Agosto 2022

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    Marsh lancia la prima assicurazione al mondo per progetti a idrogeno

    (Teleborsa) – Il broker assicurativo Marsh, un’unità di Marsh & McLennan (leader nell’offerta di servizi professionali nelle aree del rischio, strategia e persone) sta lanciando la prima assicurazione al mondo dedicata a progetti di energia a idrogeno. Fino ad ora, questi progetti sono stati difficilmente assicurabili a causa della complessità, dei rischi connessi alla produzione-trasporto-stoccaggio e perchè le tecnologie emergenti sono generalmente considerate più rischiose.Grazie al supporto e alla co-progettazione degli assicuratori American International Group e Liberty Specialty Markets, il nuovo prodotto fornirà fino a 300 milioni di dollari di copertura per le fasi di costruzione e avvio di progetti a idrogeno a livello globale. Sarà disponibile per le organizzazioni multinazionali e per le aziende più piccole, e coprirà progetti di idrogeno “blu” e “verdi” nuovi ed esistenti. L’idrogeno blu viene estratto da idrocarburi fossili, mentre quello verde viene prodotto da acqua ed energia elettrica da fonte rinnovabile.”La facility di Marsh è uno sviluppo importante per il settore assicurativo che aiuterà ad accelerare la transizione energetica globale verso le rinnovabili – ha affermato Andrew George, Global Head, Energy & Power, Marsh Specialty – Poiché l’industria globale dell’idrogeno, in particolare l’idrogeno verde, cresce rapidamente per soddisfare la domanda, la facility ridurrà la complessità di garantire opzioni di trasferimento del rischio per operatori di tutte le dimensioni e aumenterà la fiducia di investitori e prestatori”. LEGGI TUTTO

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    Gentiloni: Paesi ad alto debito non siano condannati ad austerità

    (Teleborsa) – “Non siamo condannati all’austerità” ma “abbiamo bisogno, e io ci lavorerò con la revisione del patto di stabilità, di un sistema equilibrato e stabile in cui non ci sia da una parte il record mondiale di surplus e dall’altra paesi condannati all’austerità”. Lo ha detto il commissario europeo agli affari economici, Paolo Gentiloni, intervenendo al Meeting di Rimini. “I paesi ad alto debito devono essere prudenti ma ci deve essere spazio per proseguire su politiche di sviluppo ed investimento” ha aggiunto.Credo sia molto importante che tutte le autorità politiche in tutti i paesi europei facciano appello per quanto possibile alla parsimonia nei consumi energetici. Fin qui tutto bene, nel senso che abbiamo buoni livelli di stoccaggio, possiamo guardare all’inverno senza eccessivo pessimismo”, ha detto ricordando l’accordo europeo per il taglio del 15% dei consumi. “Però – ha aggiunto – non c’è dubbio che Putin possa usare l’arma energetica più di quanto non abbia fatto finora e quindi la parsimonia, il risparmio energetico, oltre le politiche di sostegno alle famiglie più vulnerabili da parte dei governi, sono fondamentali”.”Per tutti Paesi europei attuare” il Pnrr “è assolutamente necessario”. Quindi se le correzioni sono necessarie “si fanno in corsa”-“L’appello della Commissione europea è: attuiamo questo programma – ha detto Gentiloni -. Mai come oggi, quando la crescita è minacciata, l’inflazione e i costi dell’energia preoccupano le famiglie e le imprese, è fondamentale disporre di queste risorse. Possiamo discutere con i diversi governi e molti ce lo stanno chiedendo qualche concreto aggiustamento di alcuni aspetti. Ma non si ricomincia da zero, si va avanti, e se ci sono correzioni da fare, se sono necessarie, si fanno in corsa perché per tutti Paesi europei attuare questo programma è assolutamente necessario”.”Come economia europea stiamo attraversando acque piuttosto agitate, con un’inflazione a livelli senza precedenti, costi di energia senza precedenti – ha aggiunto -. Ma abbiamo ancora la possibilità di scommettere sul fatto che un certo livello di crescita possa essere difeso e un certo livello di occupazione che attualmente è piuttosto alta possa essere conservata”. “Da cosa dipende questa scommessa, questo ottimismo che credo dobbiamo a tutti i costi conservare? – ha domandato il commissario Ue -. Dal fatto che, oltre all’iniziativa dei diversi Paesi, c’è questo grande programma comune di investimento e di riforme europeo”.”Senza il successo italiano il successo di questo programma europeo è impossibile. Per questo diciamo a tutti i paesi che la sfida in questo momento incerto dell’economia è quella di attuare i piani del recovery”, ha concluso. LEGGI TUTTO

