5 Settembre 2022

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    Newlaf Food acquista altre azioni proprie

    (Teleborsa) – Newlat Food ha comunicato che, dalll’1 al 31 agosto 2022, ha acquistato 55.557 azioni ordinarie (pari allo 0,13% del capitale sociale) al prezzo unitario medio di 5,75 euro per un controvalore complessivo di 313.073,42 euro, nell’ambito dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie deliberata dall’Assemblea degli azionisti del 28 aprile 2022.A seguito degli acquisti e disposizioni finora effettuati, l’azienda agroalimentare italiana detiene 4.092.850 azioni proprie pari al 9,32% del capitale sociale.A Piazza Affari, oggi, seduta in ribasso per Newlat Food, che porta a casa un decremento dell’1,22%. LEGGI TUTTO

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    Volkswagen chiude in rosso: Board pronto ad approvare IPO Porsche

    (Teleborsa) – Giornata no per Volkswagen, che si avvia a chiudere gli scambi con una perdita del 3,96% sui valori precedenti. Il Board ogg9i si prepara ad approvare l’IPO delle azioni privilegiate Porsche, nel tentativo di raccogliere fondi per finanziare la transizione green. È prevista anche l’approvazione della vendita di un pacchetto del 25% delle azioni di voto del produttore di auto sportive a Porsche Automobil Holding, la società attraverso la quale le famiglie Piech e Porsche controllano il gruppo Volkswagen. Su base settimanale, il trend del titolo VW è più solido rispetto a quello del DAX. Al momento, quindi, l’appeal degli investitori è rivolto con più decisione alla casa d’auto tedesca rispetto all’indice di riferimento.La tendenza di breve di Volkswagen è in rafforzamento con area di resistenza vista a 145,5 Euro, mentre il supporto più immediato si intravede a 141,6. Attesa una continuazione della tendenza al rialzo verso quota 149,4. LEGGI TUTTO

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    Openjobmetis, aggiornamento sull'esecuzione del piano di acquisto azioni proprie

    (Teleborsa) – Openjobmetis, dal 29 agosto al 2 settembre 2022, con riferimento al piano adottato con delibera approvata dall’Assemblea dei soci in data 19 aprile 2022 ed avviato dal Consiglio di Amministrazione con delibera del 19 aprile 2022, ha comunicato di aver acquistato 1.694 azioni proprie al prezzo medio di 7,8732 euro, per un controvalore pari a 13.337,18 euro.A seguito delle transazioni effettuate, l’agenzia per il lavoro detiene attualmente un totale di 345.621 azioni proprie, pari al 2,5206% del capitale sociale.Nel frattempo, in Borsa, si muove al ribasso Openjobmetis con i prezzi allineati a 7,7 euro, per una discesa dell’1,28%. LEGGI TUTTO

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    Caro energia, FederTerziario: “Incidenza bollette quadruplicata sui costi imprenditoriali”

