatti, dopo la contrazione del PIL reale italiano del -0,2% nel primo trimestre di quest’anno, una crescita zero per i restanti trimestri si tradurrebbe in una crescita annua del 2,2% dati gli effetti di base.Queste proiezioni si basano sull’assenza di carenze di gas, che altrimenti porterebbero l’economia italiana a una contrazione dello 0,5%-1% nel 2022 e nel 2023, mentre l’inflazione aumenterebbe intorno all’8% nel 2022. In questo scenario stressante, ipotizzando una crescita annua di circa l’1% e un’inflazione di circa il 3% per il 2023-26, l’Italia sperimenterebbe “la combinazione più avversa di bassa crescita e alta inflazione tra le grandi economie avanzate”, sottolinea il report, a causa “della vulnerabilità di breve termine all’aumento dei prezzi dell’energia e alle deboli prospettive di crescita a medio termine”.Scope Ratings stima il potenziale di crescita a medio termine dell’Italia a circa lo 0,8%, “incorporando le proiezioni della popolazione in età lavorativa in calo e un modesto miglioramento della produttività”. Ciò si confronta con le stime di crescita a medio termine del FMI di appena lo 0,5%, significativamente al di sotto delle previsioni del governo italiano per una crescita a medio termine di circa l’1,4%.”Le prospettive di crescita dell’Italia sarebbero ancora peggiori, con la stagflazione nel 2022-23 come risultato più probabile, se non fosse per il Recovery Fund dell’UE – si legge nell’analisi – L’UE dovrebbe erogare circa 70 miliardi di euro, ovvero circa il 4% del PIL del 2021, per l’Italia nel periodo 2022-24 nell’ambito del programma Next Generation EU, equivalente a un aumento annuale della produzione di circa lo 0,5% del PIL”. LEGGI TUTTO

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    Trasporti, Trenitalia: arriva il servizio treno e bus per Monte Porzio Catone

    (Teleborsa) – Sarà attivo da domani, 7 maggio, il nuovo collegamento treno+bus di Trenitalia, Gruppo FS Italiane, per collegare il comune di Monte Porzio Catone con la stazione ferroviaria di Frascati.Il servizio, realizzato da Trenitalia in collaborazione con il vettore Schiaffini Travel, prevede 15 collegamenti al giorno, attivi dal lunedì al sabato nel piazzale antistante la stazione di Frascati, in combinazione con gli orari dei treni regionali. Il punto di fermata del bus presso il comune di Monte Porzio Catone è in piazza Borghese.I biglietti – fa sapere Trenitalia in una nota – sono acquistabili in un’unica soluzione sui canali di vendita tradizionali (sito internet, App, Self Service in stazione, biglietterie, agenzie di viaggio abilitate, punti vendita Tabaccai PUNTOLIS, Mooney) selezionando semplicemente la destinazione finale “Monte Porzio Catone”. LEGGI TUTTO

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    EuroAPI (spin-off Sanofi) si è quotata su Euronext Paris

    (Teleborsa) – EuroAPI, il business degli ingredienti farmaceutici scorporato da Sanofi, si è quotata oggi su Euronext Paris. Sanofi manterrà il 30% della società dopo l’operazione. EPIC Bpifrance, agendo per conto dello Stato francese, si è impegnata ad acquisire il 12% del capitale di EuroAPI, che è il principale produttore mondiale di piccole molecole e il secondo produttore di Active Pharmaceutical Ingredients (API). La capitalizzazione di mercato al prezzo di ammissione (12 euro per azione) è di circa 1,1 miliardi di euro.Si tratta dell’undicesima società quotata su Euronext Paris nel 2022 e della più grande quotazione di un’azienda Life Sciences in Europa nel 2022 (in termini di capitalizzazione di mercato). Inoltre, è la più grande azienda nella catena del valore farmaceutica ad essere quotata sui mercati Euronext dal 2012.”Questa quotazione è un passo importante per EuroAPI – ha affermato il CEO Karl Rotthier- Mira a rafforzare lo status di EuroAPI come partner di riferimento per tutti i laboratori nei settori farmaceutico e biotecnologico e rafforzare la sua indipendenza da Sanofi. Questa quotazione consentirà a EuroAPI di accelerare la sua strategia volta a sviluppare le attività del gruppo come CDMO, a rafforzare le sue piattaforme tecnologiche, a sfruttare la sua presenza in API complesse e altamente differenziate e a garantire l’efficienza operativa del gruppo”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Elderson: indebolimento economia ma non è recessione

