14 Settembre 2022

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    Essilux conferma target al 2026, M&A parte integrante della strategia

    (Teleborsa) – EssilorLuxottica, il gigante dell’occhialeria italo-francese, ha confermato gli obiettivi finanziari per il medio termine, con un obiettivo di ricavi annui tra i 27 miliardi e i 28 miliardi di euro nel 2026 e un utile operativo adjusted compreso tra il 19% e il 20% dei ricavi. Un’ulteriore crescita potrebbe derivare dalle soluzioni per la miopia al di fuori della Cina, dagli occhiali intelligenti e dall’e-commerce ottico (che è visto crescere a doppia cifra rappresentando il 10% dei ricavi totali al 2026), ha spiegato il CFO Stefano Grassi durante il Capital Market Day odierno.La crescita per linee esterne resta importante per la crescita. “L’M&A è parte integrante della nostra strategia”, ha detto Paul du Saillant, vice amministratore delegato, spiegando che EssilorLuxottica “punta a diventare un gruppo integrato multicanale end-to-end: questa integrazione, che si fonda su una cultura comune, un’organizzazione unificata e con attenzione alle tematiche ambientali, prevede anche la diversificazione della supply chain, la creazione di una piattaforma di information technology integrata, la rimodulazione dei punti vendita e un’attenzione a nuove categorie di prodotto”, con “la piena digitalizzazione del business”.Parlando del difficile contesto macroeconomico, l’amministratore delegato e presidente Francesco Milleri ha affermato che la società “per ora” non ha aumentato i listini. “Non stiamo aumentando i costi trasferendoli sul consumatore: non l’abbiamo fatto neanche quando i trasporti sono esplosi”, ha spiegato.”È una questione di costo del lavoro: però fortunatamente siamo una industry che ha spazi di miglioramento. Noi siamo leader nell’automazione e nell’ottimizzare l’uso del personale, quindi se impatta l’industry impatterà meno noi di tutti gli altri – ha aggiunto – Le ottimizzazioni che abbiamo compensano gli incrementi dei costi. Questo è il nostro obiettivo, mai fare pagare al consumatore finale” i maggiori costi “fino a che l’industry riesce ad assorbirli. Nemmeno nel wholesale stiamo ritoccando i costi, quindi manteniamo parità in tutta la industry”.Intanto, le restrizioni in Cina preoccupano sempre meno. “Il lockdown in Cina oggi ha sempre meno impatto sulla nostra struttura produttiva – ha detto Milleri – Avete visto che ci prepariamo a essere estremamente flessibili, cioè a spostare produzioni in caso di eventi gravi come la prima pandemia, ma siamo anche pronti a una geopolitica nuova che è il vero tema del futuro, cioè come la globalizzazione verrà ridisegnata e allora noi dobbiamo essere pronti: qualsiasi decisione di tipo governativo o su eventuali nuovi blocchi di paesi non devono impattare sulla nostra efficienza”. LEGGI TUTTO

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    BCE, Villeroy: tassi potrebbero raggiungere livello neutro entro fine anno

    (Teleborsa) – Nell’eurozona “è troppo presto per dire dove arriveranno i tassi di interesse”, ma sicuramente la linea monetaria va “normalizzata” in maniera “risoluta ma ordinata”, successivamente “se sarà necessario andremo anche oltre, con una stretta monetaria”. Lo ha affermato da Francois Villeroy de Galhau, governatore della Banca di Francia e membro del consiglio direttivo della Banca centrale europea (BCE) durante un veneto del Fondo monetario internazionale. “Siamo avviati su un percorso – ha spiegato Villeroy – Ora stiamo alzando i tassi fino al livello di neutralità, che dovrebbe attestarsi vicino ma sotto al 2%. Questa parte del viaggio è facile, discutiamo solo se alzare i tassi di 0,50, 0,75 o 0,25 punti. Un volta arrivati al livello di neutralità, discuteremo se andare ancora avanti. E se necessario lo faremo”. Secondo il banchiere centrale, i tassi di interesse della BCE potrebbero raggiungere il livello in cui non stimolano né rallentano l’economia “entro la fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    Seduta negativa per i mercati europei, sale invece Piazza Affari

