Ottobre 2022

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    Scuola, Anief: un mese per sentenza Consulta su risarcimenti a docenti sospesi

    (Teleborsa) – Il prossimo 30 novembre la Consulta si esprimerà sulle migliaia di richieste di risarcimento presentate dai dipendenti pubblici per la sospensione dal servizio, a causa della mancata soddisfazione dell’obbligo di vaccinazione Covid-19 imposto dal precedente Governo, e per l’assegno alimentare conseguentemente negato ed il demansionamento del corpo docente. Lo ricorda il sindacato della scuola Anief, segnalando che le 14 ordinanze rimesse dai Tribunali amministrativi e del lavoro hanno violato ben undici articoli della Costituzione. L’ufficio legale del giovane sindacato ha presentato, in particolare, ricorsi per più di 4 mila tra amministrativi e insegnanti, mentre con diverse ordinanze si sono rivolti alla Consulta il Consiglio giustizia amministrativa Sicilia, il Tar Lombardia, lo stesso Tar Lazio e i Tribunali del lavoro di Brescia, Catania e Padova.”L’udienza sarà discussa dopo che, probabilmente, con il nuovo Governo, dal 1° novembre, sarà eliminato l’ultimo obbligo ancora vigente per i lavoratori che operano in ambito sanitario e potrebbe essere già insediata una commissione d’inchiesta sulla gestione della crisi pandemica”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricordando che “in ballo, oltre alle importanti questioni in punto di diritto, dibattute in sede sfavorevole all’obbligo vaccinale in alte Corti di giustizia di altri Paesi europei e del mondo (Usa, Slovenia, Austria), ci sono migliaia di richieste di risarcimento in favore dei lavoratori pubblici sospesi anche per l’assegno alimentare negato durante il periodo di sospensione e una specifica per il demansionamento del personale docente, rientrato fuori dalle aule ad aprile”. LEGGI TUTTO

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    Auto, 3 italiani su 4 disposti a passare a un veicolo elettrico nel prossimo biennio

    (Teleborsa) – Secondo Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholder della mobilità elettrica, nel mese di agosto le vendite di auto con possibilità di ricarica (somma di elettriche pure e veicoli ibridi plug-in) hanno registrato un calo del 23,39%. L’aumento dei costi dell’energia non sembra, tuttavia, essere un fattore rilevante nel rallentare il passaggio degli italiani all’auto elettrica. Il 75,3% dichiara, infatti, che sarebbe già disposto a passare a una full electric o a una ibrida plug-in da qui a due anni. È quanto emerge da un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen.Tra gli ostacoli all’acquisto di un veicolo elettrico, solamente 1 intervistato su 10 (10,6%) cita il prezzo dell’energia, che dovrebbe tornare ai livelli pre-crisi, mentre, al contrario, il principale motivo che frena gli italiani è l’attuale prezzo dei veicoli, considerato ancora troppo alto da più del 31,3% del campione. Seguono la richiesta di maggiori incentivi da parte del Governo (17,7%) e di infrastrutture adeguate (15,7%), altri due fattori che, allo stato attuale, potrebbero portare a un ripensamento. A questi, infine, si affianca appena un 24,7% di rispondenti che non comprerebbe comunque un’auto elettrica nei prossimi due anni, neanche al verificarsi di queste condizioni, perché ritiene questa tecnologia ancora poco affidabile o perché continua a preferire la propulsione a benzina o diesel.Solo un quinto degli intervistati fra i 30 e i 40 anni, non starebbe prendendo neanche in considerazione l’ipotesi (19,9%) di passare a una e-car: gli intervistati più giovani sono, dunque, particolarmente inclini a passare all’elettrico. Assume però maggior peso per questa fascia l’impegno da parte delle istituzioni a garantire più incentivi, richiesti dal 24,7% dei trenta-quarantenni. I più legati alle automobili tradizionali sono invece gli italiani fra i 50 e i 60 anni, con il 29,4% che non prende in considerazione i nuovi motori elettrici.”Il segmento motor è uno dei pilastri della nostra strategia e ci ha permesso rapidamente di superare i 2,5 milioni di clienti in Italia. Prima è una tech company costantemente al lavoro per innovare e offrire ai clienti i migliori prodotti, e proprio per questo guarda con attenzione al mercato che si sposta verso soluzioni innovative e sostenibili, e abitudini virtuose – commenta Anna Sanfilippo, chief marketing officer di Prima Assicurazioni –. È dunque molto importante registrare oggi che più del 75% degli italiani sarebbe disposta a fare il passaggio all’auto elettrica, nonostante le difficoltà dettate dalle contingenze attuali che non sembrano penalizzare significativamente questo cambiamento”. LEGGI TUTTO

