14 Giugno 2022

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    Patuelli (ABI): Italia non può accumulare debito sperando qualcuno glielo compri

    (Teleborsa) – “Chi ha fatto tanti debiti come l’Italia, che lo ha fatto per cinquant’anni abbondanti in continuità, non può dimenticare il debito accumulato e non può continuare ad accumularne in eterno sperando che qualcuno glielo compri”. Lo ha affermato Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione bancaria italiana (ABI), intervenendo all’evento Young Factor.Con riferimento alla discussione in atto nell’eurozona sull’aumento dei tassi, ha detto: “Se uno ha consapevolezza della storia si rende conte che con la lira abbiamo avuto tassi fino al 19%, mentre l’Italia nell’euro dovrebbe avere massimo lo 0,50% entro questo Natale. Nell’800, prima dell’unità d’Italia, lo spread non era il 250 di questa mattina, che ci preoccupa moltissimo, ma era conteggiato in migliaia, dal 25% al 35%. Tutto quello che abbiamo vissuto in critiche eccessive all’euro, era quindi carente di consapevolezza e cultura storica”.”C’è un’inflazione che morde e morde soprattutto il risparmio – ha spiegato a proposito dell’aumento dei prezzi al consumo – Ci saranno meccanismi di adeguamento per i salari, ma per il risparmio non c’è. Bisogna investire il risparmio con grande attenzione e bisogna vedere se l’acquisto di qualche cosa, non solo il consumo, può essere utile”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Trichet: evitare destabilizzazione legata ad attese d'inflazione su medio termine

    (Teleborsa) – “Le banche centrali dei paesi industrializzati, ma anche degli emergenti, si trovano in una situazione di minaccia a livello di sviluppo e quindi non devono assolutamente perdere d’occhio la possibilità di ancorare le aspettative. E la credibilità delle banche centrali è fondamentale. Quindi devono convincere le varie istituzioni economiche e i cittadini. Tutti negli Stati Uniti e tutti in Europa devono avere fiducia nel medio termine nelle banche centrali: torneremo al 2% d’inflazione. Lo ha affermato Jean Claude Trichet, economista francese ed ex presidente della Banca centrale europea, intervenendo all’evento Young Factor. “Siamo a un punto di svolta, di non ritorno, legato chiaramente alla guerra e al Covid – ha aggiunto Trichet – Dopo decenni di inflazione bassissima, anzi di minaccia di deflazione che ha spinto tutte le banche centrali dei paesi avanzati a posizioni molto accomodanti, ora siamo in una situazione completamente diversa. Ora il problema principale è evitare la destabilizzazione legata alle attese d’inflazione sul medio termine”.”Mi pare che ci sia unità di intenti sulla necessità di mettere fine alla dipendenza dal gas e dal petrolio russo, il problema è la transizione e qui molti paesi si stanno muovendo autonomamente per trovare nuovi fornitori di energia. Credo che dovremmo farlo in modo coordinato e sarebbe bene avere un mercato unico dell’energia – ha detto l’economista in un altro passaggio – Questa guerra è stata una vera pugnalata e ci ha spinto a dover affrontare con urgenza il problema dell’energia che peraltro rientra nella nostra battaglia di lungo termine per combattere il cambiamento climatico”.A una domanda su una maggiore integrazione europea, ha risposto: “A tendere sono a favore di un’Europa federale. Auspico e invito tutti a agire subito”, perché “con il tempo questa è la soluzione”. Trichet ha specificato che si tratta di una “necessità inevitabile se vogliamo” mantenere “la nostra influenza globale” insieme a Stati Uniti, Cina e India. LEGGI TUTTO

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    Immsi, closing della vendita dell'intera partecipazione in Pietra Ligure

    (Teleborsa) – Immsi, holding italiana quotata su Euronext Milan e controllata dalla famiglia Colaninno, ha comunicato che Pietra S.r.l. (partecipata all’77,78% da Immsi stessa e al 22,22% da Intesa Sanpaolo) ha siglato con Chorus Life Pietra Ligure S.p.A. (controllata interamente da Polifin S.p.A.), il closing dell’operazione di vendita relativo a all’intera partecipazione detenuta in Pietra Ligure S.r.l., per un corrispettivo complessivo di 30 milioni di euro.L’annuncio del contratto preliminare di vendita dell’intera partecipazione era stato fatto il 22 luglio 2021. LEGGI TUTTO

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    Firch taglia stime crescita mondiale a causa dell'inflazione

    (Teleborsa) – Fitch ha rivisto al ribasso le stime di crescita mondiale a causa dell’inflazione galoppante e delle politicyhe restrittive dlele banche centrali. L’agenzia ha indicato per quest’anno una crescita mondiale del 2,9% rispetto al 3,5% segnalato nell’outlook di marzo. E’ quanto emerge dall’ultimo Global Economic Outlook di giugno, secondo cui la crescita sarà più bassa nelle principali economie: negli Stati Uniti sarà del 2,9% (da 3,5%) nell’Eurozona del 2,6% (da 3%).”Le pressioni inflazionistiche globali continuano ad intensificarsi, con implicazioni sempre più avverse per le prospettive di crescita”, afferma Fitch, spiegando che gli effetti del “recente lockdown in Cina si sta aggiungendo alle ben note pressioni sulle catene di approvvigionamento” e “le interruzioni dell’approvvigionamento energetico e alimentare dovute alla guerra Russia-Ucraina stanno avendo un impatto più rapido del previsto sull’inflazione europea”.Fitch prevede anche un progressivo rallentamento del PIL americano, con una crescita che nel 2023 dovrebbe attestarsi all’1,5% e nel 2024 all’1,3% a causa delle politiche di raffreddamento attuate dalla Fed. Per l’Eurozona invece l’agenzia stima un impatto maggiore della guerra in Ucraina sulle dinamiche inflazionistiche. “Le sfida dell’inflazione è diventata così pronunciata che le banche centrali sono state costrette a rispondere, abbandonando le indicazioni prospettiche precedenti. Il rischio che l’inflazione si radichi con lo sviluppo della dinamica salari-prezzi e l’aumento delle aspettative sui prezzi è troppo grande per essere ignorato”, afferma Brian Coulton, capo economista di Fitch Ratings. L’agenzia infatti attende che la Fed porti i tassi al 3% entro fine 2022 ed al 3,5% entro il primo trimestre 2023. La Bank of England dovrebbe invece portare i tassi al 2% a fine 2022 ed al 2,5% nel primo trimestre 2023, mentre la BCE dovrebbe alzare i tassi di 100 punti quest’anno e di altri 50 nel 2023 per arrivare ad un tasso repo dell’1,5%. LEGGI TUTTO

