3 Giugno 2022

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    Turchia, l'inflazione sale al 73,5% a maggio. Ai massimi in 23 anni

    (Teleborsa) – L’inflazione turca continua a crescere a maggio 2022, facendo segnare un +73,50% su base annua, secondo i dati comunicati dall’Istituto turco di statistica (TUIK). Il dato si confronta con il +69,97% di aprile e con attese per un aumento più elevato al +74,7%. Si tratta del valore più alto da fine 1998, quindi un record degli ultimi 23 anni. Mese su mese, i prezzi al consumo sono aumentati del 2,98%, contro il +4% atteso dal mercato.L’aumento annuo più basso è stato il +19,81% nella comunicazione. Istruzione con il +27,48%, abbigliamento e calzature con +29,80% e salute con +37,74%, sono stati gli altri gruppi principali in cui si sono realizzati bassi incrementi annuali. D’altra parte, i trasporti con il +107,62%, il cibo e le bevande analcoliche con il +91,63% e l’arredamento e le attrezzature per la casa con +82,08% sono stati i principali gruppi in cui si sono realizzati incrementi annui elevati. LEGGI TUTTO

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    Smart mobility, Banca IFIS: “Italia paese leader. Primo produttore europeo di biciclette”

    (Teleborsa) – Con oltre 3,2 milioni di pezzi fabbricati nel 2021, l’Italia è il primo produttore europeo di biciclette e paese leader della smart mobility. Una crescita trainata dal fenomeno e-Bike e dal reshoring, ovvero il rientro in Italia delle attività produttive. Sostenuto anche l’incremento del fatturato, in aumento del +7,4% rispetto al 2020 a 1,6 miliardi di euro. Questi i principali dati emersi dalla seconda edizione della ricerca “Ecosistema della Bicicletta” realizzata da Banca Ifis per fotografare andamento e prospettive di un settore protagonista della transizione sostenibile. Lo studio, presentato nell’ambito dell’“Italian Green Road Award – Oscar del Cicloturismo Italiano”, di cui l’Istituto quest’anno è main partner, ha inoltre analizzato due trend che guidano lo sviluppo del comparto: reshoring e cicloturismo. “L’Ecosistema della Bicicletta mette in luce quest’anno due fenomeni rilevanti per l’economia del Paese: l’ascesa del cicloturismo e il reshoring delle attività produttive. Per quanto riguarda il ‘viaggiare dolce’, lo studio – ha dichiarato Ernesto Fürstenberg Fassio, vice presidente di Banca Ifis – rileva aspetti positivi per la sostenibilità, il benessere psico-fisico e l’inclusione, ma anche e soprattutto l’impulso che imprime all’economia, con risvolti immediati sui servizi e il turismo. Anche per questo, in linea con l’obiettivo di Banca Ifis di promuovere la crescita sostenibile dei territori, abbiamo lavorato insieme ad autorevoli stakeholder del settore per mettere a sistema diverse competenze che lavorano per costruire uno sviluppo economico che abbia impatti positivi sull’ambiente e sulle comunità in cui operiamo”. La ricerca evidenzia un settore particolarmente dinamico e resiliente. Nel triennio 2021-2023 l’incremento nella produzione di biciclette è previsto di oltre il 7% anno su anno. In vetta l’eBike che con un +25% arriva a rappresentare l’11% della produzione (in aumento dal 9% dal 2020). L’Italia si conferma primo produttore europeo con una quota di mercato del 21%, seguito da Germania e Portogallo, e con un saldo export/import di biciclette positivo per 1,3 milioni di pezzi e in crescita del +23% sul 2020. L’aumento della domanda ha sostenuto anche i ricavi: +7.4% l’incremento nel 2021 sul 2020 e +7,3% la crescita media annua del fatturato dei produttori attesa nel biennio 2022-2023, alla fine del quale potrebbe superare 1,8 miliardi di euro. Il comparto italiano della bicicletta – sottolinea il rapporto – è caratterizzato da un alto tasso di innovazione: il 25% dei produttori ha aumentato la quota degli investimenti