Agosto 2022

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    Zegna aumenta guidance dopo primo semestre con ricavi a +21%

    (Teleborsa) – Ermenegildo Zegna, gruppo italiano quotato a Wall Street e attivo nel settore dell’abbigliamento di lusso maschile, ha registrato ricavi per 729 milioni di euro nel primo semestre del 2022, in crescita del 21% su base annua. Nel secondo trimestre del 2022, le vendite sono aumentate del 16% su base annua a 351,4 milioni di euro. La performance complessiva del Gruppo è stata trainata dalla continua forza del segmento Zegna, i cui ricavi sono aumentati del 19% su base annua a 553 milioni di euro. Thom Browne continua a contribuire alla crescita complessiva, con ricavi in crescita del 30% su base annua per il periodo, raggiungendo 185,8 milioni di euro.I ricavi sono aumentati in modo significativo in tutte le principali aree geografiche, ad eccezione della Greater China Region, dove i ricavi sono stati pari a 247,2 milioni di euro nella prima metà del 2022, in calo del 14% su base annua.L’EBIT rettificato del periodo è stato di 82,7 milioni di euro, con un margine EBIT rettificato dell’11,3% (+20 pb a/a). L’utile del gruppo per il primo semestre 2022 è stato di 21 milioni di euro, in calo del 35% su base annua. Il miglioramento del risultato operativo è stato compensato dall’incremento di 28 milioni di euro del valore della passività per opzioni put sulla partecipazione del 10% di Thom Browne che il gruppo non possiede.Siccome il gruppo italiano ha assistito a una continua performance positiva a luglio e agosto, oltre che un forte successo della campagna di vendita SS23,ha deciso di aumentare la guidance per l’intero 2022. Ora prevede una crescita dei ricavi a un tasso mid-teens (la precedente stima era low-teens) e un solido miglioramento (la precedente indicazione era “un miglioramento”) nell’EBIT rettificato, con un margine EBIT rettificato nell’intervallo dello scorso anno, considerando l’incremento del marketing e dei costi.”Sebbene la nostra performance attuale sia solida, compreso un sano rimbalzo nella regione della Grande Cina, le prospettive geopolitiche ed economiche globali rimangono incerte – ha commentato il CEO Ermenegildo “Gildo” Zegna – Attraverso flessibilità e disciplina, sono fiducioso che rimarremo sulla buona strada, mentre eseguiamo la nostra strategia per raggiungere la nostra nuova guidance per il 2022 e per raggiungere gli obiettivi a medio termine stabiliti durante il nostro Capital Markets Day dello scorso 17 maggio”. LEGGI TUTTO

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    Consumi petroliferi in recupero marginale: sale solo carburante aerei

    (Teleborsa) – I consumi petroliferi totali a luglio sono stati pari a poco meno di 5,2 milioni di tonnellate, in aumento dello 0,5% (+24.000 tonnellate) rispetto a luglio 2021. E’ quanto emerge dall’ultimo report mensile dell’UNEM, che spiega come questo risultato sia sostanzialmente in linea con le attese e che ci riallontani dai livelli pre-pandemici (-8,4% su luglio 2019). Il dato – si sottolinea – scontato il confronto con un mese come luglio 2021 che fu caratterizzato da altissimi volumi interni di consumi. Benzina e gasolio insieme, con un giorno lavorativo in meno, sono stati pari a 2,8 milioni di tonnellate, leggermente più bassi rispetto allo stesso mese del 2021 (-2,6% o 76.000 tonnellate in meno), ma anche rispetto ai valori di luglio 2019 (-1,1%, -33.000 tonnellate).Più in dettaglio la benzina fa segnare un -2,1% ed il gasolio motori un -2,7%.Segno negativo anche per Gpl auto (-4,3%), bunker (-0,4%), così come anche per i lubrificanti (-6,8%)per il bitume (-19,9%) e per la carica petrolchimica netta (-38,6%). Il carburante per aerei ha rilevato un incremento di circa il 60% rispetto a luglio 2021, ma ancora inferiore del 20,7% (-105.000 tonnellate) rispetto al 2019, per la quasi totale assenza del turismo russo e cinese e quindi di parte dei voli di più lungo raggio. Per il mese di agosto 2022 si attende un ulteriore rallentamento dei consumi, in quanto il forte flusso turistico interno ed internazionale che ha sostenuto la mobilità potrebbe essere controbilanciato dal rallentamento congiunturale delle attività produttive amplificato dalle criticità della guerra in Ucraina con le attività industriali e delle costruzioni in decelerazione. LEGGI TUTTO

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    Asta BOT 6 mesi, rendimento allo 0,810%