    (Teleborsa) – “Prima la pandemia, ora il caro energia. Per le imprese italiane, stritolate nella morsa delle molteplici emergenze degli ultimi anni, l’ennesima stangata, senza adeguati interventi di supporto, potrebbe diventare fatale già nel primo semestre del prossimo anno, quando i conti non saranno più sostenibili”. A lanciare l’allarme è FederTerziario, l’organismo datoriale che rappresenta circa 85mila imprese distribuite sul territorio nazionale e in diversi ambiti produttivi, dal variegato mondo del turismo a quello della scuola e della ristorazione, della logistica e dell’agricoltura.”Siamo estremamente preoccupati per l’esponenziale aumento dei prezzi delle materie prime e energetiche – spiega Alessandro Franco, segretario generale di FederTerziario – e dell’inflazione, che ormai ha quasi raggiunto l’8% e la cui impennata è in gran parte dovuta proprio al caro energia. Servono interventi rapidi altrimenti molte piccole e micro imprese sono destinate a chiudere entro il primo semestre del 2023, con una conseguente drammatica perdita di posti di lavoro”.Secondo un’elaborazione dati dell’ARERA, l’autorità di regolazione per l’energia reti e ambiente, il primo trimestre del 2022 ha fatto registrare un aumento del prezzo medio del 55% dell’energia elettrica e del 42% del gas. Numeri che – come evidenzia FederTerziario – si traducono in costi insostenibili, con picchi in alcuni settori. “Alcuni settori sono particolarmente colpiti dall’aumento dei costi dell’energia – prosegue Franco – ad esempio i trasporti, il commercio al dettaglio, la ristorazione e gli alberghi, (che devono affrontare anche gli aumenti delle spese della logistica), che hanno visto, in alcuni casi, quadruplicata l’incidenza del prezzo dell’energia sui costi delle proprie attività imprenditoriali”.Il rischio concreto – denuncia FederTerziario – è che le imprese sopravvissute con tanti sacrifici agli anni più duri della pandemia, adesso vengano definitivamente spazzate via dall’impossibilità di sostenere costi energetici esorbitanti che, sottolinea il segretario, “non sono solo legati alla guerra in Ucraina, ma anche ad azioni speculative dei colossi dell’energia”. Una soluzione, secondo FederTerziario, non può prescindere da “un’azione governativa che proceda immediatamente tassando gli extra profitti delle multinazionali per sostenere famiglie e imprese, fissando un tetto al prezzo del gas ed emanando misure di sostegno per le PMI, quale ad esempio il credito d’imposta sui costi delle bollette”.Prezzi fuori controllo e oggettive difficoltà di sostenerne i ritmi che si legano a problematiche che, ancora una volta, finiscono per incidere negativamente sul tessuto produttivo nazionale: diminuzioni di potenza e distacchi. Per Franco urge, anche in questo caso, “un intervento dell’esecutivo per moderare e disciplinare questi aspetti che vengono posti in essere con le modalità di sempre, con la drammatica conseguenza che spesso gli imprenditori, già in difficoltà nel reperire la liquidità necessaria per pagare bollette esorbitanti, rischiano di vedersi staccare anche le utenze (e conseguentemente di dover chiudere le proprie attività) e ciò anche se è pendente un reclamo, i cui tempi di risoluzione sono eccessivamente lunghi”.Motivazioni che stanno alla base anche di una prossima protesta che TNI Italia, associazione del settore HORECA aderente a Federterziario, sta organizzando a Roma “per chiedere al governo – conclude il segretario generale – aiuti concreti per un settore ancora una volta in difficoltà e sta valutando l’opportunità di presentare un esposto all’Antitrust e all’ARERA per evitare e contrastare speculazioni le cui conseguenze ricadono su cittadini e imprese”. LEGGI TUTTO

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    Petrolio in rally. Opec+ taglia produzione di 100mila barili

    (Teleborsa) – Confermato oggi un taglio dell’offerta di petrolio dell’OPEC+, che inverte rotta dopo un anno di ritocchi di segno opposto all’offerta, nel tentativo di stabilizzare il mercato e far risalire le quotazioni petrolifere, che ora scontano una possibile recessione dell’economia mondiale. Il cartello di produttori di greggio, come anticipato di recente, ha accettato di ridurre la produzione di circa 100mila barili al giorno a partire dal 1° ottobre. La decisione è stata presa su impulso dell’Arabia Saudita, che ha recentemente sostenuto la necessità di far fronte ad un calo eccessivo dei prezzi, con l’assenso degli alleati, fa cui la Russia.L’OPEC+ ha preferito non aspettare l’esito dei dei colloqui con l’Iran, per il rilancio dell’accordo sul nucleare siglato nel 2015, che farebbe venire meno le sanzioni contro il Paese mediorientale e consentirebbe al produttore Opec di esportare circa un milione di barili in più di greggio.Il prezzo del petrolio era sceso molto negli ultimi tre mesi, rispetto a massimi di 123 dollari al barile toccati a marzo, in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina ed ai timori di un razionamento dell’offerta. Poi, il prolungarsi delle ostilità, l’accelerazione dell’inflazione, l’avvio di politiche restrittive da parte delle banche centrali e le prospettive di recessione hanno condizionato il mercato, che ha ripiegato con decisione dai massimi. Al momento, il Crude oil statunitense scambia a 90,17 dollari, in rialzo del 3,8%, mentre il Brent guadagna il 4% a 96,77 dollari, grazie alla decisione dell’OPEC+ di tagliare l’offerta ed in vista della possibile controffensiva del G7 contro la Russia attraverso l’imposizione di un tetto alle importazioni di greggio. LEGGI TUTTO