    (Teleborsa) – Seduta in leggero rialzo per Milano, in una giornata di vendite sui mercati europei. Il sentiment degli investitori è negativo dopo che l’inflazione statunitense più alta del previsto ha rafforzato le previsioni di un forte aumento dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve. Inoltre, la produzione industriale dell’Eurozona è stata molto più debole del previsto a luglio, con Eurostat che ha comunicato un calo del 2,3% su base mensile e del 2,4% su base annua.Soffrono le utilities, con l’UE che intende limitare i ricavi dei generatori di energia elettrica low-cost e costringere le oil&gas a condividere i guadagni ottenuti in seguito all’impennata dei prezzi. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha anche parlato di un disaccoppiamento dell’influenza dominante del gas sul prezzo dell’elettricità con “una riforma profonda e globale del mercato elettrico”, anche passando per un nuovo indice per i prezzi del gas diverso dal TTF di Amsterdam.Seduta positiva per Ferrari, che ha presentato Purosangue, prima auto a quattro sedili e quattro porte della storia del Cavallino Rampante. Secondo Equita, “il Purosangue si conferma uno dei driver di crescita trattandosi di una famiglia aggiuntiva”, con gli analisti che si aspettavano un prezzo di parenza anche superiore rispetto ai 390 mila annunciati.In rialzo Alkemy, che ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi in crescita del 10% a 49 milioni di euro e un utile in aumento del 57,3% a 2,5 milioni di euro, e GPI, che ha chiuso il primo semestre del 2022 con ricavi consolidati di 168,9 milioni di euro (+11,2%) e un risultato netto pari a 0,3 milioni di euro, in linea con quello del primo semestre 2021.Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,37%. L’Oro continua la seduta sui livelli della vigilia, riportando una variazione pari a +0,18%. Pioggia di acquisti sul petrolio (Light Sweet Crude Oil), che mostra un guadagno dell’1,85%.Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +227 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,96%.Tra gli indici di Eurolandia spicca la prestazione negativa di Francoforte, che scende dell’1,22%, Londra scende dell’1,47%, e fiacca Parigi, che mostra un piccolo decremento dello 0,37%.Il listino milanese mostra un timido guadagno in chiusura, con il FTSE MIB che ha messo a segno un +0,49%, mentre, al contrario, perde terreno il FTSE Italia All-Share, che si ferma a 24.285 punti, ritracciando dell’1,35%. Negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,75%); sulla stessa tendenza, variazioni negative per il FTSE Italia Star (-1,08%).Al termine della seduta della Borsa di Milano, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 1,89 miliardi di euro, in rialzo del 6,70% rispetto ai precedenti 1,77 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,58 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 0,64 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, incandescente Nexi, che vanta un incisivo incremento del 3,76%.In primo piano BPER, che mostra un forte aumento del 3,76%.Decolla Banco BPM, con un importante progresso del 3,16%.In evidenza Fineco, che mostra un forte incremento del 2,83%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Hera, che ha terminato le contrattazioni a -3,61%.Calo deciso per A2A, che segna un -2,76%.Seduta negativa per Interpump, che scende del 2,47%.Sotto pressione CNH Industrial, con un forte ribasso dell’1,84%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, OVS (+3,66%), Sesa (+2,16%), Illimity Bank (+1,42%) e Banca Popolare di Sondrio (+1,10%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su IREN, che ha chiuso a -5,13%.Sensibili perdite per Caltagirone SpA, in calo del 4,62%.In apnea Wiit, che arretra del 4,11%.Tonfo di Intercos, che mostra una caduta del 3,76%. LEGGI TUTTO

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    Energia, UE: von der Leyen chiede ok a misure di emergenza entro fine mese

