1 Agosto 2022

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    MEF, a luglio avanzo settore pubblico a 7,5 miliardi

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF) ha comunicato che nel mese di luglio 2022 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un avanzo di 7.500 milioni, con un miglioramento di circa 2.000 milioni rispetto al corrispondente valore di luglio 2021, che si era chiuso con un avanzo di 5.473 milioni. Il fabbisogno dei primi sette mesi dell’anno in corso è pari a circa 34.400 milioni, in miglioramento di circa 44.800 milioni rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo del 2021 (79.219 milioni).Nel confronto con il corrispondente mese del 2021 – commenta il MEF – il miglioramento del saldo è dovuto in larga misura all’andamento positivo degli incassi fiscali la cui crescita è ascrivibile ai versamenti in autoliquidazione, sulla quale ha pesato la diversa calendarizzazione dei versamenti per i soggetti ISA che lo scorso anno erano slittati a settembre, nonché all’aumento dei versamenti dei contributi sociali, dell’IVA e delle altre imposte indirette.Il risultato positivo è stato parzialmente attenuato dall’aumento dei pagamenti, cui hanno contribuito: i maggiori prelievi degli Enti di Previdenza per l’erogazione ai pensionati del bonus 200 euro, previsto dall’articolo 32 del decreto-legge 50 del 2022; la maggiore spesa per stipendi, dovuta anch’essa all’erogazione del bonus 200 euro ai dipendenti pubblici, e la maggiore spesa delle Amministrazioni Centrali e Territoriali. Il bonus 200 euro ai dipendenti privati è stato anticipato dai datori di lavoro, con compensazione a valere sui versamenti contributivi del mese successivo. Il MEF segnala anche l’erogazione della prima tranche di circa 800 milioni relativa al prestito al GSE di 4.000 milioni, disposto dall’articolo 4 del decreto-legge 80 del 2022, per l’acquisto di gas naturale ai fini dello stoccaggio e della successiva vendita. Infine, la spesa per interessi sui titoli di Stato è in linea con il valore dello stesso mese dell’anno precedente. LEGGI TUTTO

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    OPA Piteco, adesioni al 49%

    (Teleborsa) – Nell’ambito dell’offerta pubblica di acquisto (OPA) volontaria totalitaria promossa da Limbo, holding di partecipazioni della famiglia Podini (che controlla la società), su Piteco, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore del software finanziario, risulta che oggi, 1 agosto 2022, sono state presentate 7.648 richieste di adesione. Pertanto, complessivamente le richieste di adesioni sono a quota 3.505.746, pari al 49,286% dell’offerta.L’offerta è iniziata il 18 luglio 2022 e terminerà il 5 agosto 2022. Borsa Italiana ricorda che le azioni ordinarie di Piteco acquistate sul mercato nei giorni 4 e 5 agosto 2022 non potranno essere apportate in adesione all’offerta. LEGGI TUTTO

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    Nautica, Fondo italiano d'Investimento e Armònia investono in Quick