    (Teleborsa) – “L’inflazione attuale è molto alta, cosa che è particolarmente difficile per le persone a basso reddito. A giugno decideremo i prossimi passi verso la normalizzazione della nostra linea”. Lo afferma il componente del Comitato esecutivo della Banca Centrale Europea, Frank Elderson, nel corso di un dialogo via Twitter. “Ascoltiamo le preoccupazioni della gente e le prendiamo molto seriamente”.Quanta alla tempistica esatta dei rialzi dei tassi “dipenderà dai dati che giungeranno. Ne discuteremo dettagliatamente al nostro prossimo consiglio direttivo, il 9 giugno”. Così ha risposto a una domanda su un possibile aumento dei tassi a luglio. I rincari dell’energia sono il motore principale dietro l’attuale elevata inflazione. “Sebbene i rialzi dei tassi non li risolverebbero, dobbiamo assicurare che l’alta inflazione non si sedimenti nelle aspettative del pubblico”, aggiunge.Per Elderson “l’indebolimento dei dati che sopraggiungono non suggerisce ad oggi che stiamo entrando in una recessione e ci attendiamo che l’inflazione declini. Dipenderà tutto da come si evolvono la guerra e l’impatto delle sanzioni, decideremo i prossimi passi per la normalizzazione delle nostre politiche a giugno”. “E’ vero che la guerra sta pesando in maniera rilevante sull’attività economica, ma spinge anche al rialzo l’inflazione, prevalentemente tramite prezzi dell’energia piu’ elevati. Il nostro mandato – aggiunge rispondendo ad una domanda – è la stabilità dei prezzi, quindi assicureremo che riporteremo l’inflazione al nostro target del 2% sul medio termine”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Seri Industrial, assemblea approva bilancio e rinnova CdA

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Seri Industrial, società quotata su Euronext Milan e operante nel settore della materie plastiche e degli accumulatori elettrici, ha approvato il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021, unitamente alla relazione del consiglio di amministrazione sulla gestione, da cui risulta un utile di esercizio di 3.932.252 euro. I soci hanno quindi deliberato di accantonare l’utile come segue: 196.613 euro a Riserva legale e 3.735.639 euro a Utili a nuovo. Via libera alla relazione sulla remunerazione e al Piano di Stock Option 2022 (con un un aumento di capitale sociale a servizio).L’assemblea ha rinnovato il consiglio di amministrazione, composto da 10 componenti, che rimarrà in carica per tre esercizi. Sulla base dell’unica lista presentata dall’azionista di maggioranza Industrial S.p.A. (ora SE.R.I. S.p.A. a seguito di fusione per incorporazione), risultano eletti: Maviglia Roberto (indipendente), Borsoi Fabio, Civitillo Andrea, Civitillo Marco, Civitillo Vittorio, Cuccaro Annalisa (indipendente), Martucci Rosaria, Morgante Manuela (indipendente), Orsini Luciano e Ottaviani Alessandra.Il CdA, che si è riunito al termine dell’assemblea, ha preliminarmente nominato: Roberto Maviglia alla carica di Presidente; Luciano Orsini alla carica di Vicepresidente; Vittorio Civitillo alla carica di Amministratore Delegato. Il CdA ha infine attribuito deleghe e poteri all’Amministratore Delegato Vittorio Civitillo e ai consiglieri Andrea Civitillo, Marco Civitillo e Luciano Orsini.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Messina: miglior trimestre dal 2008 escludendo Russia

