15 Novembre 2022

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    MEF: voci su canone Rai fuori dalla bolletta non sono fondate

    (Teleborsa) – Il Ministero dell’Economia ha smentito le voci che volevano l’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica a partire dal prossimo anno, definendole non fondate “alla luce del lungo lavoro istruttorio in corso”. “La milestone PNRR – ha spiegato il Tesoro in una nota riportata da Ansa – trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, la quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia, a condizione che il pagamento fosse trasparente per gli utenti finali”. “Requisito che – si conclude – risulta soddisfatto”.I sindacati Rai hanno comunque richiesto un incontro urgente al ministro Giorgetti per esporre le loro preoccupazioni. “La determina del precedente esecutivo, a seguito di una specifica deliberazione del Parlamento, ha indicato la riscossione del canone in bolletta elettrica fra gli oneri impropri la cui permanenza non sarà più consentita a far data dal primo gennaio 2023”, hanno ricordato i sindacati, sottolineando che “questa decisione, vista anche la vicinanza temporale con la scadenza del 31 dicembre 2022, oltre a provocare un clima di profonda incertezza relativamente alle modalità di finanziamento del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, rischia di avere un impatto dirompente sul futuro stesso della Rai”. Le 8 sigle che hanno firmato la lettera indirizzata al ministro sono Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Fnc, Snater, Libersind Confsal, Adrai e Usigrai.Sul tema sono intervenute anche le associazioni dei consumatori. Per il Codacons “il canone Rai è a tutti gli effetti l’imposta più odiata dagli italiani e i tempi sono oramai maturi per la sua definitiva abolizione”. L’Unione Nazionale dei Consumatori ha invece sottolineato che il parere dell’Antitrust risale al 2015, “ben prima che l’Unione Europea sollevasse un problema non solo legato alla concorrenza in senso stretto, ma anche al mercato dell’energia e che riguardava il fatto che non si può chiedere obbligatoriamente ai fornitori di energia di riscuotere oneri non legati al proprio settore di mercato, così come non si può chiedere ai consumatori di pagare nella stessa bolletta un costo legato a un servizio diverso”. “Non ci pare che questi motivi siano venuti meno e non abbiano fondamento. Il canone resta un onere improprio non legato ai consumi di elettricità”, ha aggiunto il presidente Massimiliano Dona. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive. A Milano bene banche ed energia

    (Teleborsa) – Seduta positiva per le Borse europee, che beneficiano anche dell’avvio in rialzo dei principali indici di Wall Street, dopo che i prezzi alla produzione statunitensi sono aumentati meno del previsto a ottobre. Sempre sul fronte macroeconomico, Eurostat ha comunicato questa mattina che il PIL della zona euro è cresciuto dello 0,2% su base trimestrale nel periodo luglio-settembre, per un aumento del 2,1% su base annua. Anche l’occupazione dell’Eurozona è aumentata.Nexi accusa la vendita da parte di Intesa Sanpaolo della propria quota del 5,1% del capitale. “La vendita potrebbe rientrare, a nostro avviso, tra le azioni recentemente indicate dal management per compensare gli headwinds regolamentari attesi entro il 1Q23 (circa 45bps)”, hanno scritto gli analisti di Equita.In rialzo Azimut, che ha firmato un accordo per l’acquisizione di una quota del 35% in Kennedy Capital Management (un gestore indipendente specializzato in azioni statunitensi Small e Mid Cap) e Banca Mediolanum, che ha completato con successo l’emissione di un Green Bond per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro.Diversi titoli si muovono grazie ai giudizi degli analisti. Tenaris beneficia del fatto che JPMorgan ha migliorato il target price a 50 da 45 dollari. Banca Popolare di Sondrio è spinta dall’upgrade di Jefferies a “Buy” da “Hold”. Sempre Jefferies ha migliorato i target price su Banco BPM e BPER.Lieve aumento per l’Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,47%. Nessuna variazione significativa per l’oro, che scambia sui valori della vigilia a 1.769,5 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 86,28 dollari per barile.Torna a scendere lo spread, attestandosi a +194 punti base, con un calo di 8 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 4,03%.Tra gli indici di Eurolandia resta vicino alla parità Francoforte (+0,32%), contrazione moderata per Londra, che soffre un calo dello 0,21%, e performance modesta per Parigi, che mostra un moderato rialzo dello 0,49%.Seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, con il FTSE MIB, che termina a 24.700 punti a +0,42%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share avanza in maniera frazionale, arrivando a 26.735 punti. Sulla parità il FTSE Italia Mid Cap (-0,13%); variazioni negative per il FTSE Italia Star (-1,06%).Il controvalore odierno degli scambi in Borsa di Milano resta attorno ai livelli della vigilia: dai dati di chiusura, risulta infatti che il controvalore totale è stato pari a 1,9 miliardi di euro, con una variazione dell’1,59%, rispetto ai precedenti 1,87 miliardi.Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ottima performance per Saipem, che registra un progresso del 4,98%. Exploit di Tenaris, che mostra un rialzo del 4,74%. Andamento positivo per Leonardo, che avanza di un discreto +2,44%. Ben comprata Banco BPM, che segna un forte rialzo del 2,37%.Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Nexi, che ha terminato le contrattazioni a -9,84%. Scivola Telecom Italia, con un netto svantaggio del 2,92%. In rosso Interpump, che evidenzia un deciso ribasso del 2,34%. Sottotono Recordati che mostra una limatura dell’1,12%.Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, GVS (+6,99%), Banca Popolare di Sondrio (+4,40%), Fincantieri (+3,53%) e ENAV (+3,08%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su MARR, che ha terminato le contrattazioni a -5,95%. In perdita Sanlorenzo, che scende del 3,81%. Spicca la prestazione negativa di SOL, che scende del 3,66%. Illimity Bank scende del 3,28%. LEGGI TUTTO