nel biennio 2020-2021 e un altro 70% li ha mantenuti invariati proseguendo sul percorso dell’innovazione tecnologica.LA VOLATA DEL CICLOTURISMO – I numeri del cicloturismo italiano approfonditi nella ricerca vedono 4.900 percorsi adatti alle due ruote per una lunghezza complessiva di 90mila km; 4.940 operatori turistici con un’offerta cicloturistica e 4.550 alberghi che mettono a disposizione servizi dedicati alla bicicletta. Sono 8 milioni gli italiani interessati al cicloturismo, pari a circa il 16% della popolazione maggiorenne. Il Trentino-Alto Adige si dimostra come la regione più matura in termini di offerta turistica, e il Nord-Est la destinazione scelta più frequentemente (32% tra le mete cicloturistiche). Sono 9 in totale i servizi usualmente inclusi nei pacchetti turistici e 4 quelli più utilizzati dal cicloturista: noleggio della bicicletta, tour di gruppo, alloggio e copertura assicurativa. Il servizio destinato a crescere di più è la guida turistica. Questo fermento porta il 90% degli operatori turistici italiani a prevedere una crescita dei ricavi da cicloturismo. SOSTENIBILITÀ, SICUREZZA, SALUTE E INCLUSIONE – Il cicloturismo porta con sé i concetti di sostenibilità, sicurezza, salute e inclusione, attivando circoli virtuosi in grado di valorizzare i territori. Allo stesso tempo, – sottolinea l’indagine – l’elevato costo dell’energia, e l’attenzione verso la sostenibilità potrebbero incentivare l’uso della bicicletta per una vacanza attiva. La maggiore accessibilità alle e-Bike per prezzo, performance e comfort la rendono più abbordabile anche dalle fasce di popolazione meno allenate o meno giovani e incentivano forme di turismo alternativo e più sostenibili come il cicloturismo e la mobilità dolce. Oltre 2 milioni di tonnellate di inquinamento da anidride carbonica e solforica vengono risparmiate ogni anno in Europa, grazie al rientro della produzione di bici, e-Bike e componenti nel vecchio continente. Ogni lavoro ricollocato nell’industria europea della bici porta a un risparmio che va dai 30 ai 50 milioni di tonnellate di emissioni nocive. Dal punto di vista della sostenibilità sociale, per ogni 1.000 bici riconsegnate all’assemblaggio ogni anno in Europa, vengono creati da 3 a 5 posti di lavoro, mentre per ogni 1.000 e-Bike l’intervallo è compreso tra 6 e 9 posti di lavoro.IL RESHORING – Il reshoring, si legge nel report, è uno dei principali trend che stanno guidando la crescita del settore, anche a causa di alcuni fenomeni innescati dal contesto macroeconomico: crisi delle catene mondiali di fornitura; aumento della domanda dovuto all’evoluzione della smart mobility; dazi antidumping; aumento dei costi di produzione nel Far East, nell’ultimo trentennio destinazione della delocalizzazione della produzione; qualità e innovazione, che favorisce i paesi tecnologicamente avanzati; impatto economico e ambientale dei trasporti. Il Market Watch di Banca Ifis stima che la fabbricazione di 2,8 milioni di biciclette all’anno rientrerà in Europa, con un’accelerazione nel biennio 2022-2023, corrispondente al 18% della produzione totale europea. L’opportunità produttiva porta con sé la necessità di figure professionali con le competenze necessarie, che circa il 30% delle imprese ha attualmente difficoltà a trovare. Di conseguenza, gli imprenditori stanno reagendo: il 24% aumenterà gli investimenti destinati alla formazione del personale. In tutta Europa cresce l’interesse dei fondi di investimento verso l’industria della bicicletta: nel 2021 c’è stato un exploit con un +175% nel numero di operazioni di M&A finalizzate e un incremento degli investimenti, anche sui servizi collaterali (da piattaforme di sharing a assicurazioni dedicate, fino al noleggio), che ha posizionato ancora una volta, la bicicletta come protagonista della rivoluzione nella mobilità. LEGGI TUTTO

