9 Settembre 2022

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    Ucraina, a Zaporizhzhia a rischio la sicurezza della centrale. Aiea: inaccettabile

    (Teleborsa) – L’Agenzia internazionale dell’energia atomica (Aiea) ha dichiarato che il blackout che si è verificato oggi a Energodar, la cittadina che ospita la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, “compromette la sicurezza delle operazioni”. L’Aiea continua a mantenere nell’impianto due ispettori per il monitoraggio della situazione. “È totalmente inaccettabile. Questo non può continuare”, ha dichiarato il direttore generale Rafael Grossi in una nota, chiedendo di “cessare immediatamente i bombardamenti nella zona”.Nel frattempo la Russia continua a rinforzare le truppe nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, per cercare di resistere all’offensiva delle truppe di Kiev. Le autorità locali hanno fatto sapere che è in corso l’evacuazione di civili verso la Russia e il territorio della autoproclamata Repubblica di Lugansk a causa dei bombardamenti ucraini. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha dichiarato che la guerra in Ucraina è entrata in una fase cruciale e che i prossimi mesi saranno un test per l’unità dell’alleanza atlantica. Se Vladimir Putin dovesse vincere in Ucraina non sarebbe solo “una tragedia” per il popolo ucraino ma sarebbe “pericoloso per tutta l’Alleanza Atlantica”, ha aggiunto. Stoltenberg. “Oltre l’80% delle forze di terra russa sono impegnate nella guerra in Ucraina. Siamo grati agli alleati per il sostegno dato finora ma chiediamo di più, dobbiamo dare fondo alle riserve dei nostri magazzini e fornire a Kiev tutto ciò di cui ha bisogno ora”, ha sottolineato. LEGGI TUTTO

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    B&C Spreakers, volano utili e ricavi semestre

    (Teleborsa) – B&C Speakers ha chiuso il primo semestre con un utile di Gruppo pari a 4,38 milioni di Euro, in significativo aumento rispetto al valore di 1,99 milioni di euro del primo semestre del 2021.I ricavi consolidati pari a 37,39 milioni di euro sono in crescita del 91% rispetto ai 19,58 milioni di euro del primo semestre del 2021, mentre l’EBITDA consolidato a 8,30 milioni di euro risulta in crescita del 134% rispetto ai 3,55 milioni dell’anno precedente. Posizione finanziaria netta di Gruppo pari a 13,7 milioni di Euro, mentre era pari a 3,9 milioni di euro al 31 dicembre 2021. LEGGI TUTTO

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    Smart cities, Mims: firmato Protocollo d'intesa con nove città selezionate dalla Commissione Ue

    (Teleborsa) – Rafforzare la collaborazione tra il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) e le Amministrazioni delle nove città italiane (Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino) selezionate dalla Commissione europea nell’ambito delle cento città che partecipano alla missione Climate-neutral & smart cities. Questo è l’obiettivo del Protocollo d’intesa firmato oggi dal ministro Enrico Giovannini e dai sindaci delle città coinvolte nell’iniziativa. Lanciata nel 2021 dalla Commissione Ue, la missione – spiega il Mims in una nota – si propone di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, azzerando le emissioni di gas serra o riducendole compensando quelle rimanenti. Il Mims, con le sue competenze in materia di infrastrutture e mobilità sostenibili, edilizia residenziale e politiche per le aree urbane, svolge un ruolo di primo piano nell’elaborare, insieme ai Comuni, proposte e progetti volti al raggiungimento degli obiettivi della missione.”Con la firma del Protocollo d’Intesa – ha spiegato Giovannini – poniamo le basi per una più stretta collaborazione tra Amministrazioni locali e Amministrazione dello Stato per centrare gli obiettivi europei destinati a rendere le città più sostenibili e resilienti per rispondere alle sfide climatiche, sociali ed economiche che ci aspettano da qui al 2030 e migliorare la qualità della vita delle persone”. Le nuove e più estese competenze attribuite al Ministero con l’avvio del Governo Draghi nel campo delle politiche urbane, nonché i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) hanno consentito al Ministero di avviare nell’ultimo biennio numerosi e importanti progetti per la transizione ecologica delle città, tra cui investimenti sulla mobilità sostenibile con l’eliminazione degli autobus più inquinanti, il potenziamento delle infrastrutture di trasporto, comprese le metropolitane, le busvie e le tranvie, l’estensione delle piste ciclabili, il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare, il miglioramento degli acquedotti per ridurre le perdite idriche. “La dimensione urbana e metropolitana è fondamentale per il perseguimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Green Deal europeo – ha aggiunto il Ministro – imponendo un approccio alle politiche che coniughi decarbonizzazione, riduzione delle disuguaglianze tra centri e periferie, sviluppo economico e maggiore inclusione sociale. Le esperienze che matureranno i nove comuni italiani selezionati dalla Commissione europea potranno essere utili per tutto il Paese: per questo, auspico che altri Comuni, specialmente del Mezzogiorno, sottoscrivano presto questo protocollo, anche per contribuire con le loro idee alla transizione ecologica di tutte le città italiane, indipendentemente dalla selezione operata dalla Commissione europea”.La collaborazione tra il Mims e le nove città è finalizzata a elaborare soluzioni utili per conseguire la missione, superare eventuali criticità, operative e normative, che possano impedire o ostacolare la sua realizzazione, promuovere la cooperazione per lo sviluppo di progetti specifici, anche attirando fondi privati, individuare eventuali risorse aggiuntive per il finanziamento degli interventi. Inoltre, per favorire un processo di sensibilizzazione sugli obiettivi di neutralità climatica dell’iniziativa europea, il Mims e le Amministrazioni firmatarie dell’accordo – conclude la nota – potranno raccogliere e condividere buone pratiche e le progettualità sviluppate con l’obiettivo di creare una base di conoscenze utile anche per altri Comuni o altre amministrazioni pubbliche. LEGGI TUTTO

