9 Maggio 2022

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    Intesa Sanpaolo, nuovo accordo con Confindustria: 40 miliardi di euro per le imprese lombarde

    (Teleborsa) – Si è svolta oggi a Gallarate (VA) la prima tappa lombarda del roadshow per la presentazione del nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese. Un accordo – spiega Intesa Sanpaolo in una nota – basato sul percorso congiunto “Competitività, Innovazione, Sostenibilità”che mette a disposizione oltre 40 miliardi di euro per le imprese lombarde, nell’ambito dei 150 miliardi di euro del plafond nazionale, per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR.Ad aprire i lavori i saluti del presidente dell’Unione Industriale della provincia di Varese, Roberto Grassi e del direttore Regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo, Gianluigi Venturini che ha illustrato i contenuti dell’Accordo nonché le prime iniziative congiunte. È seguito il commento di Giovanni Foresti della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sullo scenario economico di Varese e provincia, introducendo così le tematiche di maggiore interesse per il sistema produttivo locale, approfondite nella tavola rotonda cui hanno preso parte per Intesa Sanpaolo Venturini, per Univa il responsabile per il credito e la finanzia Marco Crespi e due testimonianze aziendali: Michele Faggioli, chief operating officer & executive director di LU.VE. Spa e Giampietro Pedrazzini amministratore delegato di Mazzucchelli 1849 Spa.L’ Accordo presentato oggi alle imprese di Varese e provincia – di durata triennale e firmato lo scorso ottobre da Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, e Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo – pone al centro iniziative a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.”Il nostro Gruppo conferma e rafforza l’attenzione nei confronti del tessuto produttivo della provincia di Varese mettendo in campo oltre 40 miliardi per le imprese lombarde, rinnovando l’azione congiunta con Confindustria – ha sottolineato Venturini –. Una crescita diffusa e sostenibile e una trasformazione strutturale sono passaggi fondamentali per dare vita ad un’economia più robusta. Le imprese del territorio, che hanno dato prova di resilienza durante la pandemia, oggi devono fronteggiare nuove incertezze;come Banca, siamo al loro fianco per sostenerle e per incentivare gli investimenti in transizione ambientale e digitale, valorizzando i rapporti di filiera. Gli elementi alla base di questo accordo rientrano nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI”.”Le catene globali del valore – ha commentato Grassi – si stanno sfaldando e ricomponendo ad un ritmo estremamente veloce. Secondo un’analisi del nostro Ufficio Studi in questi mesi il 48% delle imprese del territorio sta riorganizzando su nuovi mercati il proprio approvvigionamento di materie prime e semilavorati. Il 24% è alla ricerca di mercati alternativi di sbocco per i propri prodotti. Le filiere produttive sono in subbuglio. Fenomeni che dobbiamo saper interpretare per dare i giusti strumenti di supporto alle aziende. L’accordo con Intesa Sanpaolo vuole e deve servire anche a questo. Nessun cambiamento è però fattibile senza un rafforzamento della patrimonializzazione delle nostre imprese. È anche questa una trasformazione di cui dobbiamo essere protagonisti. Lo deve essere il sistema bancario, ma dobbiamo esserlo anche noi imprese, mettendoci in discussione con nuovi strumenti e strategie”.L’intesa consolida e rinnova la collaborazione ultradecennale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che, grazie a un’interpretazione sinergica e condivisa del rapporto tra banca e impresa, – evidenzia la nota – si è rafforzata nel corso degli ultimi anni. A partire dal 2009 sono stati sottoscritti diversi accordi improntati a una visione di politica industriale di ampio respiro, finalizzati a rendere la finanza e il credito componenti strategiche al servizio della competitività del mondo imprenditoriale. Iniziative congiunte hanno consentito di supportare decine di migliaia di imprese con credito per oltre 200 miliardi di euro, affiancandole nelle fasi più critiche di uno scenario economico in continua evoluzione. LEGGI TUTTO

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    Banche, approvata la fusione tra BCC Milano e BCC Bergamo

