13 Gennaio 2023

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    Plenitude apre due nuovi Flagship Store a Roma e Catania

    (Teleborsa) – “Essere sempre più vicina al territorio e alle persone, accompagnandole ad un uso sempre più efficiente e sostenibile dell’energia”. Con questo obiettivo Plenitude – la Società Benefit di Eni che integra la produzione di energia 100% da fonti rinnovabili, la vendita di servizi energetici e un’ampia rete di punti di ricarica per veicoli elettrici – espande la propria rete di negozi in Italia con l’apertura di due nuovi Flagship Store, rispettivamente a Roma e Catania.I Flagship Store Plenitude – fa sapere la società in una nota – mettono a disposizione una consulenza a 360 gradi, focalizzata su una serie di servizi e soluzioni per guidare i clienti a scelte consapevoli in ambito energetico. È possibile ad esempio avere più informazioni sull’acquisto di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia solare nonché di caldaie e climatizzatori (con la possibilità di avvalersi per tutti questi prodotti degli incentivi nonché dello sconto in fattura), sui vantaggi del servizio CappottoMio per l’efficientamento energetico dei condomini, sulle wallbox per la ricarica elettrica dei veicoli, sui prodotti assicurativi realizzati in collaborazione con Zurich, oltre che sulle proposte di Plenitude per la fornitura di energia. I Flagship Store Plenitude sono progettati per valorizzare al meglio la customer experience e sono caratterizzati dall’integrazione di una consulenza attraverso innovative tecnologie digitali con il più tradizionale servizio di supporto dei nostri esperti presso lo Store. I due nuovi Flagship Store si trovano a Roma, in via Cola di Rienzo 159, e a Catania, presso il centro commerciale Le Porte di Catania in Via del Gelso Bianco, ed effettuano entrambi orario continuato dalle 09:30 alle 19:00. Oltre a Roma e Catania, i Flagship Store di Plenitude si trovano anche nelle città di Milano, Bologna, Vicenza, Padova, Treviso, Parma, Genova e Brescia. LEGGI TUTTO

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    USA, prezzi import dicembre +0,4%, prezzi export -2,6%

    (Teleborsa) – Si muovono in maniera contrastata i prezzi import-export USA a dicembre 2022. Secondo quanto rilevato dal Bureau of Labour Statistics americano, i prezzi import hanno segnato una variazione postiva su mese dello 0,4%, dopo il -0,7% di novembre (rivisto da un preliminare di -0,6%) e rispetto al -0,9% del consensus. Su base annua, i prezzi import registrano una variazione positiva pari a +3,5%. Al netto delle importazioni di petrolio i prezzi hanno registrato una variazione del +0,4% su mese.I prezzi export hanno riportato un decremento del 2,6% dopo il -0,4% del mese precedente (rivisto da un preliminare di -0,3%), superiore al consensus (-0,5%).Su anno il dato evidenzia un incremento del 5%. Al netto dei prodotti agricoli i prezzi alle esportazioni su mese registrano un -2,7% su mese. LEGGI TUTTO

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    Piazza Affari, i top picks di Mediobanca per il 2023

    (Teleborsa) – Gli analisti di Mediobanca Securities indicano Unicredit, Poste Italiane, BPER, Enel, Stellantis, Buzzi Unicem e Inwit come “top picks” per il 2023 a Piazza Affari. Tra le mid-caps, invece, i titoli che fanno parte della selezione sono Ariston, BFF, Danieli, Rai Way, Salcef e Sesa. A livello settoriale, gli analisti indicano un “orientamento positivo” sulle banche, in quanto beneficeranno del rialzo dei tassi, mentre la stretta monetaria peserà sui titoli del risparmio gestito, considerato da Mediobanca la “cenerentola” del 2023.Nel comparto utilities, la preferenza va a operatori integrati, come Enel, rispetto a quelli regolati, come Terna e Snam, con una predilezione per società più esposte all’economia circolare, come Hera. Nel settore petrolifero “è tempo di prendere un respiro” dopo le “performance stellari” del 2022, mentre tra gli industriali viene suggerito di ridurre l’esposizione sui titoli difensivi e di aumentarla su alcuni “selezionati” ciclici.Mediobanca invita a fare attenzione nei beni al consumo alla diminuzione del potere d’acquisto dei risparmiatori, a cui si aggiungono i multipli non particolarmente attraenti di alcuni titoli. Nell’automotive, le difficoltà del settore sembrano invece essere già state incorporate nei prezzi mentre le immatricolazioni potrebbero essere al “punto di svolta” grazie alla resilienza dei consumi in Europa e Stati Uniti. Nel lusso viene segnalata cautela verso Tod’s e Brunello Cucinelli, mentre la riapertura della Cina spinge Ferragamo. L’appeal per l’M&A spinge Mediobanca ad essere “costruttiva” sul settore delle torri, anche grazie ai multipli “invitanti” di Inwit e RaiWay.Tra gli upgrade di Mediobanca ci sono: BPER Banca (outperform da neutral), Buzzi Unicem (outperform da neutral), Danieli (outperform da neutral), Stellantis (outperform da neutral) e Salvatore Ferragamo (neutral da underperform).Tra i downgrade ci sono Brunello Cucinelli (neutral da outperform), DiaSorin (neutral da outperform) e Prysmian (neutral da outperform), Intesa Sanpaolo (neutral da outperform), Tenaris (neutral da outperform), CNH Industrial (neutral da outperform).Ripresa la copertura su ENI con neutral. LEGGI TUTTO

