18 Gennaio 2023

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    Wall Street in rialzo con dati macro che indicano moderazione inflazione

    (Teleborsa) – Wall Street si muove in rialzo dopo la diffusione di alcuni dati macroeconomici negli Stati Uniti, che potrebbero suggerire come la Federal Reserve stia facendo progressi nel domare l’inflazione. I prezzi alla produzione statunitensi sono scesi più delle attese nel mese di dicembre 2022, mentre la produzione industriale è risultata inferiore alle previsioni nello stesso mese. Sempre a fine 2022, le vendite al dettaglio hanno mostrato il segno meno.”Mentre la Fed è rimasta aggressiva per tutto il 2022 nel muovere i tassi in modo aggressivo al rialzo per frenare l’inflazione, la lettura sui prezzi alla produzione di dicembre fa ben sperare per un allentamento della sua politica monetaria recentemente molto restrittiva”, ha affermato Greg Bassuk, CEO di AXS Investments. “Con un consensus ancora in atto affinché la Fed aumenti nuovamente i tassi a febbraio, i dati sull’inflazione in calo rappresentano un potente ostegno della probabilità che le azioni di rialzo dei tassi inizieranno a esaurirsi nel 2023”, ha aggiunto.Tra le notizie più importanti della giornata odierna c’è l’annuncio di Microsoft di una riduzione della forza lavoro di circa 10.000 dipendenti entro la fine del terzo trimestre fiscale del 2023. Il colosso statunitense sta intraprendendo queste azioni “in risposta alle condizioni macroeconomiche e al cambiamento delle priorità dei clienti” e prevede un addebito di 1,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2023.Sempre sul fronte corporate, United Airlines (una delle più grandi compagnie aerea al mondo per passeggeri trasportati) ha registrato un quarto trimestre del 2022 migliore delle attese e comunicato una guidance positiva. Party City (azienda statunitense attiva nel campo delle decorazioni per le feste) ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11, dopo che si è trovata in cresi a causa dell’impatto dell’inflazione sulle scelte dei consumatori.Seduta in lieve rialzo per Wall Street, con il Dow Jones, che avanza a 33.998 punti; sulla stessa linea, l’S&P-500 fa un piccolo salto in avanti dello 0,39%, portandosi a 4.007 punti. Poco sopra la parità il Nasdaq 100 (+0,65%); come pure, guadagni frazionali per l’S&P 100 (+0,31%). LEGGI TUTTO

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    Microsoft taglia 10 mila posti di lavoro, contraccolpo da 1,2 miliardi

    (Teleborsa) – Microsoft ha annunciato una riduzione della forza lavoro di circa 10.000 dipendenti entro la fine del terzo trimestre fiscale del 2023, modifiche al portafoglio hardware e un consolidamento del leasing per creare una maggiore densità negli spazi di lavoro. Il colosso statunitense sta intraprendendo queste azioni “in risposta alle condizioni macroeconomiche e al cambiamento delle priorità dei clienti”.Collettivamente, queste azioni comporteranno un addebito di 1,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre del nostro anno fiscale 2023, con un impatto negativo di 0,12 dollari sull’utile diluito per azione.I licenziamenti rappresentano meno del 5% della base totale di dipendenti. “È importante notare che mentre stiamo eliminando ruoli in alcune aree, continueremo ad assumere in aree strategiche chiave”, ha sottolineato il CEO Satya Nadella nella email con cui ha comunicato la decisioni ai dipendenti.Mentre Microsoft ha visto i clienti accelerare la loro spesa digitale durante la pandemia, ora li vede ottimizzare la loro spesa digitale “per fare di più con meno”, ha raccontato il CEO.”Stiamo anche osservando che le organizzazioni di ogni settore e area geografica esercitano cautela poiché alcune parti del mondo sono in recessione e altre parti ne stanno prevedendo una – si legge nell’email – Allo stesso tempo, la prossima grande ondata di informatica sta nascendo con i progressi dell’intelligenza artificiale, poiché stiamo trasformando i modelli più avanzati del mondo in una nuova piattaforma informatica.”Sono fiducioso che Microsoft ne uscirà più forte e più competitiva”, ha detto Nadella. LEGGI TUTTO

