22 Giugno 2022

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    Euro Zona, fiducia consumatori peggiora a giugno

    (Teleborsa) – Segnali di peggioramento per la fiducia dei consumatori europei. La stima flash dell’ultimo sondaggio mensile, condotto dalla Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea (DG ECFIN), evidenzia che il sentiment dei consumatori è ancora negativo e mostra un indicatore che scivola a -23,6 punti a giugno rispetto ai -21,2 di aprile. Le attese del mercato erano per un miglioramento fino a -20,5 punti. Nel complesso dell’Unione europea l’indicatore è pari a -24 punti.Entrambi gli indicatori sono sotto i livelli pre-pandemia e si stanno avvicinando alla traiettoria di lungo termine. LEGGI TUTTO

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    Quota 100, Inps-Upb: domande “ampiamente sotto attese”

    (Teleborsa) – Tra il 2019 e il 2021 le domande accolte di pensionamento in “Quota 100” sono state poco meno di 380 mila, un numero ampiamente sotto le attese. E si stima che al termine della sperimentazione il totale sarà di circa 450mila. Numeri che permettono di stimare una spesa effettiva di consuntivo sino al 2021 e proiettata dal 22 al 25 – a circa 23 miliardi. E’ quanto emerge da un’analisi congiunta Inps e Upb presentata oggi a Roma che offre un quadro nel dettaglio della misura sperimentata per tre anni nella quale si rileva che si tratta di un importo inferiore di 10 miliardi rispetto ai 33,5 originariamente stanziati dal dl 4/2019 e di oltre 5 miliardi se si tiene conto dei finanziamenti decisi solo pochi mesi dopo nell’ambito della NaDEF 2019 e nella legge bilancio per il 2020.Secondo l’indagine, complessivamente a ricorrere a “Quota 100” sono stati soprattutto gli uomini, il 68,8% rispetto al 31,2% di donne. Quasi il 81% dei pensionati con quota 100 è transitato direttamente dal lavoro, poco meno del 9% da silente, poco più del 8% da una condizione di percettore di prestazioni di sostegno al reddito, circa il 2% da prosecutori volontari di contribuzione. La gestione di liquidazione è stata da lavoro dipendente privato per quasi la metà dei casi, da lavoro dipendente pubblico per poco più del 30%, da lavoro autonomo per circa il 20%. Se in valore assoluto le pensioni con “Quota 100″ sono state più concentrate al Nord, meno al Mezzogiorno e ancora meno al Centro, in percentuale della base occupazionale o del flusso medio delle uscite per pensione anticipata mostrano le incidenze maggiori al Mezzogiorno e minori al Nord, con il Centro in posizione intermedia.I pensionamenti dal comparto privato sono lo 0,4% della relativa base occupazionale quota che diventa dell’1,2% nel comparto pubblico. Si è registrata una prevalenza a lasciare il lavoro alla prima decorrenza utile con almeno uno dei requisiti di età e anzianità al livello minimo. Il rapporto tra anticipo effettivo e anticipo massimo si colloca in media poco sopra il 90% per buona parte degli utilizzatori di Quota 100.Mediamente l’anticipo rispetto al più vicino dei requisiti ordinari è di 2,3 anni. L’anticipo ha inciso in maniera significativa sul valore dell’assegno: mediamente lo ha ridotto del 4,5% per anno di anticipo per i lavoratori autonomi, del 3,8% dei dipendenti per i dipendenti privati e del 5,2% per i dipendenti pubblici. L’età media alla decorrenza si è attestata al di sopra di 63 anni mentre l’anzianità media e del 39,6 anni.”La collaborazione con l’Ufficio Parlamentare di Bilancio e con la neo presidente Cavallari mira a dare una maggiore informazione al legislatore, al governo e al Parlamento per prendere qualsiasi decisione sulla base di una valutazione delle politiche pubbliche e di una piena consapevolezza di ciò che i dati e l’evidenza empirica offre”. E’ quanto ha affermato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico a proposito dell’analisi congiunta Inps-Upb. La dinamica della spesa pensionistica, lo stato dei conti pubblici e il contesto macroeconomico attuali suggeriscono la necessità di estrema prudenza nel ricorso a nuovo indebitamento. Lo afferma la presidente dell’Upb, Lilia Cavallari intervenendo alla presentazione di uno studio Inps-Upb su Quota 100 aggiungendo che “eventuali nuove misure volte a ridurre i requisiti di pensionamento dovranno trovare adeguata copertura”.Cavallari ha sottolineato che nel 2022, la spesa pensionistica è prevista pari al 15,7 del PIL (dal 16,2% del 2021), a circa il 33% della spesa corrente e al 29% della spesa totale. L’incidenza della spesa è aumentata a partire dal 2019 per effetto della contrazione dell’economia, dovuta alla crisi Covid, e dei pensionamenti di Quota 100. “L’aumento dell’inflazione, unito ad un sistema di indicizzazione più generoso, precisa, contribuisce ad aumentare la spesa, con impatto significativo per adesso soprattutto sul 2023. Le regole di indicizzazione vigenti dal 2022 rendono infatti la spesa pensionistica piu’ sensibile agli aumenti dell’inflazione con l’elasticita’ che passa da 81 a 97 per cento”.Nel triennio 2023-2025, la spesa è prevista in leggera riduzione (da 16,2% a 16,1%) per l’esaurirsi di Quota 100 e per il graduale rientro dell’inflazione, mentre acquistano rilevanza gli effetti del blocco, tra il 2019 e il 2026, dell’aggancio alla speranza di vita dei requisiti dell’uscita anticipata.Nel medio termine (orizzonte 2025-2036), si faranno sentire i fattori demografici (il pensionamento dei baby-boomers) e il blocco dell’aggancio dei requisiti alla speranza di vita e l’incidenza della spesa tenderà di nuovo a crescere (da 16,1% a 17,4%). Tali effetti “sono solo in parte compensati dall’adeguamento dei requisiti alla speranza di vita dopo il 2026 e dal passaggio a regime delle regole di calcolo contributivo. Il rallentamento della spesa pensionistica sul Pil inizierà solo a partire dal 2036, per l’effetto combinato dellascomparsa dei pensionati baby-boomers, l’adeguamento dei requisiti alla speranza di vita e l’applicazione generalizzatadelle regole di calcolo contributivo (da 17,4% 13,3% nel 2070). LEGGI TUTTO