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    Allianz, contraccolpo di 400 milioni da vendita maggioranza operazioni russe

    (Teleborsa) – Allianz, società tedesca di servizi assicurativi e finanziari, ha deciso di vendere una partecipazione di maggioranza nelle sue operazioni russe a Interholding LLC, il proprietario dell’assicuratore russo P/C Zetta Insurance. Al closing, Allianz deterrà una partecipazione di minoranza del 49,9% nella società combinata.Il colosso assicurativo stima che l’operazione avrà un impatto negativo sul proprio conto economico di circa 0,4 miliardi di euro, in gran parte dovuto alla riclassifica dell’impatto negativo dei cambi sul patrimonio netto. I requisiti patrimoniali e la posizione di cassa del gruppo Allianz “non subiranno impatti”, si legge in una nota.L’accordo, che segue la decisione di Allianz di ridimensionare le operazioni in Russia, è volto “a garantire continuità a clienti e dipendenti”, viene sottolineato.Discreta la performance di Allianz, che si attesta a 196,1, in lieve aumento dello 0,71%. A livello operativo si prevede un proseguimento della seduta all’insegna del toro con resistenza vista a quota 196,8 e successiva a 198,8. Supporto a 194,9. LEGGI TUTTO

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    Tesla, Elon Musk choc: licenziare 10% personale

    (Teleborsa) – Il giovanissimo imprenditore statunitense Elon Musk, padre della big dell’auto sportiva elettrica Tesla, torna a sorprendere con affermazioni sin troppo esplicite circa l’esistenza di una crisi economica.In una lettera interna inviata ai suo dirigenti, con oggetto “sospendere tutte le assunzioni in tutto il mondo”, Musk aveva affermato di avere una sensazione “super negativa” circa l’andamento dell’economia ed aveva consigliato ai suoi manager di licenziare almeno il 10% del personale. A fine 2021, Tesla aveva circa 100mila dipendenti nel mondo. Una uscita che segue lo sfogo contro lo smart working di due giorni fa. “Chiunque desideri svolgere un lavoro a distanza deve essere in ufficio per un minimo (e intendo minimo) di 40 ore settimanali o lasciare Tesla”, aveva affermato il suo fondatore. LEGGI TUTTO

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    Debito comune Ue, Patuanelli: inevitabile ulteriore tranche

    (Teleborsa) – “Stiamo chiedendo con forza che l’Europa abbia un comportamento diverso da quello che ha avuto fino ad ora rispetto alla possibilità degli Stati membri di interventi economici. Credo che sia inevitabile il ricorso a una ulteriore tranche di debito comune sulla base dei principi che hanno guidato l’Europa ad affrontare in modo unitario e compatto il riflesso della pandemia sulle economie”. Lo ha detto il Ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, intervenuto su Radio Anch’io, ricordando che il prezzo dell’energia “per l’Italia rappresenta un problema enorme, per altri paesi rappresenta un problema piu’ limitato, e questo è il motivo per cui non c’e’ ancora una risposta europea unitaria.Quanto alla filiera della pesca “si è dimostrata favorevolmente colpita dalla velocità con cui abbiamo erogato i 20 milioni del fondo filiere, dopo i 20 milioni dell’anno scorso. Quindi già 40 milioni messi sul tavolo per la pesca. Tutte le azioni che stiamo facendo sia in Europa che a livello italiano ci vengono riconosciute come le migliori possibili”.Sbloccati 200mila ettari di terreni a riposo. Lo sblocco dei 200mila ettari di terreni a riposo deciso dalla Ue “aiuta a fare le semine autunnali; la sospensione vale per quest’anno ma l’Italia, e quasi tutti gli Stati membri, stiamo chiedendo che la proroga valga fino al 2023 per non perdere la semina primaverile”, ha detto commentando la pubblicazione in Gu del decreto che rende operative le deroghe ai regolamenti comunitari sulla PAC in merito allo sblocco di oltre 200mila ettari (per quanto riguarda l’Italia, ndr) di terreni a riposo per rispondere al caro materie prime. LEGGI TUTTO