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    USA, produzione industriale dicembre -0,7% m/m, manifattura -1,3%

    (Teleborsa) – Peggiore delle attese la produzione industriale negli Stati Uniti nel mese di dicembre 2022. L’attività industriale ha registrato un decremento mensile dello 0,7% dopo il -0,6% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare dello -0,2%) e rispetto al -0,1% delle attese degli analisti. Su base annua si registra una salita dell’1,6%.La produzione manifatturiera registra una diminuzione dell’1,3%, contro il -0,3% del consensus e dopo il -1,1% di novembre (dato rivisto da un preliminare di -0,6%).Nello stesso periodo la capacità di utilizzo relativa a tutti i settori industriali è scesa leggermente al 78,8% dal 79,4% del mese precedente e risulta inferiore alle stime degli analisti (79,9%). LEGGI TUTTO

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    Party City presenta istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11

    (Teleborsa) – Party City, azienda statunitense attiva nel campo delle decorazioni per le feste, ha presentato istanza di fallimento ai sensi del Chapter 11, dopo che si è trovata in cresi a causa dell’impatto dell’inflazione sulle scelte dei consumatori. Il Chapter 11 è una formula attraverso cui un’azienda in difficoltà evita la liquidazione delle attività e si impegna a una ristrutturazione.Party City è il principale rivenditore di articoli per feste (in particolare Halloween) per fatturato in Nord America. Gestisce oltre 800 negozi di proprietà e in franchising in tutto il Nord America, con sedi in Asia, Europa, Americhe e Australia. Progetta, produce e distribuisce articoli per feste che si trovano in oltre 40.000 punti vendita al dettaglio in tutto il mondo.La società ha dichiarato di aver raggiunto un accordo pre-negoziato con un gruppo di obbligazionisti per sostenere una “ristrutturazione accelerata” che dovrebbe essere completata nel secondo trimestre. Ha riferito di 1 miliardo a 10 miliardi di dollari di asset e liabilities stimate.A metà dicembre aveva ricevuto notifica dalla Borsa di New York (NYSE) sul fatto che non era più conforme alla quotazione (per le regole che richiedono alle società quotate di mantenere un prezzo medio di chiusura delle azioni di almeno 1 dollaro per un periodo di 30 giorni di negoziazione consecutivi). Alla chiusura di martedì, le azioni valevano 37 centesimi, per una capitalizzazione di soli 42 milioni di dollari.(Foto: seventyfour74 | 123RF) LEGGI TUTTO

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    Energia: da ENEA un “salvavita” innovativo per reattori a fusione