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    Powell (Fed) avverte su inflazione elevata: “potrebbero esserci altre sorprese”

    (Teleborsa) – Il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell avverte che l’inflazione è elevata e “potrebbero esserci ulteriori sorprese”. Nel discorso introduttivo all’audizione in corso al Senato USA, il presidente conferma la posizione da “falco” della banca centrale americana: “siamo fortemente determinati a far calare l’inflazione e ci stiamo muovendo rapidamente per ottenerlo. Abbiamo sia gli strumenti che la determinazione per farlo. E’ essenziale abbassare l’inflazione, se vogliamo un sostenuto periodo di condizioni del mercato del lavoro solide, a beneficio di tutti”.Il presidente ribadisce, poi, che la Fed si attende di proseguire con continui aumenti dei tassi di interesse nelle future riunioni. “La portata di questi cambiamenti continuerà a dipendere dai dati che giungeranno e dall’evolversi delle prospettive economiche. Assumeremo le nostre decisioni volta per volta – spiega il banchiere – e continueremo a comunicare il nostro pensiero nella maniera più chiara possibile”.L’economia americana è “molto forte” e può sopportare gli aumenti dei tassi di interesse e una politica monetaria meno espansiva – afferma Powell – aggiungendo che gli attuali aumenti dei tassi di interesse sono appropriati. Nell’ultima riunione di politica monetaria, il FOMC, ha deciso un maxi aumento dei tassi da 75 punti base e in quella occasione Powell aveva detto che nella prossima riunione, a luglio, l’aumento avrebbe potuto essere di 50 o 75 punti base. LEGGI TUTTO

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    Camera approva risoluzione maggioranza su comunicazioni Draghi