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    S&P, downgrade a CCC in aumento in Europa per rischi inflazione e rifinanziamento

    (Teleborsa) – Il conteggio degli emittenti con rating “CCC+” o inferiore è sceso a 52 al 30 giugno 2022, da 59 al 31 marzo a causa di numerosi declassamenti e di ritiri di rating per le entità interessate dall’imposizione di sanzioni legate al conflitto Russia-Ucraina, secondo un nuovo report di S&P Global Ratings. Oltre a questi ritiri legati al conflitto, anche due emittenti, la società di autonoleggio francese Europcar Mobility Group e il produttore tedesco di carbonio e grafite SGL Carbon, sono stati rimossi dal conteggio a causa di upgrade, dopo che sono stati in grado di migliorare le loro strutture di capitale.Nonostante questo calo del numero di emittenti con rating “CCC+” e inferiore, aumenta la pressione al ribasso sugli emittenti corporate europei: cinque emittenti sono stati declassati nella categoria di rating “CCC” nel secondo trimestre, rispetto ai quattro nel primo trimestre, a causa di un mix di liquidità e rischio di rifinanziamento, insieme a una ripresa del mercato più lenta del previsto e crescenti pressioni inflazionistiche. CCC+ equivale a un rischio considerevole, mentre CCC è considerato estremamente speculativo.La distribuzione dei rating speculativi rimane molto più debole rispetto a prima della pandemia, con la percentuale di emittenti con rating “CCC+” o inferiore in Europa elevata all’8,7%. “Ciò avviene in un momento in cui le condizioni di finanziamento si sono inasprite per molti emittenti con rating inferiore e la Banca centrale europea ha iniziato ad aumentare i tassi con l’obiettivo di contenere l’inflazione persistentemente elevata”, sottolinea il report.Sette emittenti su 10 hanno una liquidità insufficiente o debole, il che indica che le fonti di finanziamento a loro disposizione entro i prossimi 12 mesi corrispondono strettamente o sono al di sotto del loro previsto utilizzo di fondi. In quanto tali, questi emittenti dipendono fortemente dalla performance operativa o dalla liquidità aggiuntiva da fonti esterne, come l’accesso ai mercati dei capitali, la vendita di attività o le iniezioni di azioni da parte dei loro proprietari.Il settore dei media e dell’intrattenimento è in testa per numero di emittenti con rating “CCC+” e inferiore in Europa, con il 10-40% dei quali a cui sono assegnate prospettive negative o implicazioni negative di CreditWatch.Le insolvenze sono aumentate nel secondo trimestre e S&P prevede che il tasso di insolvenza raggiunga il 3% entro il 2023. Nel secondo trimestre del 2022 si sono verificate tre insolvenze in Europa, che hanno portato il tasso di insolvenza europeo di tipo speculativo all’1,1% al 30 giugno, 2022, dallo 0,7% al 31 marzo. LEGGI TUTTO

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    Da riforma pensioni a Quota 41, le parole di Ghiselli (CIV Inps)

    (Teleborsa) – “Il sistema previdenziale regge, il bilancio dell’Inps è solido. Ma attenzione con le proposte di rottamazione e decontribuzione. Rischiano di aprire buchi e di far saltare i conti”. Lo dice Roberto Ghiselli, presidente del consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps, in un’intervista rilasciata al quotidiano la Repubblica.Su quota 41, proposta dalla Lega in campagna elettorale, sottolinea che “ogni proposta previdenziale va fatta con equilibrio. Però quando si valuta l’impatto di misure come quota 41 o l’anticipo a 64 anni si deve prevedere che solo una quota degli aventi diritto poi aderisce: per quota 100 è stato il 40%. Per la componente contributiva di ogni anticipo non si tratta di spesa extra, ma solo di un anticipo di spesa”. Ghiselli assicura inoltre che il bilancio dell’Inps non è a rischio: “No, nel 2021 la spesa previdenziale è cresciuta dell’1,2% in modo fisiologico, allineata all’inflazione. Il bilancio è solido, anche se viene da anni di emergenza che Inps ha affrontato con un organico molto ridotto: siamo a 24mila, ma dovremmo essere a 30mila dipendenti. Nonostante questo l’istituto ha retto in pandemia. Non è stato uno sforzo da poco”. LEGGI TUTTO

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    Bonus 200 euro, domanda lavoratori domestici entro il 30 settembre