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    USA, scorte magazzino meglio delle attese ma vendite calano

    (Teleborsa) – Rallentano le scorte di magazzino negli Stati Uniti. Nel mese di luglio, secondo quanto comunicato dal Bureau of Census statunitense, si è registrato un aumento dello 0,6% a 900,7 miliardi di dollari. Il dato si confronta con il +1,6% precedente ed un +0,8% atteso. Su base annua si registra una salita del 25,1%. Nello stesso periodo le vendite sono calate dell’1,4% su base mensile a 698 miliardi di dollari, rispetto al +1,6% precedente ed al +1,4% atteso. Su anno si è registrato un incremento del 15,3%. La ratio scorte/vendite è pari all’1,29 contro l’1,19 di un anno prima.(Foto: Photo by Adrian Sulyok on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Emergenza energetica, Starace: “Percorso che dura due o tre anni”

    (Teleborsa) – “Le bollette sono ormai già impazzite a causa di uno scollamento così spettacolare del prezzo del metano che ci si chiede perché stiamo ancora inseguendo un indice sconnesso dalla realtà”. È quanto ha detto l’amministratore delegato dell’Enel, Francesco Starace, a margine del convegno “Italia: riprendere il filo della crescita” promosso da Assonime e Luiss.In Europa – ha aggiunto Starace – mi aspetto che finalmente il dibattito vada dove deve andare, cioè sullo scollamento dell’indice che ci dà il prezzo del gas, e il prezzo vero del gas. Mi auguro che il dibattito dei ministri cominci a gravitare su questo problema”.L’emergenza energetica per Starace “è un percorso che dura due o tre anni ma già nel 2023 ci saremo abituati e avremo imparato a gestire tematiche come l’indice Ttf del gas oggi fuori controllo. Capiremo anche quanto spreco di gas abbiamo fatto fino ad adesso e quanto ne facciamo ancora”.”Noi non abbiamo extraprofitti – ha detto Starace – ma se ci sono extraprofitti, vanno cercati dove ci sono e vanno scritte leggi che mirino dove davvero si pensa che ci siano. Questo è il terzo o quarto tentativo, mi auguro che sia quello giusto”. LEGGI TUTTO

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    Apertura tonica per Wall Street

    (Teleborsa) – Wall Street avvia la seduta la seduta con un guadagno frazionale e si prepara a chiudere la prima settimana positiva di settembre, nonostante le attese per un nuovo rialzo dei tassi della Fed questo mese. Il sentiment è nel complesso positivo, grazie anche ad alcuni buoni risultati societari, mentre il dollaro ritraccia dai massimi raggiunti di recente. Unico dato della giornata quello sulle vendite e scorte all’ingrosso in uscita fra poco.A New Yorl, l’indice Dow Jones avanza dello 0,57%, proseguendo la serie di tre rialzi consecutivi iniziata mercoledì scorso; sulla stessa linea l’S&P-500, che si porta a 4.033 punti. In denaro il Nasdaq 100 (+1,02%); sulla stessa tendenza, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,69%).Energia (+1,61%), telecomunicazioni (+1,31%) e informatica (+0,88%) in buona luce sul listino S&P 500.Al top tra i giganti di Wall Street, Caterpillar (+3,08%), Walt Disney (+2,09%), Salesforce (+1,91%) e Intel (+1,64%).Tra i protagonisti del Nasdaq 100, Zscaler (+17,00%), Docusign (+8,70%), Atlassian (+6,82%) e Regeneron Pharmaceuticals (+5,34%).Le peggiori performance, invece, si registrano su Moderna, che ottiene -1,52%.Sotto pressione T-Mobile Us, che accusa un calo dell’1,29%. LEGGI TUTTO