    (Teleborsa) – Il rendimento medio ponderato del BOT 6 mesi andato oggi in asta è stato dello 0,810%, rispetto allo 0,628% di fine luglio. Si tratta del nuovo massimo da maggio 2018.Il Tesoro ha assegnato i 6 miliardi di euro offerti del BOT con scadenza 28/02/2023 e ISIN IT0005505083, a fronte di una richiesta di 8,7 miliardi di euro.La data di regolamento è mercoledì 31 agosto. In scadenza, sempre il 31 agosto, ci sono 6,05 miliardi di euro di BOT 6 mesi. LEGGI TUTTO

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    MSCI: Atlantia tra 4 multinazionali “Infrastrutture di trasporto” più efficaci su ESG

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating internazionale MSCI ESG Ratings, specializzata sulla sostenibilità e sulle pratiche di governance, ha ulteriormente elevato il rating di Atlantia, holding quotata su Euronext Milan focalizzata sulle infrastrutture e sui servizi per la mobilità, da “BBB” ad “AA”. Con questo avanzamento, Atlantia è entrata nel gruppo delle migliori quattro società a livello globale presenti nel settore “Transportation Infrastructure” dell’indice MSCI ACWI (che tiene traccia di migliaia di titoli in 48 diversi paesi).Tra le principali motivazioni del miglioramento del rating, c’è la capacità del gruppo di minimizzare l’impatto delle proprie attività sulla biodiversità, mediante una programmazione efficiente e sostenibile delle modalità di utilizzo del territorio e attraverso l’impiego di buone pratiche per il confronto con le realtà territoriali. Significativi avanzamenti sono stati registrati anche sul fronte della Governance.Atlantia ricorda che ad aprile 2022 è stata la prima azienda italiana, e una tra le poche al mondo, a sottoporre al voto degli azionisti il piano di decarbonizzazione delle proprie attività, con lo scopo di azzerare le emissioni dirette di CO2 entro il 2040. Oltre il 98% degli azionisti ha approvato il piano di azione per il clima.Tra gli ultimi riconoscimenti sul fronte della sostenibilità ci sono anche il miglioramento del rating ESG da C+ a B+ da parte di Refinitiv, la conferma dell’inserimento nell’indice FTSE4Good e nell’indice MIB ESG. LEGGI TUTTO

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    Meituan, ricavi in aumento e sopra le attese in Q2

    (Teleborsa) – Meituan, gigante cinese delle consegne, ha registrato ricavi in aumento del 16,4% a 50,9 miliardi di yuan (circa 7,4 miliardi di euro) nel secondo trimestre del 2022, da 43,8 miliardi di yuan nello stesso periodo del 2021. Il dato è risultato superiore alle attese degli analisti, secondo dati Refinitiv, che erano per 48,6 miliardi di yuanIl segmento “commercio locale principale” ha ottenuto un utile operativo di 8,3 miliardi di yuan, in aumento rispetto ai 5,9 miliardi dello scorso anno, mentre la perdita operativa per il segmento “Nuove iniziative” si è ridotta sia su base annua che su base trimestrale a 6,8 miliardi di yuan.L’EBITDA rettificato e l’utile netto rettificato sono stati, rispettivamente, di 3,8 miliardi di yuan e 2,1 miliardi di yuan per il trimestre, passando da posizioni di perdita a posizioni di profitto sia su base annua che trimestre su trimestre. LEGGI TUTTO

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    Mercati europei poco mossi tra dati macro e attesa per Powell