    (Teleborsa) – L’assemblea dei soci della Banca di Credito Cooperativo di Milano (BCC Milano) ha approvato con il voto favorevole del 98% dei votanti la fusione per incorporazione di BCC Bergamo, i cui azionisti avevano dato il via libera all’operazione lo scorso 5 maggio. Il nuovo soggetto sarà operativo dal 13 giugno e avrà il nome di BCC Milano, con sede a Carugate. Nella sede secondaria di Bergamo sarà costituita una specifica direzione di Area Commerciale. La nuova realtà avrà fondi propri per 374 milioni di euro e sarà la più grande Banca Cooperativa della Lombardia per territorio, volumi e patrimonio. La nuova banca potrà contare su 27 mila soci, 112 mila clienti e 66 sportelli in sette province lombarde (Milano, Monza e Brianza, Lodi, Como, Lecco, Cremona e Bergamo).”La fusione si realizza in piena continuità di identità, valori e governance – ha commentato Giuseppe Maino, presidente di BCC Milano e del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea al quale le due banche aderiscono – Si realizza un’opportunità importante sia per la banca, sia per il territorio. BCC Milano porterà il suo modello di servizio a una provincia ricca di prospettive e a forte vocazione produttiva. Saremo una grande banca per il territorio, in grado di contribuire alla ripresa economica e sociale di una comunità laboriosa e resiliente come quella bergamasca, che ha pagato un conto ingiustamente alto alla pandemia”. LEGGI TUTTO

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    Clima, Franco: anche la tassazione può contribuire agli obiettivi climatici

    (Teleborsa) – Per il ministro dell’Economia, Daniele Franco, occorre “redistribuire la tassazione in modo che aiuti a conseguire obiettivi climatici” senza aumentarne il livello complessivo. “Dobbiamo orientare le scelte delle imprese e degli individui su forme più di consumo forme di trasporto e forme di produzione che siano più sostenibili – ha dichiarato Franco intervenendo al convegno “La finanza sostenibile al servizio del Paese” –. Questo si può fare con la regolamentazione, ricordo i vincoli sulle caratteristiche dei prodotti o quelli sulle emissioni degli autoveicoli, o si può fare con la tassazione”. La proposta del ministro è quella di far sì che i prezzi “incorporino, grazie alla tassazione, le esternalità negativa derivanti dalle emissioni di carbonio. Questo non vuol dire aumentare il livello complessivo di tassazione ma redistribuire la tassazione in modo che aiuti a conseguire obiettivi climatici”.Per Franco, inoltre, sul clima “servono politiche pubbliche condivise a livello mondiale ed in questo è centrale il ruolo del G20”. “La questione climatica è una questione globale – ha spiegato –. I gradi di riscaldamento riflettono le scelte di tutto il mondo. Il clima è un bene pubblico globale e soluzioni che sono solo nazionali non sarebbero adeguate”. “Non è certo il mercato da solo che può portare a soluzioni adeguate”, ha aggiunto. “Il contrasto al cambiamento climatico è uno degli obbiettivi fondamentali del PNRR – ha proseguito il ministro –, dobbiamo continuare ad impegnarci nell’attuazione di tutte le linee del piano avendo a mente che il piano è un tassello importante ma dura 5 anni, prevede investimenti importanti ma soprattutto pubblici. Occorre fare molto di più”. “La pandemia e la guerra non devono distrarci dal problema del clima – ha quindi concluso Franco –. Non dobbiamo perdere di vista la questione climatica”. “Stiamo da anni correggendo le politiche climatiche ma non siamo arrivati ad una situazione soddisfacente – ha aggiunto – Dobbiamo agire in tempi rapidi e sviluppare le energie rinnovabili. Rispetto a pochi mesi fa abbiamo un secondo motivo: lo dobbiamo fare anche per conseguire un livello più alto di autonomia”. LEGGI TUTTO

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    Goldman Sachs riduce impegno nelle SPAC su stretta regolatoria