    (Teleborsa) – Le misure d’emergenza contro la volatilità dei prezzi dell’energia proposte dalla Commissione europea dovrebbero essere approvate dal Consiglio Ue entro fine mese, mentre la riforma del mercato europeo dell’elettricità è prevista entro la fine dell’anno. È quanto ha auspicato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen durante la replica alla fine del dibattito sul suo discorso sullo stato dell’Unione, davanti alla plenaria del Parlamento europeo oggi a Strasburgo. “Speriamo e ci aspettiamo che il Consiglio approvi le misure d’emergenza a fine settembre, mentre le grandi riforme, in particolare quella del mercato elettrico che disaccoppierà il prezzo del gas da quello dell’elettricità, – ha detto von der Leyen – arriveranno a fine anno. È un compito importante, ed è urgente andare avanti verso un cambiamento completo del mercato”.Nel dettaglio la Commissione europea – secondo quanto si legge nel comunicato sulle nuove proposte contro i rincari dell’energia elaborate da Bruxelles – propone ai paesi del’Unione di concordare un obbligo a ridurre i consumi di elettricità di almeno il 5% durante gli orari di picco. Agli Stati sarà richiesto di identificare il 10% delle ore con i maggiori livelli di prezzi e ridurre la domanda in queste fasi. La commissione propone anche che gli Stati membri puntino a ridurre il consumo complessivo di elettricità di almeno il 10% fino al 31 marzo 2023. Tra le proposte anche un tetto ai ricavi dei produttori di elettricità indicati come “inframarginali”, quelli che hanno costi di produzione più bassi, come da rinnovabili o nucleare, a 180 euro per Megawattora (Mwh). Secondo l’Ue questo consentirebbe di coprire i costi operativi senza minare i nuovi investimenti. I ricavi oltre questa soglia verrebbero “raccolti dagli Stati e usare per aiutare i consumatori a ridurre le loro bollette”.La commissione europea propone, inoltre, di imporre un “contributo di solidarietà” sugli utili “in eccesso” generati dalle attività legate a petrolio, gas, carbone e raffinazione di idrocarburi, che non siano coperti dal tetto ai ricavi che al tempo stesso propone sull’elettricità da fonti “inframarginali”. Secondo i propositi di Bruxelles, gli Stati raccoglierebbero gli utili realizzati sul 2022 e superiori al 20% alla media degli utili dei precedenti tre anni. I proventi di questa tassa verrebbero convogliati a favore dei consumatori di energia, tra cui famiglie vulnerabili, imprese maggiormente colpite dai rincari e industrie ad elevato uso di energia. Secondo la proposta dell’Ue – si legge nel comunicato – gli Stati potrebbero anche utilizzare i proventi di questa tassa per progetti comunitari legati a REPowerEu o per le campagne comuni di tutela dell’occupazione o degli investimenti su rinnovabili e efficienza energetica”.”La nostra proposta per un contributo di solidarietà dalle industrie dei carburanti fossili assicurerà che interveniamo sull’attuale crisi energetica con uno spirito di equità. In questi tempi straordinariamente difficili per molti, – ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni – le compagnie sui carburanti fossili hanno goduto di ricavi insolitamente elevati. Quindi è essenziale che paghino la loro giusta quota per supportare le famiglie vulnerabili e i settori colpiti duramente, così come per la montagna di investimenti che ci troviamo di fronte su rinnovabili efficienza energetica. Perché di fronte all’uso come arma dell’energia da parte del presidente russo Vladimir Putin abbiamo bisogno di uno sforzo collettivo di solidarietà in modo da costruire una Europa più sicura e sostenibile”.La presidenza di turno ceca del Consiglio Ue ha già convocato una riunione straordinaria dei ministri dell’Energia per il 30 settembre, che dovrebbe appunto approvare le misure temporanee d’emergenza. La presidente della Commissione ha anche sottolineato che “sarebbe ingenuo credere che il presidente russo Vladimir Putin abbia cominciato a usare il gas come arma di guerra solo il 24 febbraio”, quando la Russia ha invaso l’Ucraina. In realtà, ha continuato, “questo era stato preparato a lungo: basta guardare cosa è successo l’anno scorso, quando Gazprom, la società detenuta dallo Stato russo, ha ridotto i rifornimenti di gas all’Europa al livello più basso degli ultimi dieci anni”, proprio quando la domanda aumentava con la ripresa dopo la crisi del Covid. LEGGI TUTTO

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    Lavoro, Orlando firma decreto Fondo Nuove Competenze: un miliardo di euro per sfida transizioni

    (Teleborsa) – Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ha firmato il decreto che regola il Fondo Nuove Competenze, il programma guida per la formazione dei lavoratori occupati nell’ambito del Piano Nazionale Nuove Competenze, riformato orientandolo al sostegno delle transizioni digitali ed ecologiche e rifinanziato con un miliardo di euro. “Si tratta di un obiettivo per il quale abbiamo lavorato a lungo in questi mesi – sottolinea il ministro Orlando – attraverso un percorso di dialogo con le parti sociali, che rappresenta uno strumento importante per affrontare le sfide delle transizioni gemelle, quella digitale ed ecologica, con un investimento sulle competenze e sul loro aggiornamento, per difendere i posti di lavoro e far crescere la produttività delle aziende”.ANPAL, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro sarà responsabile della gestione della misura e pubblicherà nel mese di ottobre l’avviso che consentirà alle aziende di candidare i loro progetti. Il Decreto è in attesa di essere firmato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. LEGGI TUTTO