    (Teleborsa) – I mercati europei sono poco mossi, in attesa del discorso del presidente della FED al Simposio annuale di Jackson Hole, anche se il più importante banchiere centrale al mondo potrebbe anche scegliere di non fornire ulteriori indizi sulla direzione della politica monetaria statunitense. “È improbabile che il presidente Powell risponda alle numerose domande che pendono sul mercato, ed è possibile che non le affronti nemmeno, dato che Jackson Hole è spesso stato il forum per discussioni più teoriche o a lungo termine piuttosto che per le prospettive a breve termine”, fa notare Eric Winograd, Senior VP e US Economist di AllianceBernstein.Intanto, gli investitori si trovano a valutare l’andamento della fiducia dei consumatori delle principali economie europee. Secondo l’Istat, la fiducia delle imprese italiane è risultata in calo per il secondo mese consecutivo ad agosto, mentre il sentiment dei consumatori è risalito sui livelli di giugno, comunque bassi.La fiducia dei consumatori tedeschi, secondo i dati dell’istituto GfK, è scesa a un nuovo minimo storico per il terzo mese consecutivo, con la propensione al risparmio che è salita al valore più alto in più di undici anni. In Francia la fiducia dei consumatori è migliorata leggermente ad agosto.La liquidità continua a rappresentare la forma di allocazione di risparmio preferita dagli italiani, anche se sta crescendo l’esigenza di una maggiore diversificazione verso fondi comuni e polizze assicurative, secondo quanto emerge da un’analisi del sindacato bancario FABI sul risparmio degli italiani sugli ultimi dieci anni.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 0,9985. Sessione debole per l’oro, che scambia con un calo dello 0,35%. Lieve aumento per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un rialzo dello 0,42%.Balza in alto lo spread, posizionandosi a +230 punti base, con un incremento di 6 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,63%.Nello scenario borsistico europeo piatta Francoforte, che tiene la parità, senza spunti Londra, che non evidenzia significative variazioni sui prezzi, e ferma Parigi, che segna un quasi nulla di fatto.Prevale la cautela a Piazza Affari, con il FTSE MIB che continua la seduta con un leggero calo dello 0,24%; sulla stessa linea, depressa il FTSE Italia All-Share, che scambia sotto i livelli della vigilia a 24.479 punti. Consolida i livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (0%); in lieve ribasso il FTSE Italia Star (-0,29%).Tra i best performers di Milano, in evidenza Telecom Italia (+1,79%), Prysmian (+1,03%), Unipol (+0,77%) e Stellantis (+0,54%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Recordati, che ottiene -1,77%.Spicca la prestazione negativa di Amplifon, che scende dell’1,51%.Campari scende dell’1,29%.Calo deciso per Iveco, che segna un -1,16%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Alerion Clean Power (+4,59%), Saras (+2,87%), El.En (+1,95%) e Webuild (+1,40%).Le peggiori performance, invece, si registrano su GVS, che ottiene -2,69%.Sotto pressione SOL, con un forte ribasso dell’1,92%.Soffre Intercos, che evidenzia una perdita dell’1,30%.Preda dei venditori Mondadori, con un decremento dell’1,07%. LEGGI TUTTO

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    Audi entrerà in Formula 1 dal 2026

    (Teleborsa) – La casa automobilistica tedesca Audi ha annunciato che entrerà in Formula 1 nel 2026. Si unirà alla classe regina del motorsport con un propulsore appositamente sviluppato e il progetto avrà sede presso lo stabilimento Audi Sport di Neuburg, vicino alla storica sede di Ingolstadt. Questa è la prima volta in oltre un decennio che un propulsore di Formula 1 sarà costruito in Germania, ha sottolineato la società durante una conferenza stampa al Gran Premio del Belgio di Spa-Francorchamps.Audi annuncerà una decisione su quale squadra schiererà nel 2026 entro la fine di quest’anno. Secondo indiscrezioni pubblicate dalla stampa specializzata, la casa automobilistica tedesca è stata in trattative con il gruppo svizzero Sauber, la cui squadra gareggia sotto il nome Alfa Romeo.”Gli sport motoristici sono parte integrante del DNA di Audi – ha spiegato il Chairman Markus Duesmann – La Formula 1 è sia un palcoscenico globale per il nostro marchio che un laboratorio di sviluppo altamente impegnativo. La combinazione di alte prestazioni e concorrenza è sempre un motore di innovazione e trasferimento tecnologico nel nostro settore. Con le nuove regole, ora è il momento giusto per metterci in gioco. Dopotutto, sia la Formula 1 che l’Audi perseguono chiari obiettivi di sostenibilità”.La Formula 1 avrà infatti una nuova unità di potenza dal 2026 con l’obiettivo di maggiore sostenibilità e un futuro più efficiente in termini di costi, con l’obiettivo di essere a emissioni zero entro il 2030. LEGGI TUTTO

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    Zona Euro, massa monetaria M3 luglio cresce meno delle attese

    (Teleborsa) – Sale meno delle attese la massa monetaria M3 nell’Eurozona nel mese di luglio 2022. Il tasso di crescita annualizzato dell’aggregato M3, rilevato mensilmente dalla Banca Centrale Europea (BCE), si attesta al 5,5% dal 5,7% del mese precedente e rispetto al +5,6% stimato dagli analisti.La crescita dei prestiti al settore privato, in particolare i prestiti alle famiglie, si attesta al 4,5% (rispetto al 4,6% di giugno e del consensus), mentre quella dei prestiti alle imprese non finanziarie cresce al 7,7% dal 6,8% precedente.La massa monetaria M3 è un indicatore allargato che comprende altri due indicatori, M1 e M2. Il primo si compone del denaro circolante e dei depositi a vista. Il secondo risulta dalla somma di M1 e dei depositi a scadenza fissa. Sommando a M2 i pronti contro termine, i titoli del mercato monetario e quelli a scadenza fino a due anni, si ottiene l’aggregato M3, primo pilastro della politica monetaria della BCE.(Foto: © iloveotto/123RF) LEGGI TUTTO