18 Novembre 2022

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    Ancora a rischio il Bonus IPO, misura che ha spinto le quotazioni su EGM

    (Teleborsa) – Gli imprenditori interessati a quotare la loro società in Borsa e gli operatori che lavorano sui mercati di Borsa Italiana sembrano destinati a non sapere in tempi brevi se sarà prorogato il credito di imposta sui costi di quotazione. Secondo indiscrezioni di stampa, la misura potrebbe non trovare spazio nel disegno di legge di Bilancio che andrà in consiglio dei ministri e quindi le speranze del mercato sarebbero affidate agli emendamenti parlamentari.Lo scenario appare analogo a quanto successo lo scorso anno, quando la proroga è arrivata solamente a fine dicembre. Inoltre, per il 2022 il credito d’imposta per le spese di consulenza relative alla quotazione delle piccole e medie imprese (PMI) – istituito dalla legge di bilancio 2018 – è stato ridotto all’importo massimo di 200.000 euro dai precedenti 500.000 mila euro. La misura prevede che le PMI che decidono di quotarsi in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione possano usufruire di un credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza sostenute, con un limite massimo prefissato.I costi che una società che intende affrontare il processo di quotazione sostiene dipendono dalla complessità aziendale e dallo standing del mercato. Secondo il team Capital Market di Deloitte, i principali sono: costi dei legali legati agli aspetti contrattuali (fra i quali quelli relativi alla predisposizione del Prospetto Informativo e del Documento di Ammissione); costi dello Sponsor; costo della società di revisione e/o altri consulenti; contributi e diritti corrisposti alla Consob e a Borsa italiana; spese di marketing, di presentazione agli investitori istituzionali e spese di comunicazioni a mezzo stampa. Oltre ai costi fissi, vi sono i costi del collocamento dei titoli azionari effettuato dai broker che assistono la società, generalmente calcolati in percentuale sul capitale raccolto.Dalla sua introduzione nel 2018, il Bonus IPO ha rappresentato un forte incentivo per la quotazione sul mercato Euronext Growth Milan (EGM), il segmento di Borsa Italiana dedicato alle PMI ad alto potenziale di crescita. In anni in cui sono aumentati i delisting, il forte flusso di nuove aziende sull’EGM ha aiutato Piazza Affari a rimanere competitiva. L’incentivo fiscale sui costi di quotazione nel quadriennio di applicazione 2018-2021 ha favorito oltre 90 IPO con un utilizzo complessivo della misura da parte delle PMI di circa 40 milioni di euro, secondo l’Osservatorio Euronext Growth Milan di IR Top Consulting.La capitalizzazione di mercato totale di Euronext Growth Milan, al 30 settembre 2022, era di quasi 10 miliardi di euro (in calo rispetto agli oltre 11,5 miliardi di fine 2021 per i ribassi dei listini) e il segmento è composto da 183 società, di cui 5 del segmento professionale, secondo il report sull’EGM di CFO SIM.Il numero di IPO e la dimensione media delle operazioni è aumentato notevolmente nel corso degli anni, con un picco nel 2021 quando 44 nuove società sono state quotate su Euronext Growth Milan (di cui 2 come SPAC) raccogliendo 843 milioni di euro di proventi (485 milioni escluse le SPAC). Guardando alle IPO, le società attualmente quotate su Euronext Growth Milan hanno raccolto in media 14,2 milioni di euro (la mediana è di 5 milioni di euro).(Foto: © Luca Ponti | 123RF) LEGGI TUTTO

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    ANITA, il presidente Baumgartner a Bruxelles per rete TEN-T e Brennero

    (Teleborsa) – Una delegazione di ANITA, l’associazione nazione delle imprese dei trasporti guidata dal presidente Thomas Baumgartner, ha incontrato il 16 e 17 novembre a Bruxelles importanti figure istituzionali per discutere di temi rilevanti per lo sviluppo del settore dell’autotrasporto merci e rappresentare il punto di vista e le proposte dell’associazione nazionale delle imprese dei trasporti automobilistici.La delegazione, si legge in una nota, in particolare, ha avuto modo di confrontarsi in maniera molto costruttiva con gli onorevoli Massimiliano Salini e Lucia Vuolo del PPE, con i quali sono stati affrontati gli aspetti principali relativi alla prossima approvazione del dossier sulla rete TEN-T, all’annosa questione del passaggio al Brennero più volte affrontata dall’associazione in sede europea e ai futuri dossier in preparazione dalla Commissione europea. Durante la due giorni, prosegue la nota, proficui gli incontri del presidente Baumgartner con ulteriori rappresentanti delle altre istituzioni europee su argomenti di cruciale importanza per il settore e per l’intera economia nazionale. LEGGI TUTTO

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    Governo, incontro Salvini-Giorgetti

