in

Irce, margini sotto pressione per aumento costi materie prime ed energia

(Teleborsa) – , gruppo quotato su Euronext STAR Milan e operatore nel settore dei conduttori per avvolgimento di macchine elettriche e nel settore dei cavi elettrici, ha chiuso il primo semestre del 2022 con un fatturato consolidato di 261 milioni di euro, in crescita del 14,5 % rispetto al primo semestre 2021, incremento imputabile all’aumento del prezzo del rame. L’EBITDA è stato di 8,5 milioni di euro, in diminuzione dell’8,5%, mentre l’utile netto è stato di 4,2 milioni di euro, in calo del 2,5%.

La semestrale è stata influenzata negativamente dalla forte crescita dei costi delle materie prime e soprattutto dell’energia elettrica, sottolinea la società, nonostante sia proseguita l’attività di trasferimento dell’incremento dei costi al mercato con l’obiettivo di limitare il più possibile l’impatto negativo sui margini.

“Oltre all’aumento dei costi di produzione, da inizio anno si è registrato un rallentamento della domanda nell’area business dei conduttori per avvolgimento con conseguente contrazione dei volumi, che si è accentuata nel secondo trimestre – si legge nella nota sui conti – Per quanto riguarda l’area business cavi, i volumi sono rimasti sui livelli del primo semestre 2021″.

L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2022 ammonta a 85,29 milioni di euro, in crescita rispetto ai 64,29 milioni del 31 dicembre 2021, in relazione principalmente all’aumento del capitale circolante.

Per quanto riguarda l’outlook, Irce afferma che, “in attesa di conoscere quali ulteriori provvedimenti saranno adottati dall’UE e dai Governi europei per ridurre l’impatto dei rincari, risulta quanto mai complesso effettuare previsioni attendibili per il prosieguo dell’esercizio. Ad oggi, è prevedibile una contrazione della domanda e dei margini rispetto al primo semestre 2022“.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

In calo i mercati europei su deterioramento dati macro

Flop di Schiphol, si dimette il CEO Benschop