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    Italia con Francia e Germania: pronti a global tax nel 2023

    (Teleborsa) – L’Italia ha firmato un impegno congiunto con altri 4 paesi dell’area euro – Francia, Germania, Olanda e Spagna – ad attuare dal prossimo anno l’accordo globale sulla tassazione minima delle imprese che era stato raggiunto al livello di G20 e Ocse. “È una leva cruciale per maggiore giustizia tramite una lotta più efficace contro evasione e ottimizzazione fiscale”, recita il documento sottoscritto anche dal ministro dell’Economia, Daniele Franco. L’impegno è stato lanciato nel corso delle riunioni informali di Eurogruppo e Ecofin a Praga e prevede di procedere anche se non si raggiungesse un accordo a livello Ue.”L’inflazione sta colpendo duramente il potere di acquisto dei nostri cittadini, le imprese devono pagare la giusta quota di fardello per alleviare l’impatto dell’attuale crisi energetica globale”, proseguono i ministri. Oltre che da Franco, il documento è sottoscritto dal ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire- che tramite una portavoce rivendica l’iniziativa – dal ministro tedesco delle Finanze Christian Lindner, il ministro olandese delle Finanze Sigrid Kaag, e il ministro spagnolo dell’Economia, Nadia Calviño . “Se nelle prossime settimane non dovesse essere raggiunta l’unanimità i nostri governi a livello europeo sono pienamente determinati a portare avanti il nostro impegno.siamo pronti a attuare la tassazione minima globale a partire da 2023 con ogni possibile mezzo legale. Siamo anche impegnati a completare il lavoro su una migliore riallocazione dell’imponibile dei profitti delle multinazionali.”È di assoluta importanza procedere con la tassazione minima globale”. Lo ha affermato il ministro dell’Economia, Daniele Franco in un punto stampa congiunto – a margine di Eurogruppo e Ecofin informali a Praga – con i ministri degli altri 4 Paesi firmatari dell’impegno a avviare la tassa minima sulle imprese dal 2023. “L’anno scorso – ha ricordato Franco – con la presidenza italiana del G20, è stato raggiunto un accordo fondamentale. La presidenza francese ha quest’anno fatto un enorme lavoro, purtroppo non siamo riusciti a raggiungere l’unanimità per la direttiva: ma credo che l’Unione europea debba continuare a cercare l’unanimità e sosterremo la presidenza ceca in questo sforzo. Ma se non fosse conseguita dovremmo cercare di procedere in altro modo, è assolutamente importante in questo contesto economico e finanziario che tutte le grandi imprese e multinazionali contribuiscano al gettito dei nostri Paesi” “Ed è importante anche il lavoro sul cosiddetto ‘secondo pilastro’, sulla ripartizione dei profitti delle grandi multinazionali. Quindi – ha concluso – come governo italiano siamo assolutamente impegnati, assieme nostri colleghi europei, a procedere su questa linea”. LEGGI TUTTO

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    Industria conciaria, Mise: “Dieci milioni di euro per investimenti innovativi e ecosostenibili”

    (Teleborsa) – A partire dalle ore 10 del 15 novembre le imprese appartenenti ad un distretto conciario sul territorio nazionale potranno richiedere contributi a fondo perduto per la realizzazione di progetti d’investimento legati all’innovazione dei prodotti e dei modelli produttivi anche in un’ottica di ecosostenibilità ed economia circolare. È quanto prevede il decreto del Ministero dello sviluppo economico che stabilisce i termini per la presentazione delle domande relative alla misura agevolativa introdotta dal ministro Giorgetti nel decreto Sostegni bis e che dispone l’erogazione di contributi a fondo perduto per 10 milioni di euro per l’industria conciaria, un settore particolarmente danneggiato dall’emergenza Covid-19.Sono ammissibili alle agevolazioni le spese complessivamente non inferiori a 50mila euro e non superiori 200mila euro, per la realizzazione di programmi di investimento ad elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, incluse le attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale. La soglia massima delle spese ammissibili si innalza invece a 500mila euro per progetti integrati di distretto che presentino determinate caratteristiche.Al fine di facilitare la presentazione delle domande le imprese potranno avviare la precompilazione della modulistica già a partire dalle ore 10 dell’8 novembre. La misura verrà gestita da Invitalia per conto del Mise. LEGGI TUTTO