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    Caro carburanti, benzinai “congelano” sciopero

    (Teleborsa) – Prove di pace tra Governo e benzinai che – al termine dell’incontro di oggi – congelano lo sciopero. È questa la sintesi per dire che le parti hanno iniziato un dialogo che – almeno nelle intenzioni e speriamo nei fatti – porterà ad una soluzione condivisa. Fonti di Palazzo Chigi, intanto, fanno sapere che governo assicura l’avvio di un confronto con il settore, che inizierà con un tavolo tecnico martedì 17 e prende atto del congelamento dello sciopero e la sospensione del giudizio sul decreto legge in attesa della pubblicazione.”Apprezzato il chiarimento avuto con Governo che ripristina una verità inequivocabile: i gestori non hanno alcuna responsabilità per l’aumento dei prezzi, né per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato”, affermano in una nota congiunta Faib, Fegica, Figisc/Anisa al termine dell’incontro con il Governo. “Per quello che riguarda le organizzazioni dei benzinai, le polemiche finiscono qui – aggiungono -. Ora è il momento di lavorare seriamente per restituire efficienza e piena legalità alla rete. Già nei prossimi giorni, le organizzazioni dei gestori si rendono disponibili ad affrontare i temi sul tavolo e a individuare strumenti anche normativi utile ad affrontare sia la contingenza che soprattutto la prospettiva. Un percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese, al momento congelato seppure con la riserva per una sua sospensione in funzione dell’esame del testo del decreto una volta emanato”.Già ieri il governo aveva provato a stemperare la tensione: e se, da un lato, aveva rivendicato le scelte fatte con il decreto sulla trasparenza dei prezzi, dall’altro convocando per oggi l’incontro con il settore, ha subito messo nero su bianco la volontà di non alzare lo scontro. Appuntamento sul quale si era spesa in prima persona la stessa premier: “Incontrerò la categoria e dirò loro che non c’è nessuna volontà di fare scaricabarile”, aveva detto Meloni intervenendo al Tg1. Sempre ieri, il CdM era intervenuto “aggiustando” una norma che già esiste e consente di ridurre le accise se il prezzo supera almeno il 2% del valore indicato nel Def: in caso di aumento del prezzo del greggio e quindi dell’IVA in un quadrimestre di riferimento, il maggiore introito incassato in termini di imposta dallo Stato potrà essere utilizzato per finanziare riduzioni del prezzo finale alla pompa. In Consiglio dei Ministri sono state inoltre approvate alcune modifiche al decreto varato appena due giorni fa sulla trasparenza, garantendo che i buoni benzina saranno esentasse fino a fine anno.Sciopero congelato, dunque. E missione – sembrerebbe – compiuta, in attesa di nuovi sviluppi attesi nei prossimi giorni. (Foto: © Thanarak Worakandecha / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Citigroup, utili trimestrali in calo. Bene trading e reddito fisso