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    USA, Fed Dallas: peggiora l'attività delle fabbriche a ottobre

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività delle fabbriche nel Distretto di Dallas nel mese di ottobre 2022, secondo quanto segnalato dai dirigenti aziendali che hanno risposto al Texas Manifacturing Outlook Survey. L’indice generale manifatturiero, elaborato dalla Federal Reserve di Dallas, è sceso a -19,4 punti rispetto ai -17,2 del mese precedente. Bisogna ricordare che quando le aziende che segnalano un aumento supera il numero di quelle che segnalano una diminuzione, l’indice sarà maggiore di zero.L’indice di produzione, una misura chiave delle condizioni di produzione dello Stato, è sceso di 3 punti a quota 6 punti, mentre i nuovi ordini sono scesi a -8,8 punti, segnando il quinto calo consecutivo mensile.L’indice della capacità di utilizzo è scivolato a 9,1 punti e l’indice delle consegne si è portato in territorio negativo per la prima volta da maggio 20202, posizionandosi a -1,6 punti. LEGGI TUTTO

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    Italia, UE proroga Aiuti a sostegno del trasporto merci su rotaia

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi delle norme dell’UE sugli aiuti di Stato, la proroga di uno schema italiano per incoraggiare il passaggio del trasporto merci dalla strada alla ferrovia. L’obiettivo è contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 e della congestione stradale.La misura, originariamente approvata nel dicembre 2016, è stata già prorogata nell’ottobre 2017 e nel novembre 2019, e sarebbe scaduta nel dicembre 2022. L’Italia ha invece chiesto e ottenuto di prorogare lo schema fino alla fine del 2027, con un aumento di bilancio di 200 milioni di euro, portando il bilancio complessivo a 500 milioni di euro.La Commissione ha ritenuto che il programma continua a essere necessario e appropriato per promuovere l’uso del trasporto ferroviario, in particolare nell’Italia meridionale, dove lo squilibrio tra ferrovia e strada è ancora significativamente pronunciato.La Commissione ha inoltre concluso che la misura continua a essere proporzionata, in quanto è limitata al minimo necessario, e ad avere un impatto limitato sulla concorrenza e sugli scambi tra Stati membri. LEGGI TUTTO

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    Prima Industrie, ok UE a takeover a fondi Alpha e Peninsula

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato l’acquisizione di Prima Industrie da parte dei fondi di investimento lussemburghesi Alpha Private Equity e Peninsula Investments. Prima Industrie è un produttore italiano di sistemi laser per l’utilizzo nell’industria manifatturiera.Alpha è un investitore di private equity in diversi settori europei, come la produzione industriale, i servizi e la distribuzione. Peninsula effettua investimenti in diversi settori, come la produzione industriale, la tecnologia, i servizi alle imprese e le tecnologie finanziarie. Bruxelles ha concluso che l’acquisizione proposta non solleva problemi di concorrenza, dato che non vi sono sovrapposizioni tra le attività delle società. L’operazione è stata esaminata nell’ambito della procedura semplificata di revisione della concentrazione. LEGGI TUTTO

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    Poste Italiane, UE approva Aiuti per 512 milioni di euro sul digitale

