13 Giugno 2022

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    Ulisse Biomed, soci cedono azioni all'AD per “retention e incentivazione”

    (Teleborsa) – I soci fondatori di Ulisse Biomed, healthcare biotech company quotata su Euronext Growth Milan, hanno ceduto azioni all’AD Matteo Petti in un’operazione “finalizzata alla retention e incentivazione dell’amministratore delegato” e come “forma di riconoscimento per il ruolo svolto da Petti nello sviluppo del business della società”. In particolare, Bruna Marini e Rudy Ippodrino (oltre che soci fondatori anche, rispettivamente, Consigliere Delegato e Responsabile Scientifico) hanno ceduto 140.900 azioni (1,75% del capitale) a Petti per 1.000 euro. Ai valori di borsa odierni (1,78 euro per azione), il pacchetto vale circa 250 mila euro.A fronte della cessione delle azioni, Petti ha concluso con la società un patto che prevede il mantenimento del proprio rapporto con Ulisse Biomed fino al 14 giugno 2023.Per procedere con il trasferimento delle azioni, i cedenti hanno richiesto e ottenuto dal CdA e da BPER Banca (Euronext Growth Advisor) una deroga al vincolo di lock-up a cui erano sottoposti sino al 6 agosto 2023. L’acquirente è subentrato al vincolo di lock-up a cui erano sottoposti i cedenti e, quindi, le azioni saranno inalienabili e indisponibili sino al citato termine. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, Lazio: nel 2021 rimbalzo del PIL dopo crollo 2020

