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Ecomondo 2022, Gruppo CAP presenta i suoi progetti in ambito water-energy-waste

(Teleborsa) – Acqua depurata da impiegare in agricoltura per far fronte ai problemi causati dalla siccità, fanghi da depurazione impiegati per produrre energia pulita e a km0, impianti di depurazione e trattamento dei rifiuti sempre più tecnologicamente avanzati, ma anche un dialogo ininterrotto con il territorio e gli utenti, con particolare attenzione alle nuove generazioni e ai più giovani, così sensibili alle problematiche ambientali. Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, sarà protagonista di 27 incontri, eventi e tavole rotonde nell’ambito di Ecomondo, l’evento di riferimento per la transizione energetica che si svolge alla Fiera di Rimini dall’8 all’11 novembre, per presentare tutti i suoi progetti di economia circolare e la sua strategia industriale volti al risparmio idrico, al riuso, al recupero e al ricircolo delle risorse nell’ambito dei processi di depurazione gestione dei rifiuti.

“Investire in innovazione tecnologica e in economia circolare sono i principi alla base di tutta la nostra strategia industriale – spiega Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP –. Lavorando insieme alle istituzioni, sia a livello centrale che locale, e agli altri soggetti pubblici e privati che operano in ogni ambito dei servizi pubblici possiamo rispondere in modo adeguato alle sfide che il futuro, ma anche il nostro difficile presente, ci stanno ponendo. Abbiamo una grande opportunità offerta dal PNRR e dal piano tracciato sia negli ambiti della transizione energetica, digitale ed ecologica per costruire oggi le basi per un futuro più sostenibile”.

Interpretando in maniera efficace i processi di transizione ecologica e digitale, CAP ha allargato i propri orizzonti assumendo progressivamente la natura di utility green, contribuendo a costruire il futuro del territorio con l’avvio di innovativi e ambiziosi progetti di economia circolare, impegnandosi nel contempo per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Basti pensare alla nuova sede, sorta nel popolare quartiere milanese di Romolo: un edificio a emissioni zero, che assomma caratteristiche architettoniche eccezionali a risoluzioni tecnologiche all’avanguardia e a servizi destinati agli abitanti della zona, ponendosi così come pietra angolare per il ripensamento e il rinnovamento dell’intero quartiere.

In particolare, saranno quattro gli incontri ospitati proprio presso lo stand di Gruppo CAP. Il primo, nel corso della giornata di apertura, sarà dedicato agli “CE4WE, Strumenti e approcci integrati per la gestione circolare delle acque”, nel corso del quale CAP presenterà il progetto Circular Economy 4 Water and Energy (CE4WE), co-finanziato da Regione Lombardia su fondi POR-FESR, che ha visto la creazione di un Hub territoriale a livello lombardo per valutare nuove strategie e approcci alla gestione circolare delle acque, illustrando gli strumenti per adattarsi all’impatto dell’azione dell’uomo e del cambiamento climatico ottenuti tramite modellistica idrologica e idrogeologica.

Il secondo, “Il caso studio italiano del progetto H2020 digital-water-city: il digitale al servizio del riuso dell’acqua per l’agricoltura”. Si tratta di un progetto che coinvolge 5 città europee, Berlino, Copenaghen, Milano, Parigi e Sofia, e ha l’obiettivo di promuovere la gestione integrata dei sistemi idrici grazie al potenziale dei dati e delle tecnologie digitali intelligenti, in particolare per supportare le aziende agricole nel comprendere e quantificare i fabbisogni d’acqua e di nutrienti del loro terreno e di monitorare la qualità e la quantità d’acqua che si intende erogare, e grazie a un sistema di abbinamento tra domanda e offerta (match-making tool) di operare in real-time per soddisfare le esigenze degli agricoltori.

Sempre mercoledì 9 CAP ospiterà l’incontro “La comunicazione ambientale e la sfida delle generazioni: nuove grammatiche e strumenti a confronto”. Insieme agli autori del libro “L’Anello mancante. La comunicazione ambientale alla prova della transizione ecologica”, l’incontro di Ecomondo servirà ad approfondire i processi, le metodologie e gli strumenti a disposizione di tutti i soggetti, pubblici e privati, che oggi possono e devono giocare un ruolo nell’ambito delle sfide ambientali.

Giovedì 10 sarà la volta dell’appuntamento dedicato al tema “Le nuove frontiere tecnologiche per l’economia circolare: il caso Neutalia”, in cui si parlerà di una delle iniziative più importanti di Gruppo CAP, Neutalia, la società pubblica che gestisce il termovalorizzatore di Busto Arsizio, in provincia di Varese, di cui si illustrerà il Piano Industriale 2022-2047. Economia circolare e recupero della materia saranno al centro della strategia di sviluppo dell’impianto, che sarà orientato verso una sempre maggior efficienza operativa e improntato alla produzione di energia pulita e sostenibile.

CAP sarà presente poi in diversi appuntamenti importanti della manifestazione, primo fra tutti quello dedicato a “PNRR e gestione della risorsa idrica”. Il PNRR prevede ben 2,9 miliardi di euro (a cui si aggiunge un altro miliardo da parte di altre fonti) per investimenti nelle infrastrutture idriche, per potenziare e migliorare l’efficienza del sistema idrico nazionale e fare fronte agli effetti della crisi climatica. In questo contesto, lavorando al fianco di Città metropolitana di Milano, CAP ha ottenuto un finanziamento per la realizzazione di 90 progetti di drenaggio urbano sostenibile in 32 Comuni. Di questa grande sfida che coinvolge tutti gli ambiti della gestione della risorsa idrica, ne parlerà Alessandro Russo, nella veste di vicepresidente di Utilitalia con delega all’idrico.

Sempre martedì 8 ci sarà l’incontro “Energie circolari: i materiali al servizio della transizione energetica”, nel corso del quale la green utility lombarda porterà le sue case history di recupero fanghi per la produzione di energia. Oggi CAP è già in grado di produrre, sfruttando gli impianti già esistenti nel territorio sul quale opera, oltre 10 milioni di metri cubi di biogas, da cui ricavare 5milioni di metri cubi di biometano in grado di fornire 51milioni di kwh all’anno. Estendendo il trattamento della FORSU anche agli impianti di Pero e Cassano, si potrebbe arrivare a produrre 24milioni di metri cubi di biogas, pari a oltre 13,5milioni di metri cubi di biometano, in grado di fornire 123milioni di kWh all’anno. Energia totalmente green, perché derivante dal trattamento dei fanghi da depurazione, oltre 90mila tonnellate prodotte ogni anno negli impianti di CAP. Un contributo concreto alla transizione energetica in atto.

Il 9 novembre Russo sarà inoltre uno dei protagonisti degli Stati Generali della Green Economy, l’evento annuale inserito nel programma di Ecomondo, in occasione della sessione plenaria internazionale dedicata al tema “Difendere il futuro dell’acqua”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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