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    Banca Mediolanum, collocato green bond da 300 milioni di euro

    (Teleborsa) – Banca Mediolanum ha completato con successo l’emissione inaugurale di un Green Senior Preferred Bond con scadenza a 4 anni e 2 mesi (gennaio 2027 e prima data di call nel gennaio 2026) per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro. La richiesta è stata di circa 2,7 volte l’offerta. La domanda è stata molto sostenuta, con oltre 110 ordini che nel corso del collocamento hanno permesso di raggiungere 800 milioni di euro, consentendo così di prezzare 30 bps sotto il livello indicato in apertura del book questa mattina. Il Green Senior Preferred Bond è stato prezzato con un rendimento di 5,04%, pari a 225 bps sopra il tasso mid swap di riferimento.La distribuzione del bond è avvenuta per il 35% al di fuori dell’Italia e la percentuale di investitori con mandati ESG è stata superiore al 70%. L’emissione, dedicata esclusivamente ad investitori istituzionali, è stata portata avanti ai sensi del programma Euro Medium-Term Note da 1 miliardo di euro istituito a settembre 2022. L’obbligazione segue i principi delineati nel Green, Social & Sustainability Bond Framework.”L’emissione di questa obbligazione consente alla Banca di rafforzare ulteriormente la propria solidità patrimoniale in linea con quanto previsto dai requisiti MREL per il 2024, e di perseguire i propri obiettivi strategici con un’efficienza di capitale ancora maggiore”, ha commentato l’AD Massimo Doris. “I proventi di questa emissione saranno tutti destinati al finanziamento e rifinanziamento di progetti ad alto impatto ambientale”, ha aggiunto.Mediobanca ha agito in qualità di Green Structuring Advisor e Global Coordinator. I Joint Bookrunner sull’operazione sono stati Mediobanca, Société Générale e UniCredit. LEGGI TUTTO

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    ESMA, Vojtech Belling nominato vicepresidente

    (Teleborsa) – Il Board of Supervisors dell’Autorità di vigilanza europea sui mercati finanziati (ESMA) ha nominato Vojtech Belling come nuovo vicepresidente. Belling, che è il direttore esecutivo del Dipartimento per la regolamentazione dei mercati finanziari e la cooperazione internazionale della Banca nazionale ceca (CNB), servirà per il resto del mandato di vicepresidente di due anni e mezzo in corso (dal 21 novembre 2022 fino al 15 giugno 2024).Sostituisce Erik Thedeen, direttore generale della Swedish Finansinspektionen, che lascerà a breve il suo incarico per assumere la carica di governatore della Swedish Riksbank.”In qualità di membro del Board of Supervisors e del Management Board dal dicembre 2020, ha dimostrato il suo impegno nei confronti dell’ESMA e non vedo l’ora di lavorare con lui come vicepresidente”, ha commentato la presidente Verena Ross.(Foto: © rawpixel) LEGGI TUTTO

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    C2Mac Group (Fondo Italiano d'Investimento) acquista 100% Tecnomeccanica

