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“Connected Consumer 2030”, Vodafone presenta il futuro della connettività

(Teleborsa) – Sfruttata nel modo giusto la connettività può aiutare a risolvere una serie di sfide arrivando, entro il 2030, a creare un mondo più pulito, più verde, più sostenibile ed efficiente. Ma per raggiungere questo traguardo le compagnie tecnologiche devono prima prendere atto del fatto che al centro di questa sfida ci sono le persone. Questo il messaggio che emerge dal “Connected Consumer 2030” (CC2030), il nuovo report di Vodafone Smart Tech presentato questa mattina in collaborazione con The Future Laboratory.

Il rapporto esplora 5 tendenze chiave che guideranno il futuro della connettività sfidando l’impatto del cambiamento climatico, la riduzione delle risorse naturali e l’invecchiamento della popolazione. Il documento prevede un futuro in cui l’innovazione nella sanità connessa, nelle smart cities, nella sostenibilità e un uso etico delle nuove tecnologie aiuteranno a risolvere sfide epocali e a migliorare la vita di tutti i giorni. Ad esempio, grazie alla “natura connessa”, secondo l’indagine, si potrebbero ridurre di un terzo le emissioni globali, mentre, i dispositivi intelligenti potranno diventare indispensabili nel settore sanitario per rilevare, monitorare e prevenire malattie.

La connettività sarà inserita negli alberi, nei prati e persino negli oceani consentendo un monitoraggio costante dell’ambiente. Va in questa direzione la recente partnership di Vodafone con Defra e Forest Research volta a investigare come la tecnologia a “banda stretta” Narrowband-IoT (NB-IoT) può aiutare a monitorare la crescita degli alberi supportando la ricerca sul ruolo degli alberi nel contrasto al cambiamento climatico.

Nel futuro presentato dal rapporto di Vodafone ci sono veicoli a guida autonoma, ologrammi pubblicitari, specchi del bagno dotati di sensori in grado di controllare la circolazione sanguigna e di rilevare eventuali anomalie nel colorito, e “smart speakers” in grado di inviare automaticamente una richiesta di prescrizione al medico in caso rilevino suoni come colpi di tosse o starnuti.

Nel 2030 inoltre – si legge nel report – “saremo in grado di controllare i nostri wearable col pensiero”. Nel 2030, secondo le stime di Martech Advisor, ci saranno 125 miliardi di dispositivi connessi a livello globale e la nuova realtà connessa ci porterà a interagire quasi 5mila volte al giorno (in media ogni 18 secondi) con un dispositivo intelligente. “Appare dunque evidente – sottolinea l’indagine – che le soluzioni intelligenti facilmente integrabili nella vita delle persone saranno una presenza chiave del prossimo decennio”. In tale scenario, rileva il rapporto, “i dati personali diventeranno una vera e propria valuta che i marchi dovranno pagare oppure offrire in cambio una experience di alto livello”.

“Nel corso degli ultimi due anni la connettività è diventata parte della nostra vita quotidiana permettendo alle persone di essere vicine ai propri cari e alle cose per loro più importanti aiutando a risolvere le sfide di tutti i giorni – ha affermato Lutfu Kitapci, managing director Vodafone Smart Tech –. Le evidenze emerse dal Report Connected Consumer 2030 mostrano come il ritmo della trasformazione stia crescendo. Con le nostre soluzioni di connettività noi siamo al centro di tale trasformazione e abbiamo il compito di aiutare governi, imprese e consumatori ad affrontare le più grandi sfide della società”.

“Ci attende un decennio di cambiamenti esponenziali. La connettività – ha spiegato Chris Sanderson, co-founder The Future Laboratory –. La connettività rappresenta la chiave di questa trasformazione e costituisce l’elemento in grado di mostrarci cosa la società è in grado di fare. La tecnologia non trasforma la società, la società trasforma sé stessa usando la tecnologia”. ù

Valentina Contini, founder Innovation Lab at Porsche Engineering and report contributor says, “Una volta che i cittadini e le infrastrutture sono connessi tra loro – ha affermato Valentina Contini, founder Innovation Lab at Porsche Engineering – si attiva una visione olistica della geografia e delle persone che vivono in diversi territori. Questa visione creerà esponenziali opportunità per un cambiamento positivo”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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