    (Teleborsa) – “Abbiamo rivisto l’outlook per il 2022 su base prudente e conservativa, ovvero come gestiamo sempre Intesa Sanpaolo. Infatti arriveremo a un livello superiore ai 4 miliardi di risultato netto, ipotizzando che non ci siano variazioni cruciali alle forniture di materie prime. Anche in uno scenario molto prudente, che prevede un’ipotesi molto conservativa di una copertura di circa il 40% dell’esposizione verso Russia e Ucraina, arriveremo a più di 3 miliardi di risultato netto”. Lo ha detto il CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, durante la conference call con gli analisti finanziari per i risultati del primo trimestre dell’anno.”Continuiamo a mantenere il nostro obiettivo di risultato netto di 6,5 miliardi nel 2025 e lo stesso vale per il riacquisto e per il nostro payout ratio del 70% per ogni anno del piano – ha aggiunto l’AD – La forte creazione e distribuzione di valore continueranno ad essere la nostra priorità. Intesa San Paolo e il suo management di lunga esperienza e coeso ha sempre conseguito gli obiettivi che si è data, e sarà così anche quest’anno e gli anni a venire”.”Nel primo trimestre abbiamo conseguito una solida performance operativa in un contesto sfidante – ha spiegato Messina – Grazie a un modello di business plan diversificato abbiamo conseguito un risultato netto di 1,7 miliardi, che è il miglior trimestre dal 2008 escludendo gli accantonamenti per l’esposizione russo-ucraina”.Secondo il banchiere, “il piano si muove a pieno ritmo con tutte le nostre persone impegnate e sulle iniziative industriali chiave, che sono ben avviate”. Per quanto riguarda il primo pilastro del piano, ovvero il massivo de-risking upfront, la banca ha conseguito “una riduzione dello stock di crediti deteriorati lordi di 4,8 miliardi di euro, equivalente all’esposizione Russia-Ucraina, riducendo l’NPL ratio netto sotto l’1%”.”Abbiamo fatto un deleveraging per 26 trimestri di consecutivi, con una riduzione totale di deteriorati di quasi 55 miliardi dal picco di settembre del 2015 – ha evidenziato – Grazie a questo risultato veramente impressionante, tra i migliori in Europa, il costo del rischio è già in linea con quello di una banca a zero deteriorati, praticamente siamo una banca nordica”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street estende le perdite dopo tonfo di ieri