    (Teleborsa) – L’economia del Lazio resta di 3 punti percentuali, in termini di PIL, al di sotto dei valori cui era arrivata prima del Covid. E’ la stima del rapporto sull’economia del Lazio 2021, presentato oggi dalla Banca d’Italia, in cui si rileva che lo scorso anno la Regione ha registrato una rimbalzo del 6,3%, dopo il crollo del 2020 causato da lockdown e misure restrittive, leggermente inferiore al più 6,6% della media nazionale. Il Lazio ha avuto un effetto traino delle costruzioni, dal mercato immobiliare e degli investimenti pubblici, mentre ha risentito del maggior ritardo nella ripresa nei servizi, in particolare nel comparto turistico e della ristorazione. Anche più netto il divario di crescita dell’occupazione: si è ripresa dello 0,3% nel Lazio, laddove in media lo scorso in Italia è aumentata dello 0,8%. Bankitalia spiega specialmente qui si è trascinato il ristagno nel settore dei servizi, ancora penalizzato dalla crisi sanitaria e dei flussi turistici, inferiori ai valori pre lockdown e restrizioni. Intanto aumenta l’occupazione a tempo determinato, quella femminile e dei più giovani. Le prospettive economiche per l’anno in corso risentono del forte rincaro dei prodotti energetici e delle materie prime, dice ancora Bankitalia, iniziato lo scorso anno e acuitosi con l’insorgere del conflitto in Ucraina.Guardando alle imprese del Lazio e ai principali settori di attività, il rapporto di Bankitalia rileva un recupero in tutti i comparti, piu’ intenso nelle costruzioni, favorite dagli incentivi fiscali e dalla ripresa degli scambi sul mercato immobiliare. Sono aumentate le esportazioni, soprattutto di prodotti in metallo, mezzi di trasporto e prodotti petroliferi. Nei servizi si e’ registrato un aumento dei flussi di turisti italiani a cui e’ corrisposta un’ulteriore diminuzione di quelli esteri. Nei primi mesi del 2022 i flussi turistici sono ulteriormente cresciuti, sebbene il numero di pernottamenti si collochi ancora su valori ben al di sotto di quelli registrati negli anni precedenti la crisi pandemica, si legge. In base all’indagine della Banca d’Italia sulle imprese della regione, sia il fatturato sia gli investimenti delle aziende sono aumentati. Tuttavia, a causa delle tensioni dal lato dell’offerta, aggravate dalla guerra in Ucraina, per l’anno in corso le imprese prefigurano un peggioramento del quadro congiunturale. Dopo il marcato incremento del 2020, nei primi tre trimestri del 2021 la liquidità finanziaria delle imprese si è stabilizzata, sostenuta dall’aumento dei depositi. Nonostante il lieve calo nell’ultimo trimestre del 2021, da collegarsi anche alla ripresa degli investimenti, la liquidità rimane su valori molto superiori a quelli precedenti la pandemia. A dicembre 2021 i prestiti alle imprese sono diminuiti, per il calo registrato dalle imprese di grandi dimensioni. Anche grazie agli interventi governativi a sostegno della liquidità, le condizioni di offerta del credito sono risultate distese. Nel 2021, dice ancora Bankitalia, con il permanere dell’emergenza legata alla pandemia, la spesa corrente degli enti territoriali del Lazio e’ aumentata, interessando quasi tutte le voci di bilancio; vi hanno influito, in particolare, le spese per l’acquisto di beni e servizi. La spesa per investimenti fissi lordi è significativamente cresciuta, trainata da quella dei Comuni. Quanto al livello di attuazione finanziaria dei Programmi operativi regionali “è risultato superiore a quello medio delle regioni piu’ sviluppate e dell’Italia. Nell’ambito del Pnrr, per gli enti territoriali del Lazio e’ stato finora allocato il 9 per cento delle risorse nazionali destinate alle Missioni “Inclusione e Coesione” e “Rivoluzione verde e Transizione ecologica”; per la Missione “Salute” è stato allocato l’8 per cento delle risorse ordinarie assegnate alla Regione nell’ambito del riparto del Fondo sanitario nazionale del 2021.Il reddito delle famiglie nel Lazio è cresciuto del 3,7% nel 2021, soprattutto grazie all’aumento dell’occupazione dipendente e risulta del 6% superiore alla media nazionale. L’incremento in termini reali, seppur frenato dall’aumento dell’inflazione nella seconda metà del 2021, ha consentito di far recuperare i livelli di reddito reale del 2019. Nei primi mesi del 2022 il clima di fiducia dei consumatori nelle regioni del Centro è peggiorato, rileva poi Bankitalia, riflettendo l’incertezza derivante dal conflitto bellico e l’aumento dei prezzi; secondo Confcommercio, nel Lazio la crescita dei consumi nel 2022 sarà contenuta. Nel corso del 2021 è proseguito il sostegno pubblico alle famiglie meno abbienti, con una crescita del numero di famiglie percettrici del Reddito o della Pensione di cittadinanza e con l’erogazione del Reddito di emergenza, per una parte dell’anno, alle famiglie non beneficiarie di un’altra misura. Dopo il forte rallentamento del 2020, con l’attenuazione dell’emergenza sanitaria i prestiti alle famiglie hanno accelerato marcatamente nel corso del 2021, si legge, trainati sia dal credito al consumo sia dai mutui per l’acquisto di abitazioni.Anche nel Lazio, i rincari sui prezzi dell’energia hanno interessato le fonti fossili e potrebbero essere in parte mitigati da un più ampio ricorso a fonti di energia rinnovabili. Ma “sotto questo profilo il Lazio risulta in ritardo: nel 2019 la quota di energia consumata in regione prodotta da fonti rinnovabili era pari al 9 per cento, circa la meta’ della media italiana”. Al tempo stesso nella Regione, anche grazie alla specializzazione nel settore poco energivoro dei servizi, i complessivi consumi di energia in rapporto al Pil risultano decisamente inferiori alla media nazionale. LEGGI TUTTO

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    Prismi, prestito obbligazionario per massimi 2 milioni di euro

    (Teleborsa) – Il CdA di Prismi, società quotata su Euronext Growth Milan e operante nel settore web e digital marketing, ha deliberato l’emissione, anche in più tranches, di un prestito obbligazionario di ammontare nominale complessivo massimo pari a 2 milioni di euro e della durata di 15 mesi. I proventi dell’emissione dello strumento, denominato “PRISMI 5% 2022 – 2023”, saranno utilizzati principalmente per la realizzazione degli obiettivi del piano industriale, l’ottimizzazione e l’integrazione del settore produttivo e il finanziamento delle attività in essere.Il taglio e lotto minimo di sottoscrizione è pari a 10.000 euro, mentre il tasso di interesse è fisso lordo pari al 5% annuale con pagamento mensile posticipato. Le obbligazioni saranno offerte in sottoscrizione esclusivamente ad investitori qualificati ed istituzionali. La prima tranche delle obbligazioni sarà emessa entro giugno 2022. Non è prevista l’assegnazione di alcun rating, né all’emittente né alle obbligazioni. Non è prevista la concessione di alcuna garanzia in relazione alle obbligazioni. LEGGI TUTTO