    (Teleborsa) – “Lungo e fruttuoso incontro”, questa mattina, tra il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti. Secondo quanto si apprende, è stata l’occasione per “fare il punto sulle infrastrutture in generale e sui cantieri da sbloccare in particolare”. I due leghisti ne hanno approfittato anche “per un aggiornamento sulla situazione politica e su alcuni dossier in vista della manovra”.Nella giornata di ieri, Salvini aveva anticipato le prossime mosse dell’esecutivo. “Daremo i primi segnali. Non fai la manovra di bilancio quinquennale che esaurisce gli impegni elettorali però metti dei punti fermi come l’innalzamento della soglia della flat tax, piuttosto che lo stop alla legge Fornero, l’avvio di quota 41, una rinnovata pace fiscale o tregua fiscale, e una revisione dovuta e obbligatoria del reddito di cittadinanza sarà assolutamente compresa. E’ la prima di 5 manovre che darà il segno del cambiamento”, aveva detto all’evento de Il Messaggero, Molto futuro.Occasione nel corso della quale il Ministro è tornato anche a parlare del Ponte sullo Stretto: ”Le stime sui posti di lavoro, perchè il piano finanziario del Ponte sullo Stretto è del 2000 e va aggiornato al 2022, in pianta stabile è più vicino ai 100 che ai 50 mila posti di lavoro. E’ chiaro che sono stime, ma un cofinanziamento dell’Ue e investimenti privati. Noi possiamo essere un Paese attrattivo. Penso – ha aggiunto – che in un anno e mezzo il Ponte si ripaga. Il 5 dicembre sarò a Bruxelles e chiederò che il corridoio Palermo-Berlino, che include il ponte, venga cofinanziato in maniera importante. La discussione cinquantennale sul Ponte ci è già costata mezzo miliardo di euro. Non è il Ponte che risolve da solo, per un calabrese forse è più importante completare la 106 ionica o l’Alta Velocità in Sicilia tra Palermo-Catania e Messina” LEGGI TUTTO

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    Webuild, nuovi ordini fuori dall'Italia raggiungono il 90% nel 2022

    (Teleborsa) – Webuild, big italiano delle costruzioni e dell’ingegneria, ha comunicato che i nuovi ordini al di fuori del mercato domestico raggiungono il 90% nel 2022. Europa, Australia e Nord America sono le prime regioni del 2022 per nuovi ordini, che da inizio anno registrano complessivamente un valore di 13,1 miliardi di euro, inclusi 5,1 miliardi di euro di progetti per cui risulta migliore offerente.Il gruppo registra un totale di oltre 30 progetti, acquisiti, in corso di finalizzazione o per cui Webuild risulta ad oggi migliore offerente, di cui il 90% ottenuti al di fuori del mercato domestico, prevalentemente in aree geografiche a basso rischio, tra cui l’Australia (34%), l’Europa (28%) e il Nord America (14%).Oltre 6 miliardi di euro dei nuovi ordini si riferiscono a linee ferroviarie nei principali mercati, in particolare in Europa, Australia e Canada. LEGGI TUTTO

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    UE propone stretta all'uso di “ESG” e “sostenibile” nei nomi dei fondi

    (Teleborsa) – L’Autorità di vigilanza europea sui mercati finanziati (ESMA) crede che i nomi dei fondi siano un potente strumento di marketing e per non trarre in inganno gli investitori “i termini ESG e sostenibilità nei nomi dei fondi devono essere supportati in modo sostanziale da prove di caratteristiche o obiettivi di sostenibilità che si riflettano in modo corretto e coerente negli obiettivi e nella politica di investimento del fondo”.Lo si legge nella comunicazione con cui l’Authority ha avviato una consultazione del mercato in merito all’introduzione di soglie quantitative per la percentuale minima di investimenti sufficiente a supportare i termini ESG o relativi alla sostenibilità nei nomi dei fondi.”Con questa consultazione, l’ESMA continua a dare la priorità alla promozione della trasparenza e alla lotta al rischio di greenwashing”, ha commentato Verena Ross, presidente dell’ESMA.”L’obiettivo è garantire che gli investitori siano protetti da affermazioni di sostenibilità infondate o esagerate, fornendo sia alle autorità nazionali competenti che ai gestori patrimoniali criteri chiari e misurabili per valutare i nomi dei fondi, inclusi ESG o termini relativi alla sostenibilità”, ha aggiunto.Nella proposta dell’ESMA, che ora gli operatori possono commentare, se un fondo contiene la parola ESG nel suo nome, una percentuale minima di almeno l’80% dei suoi investimenti dovrebbe essere utilizzata per soddisfare le caratteristiche ambientali o sociali o gli obiettivi di investimento sostenibile in conformità con gli elementi vincolanti della strategia di investimento.Se un fondo ha la parola “sostenibile” o qualsiasi altro termine derivato dalla parola “sostenibile” nel suo nome, dovrebbe allocare – all’interno dell’80% di cui sopra – almeno il 50% in investimenti sostenibili. LEGGI TUTTO

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    Credem riorganizza il private banking e trasforma Banca Euromobiliare