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    Entrate tributarie, MEF: nei primi sette mesi dell'anno gettito pari a 288 miliardi

    (Teleborsa) – Nel periodo gennaio-luglio 2022 le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 288.423 milioni di euro, con un incremento di 30.321 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+11,7%). È quanto fa sapere il Mef sottolineando che il “significativo incremento registrato nel periodo in esame è influenzato principalmente da tre fattori: dal trascinamento degli effetti positivi sulle entrate che si sono determinati a partire dal 2021, dagli effetti del D.L. n. 34/2020 (c.d. decreto Rilancio) e del D.L. n. 104/2020 (c.d. decreto Agosto), che nel biennio 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari e, infine, dagli effetti dell’incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato, in particolare, la crescita del gettito dell’IVA”.Nel mese di luglio le entrate tributarie sono state pari a 45.546 milioni di euro (+1.370 milioni di euro, +3,1%). In particolare, le imposte dirette hanno avuto un aumento del gettito di 311 milioni di euro (+1,2%) e le imposte indirette hanno registrato un andamento positivo pari a 1.059 milioni di euro (+5,8%).IMPOSTE DIRETTE – Nei primi sette mesi del 2022 le imposte dirette hanno avuto un aumento di 13.985 milioni di euro (+9,7%).Il gettito dell’IRPEF ha registrato un aumento di 3.384 milioni di euro (+3,0%). In particolare, le ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti del settore privato hanno registrato un incremento di 1.868 milioni di euro (+3,7%) e le ritenute lavoratori autonomi di 576 milioni di euro (+8,4%) mentre le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 205 milioni di euro (-0,4%). I versamenti per autoliquidazione hanno segnato un incremento di 440 milioni di euro (+8,6%) in quanto, così come per l’autoliquidazione IRES, sono cambiate le scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA). Significativi incrementi di gettito si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+1.565 milioni di euro, +139,7%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021 e per l’elevata redditività degli investimenti. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1.038 milioni di euro, +102,6%) attribuibile al positivo andamento delle posizioni in essere presso le forme pensionistiche complementari a fine 2021, rispetto al 2020, e ai rendimenti. Si segnala l’incremento dell’IRES pari a 6.081 milioni di euro (+60,3%) attribuibile, almeno in parte, come sopra evidenziato, alla modifica delle scadenze dei versamenti da autotassazione per i contribuenti sottoposti agli indici di affidabilità fiscale (ISA) nell’anno 2021. Infine, l’imposta sostitutiva sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale ha avuto un aumento pari a 192 milioni di euro (+3,1%) e le ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche un aumento di 647 milioni di euro (+39,1%).IMPOSTE INDIRETTE – Le imposte indirette hanno avuto un incremento di 16.336 milioni di euro (+14,3%). All’andamento positivo ha contribuito l’IVA, con un aumento del gettito di 13.775 milioni di euro (+18,7%), in particolare la componente relativa agli scambi interni ha evidenziato un incremento di 8.771 milioni di euro (+13,4%), mentre l’IVA sulle importazioni ha registrato un aumento di 5.004 milioni di euro (+62,4%). Quest’ultimo risultato è legato, in larga parte, all’andamento del prezzo del petrolio che è risultato in crescita.Tra le altre imposte indirette, hanno registrato andamenti positivi le entrate dell’imposta di bollo (+793 milioni di euro, +19,0%) e dell’imposta di registro (+158 milioni di euro, +5,0%) mentre l’imposta sulle assicurazioni ha avuto una variazione negativa (-9 milioni di euro, -2,2%).ENTRATE DA GIOCHI – Le entrate relative ai giochi hanno avuto un aumento di 2.054 milioni di euro (+32,8%).ENTRATE DA ACCERTAMENTO E CONTROLLO – Il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo ha evidenziato un incremento pari a 2.761 milioni di euro (+64,3%) di cui: 1.831 milioni di euro (+85,8%) sono affluiti dalle imposte dirette e 930 milioni di euro (+43,1%) dalle imposte indirette. Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021 (Decreto legge n. 73/2021, cosiddetto decreto sostegni-bis). LEGGI TUTTO