    (Teleborsa) – Dopo il via libera con fibrillazioni in Senato, per effetto dell’uscita del Ministro Di Maio ed altri parlamentari dal M5S, anche la Camera ha votato a favore la risoluzione di maggioranza, sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo. Il testo è stato approvato con 410 sì, 29 no e 34 astenuti.”L’unità è fondamentale, in questi momenti, quando il Paese è sia pure indirettamente coinvolto in una guerra. Le decisioni che si devono prendere sono molto complesse anche a livello personale, sono decisioni profonde, che hanno risvolti anche morali profondi e complicati. Per cui avere il vostro sostegno nel prendere queste decisioni è fondamentale per me”, ha affermato Draghi, citando anche le ricadute delle sanzioni sulle famiglie e sul loro potere d’acquisto. Il discoro di Draghi alla Camera, in sostanza, ha ripercorso quello di ieri al Senato, riepilogando innanzitutto i temi all’ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo del 23 e 24 giugno: gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno europeo a Kiev; le ricadute umanitarie, alimentari, energetiche e securitarie del conflitto; gli aiuti a famiglie e imprese colpite dalla crisi; le prospettive di allargamento dell’Ue; i seguiti della Conferenza sul futuro dell’Europa. Fra gli obiettivi anche la necessità di ricercare una pace duratura, che l’Italia ha cercato sin dal primo momento anche se – avverte – “per mettersi seduti e cominciare a delineare un piano di pace, bisogna che una parte, che oggi sta continuando la guerra e cercando posizioni di vantaggio” si ritiri e “solo allora si potrà cominciare a parlare di pace”, ma le posizioni sono ora inconciliabili. A proposito delle eccezioni di alcuni parlamentari sull’efficacia delle sanzioni, Draghi ha replicato che tutte le organizzazioni internazionali ed i dati segnalano che diventeranno “ancora più efficaci questa estate e tutti i segnali che arrivano dalla Russia danno l’evidenza che questo sta succedendo”. LEGGI TUTTO

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    ASPI, al via a Torino II edizione del Master universitario in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali”

    (Teleborsa) – Formare talenti nella ricerca e attuazione di soluzioni innovative nell’ambito della gestione integrata delle reti autostradali. Con questo obiettivo è stata inaugurata, questa mattina, la seconda edizione del Master universitario di secondo livello in “Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali”, che coinvolgerà 20 talenti under 30 che sono stati assunti da subito in azienda, con un contratto di apprendistato di alta formazione della durata di due anni. Nato grazie alla partnership tra Autostrade per l’Italia e tre eccellenze del contesto universitario, la Scuola di Master e Formazione Permanente del Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il POLIMI Graduate School of Management, il master vedrà gli studenti e le studentesse della prima edizione, arrivata al suo giro di boa dopo un anno di lezioni e lavoro, affiancare i 20 nuovi ragazzi e ragazze, così da accompagnarli nel loro orientamento con i corsi e le attività che andranno a svolgere per i prossimi due anni. La cerimonia al Salone d’Onore del castello del Valentino è stata aperta con i saluti dei rappresentanti delle tre istituzioni formative.Grazie a un programma teso a rafforzare competenze ingegneristiche di progettazione, gestione trasportistica, manutenzione e controllo delle infrastrutture stradali, competenze digitali applicate all’infrastruttura (Monitoraggio IoT, Infrastrutture Smart Mobility), oltre a competenze manageriali di project management, il Master – spiega Aspi in una nota – permetterà di creare figure poliedriche, in grado di contribuire alla realizzazione del Piano industriale di Autostrade per l’Italia.L’iniziativa nasce in seno alla Autostrade Corporate University, la nuova scuola di formazione aziendale del Gruppo, riconosciuta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri, nata nell’ambito del più vasto programma di Autostrade del Sapere, avviato dalla Società e in grado di erogare corsi per oltre 4mila dipendenti, circa 200mila ore annue di formazione fruita sia in modalità tradizionale che e-learning, avvalendosi di docenze certificate interne e di selezionati professionisti sul mercato, oltre che di partnership con le principali Università italiane.”La determinazione di questi studenti e dei loro professori, ci dimostra ancora una volta che l’itinerario intrapreso dalla nostra azienda è quello giusto – ha spiegato Elisabetta Oliveri, presidente di Autostrade per L’Italia –. Il tema del fabbisogno di competenze è oggi più che mai attuale e il settore delle infrastrutture, tra manutenzioni e nuove opere, vede un futuro di cantieri e di sviluppo tecnologico per la gestione della rete autostradale. Per questo è necessario lavorare sin da subito affinché quelle competenze all’avanguardia divengano sempre più “saperi diffusi”: ciò può essere garantito solo dalla nostra eccellenza accademica, nell’ambito di un’azione sinergica con le grandi aziende del territorio. La collaborazione tra Autostrade per l’Italia con il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e il POLIMI Graduate School of Management, va esattamente in questa direzione”.”Da Torino a Milano, da Napoli a Pisa – ha dichiarato Roberto Tomasi, amministratore delegato di Aspi – diventa sempre più solida e capillare la rete di sinergie messa in campo da Autostrade per l’Italia con le eccellenze universitarie diffuse sul territorio. L’avvio del secondo master in ingegneria e gestione integrata delle reti stradali, conferma ancora una volta l’impegno di ASPI nella grande sfida delle competenze. La nostra priorità è quella di attrarre e formare quelle figure professionali indispensabili per mettere a terra i grandi investimenti infrastrutturali del Paese, colmando quel gap che oggi si presenta come uno dei primi ostacoli allo sviluppo. Un’azione che non guarda solo al fabbisogno interno di Aspi, ma aspira a divenire prassi diffusa: oggi più che mai è necessario che le aziende si alleino tra loro e con il mondo accademico, portando avanti un percorso coeso e lungimirante”.”Siamo orgogliosi di essere al fianco di Autostrade per l’Italia, insieme al Politecnico di Milano e di Torino, anche in questa seconda edizione del Master in Ingegneria e gestione integrata delle reti autostradali – ha spiegato Vittorio Chiesa, presidente POLIMI Graduate School of Management –. Si tratta di un modello di partnership che ci consente di mettere a disposizione le nostre competenze in modo complementare rispetto agli altri attori coinvolti. È per noi molto importante, infatti, presentarci sempre di più come partner strategico delle aziende in risposta al bisogno di formazione dei propri collaboratori”.”La nostra Scuola Master e Formazione Permanente – ha commentato il rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco – , come in questo caso, può vantare partnership con le migliori università e le più grandi aziende ed è quindi in grado di offrire le migliori opportunità lavorative. Il Master in Ingegneria e Gestione Integrata delle Reti Autostradali parte con la seconda edizione grazie ai risultati molto positivi che stanno arrivando dalla prima e anche grazie alla convinzione del Politecnico di Torino che la formula dell’apprendistato in alta formazione sia vincente, sia per gli studenti che per le aziende partner, che al termine del percorso hanno a disposizione profili altamente qualificati e già operativi”. LEGGI TUTTO