    (Teleborsa) – C2Mac Group, controllato da Fondo Italiano d’Investimento SGR e attivo nella progettazione, produzione e commercializzazione di componenti per l’industria oleodinamica, ha acquisito il 100% di Tecnomeccanica, azienda mantovana specializzata in lavorazioni meccaniche industriali e assemblaggi di alta precisione. Non sono stati resi noti i dettagli dell’accordo.”Tecnomeccanica è un’azienda d’eccellenza, che va ad aumentare l’offerta di C2Mac, aggiungendo l’assemblaggio alla nostra catena del valore, e così ad incrementare la disponibilità di lavorazioni meccaniche del nostro gruppo”, ha commentato Dario Ivaldi, presidente del Gruppo C2Mac.C2Mac Group prevede di chiudere l’esercizio 2022 con un fatturato pari a circa 200 milioni di euro e, per effetto dell’acquisizione di Tecnomeccanica, il fatturato derivante dalle lavorazioni meccaniche raggiunge circa il 10% del giro d’affari totale.Per C2Mac Group si tratta dell’ottava acquisizione negli ultimi 3 anni. Il gruppo, controllato da Fondo Italiano d’Investimento SGR dal 2019, conta attualmente 10 stabilimenti produttivi (tra i quali uno in Francia) che impiegano complessivamente circa 1.000 persone.”Fondo Italiano d’Investimento, tramite il fondo FICC, è orgoglioso di proseguire nel percorso di consolidamento della filiera oleodinamica in Italia, settore industriale di eccellenza riconosciuto a livello mondiale”, ha detto Aldo Di Bernardo, Senior Partner di Fondo Italiano Consolidamento e Crescita (FICC). LEGGI TUTTO

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    FED, Harker: rialzi tassi in pausa a un certo punto, ma poi possiamo riprendere

    (Teleborsa) – “Abbiamo alzato il tasso sui fondi federali di 375 punti base dall’inizio dell’anno. Certo, siamo partiti da zero, ma abbiamo alzato i tassi in modo significativo e molto rapidamente. Nei prossimi mesi, alla luce dell’inasprimento cumulativo che abbiamo raggiunto, prevedo che rallenteremo il ritmo dei nostri aumenti dei tassi man mano che ci avvicineremo a una posizione sufficientemente restrittiva”. Lo ha detto Patrick Harker, presidente della Federal Reserve Bank di Filadelfia, ad un evento.”Ma voglio essere chiaro: un aumento dei tassi di 50 punti base sarebbe comunque significativo – ha aggiunto – Dal 1983, il FOMC ha aumentato l’obiettivo per un totale di 88 volte e, di questi, 75 aumenti erano inferiori a 50 punti base”.Harker si aspetta, “a un certo punto del prossimo anno”, che la FED manterrà un tasso restrittivo per un po’ di tempo, in modo da lasciare che la politica monetaria faccia il suo lavoro. “Dopodiché, se necessario, possiamo sempre stringere ulteriormente, sulla base dei dati – ha spiegato – Ma dovremmo lasciare che il sistema si risolva da solo. E dobbiamo anche riconoscere che questo richiederà tempo”.Per quanto riguarda l’inflazione, l’economista ha detto che “rimane decisamente troppo alta” e che la banca centrale statunitense è “impegnata a ridurla”.”La linea di fondo è che non possiamo avere un’economia ben funzionante con un’inflazione elevata, in particolare se vengono incorporate aspettative di inflazione elevata – ha detto – Per rendere l’economia il più efficiente possibile nel lungo periodo, dobbiamo superare l’inflazione”.Sottolineando che la Federal Reserve può fare poco per influenzare i vincoli di offerta che spingono verso l’alto l’inflazione, Harker ha detto che vuole “vedere l’inflazione scendere costantemente e costantemente, e vogliamo anche vederla diminuire in un’ampia gamma di beni e servizi”. LEGGI TUTTO

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    Gefran, Mediobanca migliora target price e conferma Outperform