    (Teleborsa) – Anche i e lavoratori domestici potranno percepire il Bonus 200 euro previsto dal Decreto Aiuti ed avranno tempo fino al 30 settembre per farne richiesta. I requisiti per poterlo ricevere con decorrenza dal 22 maggio 2022, ricorda la Filcams Cgil, sono la presenza di uno o più rapporti di lavoro domestico regolarmente denunciati all’INPS e l’aver percepito un reddito inferiore ai 35.000 euro nel 2021. Si tratta di un riconoscimento che – afferma il sindacato del terziario – non è sufficiente a dare risposte al problema dell’impoverimento dei redditi dei lavoratori che hanno bisogno di interventi strutturali, ma rappresenta un sostegno una tantum di cui anche gli addetti del comparto, spesso trascurati dai provvedimenti legislativi, possono usufruire. La Filcams ricorda anche che il comparto del lavoro domestico “continua a rappresentare un elemento fondamentale per l’organizzazione delle famiglie, in modo particolare con il supporto che fornisce nella cura delle case, dei minori, degli anziani, delle persone non autosufficienti. “Servizi e attività – si ribadisce – che dovrebbero essere sostenuti maggiormente dalle politiche di welfare dello Stato, con investimenti e risorse adeguate alla loro organizzazione”.I dati recentemente diffusi dall’Osservatorio INPS, relativi al 2021, che restituiscono il quadro di un settore in crescita: sono 961.358 i lavoratori regolarmente assunti, con un incremento dell’1,9% rispetto all’anno precedente, dovuto probabilmente alla normativa sugli spostamenti introdotta con il lockdown e alla spinta per l’emersione dei rapporti irregolari, prevista nel DL Rilancio. Il settore, che resta a netta prevalenza femminile, con la presenza dell’88,6% di lavoratrici donne, e a maggioranza di lavoratori stranieri, vede una più alta concentrazione degli addetti in Lombardia, Lazio, Emilia Romagna e Toscana. Il 53% del totale sono collaboratori domestici e il restante 47% assistenti familiari, che registrano i contratti di lavoro con un maggior numero di ore settimanali. Nonostante l’aumento del lavoro regolare, resta comunque dominante quello irregolare, che si attesta ad un preoccupante e inaccettabile 60%. LEGGI TUTTO

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    Banche centrali, nessuna chiara recessione tra chi ha iniziato prima ad alzare tassi

    (Teleborsa) – Nessuna delle nove economie che ha iniziato ad alzare i tassi già a fine 2021 mostra una chiara evidenza di recessione, poiché il tasso di disoccupazione continua per lo più a diminuire. Le caratteristiche uniche di questi paesi e il fatto che è troppo presto per dire se entreranno in una recessione rende difficile però tracciare dei trend a livello globale. Tuttavia, secondo una ricerca di Goldman Sachs, “la loro resilienza supporta la previsione secondo cui nessuna grande economia entrerà in una recessione guidata dalla politica monetaria nel prossimo anno”. Insieme alla persistenza dell’inflazione e dei suoi fattori trainanti, questa resilienza suggerisce anche “un certo rischio al rialzo per i tassi terminali tra gli ultimi paesi che alzeranno i tassi, rispetto all’attuale prezzo di mercato”.La banca d’affari definisce “early hiker” un paese che ha iniziato ad aumentare il tasso di policy entro ottobre 2021 con un aumento cumulativo nei primi sei mesi di almeno 100 pb per i mercati emergenti e 75 pb per i mercati sviluppati. Escludendo i paesi che hanno subito grandi shock, come la Russia o la Turchia, ha identificato nove nazioni: quattro in Europa centrale e orientale, quattro in America Latina e la Nuova Zelanda. Nessuno di questi paesi mostra una chiara evidenza di recessione, anche se Perù e Cile potrebbero essere vicini.Tre fattori hanno guidato questa resilienza, secondo Goldman Sachs. In primo luogo, bilanci solidi supportano la riduzione del risparmio in eccesso e la rapida crescita del credito al consumo, guidando la domanda. In secondo luogo, la domanda di lavoro repressa ha sostenuto la crescita dell’occupazione in diverse economie. In terzo luogo, la riapertura continua a stimolare la crescita. “Questi fattori rimarranno rilevanti a livello globale (anche se in misura diversa) nei prossimi trimestri”, sottolinea lo studio.Non è comunque chiaro se gli early hiker siano ora sulla buona strada per un atterraggio morbido che riduca l’inflazione senza una recessione. “Sul lato negativo, ci sono poche prove che il surriscaldamento del mercato del lavoro abbia iniziato a invertirsi e i tassi di cambio si sono generalmente deprezzati – scrivono gli analisti – Sul lato positivo, le catene di approvvigionamento sembrano guarire e l’inflazione core sequenziale potrebbe aver raggiunto il picco nella maggior parte delle economie”. LEGGI TUTTO