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    Korn Ferry, ricavi record nell'ultimo anno fiscale

    (Teleborsa) – Korn Ferry, società statunitense di consulenza gestionale, ha registrato ricavi da commissioni di 721,1 milioni di dollari nel quarto trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 30 aprile 2022) e ricavi da commissioni per l’intero anno 2.626,7 milioni di dollari, entrambi i nuovi massimi storici. L’utile netto attribuibile a Korn Ferry per il quarto trimestre e l’intero anno è stato, rispettivamente, di 91,7 milioni di dollari e 326,4 milioni di dollari, mentre l’utile rettificato per azione è stato di 1,75 dollari nel quarto trimestre. Gli analisti, secondo dati Refinitiv, si aspettavano un utile per azione di 1,55 dollari su ricavi per 681,8 milioni di dollari.”Il mondo e i nostri clienti sono entrati in una nuova realtà: un’era transitoria Covid in cui ci sarà una competizione non solo per la crescita, ma anche per rilevanza e redditività – ha commentato il CEO Gary Burnison – Le aziende dovranno rivalutare tutti gli aspetti della loro strategia, compresi gli imperativi organizzativi, di leadership e di talento”.”Siamo anche in un ciclo in cui, indipendentemente dall’attività economica, si prevede che la carenza di manodopera qualificata persisterà negli anni a venire – ha aggiunto – Korn Ferry è l’azienda giusta al momento giusto per aiutare le aziende a risolvere questi squilibri di mercato”.(Foto: Photo by Cytonn Photography on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Pesticidi, proposta della Commissione Ue per ridurre uso