    (Teleborsa) – Mediobanca ha incrementato il prezzo obiettivo su Gefran, società quotata su Euronext Star Milan e attiva nella produzione di sensori, componenti elettronici, azionamenti e sistemi di controllo per l’automazione delle macchine industriali, portandolo a 14 euro per azione (da 13 euro) e ha confermato il giudizio sul titolo a “Outperform”.Il 10 novembre Gefran ha reso noti i risultati del terzo trimestre del 2022, che gli analisti giudicano “contrastanti, evidenziando un trend di crescita più forte ma con margini inferiori”.Mediobanca ha aggiornato le previsioni per riflettere i dati del terzo trimestre, perfezionando le stime a perimetro costante (-2% FY22-24 EBITDA), tenendo conto della cessione della business unit Motion Control. Per il 2022, ha alzato le previsioni di crescita organica all’11% dal precedente 9%, mentre ha abbassato la crescita dell’EBITDA a circa il 6% dal +10% per riflettere la nuova guidance, con il margine visto al 18,1% (dal 18,9% rideterminato FY21). Andando avanti, confermate le nostre di crescita “mid-single digit” nel FY23-24, con leva operativa e mix favorevole a supporto di circa 40 pb/anno di espansione del margine per raggiungere il 18,8% nel 2024. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane, DBRS: tassi elevati sostengono risultati, derisking rallenterà

    (Teleborsa) – Le grandi banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco BPM, BPER e Banca MPS) hanno registrato un utile netto aggregato di 2,5 miliardi di euro nel terzo trimestre 2022, in aumento del 2% rispetto al terzo trimestre 2021 e del 16% su base sottostante escludendo l’impatto Russia/Ucraina, il badwill derivante dall’acquisizione di Banca Carige da parte di BPER e gli oneri di ristrutturazione al netto dell’impatto fiscale positivo su Banca MPS. L’utile netto aggregato è aumentato del 5,5% anno su anno nei 9 mesi del 2022, o del 14% escludendo questi elementi una tantum.Lo si legge in un report di DBRS Morningstar sul sistema bancario italiano, dove viene sottolineato che i risultati dei primi nove mesi del 2022 hanno beneficiato di maggiori ricavi, minori spese operative e minori costi del credito sottostante.I ricavi sono stati sostenuti da un maggiore margine di interesse (NII) a causa di tassi di interesse più elevati e volumi più elevati. Il pieno beneficio derivante dall’aumento dei tassi di interesse non è ancora pienamente maturato, tuttavia il contributo alle NII da TLTRO diminuirà in futuro dopo la recente decisione della BCE di modificare le condizioni ad esso associate come parte del suo inasprimento della politica monetaria.”I risultati dei primi nove mesi del 2022 hanno mostrato margini di interesse netti più elevati, costi operativi inferiori e costi del credito sottostanti inferiori, mentre la qualità degli asset ha continuato a migliorare – ha affermato Andrea Costanzo, Vicepresidente del team Global Financial Institutions di DBRS Morningstar – Sebbene il pieno beneficio derivante dai tassi di interesse più elevati non sia ancora completamente maturato, prevediamo che il vantaggio incrementale derivante da qualsiasi ulteriore aumento dei tassi di interesse diminuisca progressivamente poiché parte del rialzo verrebbe assorbito dall’aumento dei costi di finanziamento”.Gli accantonamenti per perdite su prestiti sono aumentati su base annua nei 9 mesi del 2022, ma sono diminuiti se si escludono Russia e Ucraina, riflettendo il miglioramento dei profili di rischio delle banche. Il costo del rischio medio annualizzato nei 9 mesi del 2022 è rimasto al di sotto del livello sperimentato nel 2019-2021.Il terzo trimestre 2022 non ha ancora fornito alcuna indicazione di un deterioramento della qualità dell’attivo, mentre è proseguita la riduzione del rischio delle esposizioni dirette verso Russia e Ucraina.Le metriche sulla qualità degli attivi delle banche italiane sono rimaste piatte nel terzo trimestre del 2022, con gli NPE ratio lordi e netti rispettivamente al 3,8% e all’1,9% a fine settembre 2022. Tuttavia, la riduzione del rischio raggiunta negli ultimi anni è stata significativa, implicando un riduzione cumulata dello stock aggregato di esposizioni deteriorate lorde del 55% dalla fine del 2019.”La nostra opinione è che la riduzione del rischio dovrebbe continuare ad andare avanti, anche se a un ritmo più lento visti i significativi progressi ottenuti finora – viene sottolineato nel report di DBRS Morningstar – Ciò contribuirà ad assorbire parte dei nuovi afflussi di NPE che prevediamo si materializzeranno nei prossimi trimestri a causa del deterioramento del contesto operativo. Inoltre, prevediamo che alcune misure approvate dal governo italiano di recente costituzione alleggeriscano in parte la pressione su famiglie e imprese”. LEGGI TUTTO