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi della normativa UE sugli aiuti di Stato, una misura italiana da 512 milioni di euro per compensare Poste Italiane per la creazione e il potenziamento dei servizi digitali nella propria rete di uffici postali nei piccoli comuni italiani.Il regime fa parte del Piano nazionale per gli investimenti complementari dell’Italia che integrerà il Piano italiano per la ripresa e la resilienza (PNRR) con risorse nazionali. L’obiettivo della misura è fornire nuovi servizi della pubblica amministrazione digitale ai cittadini e alle imprese dei piccoli comuni con meno di 15.000 abitanti, colmando così il divario digitale di quelle aree, stimolando la crescita economica e lo sviluppo imprenditoriale e migliorando l’ambiente delle imprese e dei consumatori.La misura sosterrà l’installazione e/o il potenziamento di ATM, postazioni self-service per l’accesso ai servizi pubblici digitali e schermi interattivi e front desk negli uffici interessati di Poste Italiane. In base alla misura, che durerà fino al 31 dicembre 2026, il sostegno assumerà la forma di una sovvenzione diretta e coprirà i costi di sviluppo. LEGGI TUTTO

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    USA, PMI Chicago ottobre peggiora a 45,2 punti

    (Teleborsa) – Peggiora l’attività manifatturiera nell’area di Chicago, confermandosi in contrazione. Nel mese di ottobre 2022, l’indice PMI Chicago si è attestato a 45,2 punti contro i 45,7 punti del mese precedente. Il dato risulta anche peggiore delle attese degli analisti che erano per una crescita fino a 47 punti. Si ricorda che un livello dell’indice al di sopra di 50 punti denota un’espansione mentre un livello al di sotto dei 50 punti indica una contrazione del settore manifatturiero statunitense. LEGGI TUTTO

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    Credit Suisse coinvolge 20 banche nell'aumento di capitale

    (Teleborsa) – Saranno 20 le banche coinvolte nell’aumento di capitale di 4 miliardi di dollari di Credit Suisse. Il colosso bancario svizzero ha diffuso ulteriori dettagli sull’operazione finanziaria a servizio del piano di rilancio presentato la settimana scorsa, che prevede il taglio di migliaia di posti di lavoro, una profonda ristrutturazione della divisione Investment banking e un rinnovato focus sulla gestione patrimoniale.Credit Suisse opererà come Global Coordinator. Deutsche Bank, Morgan Stanley, RBC Capital Markets e Société Générale saranno Joint Lead Managers e Joint Bookrunners. ABN AMRO, ODDO BHF SCA, Banco Santander, Bank of America, Barclays, BNP Paribas, Citi, Commerzbank, Crédit Agricole, Goldman Sachs, ING, Intesa Sanpaolo, Keefe, Bruyette & Woods, Mediobanca, SMBC, Wells Fargo saranno Joint Bookrunners.Credit Suisse ha comunicato che i nuovi investitori si sono impegnati ad acquistare 462 milioni di nuove azioni a un prezzo di acquisto di 3,82 franchi svizzeri, equivalente al 94% del prezzo medio ponderato in volume delle azioni Credit Suisse il 27 e 28 ottobre, raccogliendo 1,76 miliardi di franchi svizzeri. In particolare, circa 307,6 milioni delle nuove azioni saranno acquistate dalla Saudi National Bank, che avrà una partecipazione del 9,9%.Gli investitori esistenti nel frattempo avranno la possibilità di acquistare 889 milioni di azioni offerte a 2,52 franchi per azione, con diritti di sottoscrizione corrispondenti all’entità della loro partecipazione attuale.Se gli azionisti rifiutano il piano, Credit Suisse ha dichiarato che emetterà 1,8 miliardi di nuove azioni a un prezzo di offerta di 2,27 franchi per azione, il che gli consentirebbe comunque di raccogliere 4 miliardi di franchi. LEGGI TUTTO