    (Teleborsa) – ENEA ha progettato un dispositivo salvavita unico al mondo per la protezione dal surriscaldamento (quench) dei magneti superconduttori nei futuri reattori a fusione nucleare. L’innovazione tecnologica – fa sapere l’agenzia in una nota – sarà testata per la prima volta sul tokamak DTT, l’infrastruttura per la ricerca sull’energia da fusione in costruzione presso il Centro Ricerche di Frascati (Roma).”Rispetto ai sistemi di protezione montati sui magneti di ITER e di JT-60SA, i nostri dispositivi presentano innovazioni tecniche che li rendono più sicuri, più rapidi e più efficienti. E, al momento, costituiscono un’innovazione unica nel panorama della ricerca mondiale”, spiega Pietro Zito del Laboratorio Diagnostiche del Dipartimento Fusione e Tecnologie per la Sicurezza Nucleare di ENEA.La principale novità presente nei nuovi dispositivi FDU (Fast Discharge Unit) – si legge nella nota – consiste nella sostituzione dei consueti banchi di resistori in acciaio con varistori, ossia dispositivi elettrici la cui resistenza, a differenza dei primi, dipende dalla tensione. In particolare, i varistori utilizzati sono in carburo di silicio, un materiale ceramico e semiconduttore che sta avendo un largo impiego soprattutto nel campo dell’elettronica di alta potenza, alta frequenza e alta temperatura. Questi particolari elementi sono in grado di scaricare l’enorme quantità di energia dei magneti in una decina di secondi con tempi ridotti fino al 70% rispetto alle resistenze tradizionali, riducendo gli stress elettrici e termici sui magneti e sugli altri componenti del sistema: tensioni e temperature sono ridotte di circa il 20%. La rapidità dei tempi di intervento (inferiori a un millesimo di secondo) è garantita da un interruttore totalmente elettronico senza parti in movimento. Vista la criticità dell’applicazione, la protezione è rinforzata da un ulteriore interruttore di “back-up”, totalmente elettronico, in grado di intervenire anche in caso di mancato funzionamento dell’interruttore principale, garantendo così alta affidabilità, manutenzione ridotta e dimensioni compatte in termini di area e di volume occupati.I superconduttori consentono di generare campi magnetici molto elevati che hanno il compito di intrappolare il plasma incandescente alla temperatura record di 150 milioni di gradi centigradi, tenendolo lontano dalle pareti del reattore. Tuttavia, sono soggetti al fenomeno del quench, una improvvisa perdita dello stato di superconduttività (che si manifesta alla temperatura di circa 270 °C sottozero). Questa inattesa transizione allo stato di bassa conduzione con il conseguente surriscaldamento si può propagare rapidamente a tutto il magnete e, viste le elevate energie in gioco, può causare danni irreparabili non solo al magnete stesso ma all’intero impianto. “L’unico sistema per evitare questo tipo di danni – spiega Alessandro Lampasi, ricercatore ENEA distaccato presso il Consorzio per la realizzazione di DTT – consiste nell’estrarre il più rapidamente possibile la considerevole energia magnetica immagazzinata nel sistema. Questo viene realizzato, appunto, tramite le FDU, che costringono la corrente del circuito a scorrere in elementi dissipativi, le resistenze elettriche o i varistori. Questo meccanismo apparentemente banale è reso tecnologicamente molto difficile dal fatto che occorre interrompere una corrente continua fino a 43 kA, scaricando un’energia magnetica dell’ordine di 2 GJ in pochi secondi (come scaricare simultaneamente 800 batterie di automobile). Quindi, possiamo dire che le FDU sono il principale sistema di protezione di un impianto a fusione e, usando un termine più familiare, costituiscono il suo dispositivo salvavita”.A costruire le tre FDU che serviranno a proteggere i diciotto magneti toroidali di DTT sarà la ditta italiana OCEM Energy Technology, specializzata in sistemi elettrici per impianti sperimentali (compresi diversi reattori a fusione sparsi per il mondo), che si è aggiudicata una commessa da circa 8 milioni di euro. La prima FDU è attesa a Frascati, dopo le prove in fabbrica, per la fine del 2023, mentre le altre due saranno pronte negli anni successivi per consentire al nuovo impianto DTT di iniziare le sue operazioni. DTT è un tokamak con magneti superconduttori secondo i più avanzati standard tecnologici a livello mondiale.Il sistema magnetico di DTT include 18 bobine di campo toroidale in Nb3Sn, 6 moduli per il solenoide centrale e 2 bobine di campo poloidale in Nb3Sn, 4 bobine di campo poloidale in NbTi. Il suo obiettivo è di fornire informazioni decisive per lo sfruttamento della fusione nucleare come fonte di energia. In particolare, in accordo con la Roadmap Europea sulla Fusione, DTT si focalizzerà sullo studio di sistemi per la gestione del calore prodotto dai processi che avvengono nel plasma. Poiché i carichi termici possono raggiungere livelli simili a quelli che si osserverebbero sulla superficie del Sole, l’asportazione del calore e il suo corretto smaltimento, senza deteriorare i materiali e i componenti, è una delle principali criticità e sfide nella costruzione di reattori commerciali a fusione nucleare. Un’ulteriore sfida di DTT consisterà nel verificare i magneti superconduttori alla temperatura di lavoro (circa -270 °C) e a piena corrente ( >30 kA) presso la “Frascati Coil Cold Test Facility”, in via di allestimento sempre nel Centro Ricerche ENEA di Frascati. I primi test sono previsti a partire dalla fine del 2023.La società consortile (Scarl) per la costruzione di DTT è costituita da diverse istituzioni scientifiche e imprese italiane, che, oltre al socio di maggioranza ENEA, includono Eni, Cnr, INFN, Consorzio CREATE, Consorzio RFX, Politecnico di Torino, Università di Milano Bicocca, Università di Roma Tor Vergata, Università della Tuscia. Inoltre, allo sviluppo di DTT contribuiscono la Regione Lazio (con uno stanziamento di 25 milioni di euro e la realizzazione delle opere infrastrutturali necessarie, quali la linea elettrica da 300 MW a 150 kV) e partner internazionali come il consorzio europeo EUROfusion; mentre il Comitato Tecnico Scientifico di DTT è composto dai rappresentanti delle principali istituzioni internazionali del settore (tra i quali ITER, F4E, KIT, CEA, PPPL, QST, ASIPP, MIT) per svolgere funzioni di guida, consulenza e monitoraggio del progetto. LEGGI TUTTO

