Dicembre 2022

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    Spagna, inflazione dicembre in calo al 5,8%

    (Teleborsa) – L’inflazione spagnola è attesa in calo a dicembre. Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica spagnolo (INE), che ha pubblicato oggi una stima flash, l’inflazione su base annuale è stimata al 5,8% dal 6,8% di novembre, inferiore al 6,1% del consensus. L’indice dei prezzi al consumo su base mensile registra un incremento dello 0,3% dopo il -0,1% di ottobre.L’inflazione armonizzata, che tiene conto di un paniere diverso ed identico per tutta l’UE, dovrebbe registrare un incremento tendenziale del 5,6%, inferiore al 6% del consensus e rispetto al 6,7% del mese precedente. LEGGI TUTTO

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    Appuntamenti macroeconomici del 30 dicembre 2022

    (Teleborsa) – Venerdì 30/12/202209:00 Spagna: Prezzi consumo, mensile (preced. -0,1%)09:00 Spagna: Prezzi consumo, annuale (preced. 6,8%)09:00 Spagna: Prezzi import, annuale (preced. 19,3%)09:00 Spagna: Prezzi export, annuale (preced. 16%)15:45 USA: PMI Chicago (atteso 40 punti; preced. 37,2 punti) LEGGI TUTTO

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    Eventi e scadenze del 30 dicembre 2022

    (Teleborsa) – Venerdì 30/12/2022Appuntamenti:Banca d’Italia – Posizione patrimoniale sull’estero dell’Italia; Tavole mensili di Banche e istituzioni finanziarie: finanziamenti e raccolta per settori e territori; Banche e istituzioni finanziarie: condizioni e rischiosità del credito per settori e territori; Banche e istituzioni finanziarie: finanziamenti e raccolta per settori e territori; Debito estero dell’ItaliaBorsa:Inghilterra – Borsa di Londra chiusura anticipata (ore 13:30)Corea del Sud – Borsa di Seoul chiusa per festività LEGGI TUTTO

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    MPS, Meloni: “Dossier gestito pessimamente”

    (Teleborsa) – “Bisogna favorire un sistema bancario che non ripeta gli errori del passato. Siamo al lavoro sul dossier Monte dei Paschi di Siena, un’altra grande questione ereditata. Una situazione molto difficile, gestita fin qui abbastanza pessimamente, decine di miliardi spesi a carico dei contribuenti”. Sono dichiarazioni molto nette quelle fatte dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul dossier Mps durante la conferenza stampa di fine anno. “È stato fatto un aumento capitale, c’è una ristrutturazione che ci sembra abbastanza solida. Lavoriamo – ha affermato Meloni – per un’uscita ordinata dello Stato e per creare le condizioni per cui in Italia ci siano più poli bancari italiani”.Mps dopo un avvio di giornata attorno alla parità ha poi chiuso a 1,94 euro in rialzo dell’1,9%. Nei giorni scorsi la storica banca toscana ha intanto fatto sapere che potrà tornare a distribuire dividendi visti i 2,5 miliardi di euro incassati a novembre con l’aumento di capitale che hanno spinto la Bce a rimuovere il divieto, per la banca senese, di staccare cedole, sostituendolo con l’obbligo di chiedere in via preventiva l’autorizzazione alla vigilanza. La decisione, comunicata in occasione dei risultati del processo di revisione e valutazione prudenziale (Srep), rappresenta un passo avanti nel percorso di normalizzazione del Monte, che l’amministratore delegato, Luigi Lovaglio, sta cercando di riportare sul sentiero della stabilità dopo oltre un decennio di turbolenze e perdite miliardarie, per portare lo Stato fuori dal capitale. A sostenere in questo momento la situazione di Rocca Salimbeni c’è la programmata uscita di 4.125 dipendenti, che si tradurrà in un risparmio di oltre 300 milioni di euro all’anno, e del rialzo dei tassi, che sta contribuendo a sostenere la linea dei ricavi. LEGGI TUTTO

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    Manovra, Mattarella firma legge di Bilancio

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    Energia, Associazioni dei consumatori: “Da Arera diminuzione tariffe positiva ma insufficiente”