    (Teleborsa) – I mercati azionari statunitensi stanno estendendo le loro perdite nella seduta odierna, dopo aver registrato il loro giorno peggiore dalla prima ondata di pandemia nella seduta di ieri. Ciò aveva seguito il rally post-FED, che si è rivelato soltanto una euforia momentanea, con gli investitori che sono poi tornati a valutare i rischi al ribasso per l’economia statunitense e globale. Intanto, negli Stati Uniti sono stati creati 428.000 posti di lavoro non agricoli ad aprile – più delle attese degli analisti – riportando la forza lavoro sempre più vicino al livello pre-pandemia.Gli operatori di mercati continuano intanto a chiedersi che implicazioni avrà la politica monetaria della banca centrale statunitense sull’economia reale e in campo finanziario. “La FED dovrà destreggiarsi agilmente nei prossimi mesi mentre cerca di domare l’elevata inflazione, senza spezzare l’economia statunitense – ha commentato Allison Boxer, US Economist di PIMCO – Anche se l’economia parte da una posizione di forza, con bilanci delle famiglie e delle imprese stabili, vediamo rischi al ribasso per la crescita in un contesto caratterizzato da un ciclo di stretta monetaria più veloce, il ritiro del sostegno fiscale, l’elevata incertezza geopolitica, i lockdown in Cina e una depressione dei livelli di fiducia, rendendo difficile da raggiungere l’atterraggio morbido desiderato dalla FED”.Si muove in ribasso Wall Street, con il Dow Jones che sta lasciando sul parterre lo 0,66%; sulla stessa linea, l’S&P-500 perde lo 0,83%, continuando la seduta a 4.112 punti. In rosso il Nasdaq 100 (-1,16%); come pure, in discesa l’S&P 100 (-0,85%). Risultato positivo nel paniere S&P 500 per il settore energia. Tra i più negativi della lista dell’S&P 500, troviamo i comparti materiali (-1,40%), beni di consumo secondari (-1,39%) e telecomunicazioni (-1,23%).Tra i protagonisti del Dow Jones, Chevron (+0,99%) e McDonald’s (+0,69%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Nike, che prosegue le contrattazioni a -4,39%.Tonfo di Salesforce, che mostra una caduta del 2,33%.Vendite su Walt Disney, che registra un ribasso dell’1,51%.Seduta negativa per Home Depot, che mostra una perdita dell’1,49%.Sul podio dei titoli del Nasdaq, Mercadolibre (+1,96%), Monster Beverage (+1,47%), Constellation Energy (+1,41%) e Charter Communications (+0,68%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Illumina, che ottiene -7,45%.Lettera su Match, che registra un importante calo del 5,14%.Scende Lululemon Athletica, con un ribasso del 4,39%.Crolla Zscaler, con una flessione del 4,20%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati nordamericani:Venerdì 06/05/202214:30 USA: Variazione occupati (atteso 391K unità; preced. 428K unità)14:30 USA: Tasso disoccupazione (atteso 3,5%; preced. 3,6%)Lunedì 09/05/202216:00 USA: Scorte ingrosso, mensile (preced. 2,5%)Mercoledì 11/05/202214:30 USA: Prezzi consumo, annuale (preced. 8,5%)14:30 USA: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,2%; preced. 1,2%). LEGGI TUTTO

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    Idrogeno, Bruxelles si impegna a sostenere aumento capacità elettrolizzatori

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha offerto il suo sostegno all’industria europea dell’idrogeno con l’obiettivo di aumentare di dieci volte la capacità di produzione di elettrolizzatori. E’ quanto emerso a seguito di un incontro, ieri a Bruxelles, fra il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton ed gli amministratori delegati di 20 produttori europei di elettrolizzatori.Si è discusso di come aumentare la capacità degli elettrolizzatori, al fine di produrre più idrogeno pulito. A tal proposito è stata firmata una dichiarazione congiunta in cui l’industria si è impegnata ad aumentare di dieci volte la sua capacità di produzione di elettrolizzatori entro il 2025. Ciò consentirà la produzione annuale di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile nell’UE entro il 2030, un obiettivo fissato dal Piano REPowerEU lanciato a marzo 2022, dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e le sanzioni imposte alla Russia, che punta alla creazione di una unione europea dell’energia. Il piano in quesitone migliorerà l’approvvigionamento di energia sostenibile e sicura e ridurrà la dipendenza dell’UE dal gas russo. Bruxelles si è impegnata dal canto suo a stabilire un quadro normativo favorevole, facilitare l’accesso ai finanziamenti e promuovere catene di approvvigionamento efficienti. “L’idrogeno pulito è essenziale per ridurre le emissioni industriali di CO2 e contribuire alla nostra indipendenza energetica dalla Russia”, ha affermato il Commissario Breton, aggiungendo “non abbiamo tempo da perdere, per questo il vertice europeo sugli elettrolizzatori è stato così tempestivo. L’industria ha accettato di moltiplicare per dieci le capacità di produzione di elettrolizzatori in Europa e la Commissione sosterrà questa significativa espansione industriale per assicurarsi la leadership nelle tecnologie per l’energia pulita di domani”. LEGGI TUTTO