    (Teleborsa) – Citigroup, una delle più grandi banche degli Stati Uniti, ha riportato un utile netto per il quarto trimestre 2022 di 2,5 miliardi di dollari, o 1,16 dollari per azione diluita, su ricavi per 18 miliardi di dollari. Ciò si confronta con un utile netto di 3,2 miliardi di dollari, o 1,46 dollari per azione diluita, su ricavi di 17 miliardi di dollari per il quarto trimestre 2021.I risultati includono impatti legati alla cessione di circa 192 milioni di dollari di utili ante imposte, guidati principalmente da un guadagno sulla vendita del business consumer in Thailandia. Escludendo questi impatti, l’utile per azione è stato di 1,10 dollari.”La divisione Markets ha avuto il miglior quarto trimestre della storia recente, trainata da un aumento del 31% nel reddito fisso, mentre Banking e Wealth Management sono stati influenzati dalle stesse condizioni di mercato che hanno dovuto affrontare durante tutto l’anno”, ha commentato la CEO Jane Fraser.Il costo del credito è stato di circa 1,8 miliardi di dollari, rispetto a -0,5 miliardi di dollari nello stesso periodo dell’anno precedente, riflettendo un aumento netto dell’indennità per perdite su crediti e impegni non finanziati di 640 milioni di dollari, principalmente a causa della crescita dei prestiti e del deterioramento delle ipotesi macroeconomiche, rispetto a un rilascio netto di 1,4 miliardi un anno prima.Per l’intero anno 2022, Citigroup ha registrato un utile netto di 14,8 miliardi di dollari su ricavi di 75,3 miliardi di dollari, rispetto all’utile netto di 22 miliardi di dollari su ricavi di 71,9 miliardi di dollari per l’intero anno 2021. LEGGI TUTTO

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    BlackRock, profitti in calo nel quarto trimestre. AUM a 8,59 trilioni

    (Teleborsa) – BlackRock, il più grande gestore di fondi al mondo, ha registrato un utile netto Adjusted di 1,36 miliardi di dollari, o 8,93 dollari per azione, nel quarto trimestre del 2022, in diminuzione del 18% rispetto agli 1,65 miliardi, o 10,68 per azione (-16%), dello stesso periodo del 2021. Le entrate sono diminuite del 15% a 4,34 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano in media un utile per azione di 8,11 dollari su ricavi per 4,26 miliardi di dollari.Gli asset under management (AUM) si sono attestati a 8,59 trilioni di dollari, in calo del 14% rispetto ai 10,01 trilioni di dollari di un anno fa.”BlackRock ha realizzato oltre 300 miliardi di dollari di afflussi netti e una crescita organica positiva delle commissioni di base nel 2022 – ha commentato il CEO Laurence Fink – Questi risultati leader del settore riflettono le decisioni di migliaia di organizzazioni e investitori che ripongono continuamente la loro fiducia in BlackRock”.”Solo negli Stati Uniti, abbiamo generato 230 miliardi di dollari di afflussi netti a lungo termine – ha spiegato – I flussi sono stati positivi in ciascuna delle nostre tre regioni. iShares ha guidato il settore globale degli ETF con 220 miliardi di afflussi netti, inclusi flussi record in ETF obbligazionari. Abbiamo continuato a scalare la nostra piattaforma di mercati privati, raccogliendo 35 miliardi di dollari di capitale, con particolare forza nel credito privato e nelle infrastrutture”Gli afflussi netti totali nel trimestre sono stati di 113,7 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 211,7 miliardi di dollari del quarto trimestre del 2021. Se si analizzano gli afflussi per tipologia di investimento, +61,4 miliardi arrivano dalla gestione attiva, +84,3 miliardi da indici e ETF, -31,9 miliardi dal Cash management.Con riguardo alle prime due tipologie, se si scorporano per tipo di prodotto, +29,7 miliardi sono in Equity, +115,5 miliardi in Fixed income, +2,1 miliardi in Multi-asset e -1,7 in Alternatives. LEGGI TUTTO

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    Wells Fargo, utili trimestrali in calo del 50%. Aumenta accantonamenti

    (Teleborsa) – Wells Fargo, una delle quattro più grandi banche statunitensi, ha registrato ricavi pari a 19,66 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2022, rispetto ai 20,86 miliardi di dollari dello stesso periodo dell’anno scorso. L’utile è sceso del 50% a 2,86 miliardi di dollari dai 5,75 miliardi di dollari del quarto trimestre 2021. L’utile per azione è stato di 0,67 dollari per azione (1,38 dollari un anno fa).Il mercato, secondo i dati di Refinitiv, si aspettava un utile per azione di 0,66 dollari su ricavi di 19,98 miliardi di dollari.Nel quarto trimestre, la banca ha registrato perdite operative per 3,3 miliardi di dollari (0,70 dollari per azione) correlate a una varietà di questioni storiche precedentemente divulgate, tra cui contenziosi, rimedi ai clienti e questioni normative associate allo scandalo sulle sue pratiche di vendita.”Sebbene il trimestre sia stato influenzato in modo significativo dalle perdite operative precedentemente divulgate, la nostra performance sottostante riflette i progressi che stiamo facendo per migliorare i rendimenti – ha commentato il CEO Charlie Scharf – L’aumento dei tassi di interesse ha determinato una forte crescita del margine di interesse, le perdite su crediti hanno continuato ad aumentare lentamente, ma la qualità del credito è rimasta solida e continuiamo a compiere progressi nelle nostre iniziative di efficienza”.L’accantonamento per perdite su crediti è stato di 957 milioni di dollari nel trimestre, rispetto a un rilascio di 452 milioni di dollari l’anno precedente. L’accantonamento per perdite su crediti nel trimestre includeva un aumento di 397 milioni di dollari nell’accantonamento per perdite su crediti che riflette principalmente la crescita dei prestiti, nonché un ambiente economico meno favorevole, ha affermato la banca.(Foto: © Maxim Kuzubov/123RF) LEGGI TUTTO