    (Teleborsa) – “Stiamo riducendo il nostro coinvolgimento nel business delle SPAC in risposta al mutato contesto normativo”. È la breve dichiarazione con cui Goldman Sachs ha confermato le indiscrezioni di stampa che parlavano di un suo sostanziale passo indietro nel business delle Special Purpose Acquisition Company. La SPAC è un veicolo di investimento costituito per raccogliere capitali sul mercato attraverso la quotazione in Borsa; i capitali raccolti nella IPO sono destinati ad essere impiegati per un’operazione di acquisizione di una società target.La banca d’affari statunitense ha iniziato a comunicare agli sponsor di diversi veicoli che terminerà il suo coinvolgimento nelle operazioni. Una SPAC lavora infatti con il suo consulente anche dopo essere stata quotata in borsa, in quanto viene affiancata anche nell’operazione di fusione con un’azienda target (nota come transazione de-SPAC). Goldman Sachs ha anche deciso di sospendere l’emissione di nuove SPAC negli Stati Uniti per ora.Tutto ciò è in risposta alla stretta normativa che la Securities and Exchange Commission (SEC) sta implementando. Secondo una proposta della SEC di marzo, si potrebbe arrivare alla limitazione delle protezioni legali che impediscono alle Special Purpose Acquisition Company di essere citate in giudizio dagli investitori per previsioni di business non veritiere.”Gli investitori meritano le tutele che ricevono dalle IPO tradizionali, rispetto ad asimmetrie informative, frodi e conflitti, per quanto riguarda disclosure, pratiche di marketing, gatekeeper ed emittenti”, ha affermato poche settimane fa Gary Gensler, Chairman della Securities and Exchange Commission, l’ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa. LEGGI TUTTO

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    Innovazione, presentata a Napoli la quarta edizione di Innovation Village Award

    (Teleborsa) – A Napoli, nel corso della fiera Innovation Village 2022 che si è svolta alla Città della Scienza, è stata presentata la quarta edizione di Innovation Village Award, il premio annuale che intende valorizzare le esperienze di innovazione sostenibile realizzate nei territori, riconducibili a uno dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda Onu 2030. IV Award è istituito e sostenuto da Knowledge for Business con ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) ed Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile). Main sponsor è Optima Italia, che per il primo anno affianca il premio. Già aperta la call per partecipare. Possono iscriversi innovatori, professionisti, ricercatori, associazioni e fondazioni, startup e spinoff, pmi e imprese sociali. Lo scorso anno a IV Award presero parte 178 innovatori, che si divisero premi per oltre 50 mila euro. La novità della quarta edizione è l’ampliamento del concorso, che vede la nascita delle sezioni speciali “Phygital Sustainability Expo”, in collaborazione con Sustainable Fashion Innovation Society della presidente Valeria Mangani; e “La cultura non isola”, in occasione di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022, rappresentata a Città della Scienza dal direttore Agostino Riitano e in collaborazione con Federica Web Learning. Sette le aree tematiche previste. I due migliori progetti per ciascuna area e delle sezioni speciali accederanno alla finale del 27 ottobre a Città della Scienza, nella quale avranno la possibilità di presentarsi a una giuria attraverso un pitch di 5 minuti. La giuria decreterà il miglior progetto e tutti i premi e le menzioni speciali, messi a disposizione dai partner di IV Award 2022: Optima, Materias, Meditech, Opus Automazione, TecUp, Distretto Aerospaziale Campano, Stress, Associazione Donne 4.0, Ordine degli Ingegneri di Napoli, Innovup, a|cube, Best Practices Confindustria Salerno, Sellalab, Le Village by CA Triveneto, Incubatore Sei.”IV Award – afferma Annamaria Capodanno, direttrice di Innovation Village – continua a crescere e si avvale di collaborazioni ancora più prestigiose. Premiamo le innovazioni applicate a costruzioni, aerospazio, nuovi materiali e numerosissimi altri ambiti. Quest’anno, inoltre, usciamo dalla Campania per portare due semifinali a Roma e Procida, che definiranno alcuni dei finalisti di Napoli. Al tempo stesso – evidenzia Capodanno – cresce anche Innovation Village, un evento di riferimento per tutti gli innovatori che a ottobre vivrà il suo momento centrale con focus su aerospazio, monitoraggio infrastrutture e ambiente per prevenire le catastrofi, biofonderie e idrogeno”.”IV Award – dichiara Valeria Fascione, assessore a Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania – è un momento importante perché connette Napoli e la Campania con le reti lunghe della ricerca e dell’innovazione del sistema italiano, con le organizzazioni, i centri di ricerca e le università. È un premio che si avvale di partnership importanti che si ampliano di anno in anno, tutto ciò evidenzia una capacità di raccordarsi con il sistema nazionale e internazionale che va di pari passo con la strategia della Regione Campania”. LEGGI TUTTO