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    Germania, inflazione maggio confermata al +7,9% su anno

    (Teleborsa) – In aumento l’inflazione in Germania a maggio 2022. Lo annuncia l’ufficio statistico Destatis, confermando i dati preliminari diffusi a fine mese, che indicavano un incremento del 7,9% su base annua, in linea con le stime di consensus ed in accelerazione rispetto al +7,4% del mese precedente. Su base mensile si registra un +0,9%, come indicato dalla stima preliminare e rispetto al +0,8% di aprile.Quanto all’inflazione armonizzata, ha registrato una variazione positiva dell’1,1% su mese (come il consensus) e un +8,7% su anno (confermato preliminare).”Il tasso di inflazione ha così raggiunto il massimo storico per il terzo mese consecutivo dalla riunificazione tedesca. Il motivo principale dell’elevata inflazione è ancora l’aumento dei prezzi dei prodotti energetici. Ma assistiamo a aumenti di prezzo anche per molti altri beni, in particolare alimentari”, ha affermato Georg Thiel, presidente dell’Ufficio federale di statistica.”Un tasso di inflazione altrettanto elevato è stato registrato l’ultima volta nell’ex territorio della Repubblica Federale nell’inverno 1973/1974, quando i prezzi del petrolio erano notevolmente aumentati in conseguenza della prima crisi petrolifera”, ha aggiunto Thiel. LEGGI TUTTO

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    doValue lancia business unit dedicata alle PMI in Spagna

    (Teleborsa) – doValue, società quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e nel recupero di crediti deteriorati, ha lanciato nel mercato spagnolo la business unit dedicata alla gestione di Non-performing Loan relativi a Piccole e Medie Imprese (PMI). L’operazione è portata avanti tramite la controllata Altamira Asset Management ed è in linea con il Piano Industriale 2022-2024 presentato al mercato lo scorso gennaio.La business unit PMI impiega circa 40 professionisti e gestisce al momento circa 3 miliardi di euro di Gross Book Value, un livello che è atteso crescere nei prossimi trimestri, si legge in una nota. Il GBV attuale in gestione è principalmente composto da Non-performing Loan (NPL), ma il piano di sviluppo della business unit PMI prevede che si espanda l’attività verso le categorie Unlikely to Pay (UTP) e Early Arrears.Il gruppo italiano spiega che i punti di forza della business unit PMI sono la sua presenza capillare sul territorio (che rispecchia la granularità del segmento PMI), il fatto che l’unità è pienamente integrata con il gruppo doValue dal punto di vista tecnologico e di sistemi IT e la possibilità di fare leva sulle migliori prassi già sviluppate in Italia ed in Grecia. LEGGI TUTTO

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    UK: sussidi disoccupazione in calo, tasso disoccupazione sale al 3,8%

    (Teleborsa) – Scendono i disoccupati richiedenti un sussidio (claimant count), che a maggio sono risultati in diminuzione di 19.700 unità, dopo aver riportato un calo di 65.500 unità ad aprile. Il dato è pubblicato dall’Office for National Statistics (ONS). Le attese erano per un calo di 49.400 unità.Sale invece il tasso di disoccupazione, che raggiunge il 3,8% ad aprile, contro il 3,6% atteso dal consensus e il 3,7% registrato a marzo.Nei tre mesi ad aprile, l’occupazione ha fatto segnare un aumento di 177 mila unità, dopo le 83 mila unità del mese precedente. Le stime del mercato erano per una salita più contenuta, ovvero di 105 mila unità. Infine, il tasso di crescita dei salari medi ha mostrato, sempre ad aprile, un incremento del 4,2% escludendo i bonus (+4% la previsione degli analisti), rispetto al +4,2% precedente e cresce del 6,8% anche includendo questa componente (sotto il +7,6% del consensus) contro il +7% del mese precedente.(Foto: © Eros Erika / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 14 giugno 2022

    (Teleborsa) – Martedì 14/06/202206:30 Giappone: Produzione industriale, mensile (atteso -1,3%; preced. 0,3%)08:00 Germania: Prezzi consumo, mensile (atteso 0%; preced. 0,8%)08:00 Germania: Prezzi consumo, annuale (atteso 7,9%; preced. 7,4%)08:00 Regno Unito: Richieste sussidi disoccupazione (atteso -49,4K unità; preced. -56,9K unità)08:00 Regno Unito: Tasso disoccupazione (atteso 3,6%; preced. 3,7%)11:00 Germania: Indice ZEW (atteso -27,5 punti; preced. -34,3 punti)14:30 USA: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,8%; preced. 0,5%)14:30 USA: Prezzi produzione, annuale (atteso 10,9%; preced. 11%) LEGGI TUTTO