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    ANIMA holding, aggiornamento sull'esecuzione del programma di acquisto di azioni proprie

    (Teleborsa) – In relazione al programma di acquisto di azioni proprie autorizzato dall’Assemblea degli azionisti in data 31 marzo 2022 e il cui avvio è stato comunicato il 14 luglio 2022, ANIMA Holding ha reso noto di aver acquistato, dal 29 agosto al 2 settembre 2022, complessivamente 464.077 azioni ordinarie al prezzo medio di 3,3480 euro, per un controvalore pari a 1.556.179,80 euro.A seguito degli acquisti comunicati il 5 settembre e considerate le azioni ordinarie già in portafoglio, ANIMA Holding detiene 10.349.447 azioni proprie pari a circa il 2,99% del capitale sociale.Nel frattempo, sul listino milanese, peggiora la performance del principale asset manager indipendente in Italia con un ribasso del 4,18%, portandosi a 3,254 euro. LEGGI TUTTO

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    GB, Truss nuova leader Tory: da domani premier britannica

    (Teleborsa) – “Attueremo il programma. Ho vinto da conservatrice e mi comporterò come tale”. Queste le parole pronunciate dalla nuova leader Tory e premier britannica entrante Liz Truss, 47 anni, nel suo discorso dopo l’annuncio della vittoria nella elezione interna al partito di maggioranza per scegliere il successore di Boris Johnson. Ministra degli Esteri in carica, Truss è stata eletta nuova leader del Partito Conservatore britannico, forza di maggioranza alla Camera dei Comuni, e da domani subentrerà come premier al dimissionario Johnson. Si tratta della terza donna premier nella storia del Regno Unito. Come ampiamente previsto Truss ha sconfitto con netto margine l’ex cancelliere dello Scacchiere di radici familiari indiane Rishi Sunak nel ballottaggio finale deciso dal voto postale degli iscritti. A dare l’annuncio è stato Graham Brady, presidente, del Comitato 1922, organismo interno al gruppo parlamentare conservatore incaricato di gestire la procedura elettorale per la leadership del partito.”Congratulazioni a Liz Truss, il prossimo Primo Ministro del Regno Unito. L’Ue e il Regno Unito – ha scritto su Twitter la presidente dell’Eurocamera Roberta Metsola – sono amici e alleati naturali, con gli stessi interessi fondamentali. Le democrazie devono rimanere unite contro l’autocrazia e l’aggressione. Il Parlamento Europeo sarà sempre un partner del popolo britannico”. Nel dettaglio Truss ha ottenuto 81.326 dei voti espressi da circa 172mila militanti Tory nel corso delle ultime settimane, secondo il risultato dello spoglio reso noto dopo le 12.30 locali, contro i 60.399 andati a Sunak. Il passaggio di consegne alle redini del governo scatterà automaticamente domani, quando Johnson, rimasto finora in carica per gli affari correnti, si recherà dalla 96enne regina Elisabetta per dimettersi anticipatamente dalla carica di primo ministro, dopo poco più di un triennio segnato dal trionfo elettorale alle politiche del 2019, e per “raccomandarle” secondo prassi di designare al suo posto la nuova leader della formazione maggioritaria. A seguire la sovrana riceverà separatamente Liz Truss – primo ministro numero 15 dei suoi 70 anni di regno da record, iniziato nel lontano 1952 quando al 10 di Downing Street l’inquilino era Winston Churchill – per “invitarla” a dar vita al suo nuovo governo. I due incontri si svolgeranno per la prima volta da quando Elisabetta II siede sul trono nella residenza scozzese di Balmoral.Sempre domani Truss inizierà a formare la sua compagine, a partire dalle caselle ministeriali di governo più importanti. Esordirà in Parlamento nel Question Time del mercoledì alla Camera dei Comuni, riaperta da oggi dopo oltre un mese di pausa estiva. LEGGI TUTTO