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    CAREL Industries acquista 70% di Sauber per rafforzare l'area servizi

    (Teleborsa) – CAREL Industries, gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella produzione di componenti per raggiungere alta efficienza energetica nei mercati del condizionamento dell’aria e della refrigerazione, ha siglato un accordo vincolante per l’acquisizione del 70% di Sauber, società con sede a Porto Mantovano (MN) e attiva principalmente nel settore dei servizi on-field di installazione e assistenza di impianti di raffrescamento/umidificazione in edifici commerciali e residenziali. L’operazione è riconducibile all’implementazione di uno dei principali pilastri della strategia di CAREL, ovvero il rafforzamento dell’area servizi (digitali, on field e di consulenza) sia per linee interne sia tramite acquisizioni, e consentirà significative sinergie commerciali combinando l’ampia base clienti del gruppo e la maggiore possibilità di offrire assistenza direttamente sul campo, spiega una nota.Nel corso del 2021 Sauber ha riportato ricavi pari a 7,6 milioni di euro, un EBITDA di 0,8 milioni di euro e una posizione finanziaria netta pari a 0,8 milioni di euro. L’Enterprise Value per il 70% di Sauber è pari a 3,6 milioni di euro. L’acquisto da parte di Carel del restante 30%, la cui valutazione è legata ai risultati futuri di Sauber stessa, è regolata da un meccanismo di opzioni incrociate tra le parti, esercitabili nel 2025. Il closing è previsto entro il mese di giugno. Ai fini del pagamento del prezzo di acquisto, è previsto che CAREL utilizzi risorse finanziarie disponibili.”L’operazione odierna rappresenta un altro importante tassello nella nostra strategia di sviluppo per linee esterne e si aggiunge alle quattro acquisizioni industriali effettuate tra il 2018 e il 2021 – ha commentato l’AD Francesco Nalini – Costituisce, inoltre, una importante opportunità nel mondo dei servizi, che rappresentano per CAREL uno dei driver strategici di sviluppo nel medio/lungo periodo. Infine, conferma ancora una volta la capacità del gruppo di perseguire i propri obiettivi con coerenza e tempestività”. LEGGI TUTTO

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    OPA AS Roma, nessuna adesione nel primo giorno

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Romulus and Remus Investments LLC sulle azioni di A.S. Roma, risulta che oggi, 13 giugno 2022, sono state presentate 0 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 0, pari allo 0% dell’offerta.L’offerta è iniziata nella giornata odierna, 13 giugno 2022, e terminerà l’8 luglio 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di A.S. Roma acquistate sul mercato nei giorni 7 e 8 luglio 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Promotica acquista Mercati per 7 milioni di euro. Ampliata la catena del valore