    (Teleborsa) – Fondo Italiano d’Investimento e Armònia hanno siglato un accordo per l’acquisizione di una quota di maggioranza del capitale del Gruppo Quick, leader italiano nella produzione e commercializzazione di equipaggiamenti per la nautica da diporto con sede a Ravenna. L’operazione, che nel dettaglio avviene tramite il Fondo Italiano Consolidamento e Crescita – FICC e Armònia Italy Fund, punta a dare ulteriore spinta al percorso di crescita intrapreso dal Gruppo, attraverso un progetto di consolidamento e internazionalizzazione all’interno di una delle filiere di eccellenza del Made in Italy. Il Gruppo Quick, che ha il proprio quartier generale a Piangipane di Ravenna, dispone di due sedi estere negli Stati Uniti (Linthicum, Maryland) e in Gran Bretagna (Holbury, Southampton), oltre all’officina meccanica CATT adiacente agli stabilimenti ravennati, conta complessivamente circa 270 dipendenti e stima di chiudere l’esercizio in corso con un fatturato consolidato superiore ai 65 milioni di euro. La famiglia Marzucco rimarrà al vertice dell’azienda.”Fondo Italiano d’Investimento – afferma Davide Bertone, amministratore delegato di Fondo Italiano d’Investimento – è orgoglioso di dare il via a un progetto di aggregazione nella nautica da diporto, un settore strategico per visibilità internazionale e contributo alla difesa del Made in Italy. In partnership con la famiglia Marzucco e con Armònia, abbiamo l’obiettivo di dare vita a un campione nazionale in grado di imporsi nei mercati internazionali”. “Con l’ingresso nell’azionariato di controllo di Quick, insieme a Fondo Italiano d’Investimento, – sottolinea Alessandro Grimaldi, amministratore delegato di Armònia – Armònia Italy Fund prosegue nella sua strategia d’investimento accanto agli imprenditori, finalizzata alla creazione di aziende leader nei loro mercati di riferimento”. “L’ingresso di Fondo Italiano d’Investimento e di Armònia nel capitale di Quick – dichiara Michele Marzucco, amministratore delegato di Quick – rappresenta un passo importante nel nostro percorso di crescita. Siamo convinti di aver trovato un partner strategico che ci possa supportare nel diventare sempre di più un punto di riferimento per la nautica globale sposando i valori che ci hanno accompagnato fino ad oggi: innovazione continua, assistenza capillare, vicinanza al cliente e rispetto verso i nostri collaboratori”. LEGGI TUTTO

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    Covid: in lieve calo il tasso di positività, sale il numero di decessi

    (Teleborsa) – Sono 18.813 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore secondo i dati del Ministero della Salute (ier, domenica 31 luglio, i contagiati erano stati 36.966). Le vittime sono 121, in aumento rispetto alle 83 di domenica. Il tasso di positività è al 17,8%, in lieve calo rispetto a domenica quando era al 18%. Sono stati eseguiti in tutto, tra antigenici e molecolari, 105.839 tamponi. Sono invece 398 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 10 più di domenica, mentre gli ingressi giornalieri sono 36. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 10.527, rispetto a domenica 28 in più. Gli italiani positivi al Coronavirus sono attualmente 1.254.753, ovvero 21.730 in meno rispetto a domenica. In totale sono 21.059.545 i contagiati dall’inizio della pandemia, mentre i morti salgono a 172.207. I dimessi e i guariti sono 19.632.585 con un incremento di 41.129. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei in stand-by, scende lo spread