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    Ita, Altavilla: da Covisian danno economico e reputazionale, già avviate azioni legali

    (Teleborsa) – Covisian ha esposto Ita Airways a “un danno economico e reputazionale, oltre a danneggiare i suoi passeggeri in partenza della stagione estiva”. È quanto ha affermato il presidente di Ita Airways, Alfredo Altavilla, in audizione alla Camera sulla vicenda della la società che svolgeva il servizio, ora interrotto, di call center per la compagnia aerea. Altavilla ha aggiunto che Covisian ha comunicato alla compagnia “l’intenzione di non poter rispettare gli impegni assunti di fronte al ministero”, il 21 ottobre dello scorso anno, quando la società aveva sottoscritto un accordo di clausola sociale in cui si impegnava ad assumere 543 persone di Almaviva che svolgeva il servizio di call center all’Alitalia. Altavilla ha affermato che la società ha motivato la decisione con il fatto che l’obbligo all’ottemperanza della clausola sociale “aveva compromesso la profittabilità della commessa” e ha fatto sapere che la compagnia aerea ha già avviato azioni a tutela nei confronti di Covisian sia per responsabilità contrattuali che pre responsabilità precontrattuali”.Il presidente di Ita Airways ha spiegato che per tali ragioni Ita Airways a quel punto ha deciso di contattare altri fornitori qualificati per svolgere i medesimi servizi “ma, poiché nessuno di loro si è reso disponibile vista l’onerosità degli impegni assunti da Covisian in relazione alla clausola sociale, ha avuto come unica soluzione la creazione di un call center interno costruito attorno al citato nucleo iniziale di circa 40 risorse e che conta oggi circa 170 assunti, di cui oltre il 50% provenienti dalla cassa integrazione di Alitalia in Amministrazione Straordinaria, confermando una volta di più l’importanza di tale bacino di lavoratori da cui attingere per individuare risorse con elevata professionalita’”. “Ita Airways – ha aggiunto Altavilla – ha manifestato, inoltre, disponibilità all’assunzione di lavoratori provenienti da Covisian, avendone già assunti 12 con base Roma”.Ita ha calcolato che se avesse accettato l’incremento del 64% chiesto da Covisian per la prosecuzione del servizio di call center, si sarebbe verificato un aumento dei costi della compagnia per 4 milioni all’anno, con una perdita di valore di 70 milioni a carico del Ministero del Tesoro sul processo di vendita della società. “Covisian ha messo in atto una dinamica ricattatoria che avrebbe comportato, in caso di accettazione della proposta da parte di Ita Airways, un maggior esborso per quest’ultima a beneficio di Covisian”, ha affermato Altavilla.Quanto alla decisione di Covisian di licenziare le persone assunte per svolgere il servizio con la compagnia aerea, Altavilla ha sostenuto che “Ita Airways si ritiene unicamente parte lesa nella vicenda in questione e, quindi, estranea rispetto ad ogni ulteriore responsabilità, riferibile solo ed esclusivamente a Covisian”. LEGGI TUTTO

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    BOE, Saunders: la credibilità della banca centrale non è infinita