    (Teleborsa) – Un segnale positivo ma ancora insufficiente. Le associazioni dei consumatori commentano così l’aggiornamento delle condizioni di maggior tutela elettrica per il I Trimestre 2023 comunicato oggi dall’Arera, e chiedono a gran voce l’intervento del governo. “La bolletta dell’elettricità per gli utenti sul mercato tutelato subirà una diminuzione del -19,5%. Questo vuol dire che, per l’elettricità, la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1 aprile 2022 e il 31 marzo 2023), sarà di circa 1374 euro, +67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente. Una spesa che, seppure in diminuzione rispetto al trimestre precedente, risulterà comunque insostenibile per molte famiglie, che già stanno affrontando gli aumenti passati e che nel 2023, tolta la spesa per luce e gas, già dovranno affrontare per le altre spese aumenti di +1503,62 euro – afferma Federconsumatori –. La diminuzione del costo dell’energia elettrica sul mercato tutelato stride, tra l’altro, con il pronunciamento del Consiglio di Stato che rischia di aprire la strada ad aumenti esorbitanti delle tariffe sul mercato libero. Nonostante la recente diminuzione, non si può e non si deve ancora abbassare la guardia sul fronte energetico: è quanto mai necessario assumere decisioni e prendere provvedimenti adeguati, più incisivi di quelli finora previsti in manovra”. Da qui le richieste che Federconsumatori rivolge all’esecutivo: ampliare la platea dei beneficiari dei bonus energia, gas e anche di quello idrico (che forse per una svista in manovra si son dimenticati di inserire), innalzando ulteriormente le soglie ISEE fino almeno a 20mila euro per tutti i nuclei familiari e ancora più alta per le famiglie numerose, aumentando in forma progressiva gli importi erogati; adottare tutte le misure necessarie per liberare il mercato dell’energia (elettricità, gas e carburanti) dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati;disporre una garanzia per la rateizzazione lunga delle bollette, nonché un Fondo contro la povertà energetica. “Tali interventi – sottolinea Federconsumatori – possono essere finanziati attraverso la tassazione, anche fino al 100%, dei superprofitti delle aziende energetiche, introducendo una tassazione ulteriore sugli extraprofitti realizzati dalle società che operano nei settori creditizio, finanziario, farmaceutico e nell’e-commerce. È indispensabile, inoltre, reperire nuove risorse mettendo in atto una seria azione di contrasto all’evasione e avviando una riforma fiscale che tassi di più le rendite e i grossi patrimoni e di meno il lavoro e le pensioni, a iniziare dalla defiscalizzazione dei prossimi aumenti contrattuali per i lavoratori”.Sulla stessa linea l’Unione Nazionale Consumatori. “Bene ma non basta! Il calo è certo positivo ma insufficiente per compensare i rincari record dei trimestri precedenti. Le bollette restano da ricovero – afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori –. Il Governo deve intervenire immediatamente. La riduzione di oggi è dovuta esclusivamente al fortunato buon andamento dei prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e al clima mite, non certo alla manovra o al Dl Aiuti quater nei quali ci si è limitati a copiare quanto fatto da Draghi, con l’unica eccezione dell’innalzamento della soglia Isee da 12 a 15 mila euro per i bonus sociali. Urge rinviare la fine del mercato tutelato del gas prevista per i condomini e le associazioni tra appena 3 mesi, il 1 aprile 2023″. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, infatti, se per una famiglia tipo il -19,5% significa spendere su base annua 348 euro in meno, la spesa totale nel 2023 (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1 gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, nell’ipotesi di prezzi costanti) arriva in realtà alla cifra di 1434 euro (112 euro in più rispetto ai 1322 spesi nel 2022 secondo Arera), che sommati ai 1714 del gas dovuti all’aggiornamento di un mese fa, determinano una stangata complessiva pari a 3148 euro. Se il prezzo della luce scende del 19,5% rispetto a quello attuale del quarto trimestre 2022, sale del 15,4% rispetto a un anno fa, ossia rispetto al primo trimestre 2022 e del 164,8% nel confronto con il 2021. La bolletta del trimestre gennaio-marzo 2022 crescerà di 48 euro nel confronto con il corrispondente periodo dello scorso anno, passando, per la famiglia tipo, da 310 a 358 euro.”La riduzione delle tariffe della luce è una buona notizia, ma il calo disposto da Arera non è sufficiente a recuperare gli effetti degli aumenti registrati nell’ultimo anno – afferma il Codacons –. Con le nuove tariffe che scatteranno a gennaio la bolletta media della luce scende a quota 1.434 euro annui a famiglia, con un risparmio di circa 348 euro a nucleo su base annua. Tuttavia le tariffe del primo trimestre 2023 risultano ancora più elevate del 15,4% rispetto ai prezzi della luce in vigore nel primo trimestre del 2022, con il bilancio che quindi rimane negativo per le famiglie italiane”. LEGGI TUTTO