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha proposto oggi nuove regole per ridurre l’uso e il rischio dei pesticidi chimici, con obiettivi giuridicamente vincolanti di riduzione del 50% entro il 2030 a livello dell’Ue, in linea con la strategia “Farm to Fork” (“dal campo alla tavola”).Inoltre, l’uso di tutti i pesticidi sarà vietato nelle aree sensibili come parchi pubblici o giardini, parchi giochi, aree ricreative o sportive, sentieri pubblici e aree ecologicamente sensibili. Gli Stati membri dovranno fissare i propri obiettivi di riduzione dei pesticidi, usando parametri chiaramente definiti, e le loro strategie nazionali per garantire che l’obiettivo del 50% a livello europeo venga raggiunto collettivamente.Proposte anche nuove norme per garantire che tutti gli agricoltori pratichino la cosiddetta “gestione integrata dei parassiti” (“Integrated Pest Management”, Ipm), in cui tutti i metodi alternativi di controllo dei parassiti vengano presi in considerazione prima di utilizzare i pesticidi chimici, come ultima risorsa. La proposta prevede poi un sostegno eccezionale da parte della Politica agricola comune (Pac): per un periodo di transizione di cinque anni, gli Stati membri potranno utilizzare i fondi della Pac per coprire i costi dei nuovi requisiti imposti agli agricoltori (si tratta di una deroga al principio per cui gli Stati non sovvenzionano misure obbligatorie, ma solo iniziative volontarie che vanno al di là degli obblighi). La Commissione riconosce che le norme esistenti, nel quadro della “direttiva Ue sull’uso sostenibile dei pesticidi” si sono rivelate troppo deboli e sono state attuate in modo disomogeneo.Recenti valutazioni da parte della Corte dei Conti dell’Ue e del Parlamento europeo riguardo all’attuazione della direttiva hanno dimostrato che i progressi compiuti nella riduzione dei rischi e degli impatti dei pesticidi sono insufficienti, così come insufficienti sono state anche la promozione dell’uso della gestione integrata per il controllo delle specie nocive, e di approcci o tecniche alternative (in particolare le alternative non chimiche) ai pesticidi. L’uso dei pesticidi chimici, ricorda la Commissione, comporta gravi rischi per la salute dei cittadini, soprattutto per le persone che li utilizzano, ma anche per i gruppi vulnerabili e i bambini. LEGGI TUTTO

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    CDP, il CdA approva provvedimenti centrali per l'attuazione del Piano Strategico 2022-2024