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    Fed avanti tutta con aggressivo aumento dei tassi: parola della vice Brainard

    (Teleborsa) – La Fed andrà avanti con un aumento aggressivo dei tassi di interesse nel tentativo di riportare l’inflazione in linea con il target del 2% nel più breve tempo possibile. Lo ha confermato la vice presidente della banca centrale USA Lael Brainard in una intervista rilasciata a CNBC. Brainard ha detto che pensare ad un aumento di 50 punti base alle riunioni di giugno e luglio può essere “un percorso credibile” ed è “molto difficile immaginare una pausa” nel rialzo dei tassi d’interesse. Affermazioni che sembrano smentire le affermazioni fatte qualche giorno prima dal collega di Atlanta Raphael Bostic, il quale aveva parlato di una pausa a settembre.Brainard ha poi ricordato anche che la Fed ha due strumenti – tassi di interesse e riduzione del bilancio – e che in caso di aumento dei rischi, si muoverà più velocemente. “Se l’inflazione non rallenterà, un altro aumento di 50 punti base potrebbe essere appropriato”, ha detto la banchiera, ammettendo che l’inflazione sarà frenata anche dal calo della domanda connesso con la guerra in Ucraina ed i lockdown in Cina.Mercoledì sera il Beige Book della Federal Reserve, cioè il bollettino mensile sullo stato dell’attività economica nei dodici distretti, ha confermato che l’attività economica è cresciuta a un passo tra il “lieve” e il “modesto”, un peggioramento rispetto al precedente bollettino di sei settimane prima, che indicava un’espansione a ritmo “moderato”. L’outlook è frenato dall’inflazione, dalle incertezze relative al conflitto in Ucraina e dalla pandemia che non è ancora alle spalle. Il mercato del lavoro – sottolinea la Fed – è cresciuto a un passo tra il “modesto” e il “moderato”, anche se l’aumento dell’inflazione si sta scaricando sui salari che appaiono “in forte aumento”. LEGGI TUTTO

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    Europa tonica nonostante dati deboli. Piazza Affari non si allinea

    (Teleborsa) – Seduta tonica per le borse del Vecchio Continente, che scambiano in frazionale rialzo,a dispetto dei deboli dati delle vendite al dettaglio e dei PMI dei servizi. Resta indietro la piazza di Milano che non riesce a cogliere il vento degli acquisti.L’Euro / Dollaro USA continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,01%. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a -0,18%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde lo 0,86% e continua a trattare a 115,9 dollari per barile.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +205 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,30%.Tra i mercati del Vecchio Continente composta Francoforte, che cresce di un modesto +0,29%, sotto pressione Londra, che accusa un calo dello 0,98%, e nulla di fatto per Parigi, che passa di mano sulla parità.Nessuna variazione significativa per il listino milanese, con il FTSE MIB che si attesta sui valori della vigilia a 24.380 punti; sulla stessa linea, resta piatto il FTSE Italia All-Share, con le quotazioni che si posizionano a 26.647 punti.Pressoché invariato il FTSE Italia Mid Cap (+0,1%); poco sopra la parità il FTSE Italia Star (+0,26%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Leonardo (+2,40%), Amplifon (+2,15%), Iveco Group (+1,38%) e Moncler (+0,76%).I più forti ribassi, invece, si verificano su Tenaris, che continua la seduta con -1,74% dopo aver chiuso una transazione con la SEC.Scivola BPER, con un netto svantaggio dell’1,53%.In rosso Fineco, che evidenzia un deciso ribasso dell’1,29%.Spicca la prestazione negativa di Stellantis, che scende dell’1,22%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, GVS (+2,55%), Alerion Clean Power (+2,48%), Sesa (+1,94%) e OVS (+1,69%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Wiit, che ottiene -2,78%.Bff Bank scende dell’1,37%.Calo deciso per De’ Longhi, che segna un -1,33%.Sotto pressione Tod’s, con un forte ribasso dell’1,25%. LEGGI TUTTO