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    Innovatec, closing dell'investimento nella startup Frisbi

    (Teleborsa) – Innovatec, società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nei settori dell’efficienza energetica e della sostenibilità ambientale, ha comunicato che è avvenuto il closing dell’operazione di investimento nella startup Frisbi, a seguito dell’avveramento delle condizioni sospensive previste nell’accordo preliminare per la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato con sopraprezzo di 1 milione di euro suddiviso in due tranche da euro 0,5 milioni ciascuna e la sottoscrizione dei patti parasociali. L’operazione era stata annunciata lo scorso 3 agosto.In particolare, in data odierna è stato sottoscritto e versato la 1° tranche (pari al 15% del capitale sociale di Frisbi post money) da parte di Genkinn, società controllata da Innovatec e nuova subholding della business unit Efficienza Energetica e Rinnovabili. Il versamento della 2° tranche (pari ad un ulteriore 15% del capitale sociale di Frisbi post money) avverrà entro 6 mesi dal versamento della 1° tranche.I fondi rivenienti dall’aumento di capitale – spiega una nota – verranno impiegati da Frisbi per rinforzare il team, affermare il posizionamento e l’immagine sul mercato, implementare i canali commerciali, le partnership e gli strumenti di vendita e comunicazione con l’utenza, garantire le coperture finanziarie per l’acquisto di energia, nonché le attività di acquisizione e gestione dei clienti. LEGGI TUTTO

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    I Grandi Viaggi, si riduce la perdita nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – I Grandi Viaggi, società italiana attiva nel settore turistico e quotata su Euronext Milan, ha registrato al 31 luglio 2022 (terzo trimestre) un fatturato di 24,35 milioni di euro, in aumento rispetto ai 12,37 milioni registrati al 31 luglio 2021. L’incremento è principalmente dovuto alla ripresa delle vendite relative alle destinazioni italiane di proprietà che, anche in considerazione delle limitazioni correlate al contenimento della pandemia ancora vigenti in diverse destinazioni estere, oltre che ai timori causati dal conflitto russo-ucraino, sono risultate le mete preferite in assoluto dalla clientela della società, principalmente italiana.L’EBITDA è negativo per 3,17 milioni di euro, in miglioramento rispetto ai -3,51 milioni di euro del 31 luglio 2021. Il risultato netto consolidato del periodo, negativo per 5,1 milioni di euro, ha registrato un miglioramento rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio (-6,7 milioni di euro nel 2021).Al 31 luglio 2022 la liquidità del gruppo ammonta a 18,13 milioni di euro. La posizione finanziaria netta a breve termine è positiva per 16,17 milioni di euro, mentre quella complessiva, comprensiva delle attività finanziarie a lungo termine, risulta positiva per 24,08 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Francia, aumento limitato al 15% per tariffe gas ed elettricità

    (Teleborsa) – La premier francese Elisabeth Borne ha annunciato l’estensione al 2023 dello scudo tariffario che prevede un aumento limitato del 15% delle tariffe gas ed elettricità per famiglie, piccole imprese e piccoli comuni. I limiti costeranno al governo 16 miliardi di euro il prossimo anno, ha puntualizzato il ministro delle finanze Bruno Le Maire, aggiungendo che i prezzi sarebbero aumentati del 120% senza l’approvazione di questo nuovo limite.Secondo le stime del governo, ci sarà: un aumento medio delle bollette di circa 25 euro al mese per le famiglie che riscaldano con il gas, invece di circa 200 euro al mese senza scudo tariffario; un aumento medio di circa 20 euro al mese per le famiglie che riscaldano con l’elettricità, invece di 180 euro al mese, senza scudo tariffario.Per aiutare i meno abbienti saranno predisposti aiuti specifici, con assegni energetici eccezionali di 100 o 200 euro che saranno corrisposti entro fine anno a 12 milioni di famiglie.”Solo la sobrietà e la solidarietà europea ci permetteranno di evitare tagli” del gas in caso di inverno molto freddo, ha detto Elisabeth Borne.(Foto: © baloon111 / 123RF) LEGGI TUTTO