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    Cineworld, opzioni strategiche includono istanza di fallimento

    (Teleborsa) – Cineworld, il secondo operatore di cinema più grande del mondo, ha confermato di stare pensando a dichiarare bancarotta, rispondendo alle indiscrezioni lanciate venerdì dal Wall Street Journal. Mercoledì scorso la società aveva comunicato che i livelli di ammissione recenti erano stati inferiori alle aspettative a causa di una lista di film limitata, e che stava valutando diverse opzioni strategiche per ottenere liquidità aggiuntiva e per ristrutturare il proprio bilancio attraverso un’operazione di deleveraging.”Le opzioni strategiche attraverso le quali Cineworld può raggiungere i suoi obiettivi di ristrutturazione includono un eventuale istanza di bancarotta “Chapter 11″ negli Stati Uniti e procedure accessorie associate in altre giurisdizioni come parte di un processo di attuazione ordinato – si legge in una nota – Cineworld è in discussione con i suoi principali stakeholders, inclusi i suoi creditori e i loro consulenti legali e finanziari”.Una potenziale bancarotta controllata negli USA, come previsto dal Chapter 11, dovrebbe consentire al gruppo “di accedere alla liquidità a breve termine e supportare l’ordinata attuazione di un’operazione di deleveraging interamente finanziata”. Cineworld si aspetta di mantenere le sue operazioni “fino e dopo qualsiasi deposito e, infine, di continuare la sua attività a lungo termine senza alcun impatto significativo sui suoi dipendenti”. Come precedentemente annunciato, qualsiasi operazione di deleveraging comporterebbe una diluizione molto significativa delle partecipazioni esistenti in Cineworld.(Foto: Photo by Krists Luhaers on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Borse cinesi in rialzo dopo che Banca centrale taglia tassi sui prestiti

    (Teleborsa) – Borse cinesi in rialzo, in una seduta altrimenti in ribasso per i listini asiatici, dopo che la Banca centrale (PBOC) ha tagliato il tasso di prestito di riferimento e abbassato il tasso di riferimento dei mutui per rilanciare un’economia colpita dalla crisi immobiliare e dalla recrudescenza dei casi di COVID-19. Il tasso primario di prestito a un anno (LPR) è stato abbassato di 5 punti base al 3,65% al fixing mensile della banca centrale, mentre l’LPR a cinque anni è stato ridotto di 15 punti base al 4,30%. Lo yuan è crollato a un minimo di quasi due anni rispetto al dollaro dopo queste misure.”L’inaspettato rallentamento dell’economia a luglio è stato piuttosto ampio e la PBOC potrebbe rimanere in modalità di allentamento fintanto che l’economia sarà sotto pressione dalla strategia zero-COVID, dal settore immobiliare debole e, più recentemente, dalla crisi energetica nel Sichuan e Chongqing”, hanno scritto gli analisti di Maybank in una nota.A Tokyo, si muove sotto la parità il Nikkei 225, che scende con uno scarto percentuale dello 0,46%: il Nikkei 225 prosegue in tal modo una serie negativa, iniziata giovedì scorso, di tre ribassi consecutivi, mentre, al contrario, in rialzo Shenzhen, che aumenta rispetto alla vigilia arrivando allo 0,89%. Shanghai sale dello 0,50%.Consolida i livelli della vigilia Hong Kong (-0,16%); variazioni negative per Seul (-1,22%). In ribasso Mumbai (-1,14%); come pure, in rosso Sydney (-0,88%).Debutto positivo a Shanghai per United Imaging Healthcare, dopo un’offerta pubblica iniziale (IPO) da 1,6 miliardi di dollari. Quella dell’azienda cinese è la più grande quotazione sul mercato STAR (incentrato sulla tecnologia) finora quest’anno e la terza più grande sui listini cinesi.Seduta sostanzialmente invariata per l’Euro contro la valuta nipponica, che tratta con un moderato +0,14%. Sostanzialmente invariata la seduta per l’Euro nei confronti della divisa cinese, che scambia sui valori della vigilia. La giornata del 19 agosto si presenta piatta per l’Euro contro il Dollaro hongkonghese, che mostra un esiguo -0,07%.Il rendimento dell’obbligazione decennale giapponese tratta 0,22%, mentre il rendimento del titolo di Stato decennale cinese è pari 2,62%.Tra le variabili macroeconomiche di maggior peso nei mercati asiatici:Martedì 23/08/202202:30 Giappone: PMI manifatturiero (preced. 52,1 punti). LEGGI TUTTO