    (Teleborsa) – Promotica, società quotata su Euronext Growth Milan e agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing per aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy, ha siglato un accordo quadro con l’azionista venditore Guglielmo Di Silvio per l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Mercati, azienda italiana operante nel settore della produzione ed importazione di articoli per la casa, la persona ed il tempo libero. Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro il 31 luglio 2022, mentre il corrispettivo è di 7 milioni di euro.”L’acquisizione di Mercati rappresenta per noi la terza operazione straordinaria realizzata in pochi mesi, chiaro indicatore della nostra volontà di crescere velocemente – ha commentato l’AD Diego Toscani – Dopo l’integrazione di Grani & Partners a novembre 2021 e il consolidamento della nostra expertise in ambito digitale con l’acquisizione a marzo 2022 del Ramo Incentive e Loyalty di Giglio Group, questa nuova iniziativa ci permette di giocare un ruolo determinante anche a valle della progettazione vera e propria delle operazioni loyalty, internalizzando la produzione di prodotti e articoli che possono poi essere utilizzati come premi per le campagne e permettendoci di ampliare il nostro target di clienti di riferimento”.Mercati ha oltre 900 clienti, di cui circa 800 fanno parte della categoria Retail, mentre i restanti sono riconducibili al settore Industria (mercato SMU). Tra i principali clienti ci sono aziende come Vorwerk, Unieuro, Caffè Borbone, Natfood, Terre Ducali, Stanhome. L’azienda, nata nel 2005 e con uffici a Levico Terme (TN), ha chiuso il 2021 con un fatturato pari a 7,9 milioni di euro, un EBITDA pari a 1,2 milioni di euro (EBITDA Margin pari al 14,6%) e un utile netto pari a 0,8 milioni di euro. La Posizione Finanziaria Netta è pari a 2,4 milioni di euro (Debito). Il Fatturato è realizzato totalmente sul mercato italiano.Il corrispettivo è corrisposto come segue: 1.500.000 euro a titolo di caparra confirmatoria corrisposta in denaro in data odierna; 3.000.000 euro corrisposti in denaro alla data del perfezionamento dell’operazione; 2.500.000 euro corrisposti alla data del perfezionamento dell’operazione attraverso la sottoscrizione da parte dell’azionista venditore di 833.333 azioni Promotica di nuova emissione.Guglielmo Di Silvio sarà nominato nel consiglio di amministrazione di Promotica a decorrere dal primo rinnovo dell’organo amministrativo successivo al completamento dell’operazione. Fino al quel momento, sarà assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato con inizio il giorno successivo rispetto al perfezionamento dell’operazione con uno stipendio annuo netto di 180.000 euro. Per tutto il tempo in cui Mercati rimarrà società totalmente partecipata da Promotica, Di Silvio rivestirà la carica di amministratore unico di Mercati. LEGGI TUTTO

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    Scuola, Anief: “Emergenza stipendi, a fine carriera ai docenti italiani va la metà dei colleghi tedeschi”

    (Teleborsa) – “Chi blocca la firma del contratto della scuola condanna un milione e mezzo di insegnanti, amministrativi e collaboratori scolastici a stipendi da fame che non coprono più nemmeno il livello d’inflazione: pensare di chiudere la partita del rinnovo contrattuale con 50 euro medi netti di aumento sarebbe offensivo per la categoria. Quella cifra va comunque assegnata il prima possibile, assieme a 3mila euro di arretrati medi, consapevoli che per il 2022-24 serviranno molte più risorse da assegnare già con la prossima Legge di Bilancio”. È quanto ha dichiarato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, in vista del prossimo incontro all’Aran che dovrebbe entrare nel merito della parte economica dell’Atto di indirizzo del rinnovo contrattuale.”Tutti gli studi confermano che gli stipendi in Italia sono troppo bassi e stanno perdendo terreno rispetto ai Paesi europei: una ricerca della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, pubblicata in queste ore, – sottolinea l’Anief in una nota – conferma come il divario salariale tra Italia, da una parte, e Francia e Germania, dall’altra, si sia ulteriormente ampliato. Con i docenti penalizzati due volte: chi insegna in Lussemburgo ha un reddito medio di 110mila euro; a fine carriera in Germania un docente prende 80mila euro, in Italia la metà”. In tale scenario il giovane sindacato chiede di “fare avere subito quanto stanziato, circa 100 euro lordi e 3mila di arretrati, e poi approvare un nuovo contratto con almeno altri 200-250 euro lordi a dipendente”.”Come Anief – ha continuato Pacifico – chiediamo di sottoscrivere con estrema urgenza un contratto collettivo nazionale ‘ponte’, per dare una risposta immediata agli stipendi sempre arretrati rispetto al costo della vita. In questo quadro, riteniamo che una spinta importante possa fornirla la direttiva in arrivo sul salario minimo legale, che rappresenta un segnale di controtendenza anche per il comparto pubblico. Chiuso il contratto, peraltro già scaduto, del periodo 2019-2021, le parti potranno dedicarsi al rinnovo Ccnl 2022-24 sul quale collocare importanti risorse già con la Legge di Bilancio 2023. È anche fondamentale, però, che non vi siano fughe in avanti con il Decreto Legge n. 36 inserito nel Pnnr approvato il 30 aprile scorso dal Governo e che occorre necessariamente andare a cambiare approvando gli emendamenti presentati anche da Anief”.”Il rinnovo dell’attuale contratto – ha detto ancora il leader dell’Anief – servirà a che anche rivedere diversi punti normativi, sostanzialmente fermi al 2006, come lo smart working, il diritto alla disconnessione, i rapporti amministrazione-sindacati, la gestione del periodo di rinnovamento dei contratti, la maggiore tutela del personale e dei loro compensi, le maggiori tutele per chi fruisce di percorsi di protezione relativi alla violenza di genere, il congedo derivante dall’unione civile così come avviene oggi per quello da matrimonio, l’aumento del numero dei giorni per i congedi parentali e di tutti i lavoratori che abbiano compiti di cura in qualità di genitori o prestatori di assistenza, provvedimenti specifici a tutela del personale delle Università e dipendente degli enti di ricerca non vigilati dal ministero dell’Università”. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari in profondo rosso. BTP tocca il 4%