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    Banche italiane, S&P: entrano nel 2023 in posizione di forza, benefici da tassi

    (Teleborsa) – Le banche italiane sono entrate nel 2023 in una posizione di forza, ma saranno messe alla prova da una recessione economica, da mercati del credito potenzialmente volatili e dalla fine dei finanziamenti stabili e a basso costo da parte della Banca centrale europea. Lo afferma S&P Global Ratings nel suo outlook sulle banche italiane per il 2023.L’agenzia di rating stima che l’effetto positivo dei tassi di interesse più elevati sul margine di interesse netto (NII) delle banche compenserà più che il potenziale impatto della lieve recessione sugli accantonamenti per perdite su crediti, che prevedono sarà compreso tra 90 punti base (pb) e 100 bps.Il margine di interesse netto (NII) dovrebbe aumentare del 15%-20% nel 2023, seguendo a un’espansione del 5%-10% nel 2022. Nello scenario base di lieve recessione, la redditività delle banche italiane nel 2023 dovrebbe rimanere in linea con quella del 2022, con commissioni in leggero calo e costi operativi in crescita.Il report – fimato da Mirko Sanna, Director Financial Institutions – cita in particolare alcuni fattori che fanno rimanere gli analisti fiduciosi sull’outlook della banche italiane. Uno è il presupposto che lo spread tra i rendimenti governativi italiani e quelli di altri paesi della zona euro non aumenterà materialmente per un periodo di tempo prolungato, che è anche uno dei fattori a sostegno della stabile prospettiva sovrana sull’Italia. Secondo, ritengono che la contrazione economica dell’Italia nel 2023 rimarrà da lieve a moderata e seguita da una ripresa nel 2024. E terzo, sono fiduciosi che le banche italiane, in media, siano entrate nell’anno con bilanci storicamente più solidi, solide basi patrimoniali, profili di finanziamento bilanciati e esposizioni deteriorate ai minimi storici di circa l’1,7% (al netto degli accantonamenti).Sebbene le banche italiane possano trovarsi in una posizione storicamente forte, rispetto al loro passato, non bisogna dimenticarsi che rimangono ancora più esposte al deterioramento della qualità degli attivi rispetto alle loro pari europee. “Più della metà dei prestiti alla clientela domestica italiana è rivolta alle imprese e alle piccole e medie imprese (PMI) più rischiose, una percentuale più elevata rispetto alla maggior parte degli altri paesi europei, anche se la differenza è inferiore rispetto al passato”, si legge nello studio.Inoltre, S&P prevede che le banche italiane sceglieranno di gestire in modo proattivo qualsiasi aumento delle esposizioni deteriorate nel 2023, continuando una tendenza emersa negli ultimi anni per sostituire un precedente approccio passivo. LEGGI TUTTO

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    USA, vendite al dettaglio dicembre -1,1% su mese

    (Teleborsa) – Sono scese più delle attese le vendite al dettaglio negli Stati Uniti. Nel mese di dicembre 2022, si è registrato una variazione negativa dell’1,1% su base mensile a 677,1 miliardi di dollari, dopo il -1% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di -0,6%). Il dato comunicato dall’US Census Bureau è peggiore delle attese degli analisti che avevano stimato un decremento dello 0,8%.Su base annua si è registrato un aumento del 6% (+6,5% a novembre).Il dato “core”, ossia le vendite al dettaglio escluse le auto, registra un -1,1% su base mensile dopo il +0,6% di novembre e il -0,4% del consensus.(Foto: Hanson Lu on Unsplash) LEGGI TUTTO