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    Elettricita`, Arera: “Con calo quotazioni all'ingrosso -19,5% per la bolletta in tutela”

    (Teleborsa) – Con il calo delle quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici e l’attuazione da parte di Arera degli interventi del Governo contenuti nella legge Bilancio, per il primo trimestre del 2023 il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per la famiglia tipo in tutela ( con consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW) si riduce del 19,5%. È quanto comunica l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente nell’aggiornamento delle condizioni di maggior tutela elettrica per il I Trimestre 2023.Con il livello degli stoccaggi europei di gas che si attesta a fine anno sopra l’80% della capacita` disponibile e i prezzi a termine che indicano condizioni meno tese per l’equilibrio di domanda e offerta del gas nel primo trimestre del 2023 rispetto alle aspettative di inizio ottobre 2022 e ai prezzi formatisi nel mese di dicembre, anche le quotazioni a termine dell’energia elettrica si sono mosse al ribasso. Gia` nel quarto trimestre 2022, in base ai dati di preconsuntivo, – evidenzia l’Arera – il prezzo unico nazionale dell’elettricita` (PUN) e` risultato in calo del 48% circa rispetto ai livelli molto elevati del terzo trimestre 2022 (246 €/MWh contro 472 €/MWh in media trimestrale). La variazione del prezzo finale pagato dai clienti elettrici risente anche degli ordinari aggiornamenti di fine anno delle tariffe di rete che, soprattutto per la dinamica inflattiva in corso, subiscono un leggero adeguamento, ma il cui impatto resta nel complesso molto limitato (+0,3% sull’utente tipo). In base a quanto previsto dalla “legge Bilancio”, l’Arera anche per il I trimestre 2023 e` intervenuta sulle componenti degli oneri generali di sistema, azzerandole per il settore elettrico a tutti i clienti domestici e ai non domestici con potenza disponibile fino a 16,5 kW, e per il gas alla generalita` degli utenti. In questo contesto l’Arera segnala che la fiscalizzazione dei cosiddetti “oneri nucleari” a partire dal 2023 assume carattere definitivo: gli stessi saranno sostenuti direttamente dal Bilancio dello Stato e non saranno piu` presenti in bolletta. E` stata inoltre confermata l’applicazione della componente negativa UG2 a vantaggio dei consumi gas fino a 5.000 smc/anno. Interventi che si affiancano alla conferma della riduzione Iva sul gas al 5%. L’Autorita`, sempre come previsto dalla “legge Bilancio”, ha confermato anche per il primo trimestre del 2023 il potenziamento dei bonus sociali elettricita` e gas che, per il sesto trimestre consecutivo, consentiranno alle famiglie ammesse a questo strumento di protezione di sostenere la propria spesa energetica e compensare in misura significativa gli aumenti registrati rispetto ai livelli di spesa di meta` 2021. Come previsto, inoltre, sara` ampliata la fascia dei beneficiari ammessi ai bonus sociali, con il livello ISEE necessario per usufruirne che, per il 2023, sale a 15mila euro (dai precedenti 12mila, con una soglia sempre a 20mila euro per le famiglie numerose). Bonus che avra` un’intensita` diversa tra le diverse fasce di ISEE che Arera definira` nel mese di gennaio. I bonus sono erogati direttamente in bolletta a tutte le famiglie aventi diritto, a condizione che abbiano un ISEE valido nel corso del 2023 ed entro la soglia indicata. A tal proposito l’Autorità ricorda che, come noto, l’ISEE ha una validita` coincidente con l’anno solare ed e` quindi importante ripresentare ad inizio anno la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere la certificazione valida per il 2023. In base al nuovo metodo di calcolo introdotto lo scorso luglio dall’Arera (delibera 374/2022/R/gas) il prezzo del gas per i clienti ancora in tutela viene aggiornato alla fine di