    (Teleborsa) – Ennesima giornata da dimenticare con i mercati europei, con Piazza Affari che continua a essere tra i peggiori listini del Vecchio Continente. A tenere banco sono ancora le discussioni sull’annuncio della BCE di porre fine alla politica di espansione monetaria e, in particolare sul fronte italiano, il mancato annuncio di uno scudo contro l’allargamento dello spread dei paesi periferici. Secondo Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer UBS WM Italy, “la banca centrale non ha colto l’opportunità di giocare d’anticipo annunciando sin d’ora un possibile scudo”. Nonostante il comunicato stampa di Francoforte contenga alcune indicazioni circa la possibilità di un impiego flessibile della liquidità derivata dai titoli in portafoglio per evitare un’eccessiva frammentazione del mercato, “si tratta di elementi troppo vaghi per poter rassicurare i mercati”, afferma l’economista. La settimana sarà ricca di commenti sulle decisioni della banche centrali, in quanto la FED annuncerà la decisione sui tassi mercoledì sera, la Bank of England giovedì e la Bank of Japan venerdì mattina (giornata nella quale ci saranno anche le scadenze tecniche).Scambi in ribasso per l’Euro / Dollaro USA, che accusa una flessione dello 0,82%. Si abbattono le vendite sull’oro, che scambia a 1.825,9 dollari l’oncia, in forte calo del 2,43%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) in calo (-1,2%) si attesta su 119,2 dollari per barile. Pesante l’aumento dello spread, che si attesta a +237 punti base, con un deciso aumento di 12 punti base, mentre il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 3,99%.Tra i listini europei sensibili perdite per Francoforte, in calo del 2,43%, in apnea Londra, che arretra dell’1,53%, e tonfo di Parigi, che mostra una caduta del 2,67%.A picco Piazza Affari in chiusura di seduta, con il FTSE MIB che accusa un ribasso del 2,79%, portando avanti la scia ribassista di cinque cali consecutivi, avviata martedì scorso; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 24.680 punti, in forte calo del 5,07%.Pesante il FTSE Italia Mid Cap (-3,76%); con analoga direzione, depresso il FTSE Italia Star (-4,13%).Il controvalore degli scambi nella seduta odierna a Piazza Affari è stato pari a 3,37 miliardi di euro, con un incremento di ben 1.267,6 milioni di euro, pari al 60,42%, rispetto ai precedenti 2,1 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,49 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,89 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Campari (+1,86%) e Recordati (+1,46%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Saipem, che ha chiuso a -14,83%.Sotto pressione Nexi, con un forte ribasso del 7,89%.Lettera su Amplifon, che registra un importante calo del 7,19%.Scende Iveco Group, con un ribasso del 7,18%.Unico performer tra le azioni del FTSE MidCap è B.F, che ottiene un incremento dell’1,40%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Autogrill, che ha archiviato la seduta a -9,10%.Crolla doValue, con una flessione del 7,76%.Vendite a piene mani su Mutuionline, che soffre un decremento del 7,41%.Pessima performance per Maire Tecnimont, che registra un ribasso del 6,75%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso:Lunedì 13/06/202208:00 Regno Unito: Produzione industriale, annuale (atteso 1,7%; preced. 0,7%)08:00 Regno Unito: Produzione industriale, mensile (atteso 0,2%; preced. -0,2%)Martedì 14/06/202206:30 Giappone: Produzione industriale, mensile (preced. 0,3%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0,8%; preced. 0,8%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 7,9%; preced. 7,4%). LEGGI TUTTO