    (Teleborsa) – Le prime Linee guida strategiche settoriali per finanziamenti e investimenti, il primo Piano ESG (Environmental, Social, Governance), la prima Politica generale di finanziamento responsabile, la riorganizzazione dell’area immobiliare di Gruppo e l’estensione dell’operatività di CDP Immobiliare SGR al settore delle infrastrutture. Il Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), presieduto da Giovanni Gorno Tempini, riunitosi oggi presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte di Napoli – per la prima volta fuori dalle sedi del Gruppo – ha esaminato e approvato una pluralità di provvedimenti centrali per l’attuazione del Piano Strategico 2022-2024 varato lo scorso 25 novembre dalla società guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Dario Scannapieco. Le Linee Guida Strategiche Settoriali – Approvate le prime Linee Guida Strategiche Settoriali introdotte dal nuovo modello di funzionamento, che rappresentano il punto di riferimento per le attività di CDP in tre dei dieci campi di intervento individuati dal Piano Strategico: Transizione Energetica, Infrastrutture Sociali e Digitalizzazione. Le Linee Guida – spiega CDP in una nota – partono dall’analisi dei ritardi settoriali, individuando gli obiettivi e le priorità strategiche per il Gruppo CDP, indicando gli strumenti per colmarli. Il metodo di lavoro è finalizzato a: orientare le scelte di finanziamento e investimento di CDP valutandone la coerenza strategica rispetto alle indicazioni del Piano; monitorare l’attività al fine di valutare l’impatto in relazione all’effettiva capacità di generare benefici per cittadini, imprese e territori. Transizione Energetica: aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili; rafforzamento della sicurezza energetica; elettrificazione dei consumi; efficientamento energetico; sviluppo di nuovi vettori energetici, come l’idrogeno. Infrastrutture Sociali: potenziamento e riqualificazione delle infrastrutture dell’istruzione; maggiore diffusione e accessibilità alle infrastrutture ospedaliere; sostegno alle infrastrutture abitative, dall’offerta di alloggi sociali a canone calmierato fino a più ampi processi di rigenerazione urbana introducendo tecnologie innovative. Digitalizzazione: sviluppo delle infrastrutture di connettività; sostegno alla digitalizzazione delle imprese e della PA; rafforzamento della sicurezza digitale.Il Piano ESG – Approvato il Piano ESG che definisce i primi obiettivi e gli impegni di CDP in materia di sostenibilità, come già indicato dal Piano Strategico 2022-2024 e in linea con le migliori pratiche delle istituzioni finanziarie internazionali. In particolare, con l’approvazione del Piano ESG Cassa Depositi e Prestiti si impegna a: ridurre i consumi e le emissioni che alterano il clima, con una diminuzione del 50% al 2024 e del 100% al 2030, favorendo un approvvigionamento responsabile e consapevole (oltre il 70% di acquisti da fornitori certificati entro il 2024) e orientando l’operatività verso la trasformazione in una Smart Company (+40% delle applicazioni in cloud entro il 2024); mettere le persone al centro della strategia aziendale, sostenendo diversità e inclusione, potenziando la formazione e il benessere e garantendo un maggiore equilibrio di genere all’interno dell’organizzazione, con un aumento di oltre il 50% del numero di donne in posizione di vertice nel periodo 2020-24, sino a raggiungere a fine periodo il 30% di donne sul totale dei dirigenti. E’ anche previsto che il 100% delle persone di CDP sia interessato da percorsi di formazione. La Politica generale di finanziamento responsabile – Approvata la prima Politica generale di finanziamento responsabile (“Policy”) di CDP, lo strumento che guiderà ex-ante le attività di finanziamento del Gruppo in modo che queste siano sempre più in grado di raggiungere impatti positivi in termini sociali, economici e ambientali. Nelle scorse settimane, prima dell’approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di CDP, la Policy è stata oggetto di un incontro con esperti di sostenibilità e rappresentanti della società civile, ai quali sono state illustrate le linee guida e gli obiettivi, giudicati da tutti positivamente. La Politica Generale ha l’obiettivo di integrare gli aspetti ESG all’interno dei processi di business di CDP. In particolare: stabilire gli ambiti prioritari di intervento, identificati attraverso la definizione del Piano Strategico e delle conseguenti Linee Guida Strategiche Settoriali, sulle quali orientare l’approccio strategico e operativo quotidiano; individuare le esclusioni sistematiche con riferimento a: tematiche lesive della dignità della persona (es. lavoro minorile; sfruttamento dei lavoratori; discriminazione di genere); tematiche ambientali, per le quali le iniziative oggetto di finanziamento non dovranno in alcun modo implicare una minaccia per le specie in via di estinzione e le aree particolarmente meritevoli di protezione e, qualora da esse derivasse un significativo impatto, verranno richieste appropriate misure di mitigazione; temi settoriali (es. coltivazione, lavorazione, distribuzione di tabacco e suoi derivati; gioco d’azzardo, ecc.), che saranno approfonditi da future policy dedicate, secondo un processo graduale ma irreversibile; definire l’approccio metodologico con cui CDP valuta in modo strutturato i potenziali impatti positivi e negativi a livello ambientale, sociale, di governance al fine di accrescere la consapevolezza e l’intenzionalità circa gli ambiti e gli interventi a maggiore impatto atteso.Il riassetto dell’area immobiliare di Gruppo – In attuazione delle linee guida del Piano Strategico 2022-2024, il CdA ha approvato il riassetto dell’area real estate del Gruppo, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di CDP nel settore attraverso una chiara distribuzione di competenze e responsabilità e una più razionale allocazione del portafoglio immobiliare del Gruppo in due centri di competenza, con la soppressione di CDP Immobiliare. Nel dettaglio: CDP Immobiliare SGR, dedicata alle attività di asset e fund management, focalizzata sugli investimenti in valorizzazione e rigenerazione urbana, infrastrutture sociali dell’abitare e settore del turismo; Fintecna, focalizzata sull’erogazione di servizi immobiliari e gestione dei processi liquidatori e anche sulla vendita del portafoglio di immobili per il quale non è prevista attività di valorizzazione.La nascita di CDP Real Asset SGR – Il riassetto dell’area immobiliare sarà completato, una volta ottenute tutte le necessarie autorizzazioni, con l’estensione dell’operatività di CDP Immobiliare SGR al settore delle infrastrutture e contestuale ridenominazione della società in CDP Real Asset SGR. L’asset class “infrastrutture” è un settore centrale per il PNRR e per la crescita inclusiva e sostenibile di medio termine del Paese poiché offre prospettive di investimento rilevanti per i fondi infrastrutturali. L’ampliamento del perimetro di intervento della SGR verrà perseguito attraverso investimenti in fondi infrastrutturali allo scopo di stimolare lo sviluppo del mercato, facendo leva sulle competenze presenti all’interno del Gruppo e sull’esperienza già maturata dalla SGR nella gestione di fondi di fondi, nello stimolo allo sviluppo di asset manager specializzati e nella gestione di investimenti nelle infrastrutture dell’abitare. La nuova operatività si affianca agli ambiti di intervento sui quali la SGR è già impegnata e che verranno ulteriormente rafforzati in coerenza con le linee guida del Piano Strategico 2022-2024. LEGGI TUTTO