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    FAO, previsto calo produzione cerealicola mondiale

    (Teleborsa) – Le prime prospettive per la produzione cerealicola mondiale nel 2022 indicano una probabile diminuzione, la prima in quattro anni, a 2.784 milioni di tonnellate, in calo di 16 milioni di tonnellate rispetto alla produzione record stimata per il 2021. E’ quanto emerge dall’ultimo rapporto della Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), sull’offerta e la domanda di cereali, rilasciato oggi. Previsti in calo anche i consumi.Il calo maggiore è previsto per il mais, seguito da frumento e riso, mentre probabilmente aumenterà la produzione di orzo e sorgo. Le previsioni si basano sulle condizioni delle colture già nel terreno e sulle intenzioni di impianto per quelle ancora da seminare. Si prevede inoltre che l’utilizzo mondiale dei cereali diminuirà marginalmente nel 2022/23, di circa lo 0,1% dal 2021/22 a 2.788 milioni di tonnellate, segnando la prima contrazione in 20 anni. Il calo deriva principalmente dalle diminuzioni previste nell’uso dei mangimi di grano, cereali grossolani e riso, mentre si prevede un aumento del consumo alimentare globale di cereali, al passo con l’andamento della popolazione mondiale.Si prevede che il commercio mondiale di cereali diminuirà del 2,6% dal livello del 2021/22 a 463 milioni di tonnellate, un minimo da tre anni, anche se le prospettive per il commercio internazionale di riso rimangono positive. Le nuove previsioni indicano anche un calo delle scorte, con il risultato che il rapporto tra stock di cereali e consumo è sceso al 29,6% nel 2022/23 dal 30,5% nel 2021/2022. Questo nuovo livello sarebbe il più basso degli ultimi nove anni, ma comunque ben al di sopra del minimo del 21,4% registrato nel 2007/08. Si prevede che la diminuzione delle scorte di mais guiderà il calo, mentre le scorte di grano dovrebbero aumentare. A maggio l’indice Fao dei prezzi internazionali alimentari scende per oli vegetali e prodotti lattiero-caseari, mentre cresce per il grano, il riso e la carne di pollame. Secondo quanto riportato oggi dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, i prezzi mondiali delle materie prime alimentari nel complesso sono leggermente diminuiti a maggio per il secondo mese consecutivo. L’Indice Fao dei prezzi alimentari ha raggiunto una media di 157,4 punti a maggio 2022, in calo dello 0,6% rispetto ad aprile. L’indice, che tiene traccia delle variazioni mensili dei prezzi internazionali di un paniere di materie prime alimentari comunemente scambiate, e’ rimasto del 22,8% in piu’ rispetto a maggio 2021. L’Indice FAO dei prezzi dei cereali è aumentato del 2,2% rispetto al mese precedente, guidato dai prezzi del grano, che sono aumentati del 5,6% rispetto ad aprile e del 56,2% rispetto al valore corrispondente dell’anno precedente. I prezzi internazionali del grano, in media solo dell’11% al di sotto del record raggiunto nel marzo 2008, sono aumentati in risposta a un divieto di esportazione annunciato dall’India e alle preoccupazioni per le condizioni dei raccolti in diversi principali paesi esportatori, nonchè per le ridotte prospettive di produzione in Ucraina a causa della guerra. LEGGI TUTTO