    (Teleborsa) – Si chiude all’insegna della prudenza la seduta delle principali borse europee, la prima del mese di agosto. Anche la borsa di Milano, che per la prima parte di seduta era stata in corsa solitaria, si allinea alla cautela che regna in Europa e termina sulla linea di parità. Senza direzione intanto l’S&P-500 sulla borsa a stelle e strisce. In netto calo lo spread e il rendimento del BTP decennale italiano, che è sceso sotto il 3% e ha raggiunto il minimo da fine maggio. A influire sono un maggior ottimismo per gli sviluppi della politica italiana e una riduzione delle attese sui rialzi dei tassi da parte della BCE.L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,49%. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 1.769,3 dollari l’oncia. Forte riduzione del petrolio (Light Sweet Crude Oil) (-5,75%), che ha toccato 92,95 dollari per barile.Ottimo il livello dello spread, che scende fino a +215 punti base, con un calo di 12 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 2,86%.Tra gli indici di Eurolandia andamento cauto per Francoforte, che mostra una performance pari a -0,03%, poco mosso Londra, che mostra un -0,13%, e sostanzialmente invariato Parigi, che riporta un moderato -0,18%.Piazza Affari archivia la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,11% sul FTSE MIB, mentre, al contrario, chiude con il vento in poppa il FTSE Italia All-Share, che arriva a 24.537 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (+0,01%); sulla stessa tendenza, sulla parità il FTSE Italia Star (-0,05%).A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 2,43 miliardi di euro, con un incremento di ben 453,1 milioni di euro, pari al 22,90% rispetto ai precedenti 1,98 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,52 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,65 miliardi di azioni.Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, brilla Saipem, con un forte incremento (+4,2%).Ottima performance per Generali Assicurazioni, che registra un progresso del 2,06%.Ben comprata Leonardo, che segna un forte rialzo dell’1,49%.Intesa Sanpaolo avanza dell’1,19%.Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Exor, che ha chiuso a -3,66%. La holding ha comunicato venerdì che lascerà Piazza Affari per quotarsi ad Amsterdam entro metà agosto.Calo deciso per A2A, che segna un -3,62%.Sotto pressione CNH Industrial, con un forte ribasso del 3,29%.Pesante Iveco, che segna una discesa di ben -3,17 punti percentuali.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Saras (+7,16%), Banca MPS (+4,30%), Ascopiave (+2,16%) e Antares Vision (+2,11%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su IREN, che ha chiuso a -3,86%.Seduta negativa per Cementir Holding, che scende del 2,52%.Sensibili perdite per Acea, in calo del 2,41%.In apnea Sesa, che arretra del 2,25%.Tra i dati macroeconomici rilevanti:Lunedì 01/08/202202:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 52,7 punti)03:45 Cina: PMI manifatturiero Caixin (atteso 51,5 punti; preced. 51,7 punti)08:00 Germania: Vendite dettaglio, mensile (atteso 0,2%; preced. 1,2%)08:00 Germania: Vendite dettaglio, annuale (atteso -8%; preced. 1,1%)10:00 Unione Europea: PMI manifatturiero (atteso 49,6 punti; preced. 52,1 punti). LEGGI TUTTO

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    Europa, Moody's: stop forniture gas Russia accresce rischi credito

    (Teleborsa) – La decisione della Russia di ridurre il gas consegnato attraverso il gasdotto Nord Stream 1 a circa il 20% della capacità, annunciata il 25 luglio, aumenta il rischio di un’interruzione completa della fornitura. Lo afferma Moody’s Investors Service in un nuovo report sul tema, sottolineando che Austria, Repubblica Ceca, Germania, Ungheria, Italia e Slovacchia sono i paesi più esposti all’arresto delle forniture di gas russo.”L’impatto sul credito di una chiusura parziale o totale della fornitura di energia dalla Russia varierebbe in base al settore e all’emittente – ha affermato Kelvin Dalrymple, VP-Senior Credit Officer di Moody’s – Abbiamo rivisto al ribasso le nostre previsioni macro di base per diverse economie dell’Unione europea per incorporare i rischi di fluttuazione dell’offerta, nonché le recenti tendenze di crescita, politiche e tassi di interesse”.L’impatto sul credito dipende dalla resilienza del paese a resistere agli shock, che si base anche su fattori come la diversificazione e l’adattabilità dell’economia, la capacità delle istituzioni nazionali ed europee di organizzare una risposta politica efficace per mitigare l’impatto dello shock, la capacità fiscale di far fronte a questi effetti. “Ad esempio, la Germania ha un profilo creditizio più resiliente rispetto ad altri paesi europei che dipendono dal gas russo, mentre i paesi dell’Europa centrale e orientale e l’Italia hanno una minore resilienza economica”, si legge nel rapporto.Lo scenario di base rivisto di Moody’s per l’area dell’euro non include una chiusura completa della fornitura di gas dalla Russia e prevede che il PIL reale crescerà del 2,2% nel 2022 e dello 0,9% nel 2023, in calo rispetto alle previsioni di maggio rispettivamente del 2,5% e del 2,3%. LEGGI TUTTO

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    F2i Sgr raggiunge i 7 miliardi di euro di raccolta e lancia primo Fondo di debito infrastrutturale

