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BPER, Montani: molto soddisfatti di Carige, fusione entro fine novembre

(Teleborsa) – “Siamo molto soddisfatti dell’operazione di acquisizione di Banca Carige, che abbiamo fortemente voluto. Siamo certi di poterla chiudere nei tempi previsti anche se dovremo correre. La fusione verrà eseguita entro fine novembre. L’operazione ci consentirà di crescere come scala operativa ed è interessante anche perché ha un impatto patrimoniale molto basso e contiamo in breve tempo di iniziare a generare valore grazie alle sinergie di costi e ricavi. Si tratta anche di una buona operazione per quanto riguarda i dipendenti e il territorio di e anche per il sistema bancario nel suo complesso”. Lo ha affermato Piero Luigi Montani, amministratore delegato di , presentando il Piano 2022-2025 alla comunità finanziaria. “Fino alla fine dell’anno saremo concentrati su questa operazione”, ha aggiunto.

Per quanto riguarda la remunerazione agli azionisti, ha spiegato che “il payout ratio al 50% è previsto dal nuovo piano industriale al 2025, ma riteniamo di poterlo raggiungere abbondantemente prima“. Nella presentazione degli analisti il payout al 50% è indicato già a valere sull’esercizio 2024, mentre i target per il 2023 non sono stati invece indicati.

Su Banca Cesare Ponti vogliamo investire, forse rilanciare non è il temine giusto – ha spiegato – Vogliamo investire e rendere importante tutta quest’area”. Tra le novità del piano c’è infatti la creazione di un polo Wealth Management & Asset Management (prevista nel secondo semestre 2023) tramite la valorizzazione di Banca Cesare Ponti (acquisita nell’operazione con Banca Carige).

“Abbiamo l’ambizione di concentrare i comparti WM&AM di gruppo in un veicolo specializzato, ovvero Banca Cesare Ponti – ha spiegato Roberto Ferrari, Chief Financial Officer – Vagliamo renderlo un presidio diretto della clientela private e centro investimenti a servizio del gruppo, vogliamo massimizzare le sinergie con le altre fabbriche prodotti e vogliamo stabilire una politica retributiva e degli incentivi focalizzata allo sviluppo del business sia distributivo che di produzione”.

Il CFO ha parlato anche della cessione delle piattaforme di recupero di UTP e sofferenze a un primario player di mercato con contestuale trasferimento portafoglio crediti deteriorati, per la quale la banca ha già ricevuto almeno 4 offerte. Con la piattaforma verranno “ceduti NPL per un importo non inferiore ai 2,5 miliardi di euro” e ci sarà il trasferimento di 120 persone.

Ferrari ha anche evidenziato che BPER è la prima banca ad aver presentato un piano nell’era di inflazione alta. “La nostra attività ci permetterà di riassorbire l’effetto dell’inflazione sui contratti“, ha detto, spiegando che i dipendenti del gruppo passeranno da 18.400 nel 2021 (standalone) a 19.400 nel 2025 (considerando 3.300 uscite tra manovre e turnover e 1.450 assunzioni) e le spese per il personale da 1,4 miliardi di euro a 1,6 miliardi di euro.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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