    (Teleborsa) – Banca Euromobiliare, la private bank del gruppo bancario Credem, cambia nome in Credem Euromobiliare Private Banking. All’interno di questa società, da febbraio 2023 (a seguito dell’autorizzazione dall’Autorità di Vigilanza), entrerà a far parte anche il private banking di Credem.Credem Euromobiliare Private Banking potrà contare su masse complessive (tra raccolta gestita, amministrata, diretta ed impieghi) pari a oltre 37 miliardi di euro ed oltre 1000 tra private banker, consulenti finanziari e dipendenti nelle strutture centrali (dati a fine settembre 2022).”Il nostro impegno è affiancare il cliente per proteggere e valorizzare il patrimonio e per continuare a farlo con efficacia abbiamo deciso di dotarci di una nuova organizzazione potenziando le sinergie con le società del gruppo che possono supportarci”, ha dichiarato Matteo Benetti, direttore generale di Credem Euromobiliare Private Banking. LEGGI TUTTO

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    Sewing (Deustche Bank): attuale normativa fa poco per rafforzare banche europee

    (Teleborsa) – “Dobbiamo urgentemente cambiare rotta se non vogliamo fare affidamento principalmente sulle banche straniere per finanziare il futuro dell’Europa”. Lo ha affermato l’amministratore delegato di Deutsche Bank, Christian Sewing, nel suo intervento all’European Banking Congress di Francoforte, sottolineando che “nessuno dovrebbe prendere alla leggera questo pericolo”.L’AD della la prima banca della Germania ha incolpato le autorità di regolamentazione europee di essere troppo aggressive. “Diventa sempre più chiaro che l’attuale quadro normativo fa poco per rafforzare le banche europee”, ha affermato, riconoscendo tuttavia che una supervisione più forte che ha aiutato l’industria dopo la crisi finanziaria.”Dovremmo anche esaminare dove la regolamentazione potrebbe essere andata troppo oltre”, ha spiegato, offrendo una visione differente da quella della presidente della Banca centrale europea (BCE). Christine Lagarde, intervenendo alla stessa conferenza, aveva infatti appena affermato che l’Eurozona non deve annacquare la regolamentazione del settore bancario.”Una regolamentazione eccessiva lascerebbe le banche più esposte agli shock e meno in grado di sostenere le transizioni da cui dipenderà la nostra crescita futura”, ha spiegato Lagarde.Sewing ha chiesto anche di superare “il clichè di una Europa forgiata nelle crisi”, coniato da Jean Monet. “Sono convinto che oggi abbiamo bisogno di un altro approccio, piuttosto che quello di salvare l’Europa per costruirla. Basta reagire: bisogna iniziare a sviluppare piani strategici. Ci serve una agenda 2030 per l’Europa, serve un vero mercato comune. Nessuno fuori dall’Ue capisce perché non progrediamo rispetto a 27 giurisdizioni”. LEGGI TUTTO

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    ISS, in risalita incidenza e RT

    (Teleborsa) – In risalita, questa settimana, i valori dell’incidenza dei casi di Covid-19 e dell’indice di trasmissibilità Rt in Italia.L’incidenza settimanale a livello nazionale sale infatti a 353 casi ogni 100.000 abitanti (5 novembre-17 novembre) contro i 307 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente. Nel periodo 26 ottobre-8 novembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 0,88 (range 0,74-1,19), in leggero aumento rispetto alla settimana precedente – quando è stato pari a 0,83 – ma al di sotto della soglia epidemica dell’unità. E’ quanto evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute. Cresce la presenza dei malati di Covid in ospedale. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 2,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 17 novembre) rispetto al 2,0% (al 10 novembre). Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 11,0% (rilevazione al 17 novembre) rispetto al 10,0% (dato al 10 novembre). Anche questa settimana sono tre le Regioni che registrano un’occupazione dei reparti di area medica da parte di pazienti Covid sopra la soglia di allerta fissata al 15%: Liguria (al 17,8%), Umbria (al 30,4%) e Valle d’Aosta (al 16,4%). Il valore più alto dell’incidenza dei casi di Covid-19 si registra invece in Veneto, con 636,3 casi ogni 100mila abitanti, rispetto alla media nazionale che si fissa a 353 per 100mila abitanti. Intanto, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rispondendo in aula alla Camera ad un’interpellanza urgente del Pd riguardante la campagna vaccinale e l’epidemia di Covid-19, ha detto: “Mai ho pensato di abbandonare l’uso delle mascherine negli ospedali e Rsa. Quanto alla pubblicazione giornalieri dei dati aggregati, preciso che la raccolta dei dati continua ad essere giornaliera e pertanto solo la pubblicazione dei dati è settimanale ma i dati sono sempre disponibili”. “Rimane garantita alle autorità competenti la possibilità di acquisire le informazioni necessarie anche quotidiane, e se ci fossero cambiamenti sarebbero comunicati”. LEGGI TUTTO