    (Teleborsa) – F2i Sgr ha superato i 7 miliardi di euro di raccolta grazie al lancio del suo primo fondo di Debito Infrastrutturale con un ammontare target di 500 milioni di euro. Il nuovo Infrastructure Debt Fund 1 (IDF1), il primo di questo tipo gestito da un asset manager italiano, ha concluso con successo il primo closing, pari a 310 milioni di euro sottoscritti da investitori italiani ed esteri (Assicurazioni, Banche, Casse di previdenza, Fondazioni bancarie).La strategia di investimento di IDF1 – spiega F2i in una nota – si focalizza sul finanziamento senior e junior attraverso loan (direct lending) e bond, a supporto dello sviluppo e rinnovo di infrastrutture in Italia e nei Paesi UE in settori chiave della sostenibilità come ad esempio: Energy & Utilities (rinnovabili, efficienza energetica, reti), Telecomunicazioni (banda larga, data center e torri), Social Infrastructure (ospedali, PPP), Environment (servizi idrici, economia circolare), Trasporto e Mobilità Sostenibile. Il Fondo ha l’obiettivo di mobilitare capitali di lungo termine offrendo agli investitori istituzionali (in particolare Casse di Previdenza, Assicurazioni, Fondi Pensione, Fondazioni bancarie) in Italia e nei Paesi UE un’opportunità di investimento nei settori infrastrutturali a forte impatto sulla crescita economica e sociale, attraverso un prodotto che offre un rendimento, aggiustato per il rischio storicamente basso, particolarmente attrattivo nel mondo fixed income. “F2i è il maggior investitore italiano in infrastrutture, capace di convogliare risorse da soggetti privati e pubblici, italiani e stranieri verso progetti essenziali per la crescita sostenibile della società e dell’economia. Il lancio del primo fondo di debito – ha dichiarato Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i Sgr –aggiunge un importante strumento alla nostra strategia, offrendo maggiore flessibilità, diversificazione e opportunità per i nostri investitori. L’iniziativa assume una particolare rilevanza per soddisfare il fabbisogno di capitali privati a supporto e complemento delle risorse pubbliche nel contesto del Next Generation EU/PNRR. Attraverso il lancio del Fondo e più in generale della strategia di investimento nell’infrastructure debt, F2i Sgr offre uno strumento complementare e addizionale rispetto alle tradizionali fonti di finanziamento a sostegno dello sviluppo delle infrastrutture, ponendosi in forte sinergia con il mercato bancario, e agli interventi in capitale di rischio”.Il team di investimento dedicato al debito è guidato da Gianluca Gustani e si inserisce nell’organizzazione di F2i caratterizzata da provate e diffuse competenze nel settore infrastrutturale.L’investimento in debito infrastrutturale genera un ritorno costante e prevedibile, con un rendimento per gli investitori sin dall’impiego del capitale (cash yield immediato). Inoltre, i finanziamenti nel settore infrastrutture, per lo più a tasso variabile, offrono protezione dall’attuale aumento dei tassi e nel medio lungo periodo e pertanto, indirettamente, dall‘aumento dell’inflazione. IDF1 si qualifica come prodotto ex art. 8 del Regolamento UE SFDR. Secondo quanto previsto dalla normativa europea, il Fondo è dunque un prodotto che, oltre a integrare il rischio di sostenibilità nel processo decisionale relativo agli investimenti e a tener conto dei principali impatti negativi sulla sostenibilità, promuove caratteristiche ambientali e sociali nel rispetto di principi di buona governance adottati dalle società oggetto di finanziamento. LEGGI TUTTO

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    Leonardo perfeziona cessione di Global Enterprise Solutions per 450 milioni

    (Teleborsa) – Leonardo, big italiano della difesa, ha comunicato che la controllata statunitense Leonardo DRS ha perfezionato la vendita del business Global Enterprise Solutions (GES) a SES per un importo pari a 450 milioni di dollari, al lordo della tassazione. La finalizzazione dell’operazione è avvenuta in seguito all’ottenimento di tutte le approvazioni normative richieste, si legge in una nota.L’operazione era stata annunciata lo scorso 22 marzo con l’obiettivo di ottimizzare il proprio portafoglio e continuare a concentrarsi sul core business. LEGGI TUTTO