    (Teleborsa) – “Ho dato un peso considerevole ai rischi che, se non controllate dalla politica monetaria, la capacità interna e le pressioni inflazionistiche sarebbero probabilmente maggiori e più persistenti rispetto alle previsioni. Di conseguenza, la mia preferenza è stata quella di passare in tempi relativamente brevi a un orientamento di politica monetaria più neutrale”. Lo ha detto Michael Saunders, membro esterno del Comitato di politica monetaria della Banca d’Inghilterra, rispetto alla sua preferenza per alzare i tassi con un ritmo più elevato della maggioranza dei suoi colleghi alla BOE.Saunders, il cui mandato scadrà ad agosto, è uno dei tre funzionari della Bank of England (BOE) che nell’ultima riunione di politica monetaria ha votato per un aumento di 50 punti base dei tassi di interesse. La BOE, la scorsa settimana, ha invece aumentato i tassi di un quarto di punto all’1%. A parità di condizioni, la possibilità che la policy si muova a un passo più ampio è probabilmente maggiore quando il tasso è chiaramente al di sotto della neutralità”, ha aggiunto, sottolineando che la credibilità della banca centrale “non è infinita e non può essere data per scontata”.”L’inflazione, e le misure chiave delle aspettative di inflazione a più lungo termine, sono sgradevolmente elevate – ha spiegato durante un evento della Resolution Foundation – Oltre ai forti aumenti dei prezzi dell’energia e dei beni di consumo, negli ultimi trimestri sono aumentate le pressioni inflazionistiche interne, evidenti nelle tendenze delle tensioni di capacità, delle aspettative di inflazione a più lungo termine, della crescita retributiva di fondo e dell’inflazione dei servizi”.”La forza dei costi esterni sta erodendo i redditi reali ed è probabile che limiti la spesa reale – ha aggiunto – Tuttavia, creando un lungo periodo di inflazione al di sopra dell’obiettivo, questi aumenti dei costi esterni possono anche esacerbare l’aumento delle aspettative di inflazione e quindi, con il mercato del lavoro rigido, potrebbe rendere più difficile garantire che le pressioni inflazionistiche interne tornino a un ritmo coerente con l’obiettivo”.”In questo contesto, il Monetary Policy Committee ha recentemente aumentato i tassi di quasi 100 punti base – ha detto Saunders – Alla nostra riunione politica più recente, la maggior parte dei membri dell’MPC (me compreso) ha ritenuto che, sulla base della nostra valutazione aggiornata delle prospettive economiche, un certo grado di ulteriore inasprimento della politica monetaria potrebbe essere ancora appropriato nei prossimi mesi”. LEGGI TUTTO

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    Trenitalia, Frecciarossa partner del Premio Campiello 2022

    (Teleborsa) – Frecciarossa di Trenitalia è partner del Premio Campiello 2022, giunto alla 60esima edizione, la cui serata conclusiva è programmata per sabato 3 settembre a Venezia. In particolare, in occasione del Premio Campiello 2022 e nell’ambito del Concorso del Campiello Giovani, – fa sapere FS Italiane in una nota – Frecciarossa attribuirà un riconoscimento a un racconto sul tema del viaggio. Inoltre, alcuni incontri con gli autori potrebbero essere ospitati nei FRECCIA Lounge e Club delle principali stazioni.”La società di trasporto ferroviario del Gruppo FS Italiane, che assicura la mobilità attraverso collegamenti regionali e a media e lunga percorrenza, – sottolinea il Gruppo – è in prima linea nella promozione di attività culturali e di intrattenimento grazie al proprio network di oltre 7mila treni al giorno. In questo modo le Frecce consolidano il proprio impegno a favore del mondo della cultura e dello sport a fianco di prestigiosi eventi e istituzioni, facilitando la mobilità con collegamenti nazionali frequenti, capillari e attenti alle esigenze dei passeggeri. A loro, infatti, sono dedicati sconti e promozioni per visitare mostre di interesse nazionale e internazionale, esposizioni, concerti e incontri sportivi su tutto il territorio. Le attività di Frecciarossa come treno ufficiale di importanti eventi confermano l’impegno del Gruppo FS Italiane a favore della cultura e del turismo accanto a grandi istituzioni. Una vocazione naturale per un’azienda radicata da oltre un secolo nel tessuto civile, economico e sociale del Paese”. LEGGI TUTTO