ogni mese e pubblicato il secondo giorno lavorativo del mese successivo a quello di riferimento, in base alla media dei prezzi effettivi del mercato all’ingrosso italiano. Il valore del prezzo gas che sara` pagato dai clienti per i consumi di dicembre verra` pubblicato sul sito dell’Autorita` il prossimo 3 gennaio 2023. “Come in altre occasioni la variazione percentuale pur marcata del costo dell’energia elettrica non deve spingere a conclusioni affrettate. La situazione sui mercati all’ingrosso certamente ha risentito di particolari condizioni ambientali ma anche di una evoluzione e di un rafforzamento della capacita` di reazione del sistema al permanere delle tragiche vicende belliche che ancora caratterizzano lo scenario internazionale– afferma il presidente di Arera, Stefano Besseghini –. Tuttavia i mercati sono caratterizzati ancora da una marcata volatilita`, la stagionalita` incidera` sulle variazioni dei prezzi del gas e i valori assoluti rimangono ancora straordinariamente alti. Gli interventi del governo a supporto dei consumatori mantengono inalterato il loro valore ed in particolare ricordo ai cittadini, alle associazioni dei consumatori e ai CAF, quanto sia importante richiedere la certificazione ISEE per il 2023 per consentire la piu` sollecita individuazione del punto di prelievo dell’energia elettrica o il punto di riconsegna del gas e la conseguente erogazione dei benefici previsti”.Gli effetti nella bolletta elettrica – La forte crescita dei prezzi all’ingrosso nell’ultimo anno e il loro mantenersi comunque su livelli altissimi si riflette sulla spesa per la bolletta elettrica. In termini di effetti finali la spesa per la famiglia-tipo nell’anno scorrevole (compreso tra il 1 aprile 2022 e il 31 marzo 2023) sara` di circa 1.374 euro, +67% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 aprile 2021- 31 marzo 2022). Le componenti della bolletta – Nel dettaglio delle singole componenti in bolletta, per l’energia elettrica la variazione del -19,5% del prezzo finale della famiglia tipo (che risulta cosi` di 53,11 centesimi di euro al kWh, comprensivo delle imposte) e` sostanzialmente legato alla diminuzione della voce energia PE, -23,4%, ad adeguamenti della voce dispacciamento (PD) +0,4% e della voce perequazione (PPE) +3,2%. Leggera variazione anche per l’annuale aggiornamento delle tariffe di rete regolate (Trasporto, distribuzione e misura), +0,3%. Rimasti invariati, ancora a zero, gli oneri generali di sistema per la famiglia tipo. Il nuovo spazio web “Arera per il consumatore” – L’Autorita`, in base alla “Direttiva elettrica”del giugno 2019 (direttiva 2019/944/CE) che affronta anche i temi della centralita` dell’informazione al consumatore, ha pubblicato sulla home page del proprio sito la nuova sezione “Arera per il consumatore”, un unico spazio informativo dove sono raccolti tutti gli strumenti messi a disposizione dall’Autorita` per la gestione delle utenze. Servizi gratuiti e imparziali per conoscere meglio le proprie abitudini di consumo di elettricita` e gas, confrontare le offerte nel mercato libero per trovare quella piu` adatta alle proprie esigenze e saperne di piu` sui diritti del consumatore. LEGGI TUTTO

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    Campari, aggiornamento sullo share buy-back

    (Teleborsa) – Campari, nell’ambito della vigente autorizzazione all’acquisto di azioni proprie da destinare al servizio dei piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, deliberata dall’Assemblea degli Azionisti del 12 aprile 2022, ha comunicato di aver acquistato, dal 19 al 23 dicembre 2022, complessivamente 539.679 azioni proprie al prezzo medio di 9,6084 euro per azione per un controvalore pari a 5.185.472,27 euro.A Piazza Affari, oggi, piccolo passo in avanti per l’azienda attiva nel settore beverage, che porta a casa un timido +0,37%. LEGGI TUTTO