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    Commercialisti, Turi: “Professionisti determinanti a rendere efficaci fondi PNRR”

    (Teleborsa) – “I commercialisti giocano un ruolo fondamentale per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza sia in fase progettuale che in quella operativa e di rendicontazione. Per questo abbiamo deciso di promuovere una serie di giornate di approfondimento che offriranno a tutti i colleghi elementi preziosi per supportare imprese, cittadini ed enti pubblici nello sfruttare al meglio questa straordinaria opportunità”. È quanto ha affermato Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, presentando la giornata inaugurale del Corso di formazione gratuito “PNRR – Missioni, procedure e applicabilità” che si terrà lunedì 16 gennaio dalle ore 10 presso la sede dell’Odcec partenopeo, in piazza dei Martiri.”Grazie a questo pacchetto di investimenti e riforme da attuare nel periodo 2021/2026 sarà possibile lasciarsi alle spalle la pesante crisi economico-finanziaria determinata da due anni di pandemia e dal conflitto in Ucraina che ha comportato nel 2020 una contrazione del PIL pari al 9% con una pesante influenza su occupazione femminile e giovanile. La difesa dell’Italia dagli effetti dei cambiamenti climatici, la digitalizzazione e le riforme strutturali – ha aggiunto Turi – sono opportunità per rilanciare sviluppo e occupazione a patto che si sappia impiegare bene i fondi. I commercialisti, su questo punto, sono pronti a fare la loro parte come sempre”.”Dobbiamo puntare all’ottimizzazione delle risorse previste per i tre assi strategici del Piano – ha sottolineato Marilena Nasti consigliere delegato della Commissione Finanza agevolata e PNRR dell’Odcec di Napoli – che fanno leva su digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale. La sinergia tra queste misure può consentirci di riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, contribuire a risolvere le debolezze strutturali dell’economia italiana e accompagnare il Paese su un percorso di transizione ecologica e ambientale. Il PNRR contribuirà in modo sostanziale a ridurre i divari territoriali, generazionali e di genere”.”L’Italia sta dimostrando di essere all’altezza della sfida – ha evidenziato Angela Fragnelli, presidente della Commissione Finanza agevolata e PNRR dell’Odcec di Napoli – come dimostra la conferma del raggiungimento dei quattro target previsti per il secondo semestre 2022 relativi alla riforma dell’amministrazione fiscale e allo strumento delle lettere di conformità che puntano a migliorare l’efficacia delle procedure e la qualità della banca dati per le comunicazioni con i contribuenti oltre a quello relativo alla spending review. Bisogna proseguire su questa strada e noi commercialisti ci stiamo preparando per dare il nostro contributo di esperienza e competenza affinchè tutte le previsioni programmatiche si trasformino in progetti concreti”.All’incontro, che prevede la chiusura dei lavori affidata a Raffaele Fitto, ministro per gli Affari europei, il Sud e il Pnrr, parteciperanno Elbano de Nuccio, presidente del Cndcec; Michele Schiano, Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati; Antonio Repaci, consigliere delegato Commissione Finanza Agevolata Cndcec; Antonio Garofalo, rettore dell’Università degli studi di Napoli Parthenope; Antonio Marchiello, assessore alle Attività Produttive della Regione Campania; Teresa Armato, assessore al Turismo e alle Attività Produttive Comune di Napoli; Ciro Fiola, presidente della Camera di Commercio di Napoli; Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione dell’Odcec di Napoli; Antonio Decaro, sindaco di Bari e Presidente Associazione Nazionale Comuni Italiani; Luca Bozza, presidente commissione Finanza Agevolata Cndcec; Antonello Calia, partner Deloitte & Touche S.p.A – Audit & Assurance; Antonio Esposito, vice presidente Commissione Finanza Agevolata e PNRR Odcec di Napoli. LEGGI TUTTO